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la vita, le opere e i meriti dei parroci delle sei parrocchie

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LE PARROCCHIE

 

 

 

 

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CHIESA PREVOSTURALE di San Pietro Apostolo e Martire, in Valestra – Santo Patrono 29 giugno : Valestra nasce sulle pendici dell'omonimo monte, ad una altezza di circa 700 mt s.l.m. Le sue più antiche citazioni risalgono all'epoca romana (si pensi che pure alice ne parlò) ed ancor prima con le battaglie che i liguri intraprendevano sulle pendici stesse della montagna. L'attuale parrocchia comprende una zona che va' dalla borgata de "La Fredda", alla sommità del M.Falò, fino all'attigua conurbazione di Montelago. La Chiesa Parrocchiale, dedicata a S. Pietro, Principe degli Apostoli, è di fattura assai antica. Essa compare già in citazioni del 1302, ma, nel periodo compreso da tale data fino a qualche secolo successivo, l'edificio era malridotto e decadente, sebbene nel XVII sec. ci sono notizie riguardo alla dedicazione stessa della chiesa: tre altari, di cui il maggiore adornato con un tabernacolo in legno e ricoperto in oro, con fregi raffiguranti SS. Pietro e Paolo; due laterali, di cui uno dedicato alla B.V. del Rosario ed uno a S.Marcello, che probabilmente ha sostituito il più antico altare laterale dedicato a S. Pancrazio. E' sotto la giurisdizione parrocchiale pure l'antichissimo sacello di S. Maria Maddalena, sulla vetta del m. Valestra (933 mt s.l.m.) meta annuaria di una suggestiva festa popolare e nelle cui adiacenze si trovano grotte e fenditure interessanti dal punto di vista geologico.

 

 

 

 

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CHIESA PRIORALE di S.Apollinare Vescovo e Martire, in Casteldaldo – Santo Patrono 20 luglio  : La frazione di Casteldaldo, evoluzione etimologica di "Castrum Tedaldi" ossia, il Castello di Tedaldo, nonno della potente signora di Toscana, Matilde di Canossa. Oltre ad essere interessante dal punto di vista geologico (numerose grotte sul m. San Michele ed adiacenze), questa frazione vanta un patrimonio storico quantomai ricco e disparato, a partire dall'antichissimo castello matildico che assai vicino alla attuale Chiesa Parrocchiale. L'intera struttura del castello, ivi compresa l'autentica chiesa parrocchiale, andò distrutta con una frana. L'attuale edificio parrocchiale è dedicato a S. Apollinare, santo particolarmente venerato nella civiltà bizantina, il che lascia supporre che i primitivi impianti risalirebbero ad epoche alto-medievali, contemporanei all'edificazione di S.Michele da parte dei Longobardi (sulle pendici del m. Valestra). L'attuale chiesa è ricavata dall'antico oratorio del castello, originariamente dedicato a S. Bartolomeo Apostolo, la cui sagra fu festeggiata fino al XVII sec. in loco, sebbene la chiesa fosse già stata riconsacrata a S.Apollinare. Gli attuali altari laterali sono dedicati alla Madonna del Carmelo ed a S. Antonio Abate, mentre l'altar maggiore è dedicato, come poc'anzi precisato, a S.Apollinare. Sono pure appartenenti alla parrocchia suddetta gli oratori di S. Michele in Sasseto (m. Valestra), l'oratorio della B.V. Immacolata di Casa Lanzi, l'oratorio dell'Angelo Custode in Tincana e l'ormai scomparso oratorio di Campiano.

 

 

 

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CHIESA RETTORALE di Conversione di S.Paolo Apostolo e Martire, in Bebbio – Santo Patrono 25 gennaio : Bebbio è una delle borgate più antiche di tutto il carpinetano, se non quello più antico. Testimonianze, seppur recente, del suo patrimonio storico sono la Chiesa Parrocchiale e il Castello, proprietà della fam. Prodi. Questo maniero non è tuttavia l'antico castello medievale che faceva capo ad un feudo ben facoltoso, bensì un palazzo risalente al XV. Il castello medievale sorgeva in loco all'attuale Chiesa Parrocchiale, che, come per Casteldaldo, una volta diroccato il castello, ha assunto titolo di parrocchia e tralasciato la sua vecchia funzione di oratorio. Dell'antichissimo maniero ne sono presenti tracce (feritoie e murature) nei muri di fondamenta della chiesa e nelle pareti esterne del cucuzzolo ove sorge l'edificio. La chiesa, dedicata alla memoria di S. Paolo Apostolo, è citata per prima nel 1318, ristrutturata poi nel XVII sec. Originariamente essa aveva due altari laterali, di cui uno dedicato a S. Pellegrino ed alla Madonna del Carmine. Sepolti nella chiesa erano pure gli antichi feudatari di Bebbio. E' bene precisare che nel castello summenzionato della fam. Prodi è presente un magnifico oratorio dedicato a S. Antonio di Padova.

