Le ultime notizie su Telecom Italia (a marzo 2008)

(13/3/2008) Ieri si è toccato il fondo?: si leggono oggi sulla stampa alcune motivazioni sulla caduta ingiustificata delle azioni Telecom (-42% rispetto ad aprile 2007). Se non fosse cosi, occorre che CONSOB intensifichi l'azione di vigilanza. Sono stati messi a rischio risparmi di migliaia di persone/famiglie. L'accanimento sulle azioni Telecom stava assumendo connotati del tutto estranei alla realtà Telecom.

(11/3/2008) Prosegue il ribasso delle azioni: siamo all'assurdo. Le notizie di stampa non agevolano, anzi.... E' indispensabile un comportamento razionale e meditato: qualsiasi iniziativa deve tendere al recupero di posizioni più congeniali al potenziale del Gruppo Telecom.

(11/3/2008) Convocata l'Assemblea prossimo 14 Aprile. Parte ordinaria: bilancio, nomina del CdA, stock option (vertice esecutivo). Parte straordinaria: modifiche statutarie. Si terrà alle ore 11 a Rozzano-Milano, v.le Toscana 3. Per partecipare: richiedere al depositario emissione apposita comunicazione 1) da inviare alla persona delegata (che provvederà a darne notizia alla Società) 2) da esibire alla Società se si partecipa in proprio. Si può votare anche per corrispondenza.

Se la delega è diretta a me Alessandro Fogliati, presidente ADAS: inviare la comunicazione "firmata e datata" in Via Molette 231  Fonte Nuova-RM CAP 00013. Su foglio a parte indicare, eventualmente, osservazioni sugli argomenti all'ordine del giorno.

(7/3/2008) La strategia industriale esposta dal vertice, oggi, non convince il mercato che reagisce pesantemente: come al solito pagano i risparmiatori. Reazione irrazionale e ingiustificata? Ritengo proprio di si! Il nuovo vertice deve affrontare una duplice sfida:  1)rientro dal debito,  2) graduale sviluppo del business (anche all'estero). Poteva accontentare il mercato con una soluzione finanziaria-industriale oppure deluderlo, oggi, con la "sicurezza" di ripagarlo nel medio tempo, adottando una ipotesi "esclusivamente" industriale. Ha scelto la seconda opzione: se si vuole forzare la mano, con il rischio di una rinuncia dell'attuale vertice, non resta che intervenire in massa alla prossima assemblea. In ogni caso gli 800 mila azionisti individuali, che oggi potrebbero contare di più dell'attuale azionista di riferimento (Telco), devono mobilitarsi per conseguire almeno un risultato: avere un proprio rappresentante nel CdA e nel Collegio Sindacale.  Mancano pochi giorni alla presentazione delle "liste", da accompagnare con le deleghe di almeno lo 0,5% del capitale. Telco dispone di meno del 25% del capitale: il restante 75% che farà, sarà come sempre "dormiente". E, allora, non ci lamentiamo se Telecom si trova in questa situazione!!

(7/3/2008) Telecom: incontro con la comunità finanziaria. Non potendo partecipare di persona ho posto alcune domande ai vertici della Società (via fax).

(6/3/2008) CdA: dividendo ridotto a 0,08 per le azioni ordinarie, 0,091 per le risparmio (pagamento il 24 aprile). Dati 2007: utile di 2,5 mldi di Euro (-20% su 2006); fatturato 31,3 mldi di cui 9,2 estero, EBTDA 11,6 mldi (-10%), posizione finanziaria netta 35,7 mldi     (-1,6 mldi). Assemblea ord. e straord. 12-14 aprile. Stock options per il Presidente e l'AD.

(29/2/2008) Ho posto alcune domande ai vertici Telecom.  Altre potranno essere rivolte il 7 marzo (incontro con la comunità finanziaria).

(24/2/2008) Quotazioni ancora in calo: l'intero settore è in crisi. Tuttavia, rispetto a un anno fa, Telecom ha perso il 27%, France Telecom +8%, Telefonica +12%. In calo l'operatore tedesco (-6%) e quello svizzero (-13%). Impietose le ultime analisi su Telecom (Corriere Sera e l'Espresso): si riparla di scambio di azioni con Telefonica, di un improbabile ingresso di Mediaset, della rinuncia a fare cassa con la rete (se venisse quotata in borsa), della debole presenza internazionale della società, dell'indebitamento. Attesa spasmodica del piano industriale che sarà presentato il 6 marzo p.v.

(16/2/2008) Incredibile! Un incontro con i Sindacati finisce in tragedia! Precipitano le quotazioni!!!  Si avviano azioni legali, contro chi? e perché?  Non è meglio anticipare quanto verrà presentato  e discusso nel CdA del 6 marzo: in merito al bilancio, al dividendo, al debito (aumenti di capitale sembrano da escludere, conversione delle risparmio a pagamento?)...... Mai come oggi è indispensabile scoraggiare manovre al ribasso dei titoli: manifestando sicurezza nelle potenzialità della Società. Da parte nostra un invito accorato ma responsabile ai piccoli azionisti: non svendete le vostre azioni... anzi....... Siate sicuri: Telecom merita la vostra fiducia!

(15 Febbraio 2008) Clima d'idillio "Bernabè" e " Calabrò": si vuole rompere con il passato? Siamo sicuri di fare bene?  Si risponde alle sollecitazioni delle Authorities con segnali di buona volontà, apprezzati, ma si chiede subito di più, anche dalla burocrazia dell'UE! A mio avviso vanno scoperte le carte: vanno quantificate le conseguenze dei passi successivi in termini occupazionali, economici e finanziari.  Intanto la quotazione scende ancora e i 770 mila piccoli azionisti sono indifesi e imbufaliti.  Bernabè prende in giro coloro che hanno parlato di scorporo, finalizzato anche alla riduzione del debito che si colloca su livelli indifendibili: livelli che non consentono di fare, nel contesto immaginato dalle Authorities, gli investimenti occorrenti.        E allora vogliamo essere seri. Che cosa ci diranno il prossimo 6 marzo e... noi cosa chiederemo il giorno successivo!!!!! 

(6 Febbraio 2008)  Notizie sul CdA di ieri?  Abbiamo chiuso una operazione in Brasile, possiamo ridurre di poco il debito.  Non si conosce la strategia per ridurre sensibilmente il debito che ci opprime: propongo oltre ai risparmi sulla gestione 1) erogazione del dividendo sotto forma di azioni ordinarie  2) convertire le azioni di risparmio in ordinarie con un meditato sovrapprezzo. 

( 2 Febbraio 2008)  La stampa ritorna su Telecom. 1) Scorporo della rete: il gruppo di lavoro interno é stato fermato, é prevalso il parere degli azionisti Telco? Se fosse cosi, questi hanno già letto "le carte e i numeri", cosa che il 75%  degli azionisti non ha potuto fare!  Asimmetria informativa pericolosa: devono intervenire i consiglieri indipendenti e il collegio sindacale. Non voglio credere a tutto ciò......però.....  Poco credibile che la causa sia la caduta del Governo e una ipotizzata minore "forza" contrattuale delle Authorities.  Lo scorporo della rete va approfondito pur con tutte le cautele per altro da me già sottolineate.  2)  Si arriva a parlare di "taroccamenti" dei conti aziendali e di incasso di premi da parte dei dirigenti, immeritati in quanto basati su risultati non conseguiti: risponde Telecom? interviene il collegio sindacale?  3)  In altra sede si dice che il nuovo vertice vuole fare "pulizia": é vero, nessuno deve aspettarsi miracoli e la bacchetta magica non esiste.  Lunedì 4/2 sarà dischiusa la vera situazione Telecom? e varate "misure"volte a recuperare la fiducia dei mercati finanziari.  Maggiore crescita in America Latina, politica dei dividendi, razionalizzazione organizzativa. Altra battuta meno credibile: "fare il fuoco con la legna disponibile"!!!!!!   Sui dividendi, l'unica ipotesi accettabile da noi piccoli azionisti  è quella di  erogarli (nella misura precedente) sotto forma di azioni.    Inoltre  va tagliato il cordone ombelicale con Milano, riportando la sede legale a Roma; ridotta la forza dirigenziale; ridato fiducia e slancio ai dipendenti tutti, che devono credere di più nella Società e ridiventare tutti azionisti stabili e consapevoli. Migliorerebbe la qualità dei servizi offerti, aumenterebbe la produttività effettiva e si creerebbero le condizioni per un radicale cambiamento del "clima" aziendale. Noi piccoli azionisti, aspettiamo una lettera convincente dal Presidente. 

(28 Gennaio 2008) ADAS e ASATI  si incontrano e pongono le basi per una "fusione" delle due associazioni di azionisti. Hanno discusso sulle più importanti problematiche Telecom. Chiederanno un incontro con i vertici della Società.

