Poesie per
Maradona
Alcune poesie scritte
direttamente dai tifosi delle varie squadre di Diego che hanno
assistito alle sue prodezze. Se ne avete altre da volerci
inviare entra nella sezione contattaci
L’ULTIMO RE DI
NAPOLI
(luglio 2003)
(A
Diego)
Nell’84 ho avuto
un dono,
arrivasti tu,
giovane campione,
e per vederti
sedere sul trono
t’abbiamo
accolto in un’ovazione.
Di successi
avevamo una gran sete,
volevam vederti
gonfiar la rete,
così, dopo due
anni d’assestamento,
hai aperto il
ciclo del godimento.
Tutti i miei
sogni si sono avverati:
arrivano due
scudetti e tre coppe,
in tutti i campi
ci hanno rispettati,
ma le vittorie
non eran mai troppe!
Ecco Juve,
Inter, Milan e Roma,
squadre forti,
società blasonate,
le loro difese
mandavi in coma
con la magia
delle tue giocate.
Oh Diego
Maradona, re di Napoli,
quanti
spettacoli, quanti miracoli
c’ha regalato il
tuo piede mancino;
ogni tuo goal,
caro “pibe” argentino,
si trasformava
in un grande boato,
e così il tuo
nome s’è innalzato.
Il tuo estro, a
questa città assai adatto,
l’ha finalmente
guidata al riscatto,
negli stadi
andavamo a testa alta
grazie alla tua
luce, nostra ribalta.
Nell’attesa
d’una nuova partita,
non c’erano
problemi e divisioni,
ogni
preoccupazione era sparita,
sugli azzurri
attiravi le attenzioni:
e se era finita
in una vittoria
cos’eran i guai
rispetto alla gloria?
Dal
professionista al ciabattino,
dal pensionato
al tifoso bambino,
non esisteva che
un’unica classe,
quella tua, che
portava le masse
a fermarsi per
ascoltar la radio,
a riempir
d’azzurro tutto lo Stadio,
che ad ogni tuo
gesto applaudiva,
con te cantava,
soffriva, gioiva.
Dribbling,
finte, assist, gol e sforbiciate,
cross,
pallonetti, tuffi e punizioni,
perle rare mai
dimenticate,
fonte di sogni,
orgoglio ed emozioni.
Come tutti i
grandi lunghi amori
non sono state
solo rose e fiori:
bizze, errori e
colpi d testa
hai alternato a
momenti di festa.
Ma Napoli t’ha
dato una corona
perché t’ama e
tutto ti perdona,
chiunque può
fare delle sciocchezze,
ma mai nessuno
quelle tue prodezze.
A parte i tuoi
problemi personali,
come giocatore
non hai eguali,
“Pallone d’Oro”,
“Calciator del secolo”,
per ogni
sportivo sei stato un’idolo.
Un po’
argentino, un po’ cubano,
lo so che sei
anche napoletano:
torna, Re del
calcio, a uomo e a zona,
quel trono è
vuoto, oh Diego Maradona!
Giunse all'inizio
dell'estate '84
in
migliaia
ebbri di
gioia
l'attendemmo per
ore.
Il sole riscaldava
i nostri vessilli
quasi a farli
evaporare.
Di lui si
conosceva poco
ma già era un
mito
col
tempo
e per
anni
è stata la
riscossa calcistica-sociale
di una città tanto
disprezzata
e per sette lunghi
anni
è stato al centro
del pianeta
osannato
amato
e
sfruttato
tanto che
ora
che il " Re " è
rimasto senza corona
che il
" Re " non riempie più gli stadi
è
solo....
e
dell'uomo.....nessuno se ne frega!!!!!!
MAGO
DIEGO
En cada
rincón del mundo habrá un estadio vacío un niño sin
juguete, cuando sepan que te has ido. Un arco que
siempre espere, lo sacudas con un gol, un potrero allá
en Fiorito que añore el verde esplendor.
¿Donde te guardaste Diego esa magia de tu
juego? ¿En que arcón de la memoria la formula de tu
gloria? ¿En que gramilla feliz gambeteaba el
chiquilin que tu varita tocó para hacerlo como
vos?
Fino mago en Buenos Aires, Nápoles y
Barcelona. Los domingos niño Dios, transgresor en la
semana. Te saben ilusionista los ingleses con
razón porque vieron una mano donde estaba el
corazón.
Enrique Bugatti
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