 

 

 

 

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CHIESA PREVOSTURALE di S.Andrea Apostolo e Martire, in Colombaia – Santo Patrono 30 novembre : L'edificio nasce nell'epoca basso-medievale, per volere stesso della Contessa Matilde di Canossa, che su di questo monte soleva soggiornare, secondo le citazioni storiche, già prima del 1097. La chiese venne elevata a titolo di prevostura solo qualche anno dopo il 1097. Nel 1534, nella visita pastorale di S.E.R. il Card. Cervini, viene messo in evidenza che detta chiesa era dipendente dall'arcaica pieve di S.Vitale sul Monte Leto. Nella stessa data vengono citate le precarie condizioni statiche dell'attigua canonica. I restauri a parti dell'edificio era già cominciato precedentemente al XVI sec., in quanto, dopo l'abbandono dei Canossa, l'intero complesso volse in uno stato di semiabbandono. Nella visita pastorale di S.E.R. Card. Rinaldo d'Este del 1652, viene appurato che la chiesa possiede l'altar maggiore con un pregievole tabernacolo in legno dorato ed un bellissimo altare laterale dedicato alla Madonna del Carmine e quivi rappresentati pure i profeti Elia ed Eliseo. Da questa data, sino ad arrivare ai giorni nostri, la chiesa ha subito un lento e graduale declino, fino ad apparire in uno stato totale di sfacelo all'inizio degli anni '90, recuperata poi con interventi della provincia di Reggio Emilia che pure sono stati compiuti sul complesso castellano tutto. Nelle vicinanze è ancora possibile ammirare le mura di cinta del cimitero, dove sono stati ivi sepolti i defunti fino a non molto tempo fa.

 

 

 

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CHIESA ARCIPRETURALE di S.Caterina d’Alessandria Vergine e Martire, in S.Caterina – Santa Patrona – 25 novembre: La borgata di S. Caterina sorge attorno alla chiesa a lei dedicata. Lo stesso edificio, che nel corso dei secoli si è andata sostituendo alla millenaria Pieve di S.Vitale, ormai in sfacelo per il transitar dei secoli. La chiesa ove regolarmente ed attualmente vengono svolte le funzioni era in origine un oratorio già dedicata a S. Caterina nel XIV secolo, testimone del fatto una incisione su un loculo plumbeo appartenente alla mensa dell’altar maggiore, che precisa altresì che nel 1646 furono operati lavori di allargamento dell’edificio stesso. Ne comprova la testimonianza della visita pastorale del 1652. Nel XVIII sec. Don Franzoni, già arciprete di Albinea, restaurò completamente la chiesa, ivi comprese le finiture. Di particolare fregio era il quadro posto nel coro raffigurante S.Vitale, S.Caterina, S. Luigi Gonzaga, S. Geminiano, come pure il battistero e le ancone degli altari laterali. E’ bene precisare che molti resti dell’antichissima pieve di S. Vitale (di impianto probabilmente bizantino) siano stati dispersi in tutta la zona del vicariato di Carpineti e con maggior presenza proprio nella suddetta chiesa. Di notevole interesse è pure il campanile, dell’altezza di 15 mt.

 

 

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CHIESA RETTORALE di S.Pietro Apostolo e Martire, in Savognatica – Santo Patrono 29 giugno : La frazione di Savognatica, direttamente ai piedi del Castello di Carpineti, nasce attorno alla sua chiesetta, dedicata a S. Pietro Apostolo, già esistente nel XIII sec., col titolo di cappella. Nel 1663, in occasione della visita pastorale, si è ricavato che la chiesa aveva tre altari: uno maggiore e due minori, di cui uno devoto alla Madonna del Rosario e l’altro a S. Antonio Abate e S. Biagio. La chiesa attuale è tuttavia frutto di rinnovati restauri nel corso della storia e, in epoca assai remota, circa nel 1680, la fabbrica fu ampliata ed assunse il suo odierno aspetto.