24/2/2008) Quotazioni ancora in calo: l'intero settore è in crisi. Tuttavia, rispetto a un anno fa, Telecom ha perso il 27%, France Telecom +8%, Telefonica +12%. In calo l'operatore tedesco (-6%) e quello svizzero (-13%). Impietose le ultime analisi su Telecom (Corriere Sera e l'Espresso): si riparla di scambio di azioni con Telefonica, di un improbabile ingresso di Mediaset, della rinuncia a fare cassa con la rete (se venisse quotata in borsa), della debole presenza internazionale della società, dell'indebitamento. Attesa spasmodica del piano industriale che sarà presentato il 6 marzo p.v.

(16/2/2008) Incredibile! Un incontro con i Sindacati finisce in tragedia! Precipitano le quotazioni!!!  Si avviano azioni legali, contro chi? e perché?  Non è meglio anticipare quanto verrà presentato  e discusso nel CdA del 6 marzo: in merito al bilancio, al dividendo, al debito (aumenti di capitale sembrano da escludere, conversione delle risparmio a pagamento?)...... Mai come oggi è indispensabile scoraggiare manovre al ribasso dei titoli: manifestando sicurezza nelle potenzialità della Società. Da parte nostra un invito accorato ma responsabile ai piccoli azionisti: non svendete le vostre azioni... anzi....... Siate sicuri: Telecom merita la vostra fiducia!

(15 Febbraio 2008) Clima d'idillio "Bernabè" e " Calabrò": si vuole rompere con il passato? Siamo sicuri di fare bene?  Si risponde alle sollecitazioni delle Authorities con segnali di buona volontà, apprezzati, ma si chiede subito di più, anche dalla burocrazia dell'UE! A mio avviso vanno scoperte le carte: vanno quantificate le conseguenze dei passi successivi in termini occupazionali, economici e finanziari.  Intanto la quotazione scende ancora e i 770 mila piccoli azionisti sono indifesi e imbufaliti.  Bernabè prende in giro coloro che hanno parlato di scorporo, finalizzato anche alla riduzione del debito che si colloca su livelli indifendibili: livelli che non consentono di fare, nel contesto immaginato dalle Authorities, gli investimenti occorrenti.        E allora vogliamo essere seri. Che cosa ci diranno il prossimo 6 marzo e... noi cosa chiederemo il giorno successivo!!!!! 

(6 Febbraio 2008)  Notizie sul CdA di ieri?  Abbiamo chiuso una operazione in Brasile, possiamo ridurre di poco il debito.  Non si conosce la strategia per ridurre sensibilmente il debito che ci opprime: propongo oltre ai risparmi sulla gestione 1) erogazione del dividendo sotto forma di azioni ordinarie  2) convertire le azioni di risparmio in ordinarie con un meditato sovrapprezzo. 

( 2 Febbraio 2008)  La stampa ritorna su Telecom. 1) Scorporo della rete: il gruppo di lavoro interno é stato fermato, é prevalso il parere degli azionisti Telco? Se fosse cosi, questi hanno già letto "le carte e i numeri", cosa che il 75%  degli azionisti non ha potuto fare!  Asimmetria informativa pericolosa: devono intervenire i consiglieri indipendenti e il collegio sindacale. Non voglio credere a tutto ciò......però.....  Poco credibile che la causa sia la caduta del Governo e una ipotizzata minore "forza" contrattuale delle Authorities.  Lo scorporo della rete va approfondito pur con tutte le cautele per altro da me già sottolineate.  2)  Si arriva a parlare di "taroccamenti" dei conti aziendali e di incasso di premi da parte dei dirigenti, immeritati in quanto basati su risultati non conseguiti: risponde Telecom? interviene il collegio sindacale?  3)  In altra sede si dice che il nuovo vertice vuole fare "pulizia": é vero, nessuno deve aspettarsi miracoli e la bacchetta magica non esiste.  Lunedì 4/2 sarà dischiusa la vera situazione Telecom? e varate "misure"volte a recuperare la fiducia dei mercati finanziari.  Maggiore crescita in America Latina, politica dei dividendi, razionalizzazione organizzativa. Altra battuta meno credibile: "fare il fuoco con la legna disponibile"!!!!!!   Sui dividendi, l'unica ipotesi accettabile da noi piccoli azionisti  è quella di  erogarli (nella misura precedente) sotto forma di azioni.    Inoltre  va tagliato il cordone ombelicale con Milano, riportando la sede legale a Roma; ridotta la forza dirigenziale; ridato fiducia e slancio ai dipendenti tutti, che devono credere di più nella Società e ridiventare tutti azionisti stabili e consapevoli. Migliorerebbe la qualità dei servizi offerti, aumenterebbe la produttività effettiva e si creerebbero le condizioni per un radicale cambiamento del "clima" aziendale. Noi piccoli azionisti, aspettiamo una lettera convincente dal Presidente. 

(28 Gennaio 2008) ADAS e ASATI  si incontrano e pongono le basi per una "fusione" delle due associazioni di azionisti. Hanno discusso sulle più importanti problematiche Telecom. Chiederanno un incontro con i vertici della Società.

( 26 Gennaio 2008)  Sullo scorporo della rete Telecom pesano importanti incognite. Può compromettere i rating del Gruppo: possibile stasi o ulteriore calo delle quotazioni di borsa, oggi su valori incredibilmente bassi: Nessuna voce si leva al riguardo, i risparmi di moltissime persone, pensionati in primis, sono stati falcidiati. Potrebbe comportare un onere fiscale tutto da valutare: se la separazione della rete venisse "imposta" dal regolatore, questa deve avvenire senza oneri di siffatta natura. Definizione della parte di rete da separare o scorporare: i discorsi finora fatti sono per addetti ai lavori. Effetti sull'occupazione, non se ne parla: dipende dalle attività che rimangono in Telecom "amputata".  La caduta del governo sembra imprimere ulteriore aggravio strategico su La7:  ha già subito in Borsa perdite dirompenti: non se parla.   Un fatto nuovo c'è: Asati, l'associazione di azionisti che ha ripreso la sua attività, al termine della gestione Tronchetti Provera, ha elaborato e proposto un progetto di scorporo della rete, riportato oggi sulla Stampa.   ADAS esaminerà con attenzione queste idee, nell'ottica di quanto detto. Quando Tronchetti Provera parlò della Telecom "media company" indicammo a Lui le nostre proposte, che ribadimmo a Guido Rossi: parlammo anche dello scorporo della rete. ADAS non ha ancora preso contatto con i nuovi vertici: lo farà appena siano più chiare le loro intenzioni. Le nostre preoccupazioni sono state raccolte dall'agenzia stampa AGI che ha emesso un comunicato in data odierna.

( 7 Gennaio 2008) Iniziamo l'anno con alcuni spunti sulla "nostra" Società. Si alternano sulla Stampa proposte sul futuro Telecom: aumento del capitale, riduzione del dividendo, scorporo della rete, aumento dei ricavi all'estero....., razionalizzazione dell'organizzazione......,  utilizzo delle migliori risorse umane ... messe da parte dai precedenti "manager". Intanto la quotazione frana nell'indifferenza generale: in primis le Authorities che non perdono l'occasione per creare allarmi...  Da anni ho chiesto al Governo di fare un bilancio serio della cosiddetta liberalizzazione/privatizzazione: ho chiesto tra l'altro, investiamo di più in ricerca, nelle infrastrutture e nei servizi? l'assetto industriale italiano del settore è migliorato? l'occupazione nei servizi di tlc e nell'indotto è cresciuta? Poche le risposte date finora: ecco quelle comparse sulla Stampa: dal 1997 le tariffe sono diminuite del 15% (d'altra parte è stato questo l'unico obiettivo perseguito) contro una inflazione del 20%; sono stati investiti (materiali e immateriali!!!) 62 miliardi di Euro in 10 anni; un mercato di 44 miliardi; una occupazione di 100 mila addetti???? (erano 300  mila dieci anni fà); resta dominante la posizione di Telecom!!!!. E' allo studio un riassetto a livello europeo. Ci si chiede: l'attuale régulation è compatibile con lo sviluppo tecnologico? l'attuale régulation é un freno allo sviluppo dei servizi? Da  anni sostengo e confermo che a tali questioni va risposto un no secco! Si è letto anche dello scandalo Infratel (Sviluppo Italia): doveva attenuare il digital divide (banda larga pubblica): ha speso1,3 milioni di Euro in consulenze e stipendi.

