Assemblea Telecom Italia del 24 maggio 2003
L'Assemblea inizia alle dieci e termina dopo 11 ore. Al momento della votazione sulla fusione in Olivetti erano presenti circa 1100 soci (circa100 persone fisiche) con una quota del 63,56% del capitale: Olivetti con il 54,99%; Banca d'Italia 1,14%, Nextra 1,1% e altri 12 azionisti con quote comprese tra lo 0,40% e lo 0,1%. La fusione viene approvata: voti contrari pari al 2,5% dei presenti, astenuti il 2,1%.
Fogliati é presente con 42 deleghe per un totale di 166.362 azioni: vota a favore dei primi tre punti all'OdG. E' assente al momento della votazione sui due ultimi punti, avvenuta dopo le ore 19.
Sintesi interventi di Alessandro Fogliati presidente ADAS, l’Associazione dei dipendenti azionisti Stet-Telecom Italia.
Punto 1° all’OdG:
modifica Statuto
* Deleghe
( 42 per 166.362 azioni) raccolte ai sensi dell’articolo 2372 C.C.
* Le travagliate
vicende di Stet e di Telecom Italia: interlocutori di Fogliati in assemblea dal
1995, prima Agnes-Pascale (Tedeschi, presidente IRI: sostenne l’azionariato dei dipendenti nel Gruppo Stet
che raggiunse dimensioni di tutto rilievo, oltre il 3% del capitale,180
milioni di azioni sottoscritte da 96000 dipendenti), poi Rossi e Tommasi,
quindi Rossignolo, poi Bernabé che subisce Colaninno e poi Tronchetti Provera.
* Perché è importante
l’assemblea di oggi: si abbandona un assetto azionario che nei fatti ingessava
la Società, ci si libera, dopo enormi sacrifici, dalle negative conseguenze di
una privatizzazione e liberalizzazione del mercato fatte male; sta per nascere
una importante public company.
* Ruolo dei piccoli azionisti e dei dipendenti azionisti; esigenza di varare un “fondo azionario dei dipendenti”, posizione di Telecom (finalità dell’aumento del capitale di 88,4 milioni di azioni previsto dal progetto di fusione e dal nuovo Statuto).
Tronchetti
Provera risponde che non é stata ancora decisa la destinazione delle suddette
88,4 milioni di azioni.
* Nuovo Statuto Telecom (post fusione con Olivetti): proposte Fogliati per favorire la partecipazione attiva alle assemblee (es. realizzazione di una Card dell’azionista, sedi diverse, voto elettronico) e per dare una vera rappresentanza alle centinaia di migliaia di piccoli azionisti (ridurre il vincolo del 1% per il voto di lista e ridurre da 4/5 a 3/5 i consiglieri assegnati alla lista che riceve il maggior numero di voti). Richiamo al pensiero di Marco Biagi, alla Costituzione e all’esigenza primaria di eliminare gli “effetti” perversi delle scatole cinesi che è l’obiettivo della riduzione della catena di controllo. Telecom Italia può svolgere un positivo ruolo di rompighiaccio.
Tronchetti
Provera risponde che terrà conto di alcune delle mie proposte ( es. card
dell'azionista).
Punto 2 all’OdG: Bilancio 2002…..
* Il bilancio
dei due anni della gestione Tronchetti Provera: sacrifici, dismissioni,
razionalizzazioni e sanatorie di molti errori fatti soprattutto nel passato.
Presa d’atto dei pesantissimi effetti economici, patrimoniali e finanziari
avendo però a mente che cosa andrà fatto per un definitivo rilancio del Gruppo,
tale da poterlo collocare, in Europa e nel mondo in una posizione di eccellenza
per tecnologie-servizi-qualità-risorse umane e per comportamenti nei confronti
degli azionisti.
* Focus:
-
sul patrimonio netto ridotto a metà in due anni,
-
sull’increscioso ed emblematico caso Seat;
-
sul destino del patrimonio immobiliare,
-
sulla posizione all’estero, le criticità in America
Latina, specie in Argentina,
-
su TIM, assetto concorrenziale a livello continentale,
Umts,
-
sulle risorse umane interne ed esterne.
