La notazione musicale
Il tabulato
(lezione speciale per chitarra)
Il tabulato è un sistema di notazione musicale utilizzato
per scrivere la musica per chitarra che oggi viene sempre più
frequentemente utilizzato.
Le ragioni per cui questo accade, possono essere così
sintetizzate:
- per leggere un brano per chitarra sul tabulato non è
necessario avere una particolare conoscenza della teoria musicale;
non è necessario infatti sapere i principi sull'altezza delle
note e, conseguentemente, dove esse sono collocate sul pentagramma;
- &grave sufficiente conoscere i principi sulla durata delle note
e le pause musicali oltre, naturalmente, alle altre indicazioni
relative al tempo, all'intensità dei suoni, ai gruppi
di note sovrabbondanti ed al ritmo;
- è possibile sapere con precisione su quale corda ed a
quale tasto la stessa deve essere premuta per ottenere la nota
indicata sul tabulato senza possibilità di dubbio od errore;
- oltre ai tasti (note che devono essere suonate) e le corde, possono essere
indicate sul tabulato le diteggiature delle due mani che devono
rispettivamente premerli (mano sinistra) e suonare le corde (mano
destra).
Vediamo ora in dettaglio come è fatto il tabulato.
Esso è costituito da una sequenza di sei righe, tante quante sono le corde della chitarra. La prima riga, quella più in alto, rappresenta la prima corda (il MI cantino), la seconda riga la seconda corda (il SI), la terza riga la terza corda (il SOL), la quarta riga la quarta corda (il RE), la quinta riga la quinta corda (il LA) e la sesta riga la sesta corda (il MI basso).
All'inizio del tabulato vengono poste l'indicazione TAB e quella del tempo (4/4, 3/4, 6/8 ecc.); le misure sono suddivise dalle stanghette ed ognuna di esse contiene l'esatto numero di note il cui valore sommato, restituisce il valore frazionario indicato in testa al tabulato.
Le pause, le legature di valore, i punti, le corone vengono indicate utilizzando lo stesso tipo di notazione utilizzato per il pentagramma.
Identica cosa succede relativamente alle indicazioni sul tempo, ritmo e sulla intensità delle note.
Le note da suonare sono indicate in sequenza in corrispondenza della corda da suonare con il numero di tasto che deve essere premuto dal dito della mano sinistra scritto sopra la linea che rappresenta la corda. In alcuni casi è possibile incontrare anche l'indicazione del dito che deve premere la corda (1 per l'indice, 2 per il medio, 3 per l'anulare e 4 per il mignolo) nonché l'indicazione delle dita della mano destra che devono pizzicare le corde (p per il pollice, i per l'indice, m per il medio e a per l'anulare).
Per la durata delle stesse, ci sono invece delle piccole particolarità e più precisamente per le note che sul pentagramma sono scritte con il cerchio vuoto (la semibreve e la minima); le altre vengono rappresentate normalmente indicando il numero del tasto da premere sulla corda accompagnato da:
- una lineetta sul numero che rappresenta il tasto nel caso in cui si tratti di una semiminima (valore 1/4);
- una lineetta con una piccola "virgola" nella parte superiore della stessa sul numero che rappresenta il tasto nel caso in cui si tratti di una croma (valore 1/8); nel caso siano presenti gruppi di crome, queste vengono unite con una linea orizzontale;
- una lineetta con due piccole "virgole" nella parte superiore della stessa sul numero che rappresenta il tasto nel caso in cui si tratti di una semicroma (valore 1/16); nel caso siano presenti gruppi di semicrome, queste vengono unite con due linee orizzontali;
- una lineetta con tre piccole "virgole" nella parte superiore della stessa sul numero che rappresenta il tasto nel caso in cui si tratti di una biscroma (valore 1/32); nel caso siano presenti gruppi di biscrome, queste vengono unite con tre linee orizzontali;
- una lineetta con quattro piccole "virgole" nella parte superiore della stessa sul numero che rappresenta il tasto nel caso in cui si tratti di una semibiscroma (valore 1/64); nel caso siano presenti gruppi di semibiscrome, queste vengono unite con quattro linee orizzontali;
- la semibreve (valore 1) viene indicata"scomponendola" in note di unità di misura inferiore unite fra di loro da una legatura di valore seguendo le indicazioni presenti nell'indicazione del tempo in testa al tabulato. Esemplificando:
- la minima (valore 1/2) viene indicata seguendo le stesse indicazioni viste per la semibreve. Viene cioè indicata "scomponendola" in note di unità di misura inferiore unite fra di loro da una legatura di valore seguendo le indicazioni presenti nell'indicazione del tempo in testa al tabulato. Esemplificando:
Esiste anche un altro modo di indicare le note sul tabulato che, sostanzialmente, è simile nella rappresentazione delle stesse a quello visto.
Ve ne propongo una rappresentazione.
Come è possibile vedere, nel rigo superiore le note trascritte con l'intavolatura del valore di 1/4 (semiminime), 1/8 (croma), 1/16 (semicroma), 1/32 (biscroma) ed 1/64 (semibiscroma), sono rappresentata con lo stesso tipo di simbologia ad eccezione che, in questo caso, al posto della "virgola" si è utilizzato una o più lineette orizzontali.
Semplificando, invence, la semibreve (valore 1) viene indicata riportando il solo numero del tasto e sulla corda da premere e la minima con l'inidicazione del numero del tasto sulla corda da premere con l'indicazione di una piccola linea.