( 7 Gennaio 2008) Che cosa stà facendo il nuovo vertice? Ha firmato una intesa con il ministero delle Comunicazioni  per rilanciare proprio Infratel..... Ha avviato la riorganizzazione organizzativa, richiamando alcuni manager del passato: potenziato il Business Strategies & International Development, che farà capo direttamente all'AD Bernabè. Ha incontrato le Authorities. ...........

(14/12/2007) Lettera aperta di Assogestioni, rivolta ai vertici Telecom: si chiede il rispetto dei principi di una buona corporate governance, al fine di ridare fiducia ai risparmiatori. Viene chiesto quindi di fare chiarezza in merito alla scelta del nuovo vertice e cioè delle persone alle quali è indirizzata la lettera. Non mi ricordo che Assogestioni si sia "battuta" nelle assemblee della Società, dove cambiavano assetti, vertici, organizzazione, strategie. Dove era Assogestioni quando Telecom passava di mano? Crede Assogestioni che i piccoli azionisti "fedeli" possano recuperare i loro risparmi parlando solo di nomina dei vertici? L'ADAS, l'associazione dei dipendenti e piccoli azionisti Telecom, si farà sentire quando lo scenario di politiche e di azioni sarà dischiuso, e lo farà, se necessario, con raccomandazioni e proposte.

(14/12/2007) Nuova istruttoria su Telecom preannunciata dall'Antitrust:  é nuovamente  "accusata" di un possibile abuso di posizione dominante.... (richiesto al subentrante o ad un nuovo utente di farsi carico del pagamento dei precedenti intestatari del telefono). L'istruttoria precedente è del 26 ottobre (vedi sotto). Intanto la quotazione dei titoli soffre... non sembra però che interessi queste nostre Authority... e neppure al sistema Paese che non è stato ancora in grado di sviluppare una strategia complessiva per le telecomunicazioni, settore che è lasciato in balia degli eventi contingenti. Però i nuovi vertici vengono invitati a lavorare per lo sviluppo tecnologico: quali le garanzie? e le fonti di finanziamento?

(6/12/2007) A chiusura di un ciclo di attività, certamente criticabile e turbolente, ho voluto verificare l'andamento di due grandezze importanti nel periodo 2001-2006:  gli investimenti operativi (in termini di flussi di cassa) e i ricavi di Telecom Italia (TI), Telefonica, France Telecom, Deusche Telekom (DT), British Telecom (BT), KPN e Vodafone. Il rapporto tra le due grandezze mette in evidenza rispettivamente questi valori %: 17,53; 15,83; 13,58; 15,15: 15,17; 12; e 15. Nel 2006, solo DT supera Telecom. Nota dolente: i ricavi di TI nel 2006 sono poco superiori a quelli del 2001 (31,3 contro 30,8 mldi di Euro), crescono di molto quelli degli altri operatori, salvo BT e KPN (che decrescono).

(3/12/2007) Si riunisce il CdA.   Nomina del nuovo vertice.     A loro il nostro augurio di Buon lavoro!                                     Si sono dimessi: il presidente Pistorio , il vice presidente-Ad Buora  e l'AD Ruggiero. Ha dato le dimissioni anche il consigliere Signora Bracco. 

(26/11/2007) Finalmente!!!!  Le Banche indicano il vertice: Gabriele Galateri di Genola, presidente e Franco Bernabè, amministratore delegato. Si troveranno di fronte sfide industriali e finanziarie di grande rilievo. Il nuovo AD, nel 1999, cercò di contrastare l'entrata dei "capitani coraggiosi": con lui si schierarono le associazioni dei dipendenti azionisti (con la cosiddetta "privatizzazione" quasi 100 mila dipendenti erano azionisti con oltre il 3% del capitale), il governo e il "nocciolo duro" lo contrastarono invece.   Il seguito é noto.....   Per saperne di più vedere la presenza dell'ADAS nelle Assemblee Stet e Telecom Italia.     

8/11/2007) Riunione del CdA. Entra nel consiglio Telefonica: il presidente Alierta e il DG Linares. Conti dei primi nove mesi: risentono di fattori esterni (provvedimenti Authority e Governo) e varianti  di consolidamento: ricavi 23,2 mldi (+0,4%), margine operativo -3,6%, utile di 2,2 mldi (-6,6%). Calano le quotazioni di borsa! La questione attuale: chi occuperà le posizioni di vertice?

(Ottobre 2007) Si risvegliano le altre Associazioni di azionisti della Società? Positive le prime azioni di Asati. Esiste uno Statuto comune di ADAS e Asati.... 

(27/10/2007) Seguito dell'annuncio TV: la stampa precisa tra l'altro che secondo l'Antitrust, l'utilizzo dei dati in possesso di Telecom, per recuperare gli ex clienti, "può costituire una forma di abuso di posizione dominante". L'istruttoria si dovrebbe concludere entro il 2008........ Commento: si tratta di una nuova modalità di "avviso di garanzia", che non potrà che danneggiare per mesi la Società e che da subito potrebbe ripercuotersi sulla quotazione del titolo, che già si trova su posizioni largamente penalizzanti per oltre 700 mila piccoli azionisti. Di fronte a queste esternazioni, che Telecom respinge con doverosa fermezza, ritenendole destituite di ogni fondamento, Consob dovrebbe intervenire qualora il mercato da lunedì prendesse sul serio queste iniziative.  Anche noi piccoli azionisti vigileremo e assumeremo le nostre azioni.

(26/10/2007) RAI Uno: comunica che l'Antitrust avvia un'istruttoria per "abuso di posizione dominante" di Telecom; su denuncia di Wind e Fastweb.  

(25/10/2007) Nuovo assetto azionario: Telco avrà il 23,6% del capitale. Da Olimpia (Pirelli e Benetton) riceve il 18% delle azioni Telecom e da Mediobanca e Generali il 5,6%. Azionisti di Telco: Telefonica, Intesa Sanpaolo, Generali, Mediobanca e Sintonia Benetton.

(10/10/2007) Gli azionisti individuali di Telecom Italia sono oltre 700 mila, con un peso "simbolico" rappresentato da oltre il 26% del capitale. Dopo l'uscita "forzata" dal Governo, di Tronchetti Provera, la Società sembra lasciata a sè stessa: ritarda l'entrata del nuovo "azionista" di riferimento (Telefonica, Banche e Benetton) cioè di Telco (l'iniziativa é  impanata in Brasile). Sulla stampa notizie su una eventuale OPA di Telefonica con scambio azionario......  E' una merce di scambio tra i due Governi!!!!!!  Nel frattempo é fortemente calata la quotazione in borsa di Telecom (di quasi il 10%) mentre è cresciuta quella di Telefonica (oltre il 20%). Telecom non può assumere iniziative di largo respiro, può farlo su altri fronti (innovazioni commerciali di prodotto/servizio, migliore utilizzo delle proprie risorse umane). Alla recente iniziativa di prodotto/servizio, è seguita immediatamente una forte risposta da Vodafone che farà concorrenza su fisso+mobile +internet+tv grazie all'acquisizione di Tele2.

(18/4/2007) Dopo l'assemblea, con toni fin troppo "teatrali", ho scritto al Presidente Pistorio: proposto alcune iniziative per favorire la partecipazione attiva alle assemblee e l'espressione del voto anche in caso di uscita dell'azionista; per un rilancio delle associazioni di azionisti o di altro strumento di aggregazione dei "piccoli azionisti"; l'implementazione del club degli azionisti individuali costituito dalla Società.

(15/4/2007) Domani Alessandro Fogliati sarà in assemblea: chiederà 1) di salvaguardare gli asset attuali in Italia e all'estero 2) un serio e responsabile scenario regolamentare sul quale poggiare il piano industriale di Telecom sorretto da una sicura copertura finanziaria 3) una nuova governance dove tutti gli azionisti contino allo stesso modo, compresi quelli con azioni di risparmio. 4) una effettiva valorizzazione delle risorse umane del gruppo.

(20/3/2007) Su sollecitazione di fedelissimi azionisti Telecom, Alessandro Fogliati sta valutando se sia il caso di partecipare alla prossima assemblea dei soci!

