Diversi amici mi parlano della parusia,
prendendo
come riferimento il testo del cap. 20 dell'Apocalisse.
L'interpretazione di S. Agostino in merito ha prevalso lungo i secoli del pellegrinaggio della Chiesa (per S. Agostino i mille anni rappresentano il tempo della Chiesa, l'incatenamento di Satana è dato dalla forza vincitrice della predicazione e dei sacramenti). Don Giordano Frosini, docente di teologia sistematica, in "Aspettando l'aurora" si pone il quesito se questa interpreta- zione può essere considerata autentica, citando il pensioero di padre Feret("L'Apocalisse di S. Giovani", Paoline, Roma 1961) e quello di Giorgio La Pira (che nel 1963, in una tavola rotonda tenuta a Mosca, lesse tra lo stupore generale il testo dell'Apocalisse: <Ecco la descrizione dell'epoca nuova del mondo...Il demonio che seduce le nazioni e suscita la guerra vinto e gettato per mille anni nell'abisso...Un sogno, un'utopia? No, una realtà storica, che, anche se da lontano albeggia proprio oggi>). Questo è un dubbio che può rimanere aperto. Quindi (con J. Seguy) possiamo ridurre a tre le interpretazioni del testo di S. Giovanni: c'è la concezione agostiniana che si può chiamare a-millenarista; c'è il millenarismo vero e proprio (distino in "crasso" condannato dalla Chiesa e "mitigato") a cui si ispirano diversi autori antichi come Papia di Gerapoli, e in genere alcuni movimenti religiosi protestani; c'è infine l'interpretazione chiamata post-millenarista, per la quale il ritorno di Cristo si realizzerà dopo un periodo di pace, di prosperità, di intensa predicazione del Vangelo su tutta la terra. Ad una concezione del genere si ispirano anche gli avventisti dei nostri giorni. In campo cattolico l'interprete più autorevole di questa concezione rimane p. Feret (e La Pira si rifaceva a questo filone). Questo humus di attesa di tempi nuovi è stato avvertito in questo secolo da vari scrittori, alcuni cattolici (come Claudel che nel 1932 commentò magistralmente l'Apocalisse), altri laici come Ignazio Silone (vedi "L'avventura di un povero cristiano" 1968). Don Dolindo Ruotolo, sacerdote napoletano morto nel 1970 in odore di santità, nel 1944 in un commento all'Apocalisse parlava di due trionfi della Chiesa e di Cristo: uno in terra (regno di Cristo in terra che coinciderà con un periodo di pace preceduto dalla testimonianza di due testimoni, un Papa santo e forte ed un Re o capo di stato dell'Amore; questo regno di Cristo in terra coinciderà con una glorificazione dell'eucaristia) e uno nell'eternità (quest'utimo coinciderà con la sconfitta dell'anticristo, con la risurrezione finale e con il giudizio universale). Siccome il trionfo della Chiesa in terra e quindi il regno di Cristo lascia aperte tutte le possibilità, saranno i fatti a dimostrare lo sviluppo degi eventi. A conclusione rimaniamo fedeli e uniti alla Chiesa ed al Santo Padre. E' importante però pregare e vigilare, pregare per le intenzioni della Madonna e per la conversione dei poveri peccatori.
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Nel suo diario la Santa parla spesso della seconda
venuta di Gesù, riferisce delle varie rivelazioni,
mai parla di una venuta intermedia ma pare
identificare la seconda venuta con l'ultima venuta
e con il giorno della giustizia in cui Gesù
verrà come giusto giudice. Gesù le promette però
di mandare all'umanità sofferente prima
del giorno della giustizia il giorno della misericordia.
II Quaderno 91:
" ad un tratto vidi la Madonna e mi disse....tu devi parlare al mondo della
Sua grande
misericordia e preparare il mondo alla Sua seconda
venuta.
Egli verrà non come Salvatore misericordioso
ma come Giudice Giusto.
Oh quel giorno sarà tremendo! E' stato
stabilito il giorno della giustizia, il giorno dell'ira di Dio davanti
al quale tremano gli angeli."
V Quaderno 179:
" Preparerai il mondo alla mia ultima venuta".
VI Quaderno 93
" Da essa (Polonia) uscirà la scintilla
che preparerà il mondo alla mia ultima venuta.
A proposito di quest'ultima rivelazione il P.
Gen. Andrzej Michalek Sam. dà questa
spiegazione:
la scintilla è la Parola di Dio,
che è necessario divenga attiva nella vita quotidiana di ogni persona,
di ogni famiglia, di ogni nazione. Il Padre in
questione è il fondatore e superiore generale, riconosciuto
dalla Chiesa, dei FACIM
(sede generale in Polonia), impegnati nella grande evangelizzazione soprat-
tutto con la meditazione della Parola di Dio,
evangelizzazione che si svolge attraverso una grande
novena che dura nove anni.
V Quaderno 155 "
non voglio punire l'umanità sofferente, ma desidero guarirla e stringerla
al
mio Cuore Misericordioso........Prima
del giorno della giustizia mando il giorno della misericordia.
San Luigi Montfort scriveva: " Ma quando
e come avverrà tutto questo? Dio solo lo sa. Compito
nostro è di tacere, pregare, sospirare e attendere: Ho sperato:
ho sperato nel Signore."