ADAS: Associazione Dipendenti Azionisti STET-Telecom
Italia
ACEA.As.A. : Associazione Azionisti ACEA
Egr. Sig. Lamberto Cardia
Presidente
Consob
Egregio Presidente,
La ringrazio della risposta
alla mia del 23 giugno scorso nella quale riscontro con piacere la
disponibilità della Commissione ivi confermata ad approfondire le tematiche connesse alla partecipazione dei piccoli azionisti
alle assemblee delle società quotate.
Nel confermarLe
l’auspicio che si pervenga a breve ad un sistema normativo interno in sintonia
con la volontà di promuovere lo sviluppo di un regime idoneo a facilitare
l’esercizio dei diritti degli azionisti, oggi all’esame anche della Commissione
Europea, mi permetto nel contempo di riproporre alla Sua cortese attenzione
questi tre punti già contenuti nella mia sopracitata
e sui quali desidererei acquisire il Suo gradito parere.
Primo punto. Concorda sul fatto che
l’innovato processo di legittimazione alla partecipazione assembleare
(trasmissione di comunicazioni per mezzo di supporti informatici e rilascio di
copia delle comunicazioni solo su richiesta del cliente/azionista) propone
complicazioni, in caso di rilascio di deleghe di voto, ai principali
interessati al processo: sia i delegati in quanto teoricamente destinatari di
espressioni di delega formalmente disgiunte dalle collegate informazioni
legittimatorie dei deleganti all’intervento in assemblea, sia le società
emittenti che nell’ambito delle attività di controllo di validità delle deleghe
devono rilevare gli elementi di raccordo con le comunicazioni ricevute? Di qui
la mia proposta che l’intermediario, su richiesta del
cliente/azionista, inserisca il nominativo del delegato sulla comunicazione
diretta all’emittente: l’intermediario integra il servizio fornito al proprio
cliente (che di norma viene remunerato dall’emittente).
Secondo punto. Concorda sul fatto che attualmente v’è una carenza normativa a tutela delle società
che fanno ricorso al mercato del capitale di rischio in relazione alle esigenze
di conoscenza aggiornata del proprio azionariato? I
processi informativi che portano all’aggiornamento del Libro
Soci sono oramai obsoleti. Per dare risposta a tale fondamentale esigenza
l’intermediario, su richiesta dell’emittente, dovrebbe
fornire la segnalazione dei loro clienti/azionisti (ovviamente detto servizio
non potrà non essere remunerato dall’emittente).
Terzo punto: consentire
l’esercizio del voto agli azionisti che debbono
anzitempo abbandonare i lavori assembleari è certamente una facoltà che
l’emittente dovrebbe potere consentire.
Una seppur ufficiosa
indicazione della Sua condivisione delle problematiche esposte (in relazione alle quali le proposte in precedenza
suggeriteVi devono intendersi, naturalmente, quali meri contributi a supporto
di analisi che verrebbero comunque condotte nelle sedi opportune), mi
consentirebbe di proporre alle Società, cui fanno riferimento le Associazioni
di azionisti che rappresento Telecom Italia e ACEA, iniziative conseguenti
nell’ambito della loro discrezionalità e della loro autonomia in tema di
governo dell’impresa. Ogni iniziativa che accresca la partecipazione e il voto
in assemblea costituisce un loro punto di forza e una ulteriore
dimostrazione di attenzione al mercato in generale e ai propri azionisti in
particolare.
Grazie della Sua cortese
attenzione, i più cordiali saluti
(Alessandro Fogliati)
Roma, 12 novembre 2005