Dal 1995 egli partecipa a dette assemblee: é sufficiente leggere i relativi verbali per verificare la coerenza degli interventi e del voto espresso. Le considerazioni e le tesi sostenute hanno trovato eco sulla stampa e in TV sempre con un preoccupante ritardo. Ci siamo battuti contro la cessione di Seat, contro le modalità della privatizzazione (i 100 mila dipendenti con oltre il 3% del capitale potevano esprimere il loro voto dopo pochi giorni dalla nomina del CdA), contro la gestione pilotata dal nocciolino, contro l'OPA di Colaninno (abbiamo sostenuto la battaglia di Bernabè lasciato solo dal nocciolino, dal Governo, dalla Banca d'Italia...), contro una gestione successiva che indeboliva il patrimonio di Telecom e rendeva obbligatoria una politica di dividendi eccessiva, politica che ha sempre trovato la mia resistenza in assemblea. Nonostante tutto ciò, non è mai venuta meno la mia attività di stimolo e di critica costruttiva, nell'esclusivo interesse dei piccoli azionisti e nell'interesse di una azienda tra le più importanti in Italia. La situazione attuale dell'azienda é anche il risultato di una liberalizzazione del settore condotta con miopia, certamente non nell'interesse dei dipendenti, degli azionisti e del Paese nel suo complesso. L'uscita dalla compagine azionaria di Pirelli dischiude un imprevedibile scenario. Vorremmo che in assemblea si chiarisse però la posizione di Telecom: a) la crescita dei ricavi non sembra in grado di garantire un flusso di risorse sufficienti per 1) una adeguata politica di investimenti nella rete e nei servizi; 2) un sostegno alla ricerca di uno sbocco su alcuni mercati internazionali (dai quali siamo molte volte usciti per fare cassa) 3) consentire la riduzione dell'indebitamento;  4) per realizzare una solida azione di recupero e di valorizzazione delle importanti risorse umane disponibili. Ciò sarà possibile però modificando in modo coerente il comportamento del top-midlle management, troppe volte impegnato in attività collaterali!!!!! b) la sfiducia che ha investito Telecom e che ha portato le quotazione delle azioni su livelli che mortificano soprattutto i risparmiatori che hanno sempre creduto nell'azienda, merita una decisa risposta da parte del nuovo CdA.

(8/3/2007) CdA approva il resoconto di bilancio del 2006 e il piano industriale. Dividendo invariato: 0,14 euro per le azioni ordinarie, 0,151 per le risparmio. Assemblea ordinaria e straordinaria 14-15-16 aprile pv: bilancio, nomina del CdA, acquisto azioni Telecom allo scopo di fidelizzare il top management.

  Lo stato delle trattative con Telefonica ha comportato una ulteriore pesante perdita della quotazione azionaria -13% nel periodo 2/1 - 8/3/2007!!! Ancora una volta viene deciso un  livello del dividendo sproporzionato alle esigenze della Società: tenuto anche conto dell'accanimento in corso da parte del Governo e delle Authorities. Bene ha fatto Asstel (associazione che raggruppa i gestori "mobili") che ha scritto a Prodi: eliminare scatto alla risposta (non ancora deciso)  ed eliminazione dei costi di ricarica (deciso d'imperio) valgono 5,5 miliardi di Euro e comportano impatti occupazionali, riduzione investimenti e alcuni operatori potrebbero essere espulsi da marcato.

Dati di bilancio del Gruppo Telecom Italia: utile netto di 3,01 miliardi (-6,3%), Ebit 7,43 mldi (-0,8%), Ebitda 12,85 mldi (+2,7%), debiti 37,3 mldi (-2,5 mldi), ricavi 31,27 mldi (+4,5%).

(14/2/2007) Ho scritto nuovamente al Presidente Guido Rossi: 1) favorire la partecipazione alle assemblee dei soci, 2) voto via internet, 3) nuove regole per la nomina del CdA, affinché il 24% del capitale in mano al "retail" sia rappresentato, 4) buy back deciso lo scorso anno. (21/2) Risposta del Presidente: 1) innovazioni sembrano possibili, si sta muovendo anche il legislatore europeo 2) proposta che impone serie riflessioni posto l'insuccesso del voto per corrispondenza 3) non sono previste modifiche al voto di lista!!! 4) l'autorizzazione dell'assemblea non ha avuto finora attuazione.

(18/9/2006) Tronchetti Provera si dimette da presidente di Telecom Italia. Subentra il prof. Guido Rossi. Ho scritto al nuovo presidente una lettera, nella quale esprimo il mio pensiero su alcune questioni di attualità. (22/9) Risposta del Presidente: "difenderà gli interessi della Società e di tutti i suoi azionisti"

(15/9/2006)  Un nuovo pesante ciclone investe la nostra Società. Dalla stampa il piccolo azionista riceve notizie su imminenti operazioni societarie. Il mercato ne viene influenzato. Telecom smentisce, parla con il "governo", infine con Consob che sospende la quotazione dei soli titoli Telecom. L'azione Pirelli aumenta del 5% che perde l'indomani! Telecom annuncia che saranno costituite due società controllate al 100% dalla Società: una per l'infrastruttura di rete terminale e l'altra per il cellulare, la TIM. Il Governo sostiene che doveva essere preventivamente informato e che esaminerà la questione. I Sindacati indicono uno sciopero.  L'Autorità di regolamentazione convoca Telecom. Le quotazioni ne risentono in modo fortemente negativo. Ne risente anche pesantemente l'immagine della Società. Ancora una volta la maggioranza degli azionisti non interviene e la totalità dei piccoli azionisti non hanno voce. Una nota positiva, gli amministratori indipendenti della Società si riuniranno e daranno il loro parere.

(27/7/2006) Considerazioni di Alessandro Fogliati, su sollecitazioni preoccupate, se non addirittura spaventate, di molti piccoli azionisti Telecom Italia.

Il settore delle telecomunicazioni in Europa e in Italia è ormai da considerarsi in crisi. i cosiddetti "Regolatori" hanno le loro colpe, discorso che ho fatto da lungo tempo. Sbagliano anche coloro che ancora oggi parlano di liberalizzazioni, che dicono privilegiano il consumatore, nessuno di loro ha fatto un calcolo degli effetti sull'industria, sui posti di lavoro, sui risparmiatori, specie sui piccoli azionisti. Non si può più negare che anche altri soggetti sono responsabili della situazione: coloro che pensavano che il mercato (la torta) fosse sufficiente per una offerta aperta a tutti (ricordiamoci le numerosissime licenze rilasciate dal Governo, il costo per UMTS, ecc.). La forza messa in campo eccede la domanda, e quindi gli investimenti fatti non trovano riscontro nei risultati.

Diventa ancora più complesso il compito dei vertici Telecom Italia: sembrano in difesa e spettatori, seppure attivi, del lento depauperamento del loro business, per effetto delle politiche sui prezzi/tariffe, della migrazioni del traffico dal fisso al mobile, della modesta compensazione dai mercati esteri, dell'ormai prosciugamento delle attività considerate fuori dal core business (l'enorme potenziale immobiliare, settore che ha subito rialzi eccezionali, e ancora in crescita; l'uscita da molti mercati esteri, Grecia, Austria; l'abbandono del settore spaziale e di quello informatico, la costosa fusione TIM in Telecom).

Questo modo "morbido" di gestire Telecom deve cambiare, si deve attaccare tutti e tutto, per difendere la Società, conservare i posti di lavoro, tutelare senza tentennamenti le centinaia di migliaia di piccoli azionisti mai considerati dalle Istituzioni, dalla legislazione e dai regolamenti.

Questi piccoli azionisti, indifesi, in quanto non considerati da nessuno, che cosa devono fare? Possono avere fiducia visti gli ultimi risultati, le vicende anche drammatiche collegate alle intercettazioni, le polemiche in corso, forse legate a manovre per entrare nei posti di comando, viste le dimensioni del debito e l'assetto azionario fragile e per ultimo, si chiedono perché l'offerta di azioni Pirelli Tyre non privilegiava i dipendenti del Gruppo Pirelli? Colaninno lo ha fatto con Piaggio!!!  I soci hanno approvato l'acquisto di azioni Telecom a difesa delle quotazioni che penso, con fiducia, hanno toccato il minimo: non penso sia in atto, è bene o è male, è un segno di debolezza o di .......

La mia risposta è ancora un convinto SI, diamo ancora fiducia a Telecom, ma a condizione che il vertice dia segnali forti e pregnanti, in primis verso il Governo e le Istituzioni. Hanno dalla loro parte noi piccoli azionisti, i dipendenti e ancora un consistente indotto. Deve essere da subito chiaro: la Società non darà più corso a provvedimenti "regolatori/tariffari" che danneggino detti soggetti in quanto non accompagnati da una analisi degli effetti a livello Paese e a livello macro/micro industriale. Se può servire scorporare le infrastrutture, lo si faccia con soggetti consapevoli delle loro responsabilità.

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(14/4/2006) Alessandro Fogliati é intervenuto all'assemblea di ieri, in proprio e in rappresentanza di 24 soci, per un totale di 579.701 azioni. Gli azionisti presenti di persona: 63.  Comprese le deleghe: 558, a fronte di 600-800 mila azionisti della società! In risposta agli interventi, il presidente ha risposto: Telecom è sana, solida, é al primo posto in Europa, é leader nell'innovazione, ha scelto una strategia adeguata. "Siamo in un nuovo mondo". La quotazione sconta "multipli" minimali... per ora.  La società intende favorire la partecipazione alle assemblee e agli incontri periodici con la comunità finanziaria, é nato il Club dell'azionista individuale. 

