LA STRADA ROMANA: CARATTERISTICHE E STRUTTURA |
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La loro costruzione era piuttosto facile nell'Africa del Nord dove, per il clima arido, era sufficiente stendere uno strato superficiale di ghiaia, mentre nelle regioni umide la costruzione era più complessa, poiché il piano stradale doveva essere reso convesso per far scorrere l'acqua nei fossetti laterali e, per fornire un fermo appoggio ai carichi pesanti, le fondazioni dovevano essere formate da strati compatti. La larghezza canonica delle strade era di circa 4 metri, ma poteva raggiungere anche i 10-14 metri per permettere la marcia di veicoli nei due sensi . La tecnica di esecuzione era accuratissima, e questo spiega la loro ottima conservazione: la costruzione cominciava tracciando due solchi paralleli, dove venivano piantati blocchi di pietra di contenimento. Fra questi due allineamenti di pietre si scavava un fossato profondo circa 60 centimetri, che andava poi riempito di sabbia e calce, su cui si mettevano quattro strati sovrapposti (per unaltezza che arrivava fino a m.1-1,5)in questordine: una massicciata di pietre di grosse dimensioni (statumen);uno strato di pietre più piccole con cocciame e calce (rudus); sabbia e pietrisco (nucleus); sopra a tutto si ponevano quindi i poligoni del lastricato levigati e fatti combaciare con molta cura summum dorsum).
La segnaletica consisteva in cippi di pietra, collocati ad un miglio (ca. 1478 metri ) di distanza l'uno dall'altro. Il cippo riportava il nome del magistrato o dell'imperatore che aveva costruito la strada e la distanza da Roma o da altre importanti città. |
ROMANIZZAZIONE
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