Improvvisare su qualsiasi strumento richiede fondamentalmente due
cose:
La
prima è la capacità di comporre musica istantaneamente
L'improvvisazione è una composizione istantanea, per cui se volete
improvvisare
dovete imparare a comporre.
Questo non significa che dobbiate necessariamente diplomarvi in composizione.
Potete impararla da soli attraverso lo studio dei numerosi testi di A.
Shomberg
sull'argomento, o comunque per mezzo di libri scritti da compositori praticanti.
(diffidate di quelli scritti da teorici che non hanno mai composto nulla)
Il miglior approccio rimane comunque lo studio diretto delle opere.
Dovete inoltre padroneggiare l'armonia, teorica e soprattutto pratica.
Il contrappunto puo' essere studiato direttamente sulle partiture, ad esempio
di Bach o altri autori antichi.
Ma soprattutto, dovete fare i vostri esperimenti
personali.
Questo non implica necessariamente l'uso di
alcun strumento musicale.
Potete comporre la vostra musica immaginandola o scrivendola.
Ovviamente nei primi passi dell'apprendimento dovete prendervi il vostro
tempo: prima avete imparato a camminare, poi a correre.
Quando sarete diventati abbastanza esperti, potrete iniziare a comporre
musica in tempo reale, vale a dire istantaneamente.
Potete immaginarla, cantarla immaginando la sua armonia, o scriverla di
getto
come faceva Mozart ( data la leggendaria facilità di Amadeus nel
comporre la
sua sublime musica, si può affermare a ragione che egli improvvisasse
sulla
partitura.)
Ovviamente dovete esercitarvi anche sulla chitarra.
La seconda è la capacità di trasferire immediatamente
qualsiasi idea
musicale, non importa se vostra o non, sullo
strumento.
Ciò implica una profonda conoscienza della tastiera della chitarra
Ma sbagliate di grosso se pensate che questo sia il lato pratico della
faccenda.
Ogni azione, conscia od inconscia, è sempre determinata dalla vostra
mente.
Quindi, per trasferire una vostra idea sulla tastiera del vostro strumento,
dovete
avere una rappresentazione mentale di quello che state per fare.
Dovete immaginare le vostre dita sulla tastiera, le note sulla partitura,
il suono
che esce dalla chitarra e tutte le sensazioni coinvolte nell'atto del suonare.
Più accurata è la vostra rappresentazione mentale di tale
processo, più precisa
sarà la traslazione delle vostre idee musicali sullo strumento.
Analizzate come i grandi maestri della chitarra quali Sor, Giuliani o Tarrega
hanno composto per il loro strumento.
Guardate ai dettagli, alla tessitura dei loro lavori.
Studiate le magistrali trascrizioni di Andrès Segovia.
Assimilate il lessico espressivo strumentale della chitarra, nelle varie
epoche e
nei diversi stili.
Molte persone, anche musicisti, pensano che per improvvisare serva giusto
qualche trucco, un po' di schemi prefabbricati. Essi pensano che sia una
mera
questione di dita.
Improvvisare seriamente sulla chitarra non significa semplicemente suonare
una
piacevole armonia, un arpeggio senza fine, o trasportare la stessa posizione
su e
giù per la tastiera della chitarra, alla maniera dello studio n°1
di Villalobos.
Significa invece suonare in una forma compiuta le vostre idee musicali
col
vostro strumento, istantaneamente.
L'improvvisazione è come un cavallo selvaggio, libero e meraviglioso,
ma che può
sfuggirvi di mano e disarcionarvi.
Ricordate: deve essere la vostra mente a guidare le vostre dita,e non il
contrario.
Niente è più vero: l'improvvisazione è una cosa che
non si può improvvisare
Questi sono solo alcuni cenni sull'improvvisazione. Essa è una disciplina
molto
impegnativa, come lo studio di qualsiasi strumento classico, e padroneggiarla
può richiedere un'intera vita.
Se volete sapere qualcosa di più circa la tecnica dell'improvvisazione,
non esitate a contattare l'autore. Daniele Russo sarà felice di
darvi qualsiasi
delucidazione a riguardo.