 

(9/3/2006): Telecom Italia ha costituito il Club degli azionisti individuali: suggerisco di iscriversi con sollecitudine attraverso il sito Internet della Società.

(8/3/2006): Incontro con la comunità finanziaria. Considerazioni e domande di Alessandro Fogliati.  (per ragioni tecniche, per il momento il testo non viene messo a disposizione)

(7/3/2006): CdA Telecom Italia. Risultati di bilancio 2005. Assemblea degli azionisti il 12 aprile 2006: aumento del dividendo,  0,14 euro per le azioni ordinarie, 0,151 per quelle di risparmio, pagato il 27 aprile 2006. Proposta per acquisto azioni proprie (1 miliardo di euro).

 Risultati di bilancio 2005. Ricavi in aumento: Gruppo, 29,9 miliardi di euro, +582% sul  2004 (Telecom Italia SpA +6,8%, fisso +2,1%, Tim Italia  +1,5%, Tim Brasile +34,2%). Indebitamento netto post OPA (13,832 miliardi) e pagamento dividendi (2,318 miliardi) é pari a  39,8 miliardi (ridotto di oltre 10 miliardi). Risultato operativo (Ebit) -1,4%; 7,5 miliardi (Telecom Italia SpA -0,6%, 4,08 miliardi). Utile netto 3,216 miliardi (+77% (Telecom Italia SpA 3,885 miliardi +82%).   Investimenti industriali per 5,173 miliardi . Personale al 31/12/2005: 86.531 (a fine anno prec.: 94022.  Utile netto e riduzione del debito risentono positivamente della cessione di TIM Hellas (Grecia) e di TIM Perù. Investimento iniziale di Telecom (200 milioni di dollari) nella privatizzazione di Turk Telekom (focus sul mobile).  Buon sviluppo di TIM Brasil: quota di mercato del 23,4%, oltre 20 milioni di linee. Ricavi 8784   milioni di reals (reals/euro 0,330155). Risultato operativo -574 milioni di reals.

Lettera di Alessandro Fogliati al presidente Telecom Italia: richiesta di offerta azioni ai dipendenti del Gruppo; considerazioni sui risultati del primo semestre 2005.

(26/9/2005) CdA approva i risultati del primo semestre. Ricavi in aumento: Gruppo, 14,692 miliardi di euro, +5,2% sul primo sem. 2004 (Telecom Italia SpA +16,1%, fisso +2,1%, mobile +10,6%). Indebitamento netto post OPA (13,832 miliardi) e pagamento dividendi (2,318 miliardi) é pari a  44,111 miliardi (ridotto di 4,9 miliardi su fine 2004). Risultato operativo (Ebit) +6,2%; 3,989 miliardi (Telecom Italia SpA +14,9%). Utile netto 1,775 miliardi (+81,3% (Telecom Italia SpA 1,352 miliardi +163%).   Investimenti industriali per 2,181 miliardi (+289 su analogo periodo 2004). Personale al 30/6/2005: 83.221 (a fine primo sem. 2004: 93.183 (senza le attività cedute o in corso di cessione: 82.091).  Utile netto e riduzione del debito risentono positivamente della cessione di TIM Hellas (Grecia) e di TIM Perù. Investimento iniziale di Telecom (200 milioni di dollari) nella privatizzazione di Turk Telekom (focus sul mobile).  Buon sviluppo di TIM Brasil: quota di mercato del 22,2%, 16,8 milioni di linee +61% rispetto a fine giugno 2004, Ricavi 4.047 milioni di real (real/euro 0,30254) +39,6%. Risultato operativo -372 milioni di reals (-476 l'anno prima).

 Commento: nonostante la buona intonazione del mercato azionario, l'azione Telecom Italia non recupera le quotazioni raggiunte all'inizio del 2005. Il mercato é preoccupato del livello di indebitamento, dell'accresciuta concorrenza e del conseguente modesto aumento dei ricavi. Il mercato ha accolto con favore ma anche con timore il riposizionamento sul "core business" che ha comportato importanti dismissioni di aziende in Italia e all'estero e la cessione di buona parte del patrimonio immobiliare. Sotto il profilo imprenditoriale si registra una drastica riduzione dell'occupazione, una più misurata politica di investimento, una minore dispersione di risorse e un miglioramento della produttività e della redditività. Si rileva altresì una contenuta presenza all'estero e una ancora timida partecipazione al mercato globale della comunicazione, rafforzato dalla convergenza tecnologica: non sono però da dimenticare i risultati nell'ambito internet (a proposito: perché non prendere posizione circa la concorrenza della fonia/dati su tale mezzo?) e quelli in ambito TV.  Infine, perché non adottare una politica di comunicazione che contrasti una pubblicità sfacciata troppe volte diretta a Telecom?  Le attuali politiche comunicazionali sono forse troppe volte rivolte ad un pubblico di elite: vanno bene i grandi concerti, le grandi competizioni sull'acqua, ecc. però.....  E' da rilevare che anche le quotazioni dei principali operatori TLC in Europa stentano a tenere il passo.

Assemblea Telecom Italia, 7/4/2005. Straordinaria: progetto fusione TIM. Ordinaria: bilancio 2004; integrazione del CdA (numero consiglieri, compenso, nomina di due consiglieri).  Prima dell’inizio dell’assemblea si è riunito il CdA che ha approvato gli obiettivi strategici del Gruppo per il triennio 2005-07 dopo la fusione Telecom Italia-TIM e la riorganizzazione del settore internet: in sintesi, crescita media annua, ricavi  4-6%, risultato operativo 7-9%. Sinergie dell’integrazione 1,5 miliardi di euro. Indebitamento finanziario netto a fine 2007,  33 miliardi di euro (livello di fine 2004).  Documento di supporto per l'intervento in assemblea di Alessandro Fogliati (azionista e portatore di deleghe per un totale di 495.238 azioni). Documento consegnato al presidente di Telecom Italia. Azionisti presenti di persona:  77 (698 in totale, 38,9% del capitale). 

 (24/2/2005) CdA approva il bilancio 2004. Utile netto consolidato: 781 milioni euro, Telecom SpA: 2135 milioni: dividendo: 0,1093 (+5%) az.ord.; 0,1203 az. risp. Indebitamento netto: 29,5 miliardi di euro, -3,8 miliardi su fine 2003.   Ricavi consolidati 31.237 milioni, +4,4% (Telecom 16126 milioni, -0,6% (+0,3% a parità di perimetro). Risultato operativo: 7200 milioni euro, +6,1% (+9,3%); Telecom SpA: 4234 milioni di euro, +3,3% (+4,4%). Assemblea degli azionisti il 7/4/2005 a Rozzano: ordinaria e straordinaria

 (20/12): Intervista sulla fusione TIM-Telecom Italia.    (7/12): OPA su azioni TIM, prezzo 5,60 Euro sia per le ordinarie (concambio 1,73 az. ord. Telecom/1 az.ord. TIM), sia per le risparmio (concambio 2,36 az.ord. Telecom/ 1 az.risp. TIM).    (30/11) L'ADAS, invia nota all'Antitrust (vedi 19/11).       (20/11): La stampa riporta ipotesi di riassetto azionario : fusione tra Pirelli e Olimpia (che detiene il 17% del capitale Telecom Italia), Opa di Telecom su TIM. (19/11): Antitrust: 152 milioni di Euro di multa a Telecom per "abuso di posizione dominante". La Società ricorre al TAR.  Intanto in Borsa l'azione ordinaria da un massimo di 3,035 Euro chiude a 2,93 e quella ordinaria da un massimo di 2,20 chiude a 2,075, -3,67% rispetto al giorno precedente. L'ADAS, in difesa dei piccoli azionisti, intende approfondire la questione e assumere conseguenti iniziative: tenere presente che il provvedimento Antitrust é uscito alle ore 18,15, quindi a Borsa chiusa e allora quali le cause del ribasso?  (9/11): Risultati primi nove mesi: utile netto consolidato 745 milioni di Euro, indebitamento in calo di 1.796 milioni su fine 2003.   (22/10): quotazioni in ripresa, possiamo aspettarci un acconto del dividendo???  (27/8): quotazioni prima in sensibile diminuzione, poi avvio del recupero.  (29/7) Primo semestre 2004: ricavi e mol in moderata crescita; buon risultato operativo, indebitamento netto sui livelli di fine 2003.   ADAS scrive al presidente Telecom che risponde. Risultati  anno 2003 del Gruppo Telecom in progresso.   Assemblea ordinaria e straordinaria:  6 maggio 2004. Dividendo: (+10% sul 2002), az.ord. 0,1041; az. risp. 0,1151.

