PATRIARCATO DI VENEZIA

PASTORALE SPOSI E FAMIGLIA

 

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PROGRAMMA

PER L’ANNO PASTORALE 2008-2009

 

L’AMORE UOMO-DONNA, SACRAMENTO DEL MATRIMONIO

DONO DI DIO PER LA SALVEZZA DELLA PERSONA UMANA,  DELLA COMUNITA’ ECCLESIALE E SOCIALE

 

   

1. OBIETTIVO DEL PROGETTO PASTORALE

 

§  che da  anni stiamo proponendo: esso nasce dalla fede nell’amore uono-donna come “dono” creaturale di Dio (a partire dall’evento dell’innamoramento), e come “sacramento” della Chiesa per il progetto di Gesù Cristo secondo il “mistero dell’amore nuziale di Dio”, nel quale Dio-Trinità ha scelto di manifestarsi a tutti gli uomini.

§  Gesù nel sacramento del matrimonio affida alla coppia degli sposi, insieme a tutti i battezzati, sotto la guida dei Pastori, il “compito dell’edificazione della Chiesa e il compito sociale e politico della promozione della società umana” (Ef 5; ESM 1975, CEI).

 

Ø Il compito “ecclesiale” degli sposi nella comunità cristiana

Pertanto, il sacramento del matrimonio chiama gli sposi cristiani a collocarsi nella vita della Chiesa, nel cuore della Chiesa, la quale “è in Cristo … il segno e lo strumento dell’intima unione con Dio e dell’unità del genere umano” (LG 1). Allora, “I coniugi cristiani, sempre in virtù del sacramento del matrimonio, … accettando di educare la prole, così hanno il proprio dono in mezzo al popolo di Dio”, e proprio per questo la loro “famiglia si potrebbe chiamare Chiesa domestica” (LG 11).

 

Ø Il compito “sociale e politico” degli sposi nella società umana

Giovanni Paolo II nella Familiaris Consortio 47 annuncia, citando LG 31: “Il sacramento del matrimonio abilita e impegna i coniugi e i genitori cristiani a vivere la loro vocazione di laici… Il compito sociale e politico rientra in quella missione regale o di servizio alla quale gli sposi partecipano in forza del sacramento del matrimonio, ricevendo ad un tempo un comandamento al quale non possono sottrarsi ad una grazia che li sostiene e li stimola. 

In tal modo la famiglia cristiana è chiamata ad offrire a tutti la testimonianza di una dedizione generosa e disinteressata ai problemi sociali, mediante la «scelta preferenziale» dei poveri e degli emarginati., specialmente gli affamati, gli indigenti, gli anziani, gli ammalati, i drogati, i senza famiglia”.

 

§  Ma tutto ciò è possibile per gli sposi, come per ogni cristiano “adulto” nella fede, solo se la loro vita è fondata sull’esperienza dell’incontro con Gesù nel vivo della vita della Chiesa.

 

Conoscere Gesù Cristo, però, non è ancora «seguirlo»: l’uomo può arrivare a conoscere Cristo ma senza seguirlo. Un uomo è credente cristiano solo quando comprende e decide la propria vita per Gesù e abbraccia la sua causa. Vivere nella fede, infatti, non è accettare qualcosa, ma accettare Qualcuno: la Persona di Gesù Cristo (cf “Deus caritas est” di Benedetto XVI).

 

 

 

 

2. PER UNA PROGRAMMAZIONE OPERATIVA DI PASTORALE PARROCCHIALE CON GLI SPOSI E LA FAMIGLIA

 

§  “La parrocchia è in un certo senso la Chiesa stessa che vive in mezzo alle case dei suoi figli e delle sue figlie” (Christifideles laici 26, e SC 42): è una definizione sintetica ed incisiva di Giovanni Paolo II della realtà ecclesiale di base, che vide nel Concilio l’inizio di un processo di incalcolabile importanza: il risveglio della coscienza dei cristiani al “senso della Chiesa”.

 

Il risveglio passa ancora per larga parte attraverso il tessuto connettivo di base: la parrocchia. Ed è ciò che con chiarezza ribadisce il nostro Patriarca card.Angelo Scola nella Lettera pastorale “Lieti nella speranza. IL VOLTO MISSIONARIO DELLA PARROCCHIA (21.10.2003), nella quale egli traccia gli obiettivi della Visita Pastorale alle parrocchie.

