Come molti altri strumenti che permettono di poter eseguire autonomamente sia la parte armonica che la parte
melodica (separatamente od insieme), la tastiera può essere suonata sia come
"strumento solista", cioè senza l'ausilio di altri strumenti, sia insieme ad altri in un'orchestra
od in un complesso contribuendo, in questo caso, all'accompagnamento di una melodia cantata
o all'accompagnamento di una melodia suonata.
Vediamo sinteticamente le modalità sopra indicate.
Nel caso in cui per l'accompagnamento non vi avvaliate della collaborazione di altri strumentisti, dovete scegliere l'opportuna settatura dello strumento. In sostanza, sarà necessario decidere se per l'accompagnamento si dovrà utilizzare la voce di un solo strumento oppure di due o più, così come bisognerà decidere se utilizzare un set di accompagnamento ritmico (batteria, basso, chitarra ritmica ecc.) o meno.
Sia che siate voi stessi il cantante o che l'accompagnamento sia per un'altra persona che canta, esistono fondamentalemnte due modi per costruire l'armonia.
Il primo, consiste nel formare gli accordi completi con la mano destra utilizzando la sinistra per fare, dove necessario, delle piccole rifiniture o per completare la struttura armonica generalmente con la nota fondamentale e la tonale dell'accordo in questione (in alcuni casi, è possibile sostituire tale nota con un'altra ad esempio la sensibile negli accordi di settima).
Questo sistema è particolarmente indicato quando si scelgono per la formazione dell'armonia strumenti "a suono continuo" quali per esempio un organo o la sezione degli archi di un'orchestra.
Ecco di seguito un tipo di accompagnamento fatto sul giro di DO con una sezione di archi trascritto con la notazione tradizionale. Facendo clikc sull'illustrazione, è possibile sentirne l'esecuzione.
Il giro è formato da otto battute in ognuna delle quali è presente un unico movimento del valore di un intero (semibreve).
Sono presenti le legature di portamento che indicano che il suono della battuta deve essere "legato" alla successiva senza interruzione; alla fine dell'ottava battuta ed all'inizio della prima sono presenti i simboli di ripetizione: questo significa che una volta arrivati in fondo si deve reiniziare da capo (in questo caso solo per una volta).
Ecco ora lo stesso esempio trascritto con il mio metodo. Facendo clikc sull'illustrazione, è possibile sentirne l'esecuzione.
In questa trascrizione, abbiamo "rubato" alla notazione tradizionale i simboli delle legature, della ripetizione, della chiave e dell'indicazione del tempo.
Il secondo sistema, prevede di utilizzare ancora tutte e due la mani ma con funzioni differenti.
Alla sinistra è infatti demandato il compito di tenere la linea dei bassi suonando alternativamente la nota fondamentale dell'accordo e quella del basso secondario (o il terzo grado oppure il quinto dell'accordo), mentre la destra suona l'accordo pieno composto dalla fondamentale, dalla tonale e dalla dominante con eventualmente l'aggiunta dei vari gradi necessari (ed esempio, la quarta, la settima ecc.).
Questo sistema è più difficile da mettere in pratica perchè richiede una grande indipendenza ed autonomia non solo delle due mani ma anche delle dita della mano sinistra ed è particolarmente indicato quando si sceglie di suonare uno strumento che non emette un "suono continuato" come, ad esempio, il pianoforte, la chitarra ecc..
Ecco di seguito un tipo di accompagnamento fatto sul giro di DO con un pianoforte trascritto con la notazione tradizionale. Facendo clikc sull'illustrazione, è possibile sentirne l'esecuzione.
Il giro, ripetuto due volte, è formato da sedici battute in ognuna delle quali sono presenti quattro movimenti del valore di un quarto l'uno.
Le note "basse" che vengono eseguite dalla mano sinistra, sono trascritte sul pentagramma utilizzando la normale chiave di basso.
Ed ora, di seguito, ecco riproposta la semplice trascrizione dello stesso esempio scritto utilizzando il il mio metodo.
I principi da seguire per accompagnare un melodia suonata (l'esibizione di uno strumentista), sono fondamentalmente gli stessi visti per l'accompagnamento di una melodia cantata.
Come abbiamo visto nella sezione relativa all'accompagnamento del canto, anche nel caso in cui per l'accompagnamento non vi avvaliate della collaborazione di altri strumentisti, dovete scegliere l'opportuna settatura dello strumento. In sostanza, sarà necessario decidere se per l'accompagnamento si dovrà utilizzare la voce di un solo strumento oppure di due o più, così come bisognerà decidere se utilizzare un set di accompagnamento ritmico (batteria, basso, chitarra ritmica ecc.) o meno.
A meno che non si abbiano particolari indicazioni, quali ad esempio il tipo dello strumento da utilizzare e dal quale può dipendere il tipo di accompagnamento da effettuare, oppure indicazioni specifiche da seguire date dalla partitura ecc., il modo migliore e più semplice per accompagnare un brano "non cantato", è quello di utilizzare uno strumento "orchestrale" come, ad esempio, la classica sezione di violini.
In questo modo, formando gli accordi con la mano sinistra ed all'occorrenza anche con la mano destra, è possibile creare un "tappeto" che, oltre ad accompagnare il brano, lo sostiene.
Le uniche particolarità di cui bisogna tenere conto sono le seguenti:
1 - non esagerare con il volume dell'accompagnamento in quanto lo stesso, deve fondersi con il brano in modo omogeneo e non "soffocarlo";
2 - scegliere con attenzione l'intervallo di ottava dove suonare e, se necessario, variarlo opportunamente durante lo sviluppo del brano; in questo modo si otterranno indubbiamente due effetti: quello di far sentire il proprio strumento senza far confondere la sua voce con le altre presenti nell'armonia e di dare una particolarità alla stessa rendendola più bella.
Questo sistema è indubbiamente uno di quelli che può dare maggior soddisfazione a chi suona tale strumento anche se, molte volte, non è quello fondamentalmente seguito.
Il suo principale presupposto, consiste di suonare senza l'ausilio di altre figure musicali creando una linea armonica sulla quale sviluppare un tema melodico.
Per fare questo, la musica classica e quella moderna, mettono a disposizione migliaia e migliaia di composizioni suddividibili oltre che per vari criteri di musicalità, anche per grado di difficoltà, rendendo praticamente infinita la quantità di musica da poter eseguire.
Iniziare a percorrere questa strada, è indubbiamente impegnativo e difficile ma tutt'altro che impossibile; infatti, per poter riuscire sarà sufficiente seguire queste semplici indicazioni quali:
- cercare un buon metodo di studio che sia indubbiamente alla nostra portata e cominciare a seguirlo anche se si ritenga che alcune parti siano per noi superflue;
- ampliare quello che viene spiegato sul metodo con esercizi inventati da noi che comunque partano dallo stesso e che ci permettano si rimanere vicini ad esso in modo da variare lo studio rendendolo sempre più interessante e divertente:
- esercitarsi tutti i giorni senza stancarsi eccessivamente ogni volta; ricordate che la continuità nello studio è fondamentale;
- sfruttare le potenzialità tecniche del nostro strumento imparando così a conoscerlo e ad usarlo ogni giorno sempre di più.
Nelle pagine che seguono, troverete tutte le indicazioni necessarie su come iniziare lo studio sulla vostra tastiera.