 

9/11/2004: CdA approva risultati primi nove mesi del 2004. Dati di Gruppo (in parentesi Wireline e TIM)): utile netto: 745 milioni (1.881 stesso periodo 2003: benefici fiscali per 1286 milioni e 903 contributo Stato); ricavi 22.912 milioni di euro, +1%/+5,3% sullo stesso periodo del 2003; (12.892 +1,6%; 9.499, +10%); mol 10.788 milioni, +1,3%/+4,5% (6.178, +2,2%, 4574, +10%); risultato operativo 5.442, +4,4%/+8,2% (3.869, +3,9%, 3129 +6,3%) Free cash flow 6.585 (TIM 2829), meno 775 milioni sul 2003 (effetto Seat e maggiori investimenti). Investimenti industriali 3.194 milioni (TIM 1279), +323 milioni. Indebitamento finanziario netto 31.421 -1.925 su fine 2003. Gruppo TIM linee totali 52 milioni (+16,7%) di cui 11,7 milioni in Brasile.

 N.B. incremento % del Gruppo: il secondo valore sconta l'effetto cambio e la variazione di "perimetro" di consolidamento (cessione Nuova Seat).  

29/7/2004: CdA approva risultati primo semestre 2004. Dati di Gruppo (in parentesi Wireline e TIM)): ricavi 15.222 milioni di euro, +0,5 sul I° sem. 2003; (8684 +1,3%; 6152, +11,2%); mol 7087 milioni, +2,4% (+4125, +2,1%, 2918, +11,2%); risultato operativo 3597, +9,6% (2639, +4,8%, 1967 +7,7%) Free cash flow 4222 contro 4850 a fine giugno 2003. Investimenti industriali 1993 milioni, +270 milioni. Indebitamento finanziario netto 33217 -129 su fine 2003 e -4227 sul I° sem 2003; +2431 su fine marzo 2004 (effetto pagamento dividendi per 2,9 miliardi di euro. Gruppo TIM linee totali 49,6 milioni (+11,5%) di cui 10,4 mil. in Brasile.  

29/3/2004: ADAS sospende l'attività di raccolta deleghe e quindi non sarà presente alla prossima assemblea azionisti di Telecom. Informato Consob e Telecom.

25/3/2004: Telecom day, obiettivi strategici per il triennio 2004 - 2006. Crescita media annua: ricavi 5; mol 5,5%; risultato operativo 10%. Investimenti nel triennio: 15 mldi di euro. (47% mobile, 42% Wireline).Indebitamento a fine 2004: 30 mldi di euro. free cash flow (Gruppo) nel triennio 31 mldi di euro. Dividendi annui: 2,8 mldi di euro.

23/3/2004:CdA approva il bilancio 2003. Assemblea 4,5 e 6 maggio 2004. Dividendo: 0,1041 per le azioni ord.; 0,1151 per le azioni di risparmio.

13/2/2004: dati preliminari anno 2003: TIM 44,5 milioni di linee attive (+13,8%) di cui 26 milioni in Italia (+3,15); ricavi, 11,78 mldi di euro (+8,4%) di cui 9,47 mldi in Italia (+ 6,2%); attività estere +18,4 di cui Brasile + 23,5%; servizi a valore aggiunto + 37. Posizione finanziaria netta da -1,92 mldi di euro a fine 2002 a + 934 milioni a fine 2003.

4/11/2003: Risultati preliminari primi nove mesi. Tengono conto integrazione Olivetti-Telecom. A livello di Gruppo: ricavi 22,682 mldi,(di cui 12,687 (+1,2%) per i servizi sulla rete fissa), (-2,2% sui primi nove mesi del 2002, +4,6% a parità di perimetro e senza effetto cambio); risultato operativo 5,21 mldi (+10,3%), di cui 3,17 Telecom SpA (+3,8%), free cash flow 7,36 mldi (+670 milioni), 32,4% dei ricavi, indebitamento netto 34,25 mldi (-3,19 mldi su fine giugno 2003). utile netto 1,88 mldi, +2,74 mldi sui primi nove mesi del 2002: tiene tra l'altro conto del provento straordinario netto di 0,9 mldi (annullamento del contributo per l'attività di tlc). Dismissioni di Seat (3,68 mldi di incasso) e altre cessioni minori. Il personale si riduce di 11 mila unità rispetto a fine 2002 ed é pari a 95447 unità.Dati del Gruppo TIM: ricavi 8,635 mldi (+7,8%); risultato operativo 2,944 mldi (+8,5%); free cash flow 3,123 mldi (+685 milioni); positiva la posizione finanziaria netta.   linee mobili 43,2 milioni (+10,4% su fine 2002) di cui 26,1 in Italia (+3% su fine 2002). Dati di Telecom Italia Media: ricavi 418 milioni (+3%,+24% in termini omogenei); risultato operativo -77 milioni (migliora del 34%); positiva la posizione finanziaria netta.

 

11/12/2003: OPV del fondo Tecla da parte di Pirelli Real Estate (dal 26 gennaio) che riguarda gli immobili ad uso ufficio di Pirelli-Telecom-Olivetti-Seat. Nuova "esternalizzazione" di attività Telecom, costituita Asscom (gestione programmi assicurativi gruppo Telecom, j/v tra Telecom Italia, Aon e Puricelli & Ghezzi, con conseguente trasferimento di personale Telecom.

'4/11/2003: Risultati preliminari primi nove mesi. Tengono conto integrazione Olivetti-Telecom. A livello di Gruppo: ricavi 22,682 mldi,(di cui 12,687 (+1,2%) per i servizi sulla rete fissa), (-2,2% sui primi nove mesi del 2002, +4,6% a parità di perimetro e senza effetto cambio); risultato operativo 5,21 mldi (+10,3%), di cui 3,17 Telecom SpA (+3,8%), free cash flow 7,36 mldi (+670 milioni), 32,4% dei ricavi, indebitamento netto 34,25 mldi (-3,19 mldi su fine giugno 2003). utile netto 1,88 mldi, +2,74 mldi sui primi nove mesi del 2002: tiene tra l'altro conto del provento straordinario netto di 0,9 mldi (annullamento del contributo per l'attività di tlc). Dismissioni di Seat (3,68 mldi di incasso) e altre cessioni minori. Il personale si riduce di 11 mila unità rispetto a fine 2002 ed é pari a 95447 unità.Dati del Gruppo TIM: ricavi 8,635 mldi (+7,8%); risultato operativo 2,944 mldi (+8,5%); free cash flow 3,123 mldi (+685 milioni); positiva la posizione finanziaria netta.   linee mobili 43,2 milioni (+10,4% su fine 2002) di cui 26,1 in Italia (+3% su fine 2002). Dati di Telecom Italia Media: ricavi 418 milioni (+3%,+24% in termini omogenei); risultato operativo -77 milioni (migliora del 34%); positiva la posizione finanziaria netta.

7/10/'03: Il presidente di Telecom Italia risponde:1) non sono contemplate -allo stato- iniziative di rilancio dell'azionariato tra i dipendenti del Gruppo; 2) il Brasile é un mercato prioritario di presenza in espansione (non é un caso scottante come da me indicato); 3) l'informativa al mercato ("disclosure) é corretta e soddisfa i previsti requisiti di legge, la Società intende fare sempre meglio, "rispettosa dei principi di correttezza, chiarezza e parità di accesso da parte di tutti gli interessati, attraverso appositi canali.....da cui però esula la corrispondenza privata con singoli azionisti". Di conseguenza non viene data risposta ai quesiti da me sollevati, in compenso vengono citate le fonti ufficiali alle quali fare riferimento (comunicati, relazione semestrale, ecc.

8/9/'03: ADAS scrive al presidente Telecom: per una ripresa del dialogo sul rilancio dell'azionariato dei dipendenti e per chiedere approfondimenti sull'informativa messa recentemente a disposizione del mercato.

28/7: Risultati preliminari primo semestre. A livello di Gruppo: ricavi 14,8 mldi,(-1,1% sul 1° sem.2002, +6,6% a parità di perimetro e senza effetto cambio)  di cui 8,5 (+1,7%) per i servizi sulla rete fissa , risultato operativo 3,9 mldi, di cui 2,44 (+1,9%) rete fissa (+6,2%), free cash flow 4,9 mldi (+18,3%), 33% dei ricavi, indebitamento netto 16,5 mldi (-1,58 mldi su fine 2002). Dismissioni nel semestre per 4,3 mldi. Progetto Wireline per espansione internazionale del Broadband, nelle principali città europee,acquisto di HanseNet (che opera in Amburgo), da e.Biscom, per 250 milioni di euro: per il progetto, investimenti totali di 500-600 milioni di euro (2003-2005), compresi nel piano complessivo di 14-16 mldi di euro.

