ASSEMBLEA TELECOM ITALIA:  AZIONI AI DIPENDENTI

 

 Messaggio di Alessandro Fogliati  (presidente ADAS, Associazione Dipendenti Azionisti)

 

L’assemblea degli azionisti si terrà il 29 aprile. Un cinquantennio di vicinanza alla vita aziendale motiva la mia partecipazione anche in rappresentanza di chi vorrà darmi delega (°).

 

Si discuterà in particolare del bilancio 2009 e delle prospettive future.  Conoscete le difficoltà che l’azienda e tutti voi state affrontando, in ultimo anche di natura giudiziaria, per vicende passate e solo in parte dipanate. Leggete da tempo sulla stampa notizie prive di sostanza, che purtroppo tendono a danneggiare l’azienda.

E’ vero, pesa l’enorme fardello del debito ereditato dal passato, si ritiene di potervi fare fronte con una gestione prudente e certamente non attraverso la separazione della rete o altre ipotesi inattuabili. E’ anche vero che il giro di affari non è esaltante, conseguenza di una regolamentazione che persegue solo il “benessere del consumatore”, perdendo di vista interessi più generalizzati; la vostra azienda risponde ai bisogni del Paese. Gli effetti sull’occupazione diretta e indiretta sono sotto gli occhi di tutti! L’azienda tuttavia è ancora solida ed è in grado di valorizzare “autonomamente” le proprie risorse umane, tecnologiche e di mercato: considero una risorsa anche la collaborazione in atto con Telefonica.

 

In tutte le assemblee ho chiesto di rafforzare la coesione dei dipendenti attraverso un loro ruolo consapevole di azionista: l’offerta di azioni rivolta a tutti voi risponde a questi fini e responsabilmente ritengo che vada accolta con fiducia.  E’ un  segno significativo  di rinnovata adesione alla missione e ai valori aziendali.

 

Ricordo che nel 1997, oltre 97 mila dipendenti del Gruppo Stet diventarono azionisti, con il 3,3% del capitale. L’IRI e il Tesoro, accettarono la proposta, sostenuta dall’ADAS (nata due anni prima). La guida di una azienda, con oltre 2 milioni di azionisti, veniva affidata dal Tesoro ad un nucleo di soggetti  eterogenei, con un peso del  6,6% (Fiat con lo 0,6%). Allo Stato rimaneva il 5,5% (+2,4% destinato ad AT&T e Unisource).

Con il 3,3% del capitale e i possibili sviluppi successivi, i dipendenti avrebbero potuto e “dovuto” giocare un ruolo essenziale! Prevalsero interessi ed esigenze individuali, si attenuò la necessaria cooperazione da parte dei vertici che si sono succeduti da allora, si appannarono le attività svolte dalle otto associazioni attive nel 1998.  

 

L’offerta di azioni ai dipendenti avviene in un momento favorevole sotto l’aspetto normativo. Il Governo italiano nel gennaio scorso ha recepito la direttiva europea (del luglio 2007)  in tema di “Diritti degli azionisti”. Gli azionisti potranno svolgere il loro ruolo con maggiore determinazione e minore dispendio di energie (facilitata la delega e la partecipazione alle assemblee e, se previsto in statuto, voto via elettronica,  dividendo maggiorato per gli azionisti “piccoli e fedeli”). 

 

Sul sito internet http://xoomer.alice.it/pgfogl troverete maggiori informazioni e soprattutto potrete confrontarvi con la posizione assunta da tempo dall’ADAS sui temi di maggiore interesse per il futuro di Telecom Italia. Grazie per la vostra attenzione!

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) Telefono: 335.6527795. e.mail: alessandro.fogliati@alice.it.  

Se avete le azioni presso Telecom vi sarà facile dare delega.  Se no, chiedete alla banca di inviare alla società la prescritta comunicazione e di darvene copia.      Potete anche votare per corrispondenza.