* Programmi
in corso e previsti per la ricerca e l’innovazione.
* Livello di
liberalizzazione raggiunto e vincoli ancora esistenti che giustificano l’attività
di una pluralità di organismi.
* Realizzabilità
degli obiettivi di crescita dei ricavi entro il 2005.
Tronchetti
Provera risponde a tutti i quesiti, eccetto TIM e previsioni di crescita dei
ricavi 2003-2005.
Punto 3 all’OdG: Riduzione riserva….per copertura perdite 2002
Fogliati non interviene.
Punto 4 all’OdG: Fusione per incorporazione di Telecom Italia in
Olivetti………….
* Positivo rendere
contendibile Telecom Italia.
* Focus:
- sui debiti che Telecom eredita da Olivetti.
- sul debito per recesso e opa: l'onere per dividendi e tasse su 1,5 mldi di azioni fronteggia il costo per interessi passivi
- sulla destinazione della azioni oggetto dell'OPA: non condivide l'ipotesi della loro "distruzione"
-
sulle azioni di risparmio
-
sul concambio, la
fusione rafforza la posizione Telecom (esiste una disimmetria informativa come
sostenuto da un consigliere Telecom? perché la Società non rimedia fornendo informazioni
al riguardo).
- Telecom nella prospettiva di strategia “Paese”: il nostro Gruppo pesa per oltre 1/3 del mercato: 150 mldi di euro pari alla somma di Eni, Enel, Generali, Unicredit e Banca Intesa, cifre testimoniano il nostro valore ma anche il nostro dovere “sociale”.
Tronchetti Provera sottolinea la congruità del progetto di fusione, risponde alle numerose critiche di rappresentanti dei fondi azioni, dichiara di avere la coscienza a posto, difende il concambio, il recesso e l'OPA, non éisponibile ad apportare qualsivoglia modifica al progetto.
Punto 5 all’OdG: Nomina del Collegio Sindacale.
Il limite dell’1%
costituisce una barriera insuperabile per i piccoli azionisti: occorrerebbe
coagulare il voto di 30-40.000 azionisti; non esistono strumenti idonei,
occorre quindi modificare lo Statuto. Onerosa e inutile la procedura del voto
per corrispondenza E’ nota la lista presentata da Olivetti, e le altre….Il
Tesoro è fuori dal gioco…..
Fogliati non interviene.
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Note
Grandezze significative
del bilancio: la nostra Società chiude con una perdita storica di 1645 mln di
euro (-322 per il Gruppo, grazie ai 1165 mln di TIM). Le voci straordinarie
pesano per 6093 mln contro un mol di 7549 mln (per il Gruppo: 5637 e 13964
rispettivamente). I debiti sono di 15128
mln (16913 l’anno prima) e 18118 per il Gruppo (21942 a fine 2001). I
ricavi del Gruppo: 30400 mln (-1,4%), di cui Telecom spa 17055 (-1,5%), e TIM
10867 (+6%). Il personale scende a 101700 persone (-8243 per il Gruppo).
Investimenti di Gruppo in calo: 6919 mln di cui 4842 industriali. Dividendo
grazie alle riserve, migliora il Free Cash Flow, pesante ancora l’effetto
tariffe.
Dati
sul primo trimestre 2003: (con effetto cambio e
modifica area di consolidamento). Gruppo: debiti a 16079 mln euro, -2039 su
fine 2002; free cash flow di 2413 mln (+50%); risultato netto di 503 mln
(+32%), 721 con effetto plusvalenze nette; ricavi di 7125 mln (-1,9%);
investimenti in netta flessione 860 mln contro 1227, personale 100765 persone.
Telecom Italia: debiti a 14887 mln euro, -241 su fine 2002; risultato netto di
356 mln (+27%); ricavi di 3959 mln (-5,5%). Previsto corresponsione dividendo
per l'esercizio 2003 "almeno in linea con quello attualmente percepito".
Versione del
23/5 (in corso di aggiornamento)