il laboratorio
"alla domenica avevo libero accesso all'officina, allora io e la materia
profumavamo delle medesime essenze e il rumore assordante delle macchine
era una tempesta attraverso la quale trovare un varco per acque più calme.
Nel silenzio, infine, dal legno di noce, oppure solo di abete o di larice
emergeva lo scafo ancora chiaro della mia creatura: i tesori sono sempre nascosti
dentro a qualcosa. Oppure per sempre nelle misteriose profondità del mare"
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