 

E’ noto il significato ecclesiale del sacramento del matrimonio: da qui deriva la rete di legami che salda la comunità sponsale alla comunità ecclesiale nel progetto del Signore: le due comunità non sono pensabili separatamente. Non quindi per un riconoscimento esterno, con il quale la Chiesa promuove il matrimonio a “soggetto” pastorale e missionario. Ma per la fedeltà a se stessa, perché nella misura in cui la comunità dei credenti è attenta ai doni che costituiscono la sua vita, non può che incrociare il matrimonio, quale dono emergente e pieno di qualità che le viene dal Signore. Per questo già l’obiettivo dell’Assemblea degli sposi di Marghera era: “Mettere al centro della programmazione pastorale della comunità parrocchiale l’amore tra l’uomo e la donna”.

 

§  Da qui, la necessità di una continua lettura della realtà della vita coniugale e familiare nel contesto del territorio con dati da conoscere e non sottovalutare, con gli elementi positivi da valorizzare e i problemi da risolvere, ma pur con tanta fatica o trepidazione.

Nello stesso tempo, l’urgenza di tradurre in questa programmazione operativa, attraverso la responsabilità dei presbiteri e degli animatori della pastorale, in particolare gli sposi, l’enorme potenziale di insegnamenti della Chiesa su matrimonio e famiglia, che si impernia, come è noto, sulla Parola di Dio nella Bibbia e nella Storia e tiene conto delle esperienze positive di gruppi sposi, di famiglie, di corsi e di itinerari di formazione per fidanzati e per giovani sposi, frutto del notevole e diffuso impegno pastorale in atto nelle parrocchie e nei vicariati della nostra Chiesa, e tutto ciò tanto più oggi nella nuova prospettiva della formazione delle COMUNITA’ PASTORALI che il nostro Patriarca sta realizzando nella nostra Chiesa man mano che procede la sua visita pastorale. Un momento significativo, fra gli altri, quello relativo alla COMUNITA’ MARCIANA cui convergono le parrocchie di S.Stefano, S.Moisè, S.Salvador e S.Luca attorno alla Basilica Cattedrale di S.Marco.    

 

 

3. LA FORMAZIONE DEI FIDANZATI AL SACRAMENTO DEL MATRIMONIO

 

Da oltre un trentennio nel Patriarcato stanno svolgendosi, a cura dei vicariati e della Commissione diocesana 75 Corsi per i circa 350 futuri sposi, che hanno chiesto di sposarsi in Chiesa. Entro novembre sarà distribuito a cura della Commissione diocesana il Calendario dei singoli corsi programmati per il 2009.

 

 

4. APPUNTAMENTI DIOCESANI

 

§  XXVIII FESTA DELLA FAMIGLIA e XIV consegna della Bibbia, S.Marco domenica  25 gennaio 2009 alle ore 15.30.

§  XIV ASSEMBLEA DIOCESANA DEI FIDANZATI CON IL PATRIARCA, S.Marco, domenica 22 marzo 2009 alle ore 15.00.

§  LA XXIII Assemblea diocesana degli sposi si svolgerà nei mesi di ottobre-novembre 2008

§  ITINERARI DI FORMAZIONE ALL’AMORE PER GIOVANISSIMI, progetto educativo all’amore dentro l’educazione globale in rapporto con altre realtà formative

§  GRUPPI “GIOVANI SPOSI” subito dopo il matrimonio a cura della Commissione sono attivi tre gruppi a Mestre e cinque a Venezia;

§  CASA FAMIGLIA “S.PIO X”, GIUDECCA

§  CENTRO S. MARIA MATER DOMINI E I SUOI TRE CONSULTORI DIOCESANI

§  GLI SPOSI - NONNI

§  IL GRUPPO PARROCCHIALE SPOSI

§  GLI SPOSI E IL LORO COMPITO SOCIALE E POLITICO

§  GLI SPOSI PER GLI SPOSI E LE FAMIGLIE IN DIFFICOLTA’

 

 

Venezia 30 giugno 2008                           

don Silvio Zardon 

 

Confronta :  Lumen Gentium 1 e 11; Gaudium et Spes 47-52 G Giovanni Paolo II: “Lettera alle famiglie, 1994, Evangelizzazione e sacramento del matrimonio 1975, Familiaris Consortio 49, “Centesimus annus”, 1997; Benedetto XVI, “Deus caritas est”, 2005; A.Scola, “Uomo-Donna: il caso serio dell’amore” e “Il Mistero Nuziale”, Mursia 2002; M.Cé, “Il granello di senapa”, 1991, e “Cari sposi, care famiglie”, EDB 1995; “Direttorio di pastorale familiare”, CEI 1997; B.Maggioni, “La S.Scrittura, i documenti della Chiesa”, Massimo MI 1996; A.Marangon, “Il dialogo di Rivelazione su Matrimonio e Famiglia”, quaderno Commissione diocesana, 1990; “ Beati gli invitati al banchetto di nozze, elaborato per la Pastorale del fidanzamento, CET, 2006.