Storia del vetro di Murano



I fondenti dei vetrai muranesi. V parte: i lenti progressi nell'Ottocento

The fluxing agents of Muranese glassmakers. Part 5: the slow progress in XIX century



Passati i primi difficili anni dopo la caduta della Repubblica, il governo austriaco ripristinò, agli inizi dell'Ottocento, le concessioni di salnitro ai produttori muranesi di cristalli e smalti. Anche i francesi, tornati nel 1806, mantennero, almeno in un primo tempo, le forniture di salnitro. Per la cenere di Sicilia c'erano invece problemi di approvvigionamento e fino al ritorno degli Austriaci (1814) i muranesi dovettero sostituirla con la cenere di roscano, o peggio delle fornaci di mattoni. Nell'Ottocento si fece anche molto uso di natron (soprattutto nella prima metà), ma soltanto nella produzione meno pregiata, mentre le fabbriche di smalti e conterie usavano il salnitro ottenendolo, per un certo periodo, a prezzo di favore. Nel 1834 si cominciò ad usare a Murano il nitrato di sodio, mentre le prime indicazioni dell'uso della soda artificiale Leblanc si trovano nel 1833 e le prime ricette che prescrivono l'uso della soda Solvay sono degli ultimi anni del secolo




In the early nineteenth century, Muranese glassmakers used large quantities of natron, but only in the less valuable products. On the other hand, glass bead and enamel factories used saltpetre, as they succeeded in obtaining it at a low cost for a certain period The first evidence of the use of artificial Leblanc soda can be found in 1833. The first recipes containing Solvay soda as a raw material belong to the end of the last century. Sodium nitrate appeared for the first time in Murano in 1834


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