VILLA ROMANA A MASSACIUCCOLI

L'ABITAZIONE A ROMA

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LA DOMUS: LA CASA PATRIZIA
La domus era costituita generalmente da sei ambienti che assolvevano diverse funzioni. L’atrium, era l’ambiente tipico della casa romana; vi si accedeva dal vestibolo, piccolo corridoio aperto sulla strada. Quest’ambiente, ampio e luminoso era considerato il soggiorno, dove il padrone di casa compiva riti per onorare gli spiriti degli antenati; le loro immagini erano custodite in un piccolo altare a forma di tempio, il Larario. Nell’atrio vi era di solito la cassaforte, che conteneva gli oggetti di valore della famiglia.
Il tablinium era adiacente alla parete di fondo dell’atrio ed era utilizzato come archivio per i documenti, come studio o sala di ricevimento per i visitatori della mattina, prima che il padrone uscisse per sbrigare le proprie incombenze. Il mobilio era costituito da armadi, un tavolo, una sedia e talvolta un letto, dove il padrone di casa leggeva o riceveva gli ospiti.
Il triclinium era il luogo dove si consumavano i pasti: era di piccole dimensioni e conteneva tre letti, ognuno dei quali ospitava da uno a tre commensali, mentre i bambini prendevano posto su piccoli sgabelli. In mezzo ai tre le portate e le bevande.
La cucina era solitamente ubicata sul retro della casa; vi erano l’acquaio, il piano di cottura in muratura dove era acceso il fuoco, sotto il quale, in una cavità ad arco, era conservata la provvista di legna.

I cubicula
erano le stanze da letto, piccoli ambienti privi di finestre o con piccole feritorie aperte sull’atrio. L’arredamento era limitato al letto, che svolgeva altre funzioni oltre a questa. Vi erano pitture parietali, sgabelli e cassapanche. Vi erano inoltre oggetti destinati alla cura del corpo tra cui specchi da tavola, pettini, ecc. A riscaldare l’ambiente c’erano ampi bracieri bronzei e l’illuminazione era prodotta da lucerne ad olio e lampadari.
Nella parte posteriore della casa era situato il giardino, che se circondato da un portico coperto prendeva il nome di peristilium. Nel giardino erano coltivati alberi da frutto ed arbusti ornamentali. Le pareti circostanti il giardino erano abbellite da pitture parietali.

LE INSULAE: LE CASE DEL POPOLO
Le abitazioni del popolo avevano pareti di pietra e calcestruzzo, trattenute da uno scheletro di legno o addirittura da graticci di canne. I muri erano sottili e sottoposti al continuo pericolo di crepe e crolli. I costruttori usavano spesso materiale a buon mercato e di qualità scadente per trarne lucrosi guadagni.
Le insulae erano veri e propri condomini di cinque o sei piani diffusi nelle città soprattutto dall’età imperiale. Si componevano di alloggi dati in affitto. Erano prive di decorazioni e dotate di comodità limitate: mancavano, infatti, i servizi igienici, per cui era necessario ricorrere ai gabinetti pubblici. Contenevano solo uno o due giacigli e uno sgabello o sedia, un braciere per riscaldare le stanze d’inverno e un telaio dove le donne tessevano la stoffa che serviva per confezionare i vestiti.
La luce proveniva da finestre, che non avevano vetri e dove di solito erano applicati semplici ripari di stoffa o di legno.

LA VILLA
Il termine latino usato dagli antichi scrittori per designare i fabbricati costruiti al di fuori delle città era villa, una parola che pare individuare uno spettro semantico piuttosto ampio: per i Romani, infatti, erano villae sia le fattorie destinate alla sola produzione agricola, da esse denominate rusticae, sia le lussuose residenze pensate per il riposo ed il tempo libero, le cosiddette ville d’otium. Tra questi due estremi vi erano naturalmente soluzioni intermedie: esistevano, infatti, sia ville produttive attrezzate per il soggiorno temporaneo sia ville di lusso comprendenti settori ideati per colture talvolta a carattere specializzato. Con il progressivo diffondersi presso le classi dirigenti italico-romane di raffinate abitudini di vita di origine greco orientale si sviluppò inoltre la consuetudine di edificare delle città o nelle loro immediate vicinanze, prestigiose ville: queste ultime dette urbanae, erano circondate da vasti giardini e godevano di una privilegiata posizione panoramica. Nella villa rustica vi erano due corti (cortes), una interna, l'altra esterna, e in ciascuna una vasca (piscina); la vasca della corte interna serviva per abbeverare gli animali, l’altra per alcune operazioni agricole. Attorno alla prima delle due corti sorgevano costruzioni in muratura e formavano, tutte insieme, la villa rustica in senso più stretto: cioè la parte della fattoria dove abitavano i servi. Ne era il centro una spaziosa cucina (culina): nella fattoria la cucina non era la stanza in cui i cuochi attendevano alla loro arte, ma luogo di riunione e di lavoro. Vicino alla cucina erano le stanze da bagno per i servi, la cantina, le stalle dei buoi (bulina) e dei cavalli (equilia); se vi era posto, anche il pollaio. Lontane dalla cucina vi erano quegli ambienti che, per la loro destinazione, richiedevano un luogo asciutto, cioè i granai (granaria), i seccatoi (horrea), le stanze in cui era conservata la frutta (oporothecae).
Adiacente alla villa rustica vi era l’aia; lì vicino sorgevano alcuni capannoni, come la rimessa dei carri agricoli (plaustra) o il nobiliarum, un luogo in cui riporre provvisoriamente il grano in caso di acquazzone. E’ incerto dove abitassero i servi: sappiamo, però, che vi erano le stanze da letto (cellae familiares), l’ergastulum, una specie di prigione in cui gli schiavi che scontavano una mancanza svolgevano i lavori più duri, e il valetudinarium, per gli schiavi ammalati.

ROMANIZZAZIONE DEL TERRITORIO PISANO
Prima della romanizzazione
La romanizzazione

NAVI ROMANE A PISA
Caratteristiche delle navi
Gli scavi a S.Rossore
Terminologia

TEATRO ROMANO A VOLTERRA
Origini del teatro romano
I resti archeologici

TERME ROMANE A PISA E VOLTERRA
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I resti archeologici

ANFITEATRO ROMANO A LUCCA
Caratteristiche dell'anfiteatro a Roma
Storia dell'anfiteatro di Lucca
Seneca critica i giochi dei gladiatori

ACQUEDOTTO ROMANO A SAN GIULIANO TERME
Caratteristiche dell'acquedotto a Roma
Storia dell'acquedotto di San Giuliano Terme

VILLA ROMANA A MASSACIUCCOLI
Il sito archeologico
L'abitazione a Roma
La domus: morfologia
La villa rustica: morfologia
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Apicio: una ricetta di cucina

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Tutte le strade portano a Roma
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