19/7: OPA parziale: consegnate un cospicuo numero di azioni nonostante che il prezzo di borsa fosse molto vicino a quello OPA. Il 55,14% delle 908,8 milioni di azioni ordinarie (a 8,01 euro contro il 7,998 di borsa) e il 70% delle 354,5 milioni di azioni di risparmio (a 4,82 euro contro 4,801): exploit dell'ultima ora! Dei 9 miliardi di euro presi a prestito per il recesso e l'OPA spesi 5,2. Scenderà quindi il debito previsto della nuova Telecom, che sarà quotata dal 4 agosto. Olimpia la controllerà con l'11,5%!!! E' contendibile la nuova Telecom? Mediobanca dovrebbe avere quasi il 5%. Si aggregheranno i fondi esteri? E quelli italiani? I piccoli azionisti daranno più forza alle Associazioni? Come? associandosi. Tronchetti Provera risponderà positivamente alle nostre proposte, reiterate nell'ultima assemblea di maggio,in merito ad un convinto rilancio dell'azionariato tra i dipendenti?  

5/7: La lettera aperta ad AGCOM, dell'AD Wind, é un segnale di insofferenza che non mi sorprende. Da anni sostengo che il settore delle telecomunicazioni doveva essere aperto al mercato con obiettivi che non sono solo quelli di dare "positive ricadute sui consumatori". Ci si é illusi che in Italia e in Europa si potesse radicalmente modificare l'assetto industriale del settore con l'entrata di centinaia di "nuovi operativi", oggi usciti o in "crisi": anche chi come Wind dichiara 7,5 milioni di clienti, 12% del fatturato totale e 10,6% di minuti di traffico? Completato il lungo e pesante riequilibrio tariffario, nuova offensiva sul canone: "condiziona l'accesso e non favorisce gli investimenti". Per neutralizzare l'azione Telecom deve quindi intervenire l'Autorità: "con nuove regole del gioco vantaggi per i consumatori, se no!, si ritorna al monopolio". Vuole finalmente il Governo fare un bilancio degli effetti della liberalizzazione, non solo sulle tariffe e sui vantaggi ai consumatori: abbiamo creato più ricerca, più industria, più investimenti, più occupazione e maggiore propensione al finanziamento da parte dei piccoli-medi azionisti?    

23/6: l'offerta pubblica di acquisto volontaria e parziale: periodo dal 23/6 al 18/7; n.azioni ord.908,87 milioni;n.azioni risp. 354,56 milioni (valori arrot.).

20/6: ceduti immobili per 355 milioni di euro, l'indebitamento del Gruppo Telecom si riduce dello stesso ammontare. 

11/6: ceduta la nuova Seat per 3,032 miliardi di euro (0,598 euro per azione), tenuto conto del debito Seat, l'effetto positivo sull'indebitamento del Gruppo Telecom é di 3,74 mldi di euro.

26/5: L'Assemblea Olivetti approva la fusione (99,9% del capitale presente). Prezzi OPA (metà giugno)azioni Telecom: ordinarie 8,01 euro, risparmio 4,82 euro. Recesso su azioni Olivetti 0,9984 euro.

24/5: L'Assemblea Telecom inizia alle dieci e termina dopo 11 ore. Al momento della votazione sulla fusione in Olivetti erano presenti circa 1100 soci (circa100 persone fisiche) con una quota del 63,56% del capitale: Olivetti con il 54,99%; Banca d'Italia 1,14%, Nextra 1,1% e altri 12 azionisti con quote comprese tra lo 0,40% e lo  0,1%. La fusione viene approvata: voti contrari pari al 2,5% dei presenti, astenuti il 2,1%.     Fogliati é presente con 42 deleghe per un totale di 166.362 azioni: vota a favore dei primi tre punti all'OdG. E' assente al momento della votazione sui due ultimi punti, avvenuta dopo le ore 19.     Sintesi interventi di Alessandro Fogliati presidente ADAS, l’Associazione dei dipendenti azionisti Stet-Telecom Italia. 

21/5: l'assemblea del 24/5 si preannuncia lunga e difficile, il fronte del "no" alla fusione mantiene la posizione anche dopo la positiva relazione di IIS (Institutional Shareholder Services). Si dovrà anche pronunciare il Tribunale su istanza del fondo Liverpool (per il congelamento dei diritti di voto dell'azionista di maggioranza, é stato superato il limite del 30% di azioni Olivetti detenuto da Olimpia?), allo stato sembrerebbe di no. Fin dall'inizio mi sono espresso a favore, preferisco spostare l'attenzione sulle ragioni di un bilancio 2001 e 2002 cosi pesante (Seat, dismissioni, immobili, TIM) e sul futuro (piano industriale, ecc.). 

Avviso per i dipendenti azionisti del Gruppo Telecom Italia: la Società, allo scopo di facilitare la raccolta deleghe per l'assemblea del 24/5, ha messo a disposizione delle Associazioni di azionisti quanto  previsto dallo Statuto.    ADAS ha diffuso apposito comunicato per le deleghe di voto. 

5/5: CdA approva i dati del primo trimestre 2003. (Dati con effetto cambio e modifica area di consolidamento). Gruppo: debiti a 16079 mln euro, -2039 su fine 2002; free cash flow di 2413 mln (+50%); risultato netto di 503 mln (+32%), 721 con effetto plusvalenze nette; ricavi di 7125 mln (-1,9%); investimenti in netta flessione 860 mln contro 1227), personale 100765 persone. Telecom Italia: debiti a 14887 mln euro, -241 su fine 2002; risultato netto di 356 mln (+27%); ricavi di 3959 mln (-5,5%). Previsto corresponsione dividendo per l'esercizio 2003 "almeno in linea con quello attualmente percepito).  

Assemblea Telecom Italia del 24/5: le deleghe a favore di Fogliati Alessandro vanno inviate in via Molette 231 Fonte Nuova (RM) 00010.Se le azioni sono in deposito presso Telecom, é sufficiente la compilazione del modulo predisposto dalla Società.

Telecom:23/4:L'Assemblea Ordinaria e Straordinaria Telecom Italia si terrà in Rozzano (MI),alle ore 10 di sabato 24 maggio (l'indomani in seconda). 1/4: CdA Seat approva progetto di scissione.Concambio: per ogni 40 attuali azioni,11 TI Media e 29 "nuova" Seat; 13/3: Dati preliminari di bilancio 2002. 12/3: Fogliati rilascia intervista: chiede a Tronchetti Provera un incontro con le associazioni di azionisti, ritiene che ci siano oggi le condizioni per un intelligente rilancio dell'azionariato dei dipendenti. 12/3:Sarà ridotta la catena di controllo.

Ordine del giorno assemblea Telecom Italia del 24 maggio 2003: 1) Modifica art. 7/5 statuto sociale; 2) Bilancio al 31/12/2002.....3) Riduzione riserva ..a copertura perdite 2002; 4) Approvazione progetto di fusione per incorporazione di Telecom Italia in Olivetti....... 5) Nomina del Collegio sindacale.....

