Scheda di Laboratorio

 

Indagine su un modello

 

 

Presentazione dell’esperienza

 

Il disordine tende per sua natura ad aumentare e questo è il motivo per cui l'energia utile si consuma e si disperde. Infatti, in ogni trasformazione di energia, una parte dell'energia utilizzata viene trasformata in energia termica, che rappresenta uno stato disordinato dell'energia. L'energia termica, o calore, corrisponde all'energia di agitazione caotica delle molecole di cui è costituita la materia, men­tre altre forme di energia più ordinate, come l'energia cinetica o quella elettrica, corrispondono a movimenti più organizzati delle molecole.

 

Questi fenomeni possono essere descritti con un modello costituito da un certo numero di dadi da gioco disposti su un vassoio. I dadi rappresentano le molecole contenute in un sistema fisico e i numeri che essi mostrano sul lato superiore rappresentano le velocità delle molecole stesse.

Questo modello è ovviamente una rappresentazione molto semplificata della realtà molecolare: le molecole di un qualsiasi sistema fisico sono immensamente più numerose del gruppo di dadi e i valori di velocità che possono assumere sono molto più dei 6 numeri riportati sulle facce dei dadi. Tuttavia, il modello consente di eseguire delle osservazioni e perfino delle misure, che sarebbero impossibili da effettuare direttamente sulle molecole.

 

 

Materiale occorrente

 

·       10 dadi da gioco

·       Un catino con il fondo piatto

 

Procedimento

 

1) Dall'ordine al disordine

 

·       Si dispongono i dadi nel catino in modo che presentino sul lato superiore il valore 1. Si ottiene così una situazione corrispondente a un'energia ordinata, in cui tutte le molecole possiedono la stessa velocità.

·       Si scuote il catino per qualche secondo, in modo che i dadi si urtino e rotolino (cercando però di evitare che saltino fuori dal vassoio!). Questa operazione rappresenta la trasformazione di energia cui è sottoposto il sistema.

·       Si riporta in una tabella (vedi Tabella 1) la distribuzione dei valori presentati dai dadi:

·       Si ripetono le operazioni precedenti, dopo aver disposto tutti i dadi in modo che presentino il valore 2 e si riporta in tabella la distribuzione dei valori ottenuti sotto la serie precedente.

·       Si ripetono ancora le operazioni precedenti, partendo dal valore 3 dei dadi, poi dal valore 4 e così via, fino a produrre 6 righe di dati, che verranno numerate da 1 a 6.

 

 

Valori:

1

2

3

4

5

6

1) Numero dadi

 

 

 

 

 

 

2) Numero dadi

 

 

 

 

 

 

ecc.

 

 

 

 

 

 

             Tabella 1

 

2) Dal disordine al...

 

·       Si dispongono ora i dadi nel modo descritto dalla prima riga della Tabella 1, si scuote il vassoio e si riportano i risultati nella Tabella 2, strutturata esattamente come la prima:

·       Si ripete l'operazione precedente per le altre righe della Tabella 1 e si producono di conseguenza le righe successive della Tabella 2.

 

 

Valori:

1

2

3

4

5

6

1) Numero dadi

 

 

 

 

 

 

2) Numero dadi

 

 

 

 

 

 

ecc.

 

 

 

 

 

 

             Tabella 2

 

 

3) Dal disordine all’ordine

 

Si può forzare il disordine a produrre una situazione ordinata? Vediamo come si può operare con il nostro modello:

·       Si dispongono i dadi in modo casuale nel vassoio, si agita e si estraggono i dadi che presentano il valore 1.

·       Si ripete l’operazione precedente, finché vengono estratti tutti i dadi, contando il numero di agitazioni necessarie per completare questa operazione.

·       Si ripete tutto il procedimento, estraendo i dadi che presentano il valore 2, poi estraendo quelli che presentano il valore 3, ecc.

 

 

Relazione guidata

 

1) Dall'ordine al disordine

Gli stati ordinati in cui sono disposti i dadi nella prima parte dell'esperienza si sono sempre trasformati in stati disordinati? (vedi le righe 1-6 della Tabella 1)

 

2) Dal disordine al...

Gli stati corrispondenti alle righe della Tabella 1 si sono sempre trasformati in altri stati disordinati? (vedi le righe della Tabella 2)

 

3) Dal disordine all’ordine

In media, quante agitazioni sono state necessarie, per estrarre dal catino i dadi tutti dello stesso valore?

 

a. Sapresti sintetizzare in una frase i risultati di queste espe­rienze?

b. Sapresti dire perché è più facile ottenere stati disordinati, piuttosto che stati ordinati? (N.B.: Il numero totale di stati, nel caso dei dadi a 6 lati, è 6N, dove N = numero dei dadi).

c. Hai altre osservazioni da fare, dal confronto tra le tabelle che hai ottenuto nelle prime due esperienze?

d. Secondo te, che cosa insegnano i risultati di queste esperienze sulle trasformazioni di energia e sul ruolo del calore?

e. A quale processo reale (cioè su sistemi ordinari composti di molecole) può essere assimilato il procedimento eseguito nell’esperienza 3 (“Dal disordine all’ordine”)?

f. Che cosa ti ha insegnato quest’ultima esperienza?

g. Quali sono le maggiori difficoltà incontrate nello svolgimento delle esperienze?

h. Che cosa muteresti in queste esperienze, per renderle più efficaci?

i. Quali altre prove si potrebbero eseguire, utilizzando lo stesso modello?

l. Vuoi aggiungere qualcosa, a commento finale dell'esperienza?

 

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