Ai Dipendenti Azionisti di Telecom Italia.

 

L’assemblea annuale degli azionisti della Società si terrà l’8 aprile. Si discuterà del bilancio 2008 e delle prospettive 2009.  Verrà  data delega al Consiglio di Amministrazione  di aumentare il capitale e di emettere obbligazioni convertibili in azioni : tema che potrà coinvolgere, in futuro,  tutti i dipendenti. 

 

Verrà anche eletto il Collegio Sindacale, importante organo di controllo, che sarà guidato da una persona scelta tra quelle proposte dalle  minoranze. L’elezione avverrà in assemblea, in  base al voto di lista : in pratica, con l’ 0,5% del capitale, gli azionisti presentano i loro candidati.  I dipendenti azionisti saranno ancora  volta   esclusi per mancanza di quorum.

 

Alcuni di voi parteciperanno di persona all’assemblea .  E’ una  opportunità che andrebbe facilitata, specie attraverso iniziative aziendali basate sulle attuali tecnologie (es. più sedi collegate tra loro, voto elettronico). Se ne parla in azienda, la Commissione  Europea ha varato provvedimenti al riguardo, l’Italia dovrà quanto prima recepirli. 

 

Molti  di voi invece danno delega a persone di loro fiducia. Tra gli altri anche a me. Prima di darmi delega però, desidero citare alcuni dati del bilancio 2008 e dirvi chiaramente il mio pensiero sugli argomenti di  attualità e di vitale importanza per il futuro della nostra azienda.

 

L’attuale situazione aziendale è sintetizzabile da due valori: l’indebitamento netto di gruppo di 34 miliardi di  Euro (pari ai ricavi totali del 2008) e la quotazione che si è ridotta, rispetto all’assemblea di aprile scorso, di oltre il 30% (meno comunque della borsa in generale: oltre il 55%).  Considero la quotazione di Telecom irrazionale: quindi, non si venda!

Utile netto: 2,2 miliardi (Gruppo), 1,5 miliardi (Telecom SpA). L’utile beneficia di minori imposte per 1 miliardo.  Dividendo  previsto: 0,05/0,061 euro, che sarà pagato il 23 aprile: sacrificio per i conti aziendali, sollievo per il risparmiatore.

 

Il debito e la quotazione sono realtà che  devono  essere riconosciute quali minacce/ostacoli da rimuovere: gli obiettivi sui quali concentrarci sono quindi a) ridurre il debito  b) riportare la quotazione su valori conformi alle potenzialità dell’azienda.

 

La Società ha già indicato le sue mosse: riduzione dei costi (9000 esuberi!!!, sinergie con Telefonica, economie generalizzate), vendita di attività ritenute meno pregnanti, snellimento organizzativo, sviluppo e qualità dei servizi, investimenti finalizzati; focus su Italia e Brasile.

 

Dall’esterno, si insiste sullo scorporo della rete e si parla anche di disimpegno dal Brasile (si dice: mettendole sul mercato possono entrare risorse per diminuire il debito): le ripercussioni negative su altri fronti non sono state ancora chiarite, ma sono assolutamente dirompenti.  Al momento il vertice Telecom è fermamente contrario. Condivido da tempo questa “resistenza”. E’ un tema che coinvolge ovviamente tutti voi.  Sulle ulteriori  dismissioni invece il discorso va tenuto aperto specie per alcune importanti attività.

 

Telefonatemi al n. 335.6527795.

      Date delega a me o ad altri: è importante partecipare!                                                               

 Sito http://xoomer.alice.it/pgfogl     

e.mail: pgqffo@tin.it ;  raccoltadelegheroma@tin.it                                                                         

 

Grazie per la vostra stima e buon lavoro a tutti da Alessandro Fogliati

(presidente ADAS: Associazione Dipendenti Azionisti Stet-Telecom Italia).