1/4: CdA Seat approva progetto di scissione: nascerà Telecom Italia Media (internet, Tv e prodotti per ufficio), ricavi 2002 di 577 milioni di euro (disp.finanziaria di 37 milioni); la nuova Seat Pg (elenchi, pubblicità ecc.): ricavi 2002 di 1445 milioni, debiti per 717 milioni. Rapporto di concambio: per ogni 40 attuali azioni, 11 TI Media e 29 "nuova" Seat Pg;     13/3: Dati preliminari di bilancio 2002. 12/3: Fogliati rilascia intervista: hiede a Tronchetti Provera un incontro con le associazioni di azionisti, ritiene che ci siano oggi le condizioni per un intelligente rilancio dell'azionariato  dei dipendenti.    12/3: Ridotta la catena di controllo.12/3: Ridotta la catena di controllo: Telecom Italia verrà fusa in Olivetti, la  nuova Telecom Italia sarà "contendibile" in quanto Olimpia potrà contare "solo" sul 15% del capitale.  Saranno fuse anche le due società Pirelli.  Non soddisfa il rapporto di concambio (7 azioni Olivetti per  una azione Telecom): reazione disordinata della borsa: i piccoli azionisti non devono assolutamente  svendere le  azioni: la loro società Telecom vale oggi quanto valeva ieri.   8/3: L' 11/3 riunione dei CdA    di Pirelli, Olivetti , Telecom e Seat PG  per  decidere  "eventuali operazioni straordinarie" .   21/2: la stampa preannuncia  nuovi provvedimenti dell'Autorità Garante per le Comunicazioni: quali gli effetti    sugli    obietttivi   strategici di Telecom? e quali gli effetti sull'economia  italiana;    14/2: Incontro con la  comunità  finanziaria a Milano ( risultati preliminari 2002, obiettivi strategici 2003-2005); 28/12:  Cessione della  quota azionaria in Telekom Serbia; 20/12 Cessione di Te.ss. (gestione amministrativa del personale) ad Accenture; 18/12 Telecom scorpora servizi e fonia internazionale; 12/12: Prima assemblea del tutto privata: anticipo  dividendo di 0,1357 euro per azione, in pagamento dal 19/12;     9/12: Lo Stato esce dal capitale di     Telecom (ceduto il 3,5% delle azioni ordinarie e lo 0,7% delle azioni di risparmio): negativa la reazione  della borsa, con un calo del 3,5%;  22/11: Telecom Italia non ritiene al momento che vi siano   le  condizioni per il  rilancio dell'azionariato dei dipendenti, negativo il giudizio sulla "idea-progetto"  delle associazioni di azionisti;    15/11: vendita di IMMSI a "Colaninno" (per il 45% del capitale, 68,3 milioni   di euro, plusvalenza di 53 milioni), OPA totalitaria a 0,723 euro per azione. Le dismissioni ammontano in totale a  5,3 miliardi di euro;    12/11: convocata assemblea ordinaria e straordinaria (12 dicembre pv), l'ADAS    non ci sarà e neppure  le altre associazioni di azionisti, comunicazione a CONSOB e alla Società;             7-8/11: risultati primi nove mesi, anticipo dividendo 2002;; 29/10: conclusa  la complicata operazione Tiglio sugli immobili;  8/10: TIM acquista  il 100% di Blu per 18 milioni di Euro    (acquisisce 900 siti, rete e sistemi, call  center di Firenze e 680 dipendenti;   3/10: Finsiel cede Consiel;  1/10: presenza nella Pay-Tv Italiana con il  19,9%; 12/9: via libera a TIM in Brasile;   11/9: Acquisto Pagine  Utili ;  6/9:    Conference Call; 30/8: Bondi  se ne va;  2/8 cessione Telespazio, 26/7: semestrale e corporate governance); 21/2/'03: l'azionista Telecom legge oggi sulla stampa una brutta notizia:  l'Autorità di Garanzia per le Comunicazioni (AGC) preannuncia una sostanziale modifica delle regole per determinare i prezzi (tariffe!!!) dei servizi di tlc (al dettaglio e all'ingrosso). Sono passati pochi giorni dall'annuncio degli obiettivi strategici di Telecom per il triennio 2003-'05. Ci chiediamo: questi obiettivi sono compatibili alla luce del nuovo scenario? (forse si, nota la prudenza di Tronchetti Provera). I ricavi di Telecom Italia SpA si sono ridotti nel 2002 di -1,5%, per effetto di riduzioni "tariffarie" e l'aumento dei volumi non é stato im grado di controbilanciarne gli effetti, per gli anni successivi la situazione potrebbe ancora peggiorare. Con tali provvedimenti si potranno fare investimenti nella dimensione essenziale per l'industria e per l'indotto? Quali saranno poi gli effetti sull'occupazione? AGC assume provvedimenti che andrebbero preventivamente valutati a livello Paese oltre che di impresa. Cosa risponde il Ministro per le attività produttive e il Ministro per l'economia?  Non sono già sotto gli occhi di tutti i disastri di una privatizzazione/liberalizzazione per lo meno incerta a livello europeo? Noi piccoli azionisti vorremmo poter reagire.... 

14/2/'03: obiettivi strategici 2003-2005 di gruppo; investimenti 14/16 mldi di euro, debito a fine periodo di 15 mldi, crescita media annua ricavi 4-4,5%, mol 5-5,5%, risultato operativo (RO) 8-8,5% free cash flow del triennio 30 mldi. A livello telefonia fissa nazionale: ricavi +0,5% l'anno, mol 2-2,5%, RO 4-4,5%, investimenti 6,2 mldi. TIM: ricavi +5-6% l'anno (7-8% per il gruppo), mol 5-6%% (8-9% Gruppo), RO ????%, investimenti 3,7 mldi; Pareggio per TIM Brasil nel 2005.  Seat PG: ricavi +6-8% l'anno (8-10% nel piano precedente), mol 11-13%, RO 27-29%, positiva la situazione finanziaria netta nel 2005.     Preconsuntivo 2002 del Gruppo: dismissioni per 5,2 mldi, debito netto a 18,1 mldi (2001: 21,9 mldi), 30,404 mldi i ricavi (+3,85), 13,961 mldi il mol (+4,9%), RO 7,412 mldi (+10,4%), free cash flow di 8,597 mldi (+2,607 mldi). Per Telecom SpA: debito netto a 15,1 mldi (- 1,785 sul 2001), 17,055 mldi i ricavi (-1,5%), 7,547 mldi il mol (-0,3%), RO 4,078 mldi (+2,4%), free cash flow di 5,293 mldi (+0,9 mldi). 

(12/12) Odg assemblea ordinaria e straordinaria del 12 dicembre pv, in seconda convocazione: nomina amministratori, riclassificazione riserve, distribuzione riserve, incorporazione di TI Lab (Cselt).  Si é tenuta in Rozzano (Milano). Per la prima volta dall'anno di costituzione dell'ADAS (1995) non sono intervenuto in assemblea.

 (15/11) Avviso agli azionisti Telecom Italia: l'associazione azionisti ADAS, ha ritenuto opportuno non procedere alla raccolta delle deleghe di voto per l'assemblea ordinaria e straordinaria del 12 dicembre.  Analoga iniziativa é stata assunta dalle altre associazioni di azionisti.      26/11:  inviata comunicazione a CONSOB e a Telecom Italia.. 

 (8/5)   Si é tenuta l'assemblea degli azionisti per il bilancio 2001 (7/5 a Milano).  E' intervenuto Alessandro Fogliati, azionista in proprio e portatore di deleghe per un totale di 245.406 azioni,  con una approfondita disamina del bilancio in stretto collegamento con il piano industriale, presentato alla comunità finanziario nel febbraio u.s. , tenendo anche conto dei risultati di Gruppo e di Telecom Italia SpA, approvati dal CdA qualche ora prima.  Marco Tronchetti Provera ha riconfermato la volontà di dare rilancio all'azionariato dei dipendenti e  impulso ai lavori in corso da parte di esperti della Società e delle Associazioni di azionisti.   Tenuto conto dei risultati di bilancio, delle azioni in corso rispondenti agli obiettivi del piano industriale e dei positivi risultati del primo trimestre e attesi per l'anno in corso, ritengo che siano da approvare le proposte del CdA sul bilancio 2001.  Per la Stampa é stato da me predisposto un comunicato il 6/5/2002. Dal 16/5 é disponibile il verbale dell'assemblea. Partecipanti  491 azionisti,  60,79% del capitale: Olivetti 54,16%, Ministero Economia e Finanze 3,46%, Banca Italia 1,14%, Fondi meno del 2%. Sono presenti di persona 59 azionisti di cui 23 con un massimo di 100 azioni e 30 con un massimo di 500 azioni.

** Il presidente di Telecom Italia ha incontrato le associazioni di azionisti il 23 gennaio  '02. L'inizio dei lavori congiunti per il rilancio dell'azionariato dei dipendenti nel Gruppo é avvenuto il 7/3 presso Telecom Italia (Roma): presenti i delegati della Società e tre rappresentanti delle associazioni di dipendenti azionisti. Si é convenuto di dare l'avvio agli approfondimenti necessari sotto il profilo societario, legislativo, finanziario e fiscale. Le associazioni hanno illustrato i lineamenti di un progetto finalizzato alla costituzione di un fondo azionario collettivo collegato ad una offerta di azioni alla generalità dei dipendenti del Gruppo Telecom Italia.  Il progetto individua tre soggetti  principali: la Società, che emette le azioni (e svolge anche il ruolo di custodia e di gestione dei titoli);  i dipendenti, destinatari dell'iniziativa;  le associazioni, che svolgono un ruolo di tutela e di rappresentanza dei diritti dei dipendenti azionisti. Le associazioni ritenevano possibile la presentazione del progetto, da parte del CdA, alla prossima assemblea degli azionisti. Esse hanno preparato altri elementi messi a disposizione della Società (al 20/3). Telecom ha convocato le associazioni di azionisti per il giorno 22 novembre ..... per comunicare che la loro proposta (vedi sopra) non poteva al momento essere accolta per i possibili risvolti di un aumento ("diluizione") del capitale sociale, riservato ai dipendenti.

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