PATRIARCATO DI VENEZIA

PASTORALE SPOSI E FAMIGLIA

 

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2002: viene indetta una  

ASSEMBLEA DIOCESANA

DEGLI ANIMATORI 

PRESBITERI E SPOSI

DELLA FORMAZIONE DEI FIDANZATI

AL MATRIMONIO

per domenica 14 aprile 2002

presso il Centro “A.Luciani”, via Querini 19 A, Mestre

 

 

1. Ragionando con molti animatori – sacerdoti e sposi - dei Corsi per i fidanzati, da tempo ci siamo convinti della necessità e urgenza di mettere insieme le esperienze, le esigenze e, in primo luogo, le persone delle Parrocchie, dei Vicariati e del Centro diocesi, che da almeno 20 anni, cercano  di  essere  il “contesto educativo al matrimonio cristiano”  di quella Chiesa in Venezia, alla quale ogni anno 1.200 / 400 coppie di futuri sposi che chiedono di sposarsi nel Signore. 

È un vero evento per le nostre comunità che un numero così alto di giovani-adulti (l’80 per cento dei quali non partecipa più dalla Cresima alla vita delle parrocchie) si rivolgano alla Chiesa, forse per la prima volta, come loro scelta personale,  per celebrare il Sacramento del Matrimonio.

È presunzione domandarsi se,  nell’Assemblea d’ oggi, la nostra Chiesa potrà trovare nuove opportunità per rivelarsi sempre più accogliente e più attenta a leggere e interpretare, assieme ai futuri sposi, il  disegno del Signore nella loro   “domanda”  alla comunità cristiana?

 

2. I  SOGGETTI DELL’ASSEMBLEA.

Anzitutto, sono gli ANIMATORI degli oltre 70 Corsi per i fidanzati, che si svolgono durante l’anno per iniziativa dei Vicariati, delle Parrocchie e della Commissione diocesana.

Ma all’Assemblea sono invitati anche coloro - sacerdoti e sposi - che intendano collaborare nel prossimo futuro a questa attività delicata e preziosa non solo per i morosi, ma anche per gli stessi animatori.

 

3. L’ASSEMBLEA, PERCHÉ ?

Nasce come esigenza  dopo le varie iniziative proposte in diversi tempi dalla Commissione e, in particolare, in occasione della presentazione del primo Sussidio nel 1994 e del secondo – sempre per gli animatori della Formazione al Sacramento del Matrimonio - consegnato a tutti i Parroci, ai Vicari parrocchiali e oltre trecento coppie di sposi lo scorso maggio 2001.

È nostra intenzione  mettere in atto quanto prima una “struttura pastorale permanente”, che dovrà esprimersi anche con questo  “appuntamento annuale diocesano” .

Naturalmente l’Assemblea degli animatori delle attività per la Formazione al Matrimonio agirà sempre in stretta correlazione, anzi, quasi come esigenza dell’Assemblea diocesana degli Sposi.

 

4. Gli SCOPI.

Uno)  Predisporre iniziative pastorali per rendere viva ed efficace la testimonianza della “buona notizia” del Sacramento del Matrimonio da parte degli sposi cristiani nella comunità ecclesiale e nella società civile. Così, in concreto, la Commissione diocesana intende attivare l’esercizio del triplice “ministero coniugale”: il ministero profetico-creativo-educativo; il ministero sacerdotale-eucaristico-caritativo; il ministero regale-sociale-culturale-politico. 

 

Due) Proporre ai fidanzati un vero e proprio “Itinerario di Fede”, secondo le indicazioni del R.I.C.A., in vista del Matrimonio cristiano, superando, sia pure gradualmente, i tradizionali “corsi”.

 

Tre) Di conseguenza, delineare, ancora insieme e nel più breve tempo, il “piano pastorale diocesano” della Formazione dei “chiamati”  al Sacramento del Matrimonio, con linee portanti sempre più “comuni e praticabili” quanto a contenuti e metodo; piano sempre aperto ad “aggiornamenti”  e a momenti di puntuale  “verifica”.

Quattro) Promuovere e definire a breve un programma diocesano per la “formazione di coppie di sposi”  nella teologia del matrimonio e sui problemi morali, antropologici e sociali,  in riferimento, in particolare, al progetto del  “Master in Scienze del matrimonio e della famiglia” del Pontificio Istituto Giovanni Paolo II  (Roma), da tempo proposto dalla Conferenza Episcopale Italiana attraverso l’Ufficio Nazionale per la pastorale della Famiglia. Anche questo aspetto rientra nell’impegno generale della nostra Commissione.

 

Cinque)  Costituire un “gruppo” diocesano di sposi – formati dal punto di vista umano, spirituale ed ecclesiale (fondamentale è il loro legame alla vita della parrocchia o di un movimento ecclesiale)  - allo  scopo dì affiancare la Commissione diocesana per l’attuazione dei suddetti scopi.

 

Sei)  Dare consistenza ad  una struttura per la documentazione delle attività per la formazione al matrimonio che si svolgono nelle parrocchie, nei vicariati e in centro diocesi e nelle varie Diocesi italiane e, in particolare, alle attività promosse dall’Ufficio Nazionale per la pastorale familiare della C.E.I.

 

5. L’ASSEMBLEA

   Tema.

LA CHIESA DIOCESANA AFFIDA LA FORMAZIONE DEI FIDANZATI AL MATRIMONIO AGLI   ANIMATORI,  PRESBITERI E SPOSI.

Prima parte:

­       I soggetti , Presbiteri e Sposi; il  “ perché”  e  gli  “scopi”  dell’Assemblea;

 

Seconda parte: 

­       Attori della formazione al sacramento del matrimonio sono gli animatori insieme ai fidanzati.

­       Il tema si innesta necessariamente sulla premessa: “È necessario che i battezzati partecipino, in forza del Battesimo e dei loro doni personali, alla costruzione della Chiesa e all’annuncio missionario del Vangelo nel mondo, per la salvezza dell’uomo”, di conseguenza: “Si costituisca in ogni parrocchia un GRUPPO SPOSI, che si faccia annunciatore dell’evangelo del Matrimonio, lo testimoni nella vita sia come il lievito nella comunità. Ad esso dovrebbe essere affidata la formazione dei fidanzati al Matrimonio. Evidentemente dopo un periodo di formazione” (Il granello di senapa, nn.65 e 66).

­       In concreto, gli SPOSI ANIMATORI iniziano ad essere “testimoni vivi dell’evangelo del matrimonio (…) a condizione che siano veramente cristiani e umanamente autentici: in questo modo, essi incominciano a svelare ai fidanzati, meglio, a scoprire con loro, il senso più recondito dell’amore di Dio, della “presenza” del Signore nella loro storia quotidiana di uomo e di donna, e nella realtà dell’amore uomo-donna, che essi da tempo ormai stanno vivendo.

­       I FIDANZATI, insieme agli animatori, saranno ATTORI , a loro volta, della scoperta o riscoperta di “segni”  della “presenza” di Dio, dell’amore del Signore  nel percorso della loro storia personale e del loro amore umano di uomo-donna.

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