LA VIA AURELIA

LA STRADA ROMANA: CARATTERISTICHE E STRUTTURA

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Fra il secolo III e il II a.C. vennero costruite le maggiori strade dell' Italia antica. La realizzazione materiale era affidata ai legionari e, una volta costruita, la strada passava all' amministrazione civile.
Le strade costruite dai Romani, progettate in primo luogo per le esigenze militari di un vasto impero, erano anche ritenute uno strumento di civilizzazione, con le quali Roma sostituiva alla barbarie la propria superiore civiltà; infatti le strade romane in Italia hanno svolto un ruolo fondamentale nell' organizzazione delle correnti commerciali, come mezzo di diffusione capillare del sistema economico, giuridico e culturale di Roma. Dall'Atlantico al Golfo Persico, le strade romane raggiunsero in età imperiale i 120.000 chilometri di lunghezza, attraversando territori immensi, foreste, valichi di montagna, deserti.

La loro costruzione era piuttosto facile nell'Africa del Nord dove, per il clima arido, era sufficiente stendere uno strato superficiale di ghiaia, mentre nelle regioni umide la costruzione era più complessa, poiché il piano stradale doveva essere reso convesso per far scorrere l'acqua nei fossetti laterali e, per fornire un fermo appoggio ai carichi pesanti, le fondazioni dovevano essere formate da strati compatti. La larghezza canonica delle strade era di circa 4 metri, ma poteva raggiungere anche i 10-14 metri per permettere la marcia di veicoli nei due sensi . La tecnica di esecuzione era accuratissima, e questo spiega la loro ottima conservazione: la costruzione cominciava tracciando due solchi paralleli, dove venivano piantati blocchi di pietra di contenimento. Fra questi due allineamenti di pietre si scavava un fossato profondo circa 60 centimetri, che andava poi riempito di sabbia e calce, su cui si mettevano quattro strati sovrapposti (per un’altezza che arrivava fino a m.1-1,5)in quest’ordine: una massicciata di pietre di grosse dimensioni (statumen);uno strato di pietre più piccole con cocciame e calce (rudus); sabbia e pietrisco (nucleus); sopra a tutto si ponevano quindi i poligoni del lastricato levigati e fatti combaciare con molta cura summum dorsum).

La superficie della carreggiata era leggermente convessa per facilitare lo scolo delle acque ed era fiancheggiata da due marciapiedi (margines). Se la natura del terreno lo richiedeva, lo scavo della strada veniva rafforzato con calcestruzzo e, se la zona era paludosa, con un solido graticcio ligneo.

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La segnaletica consisteva in cippi di pietra, collocati ad un miglio (ca. 1478 metri ) di distanza l'uno dall'altro. Il cippo riportava il nome del magistrato o dell'imperatore che aveva costruito la strada e la distanza da Roma o da altre importanti città.

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