Delegati e lavoratori per il NO ad un accordo ingiusto!
Noi sottoscritti delegati/e e lavoratori diamo un giudizio
profondamente negativo dell'accordo firmato da Federmeccanica e Fim-Fiom-Uilm
per il rinnovo del contratto nazionale. Con questo appello invitiamo tutti i
lavoratori e lavoratrici metalmeccanici a votare NO al referendum che si terra
tra il 25 e il 27 febbraio in tutte le aziende.
I principali punti critici dell'intesa con Federmeccanica
sono:
1. Sulle flessibilità si aumenta di 8 ore lo straordinario
obbligatorio, portandolo a 40 ore per le aziende sopra i 200 dipendenti e a 48
per quelle sotto. E' un fatto negativo perché, oltre che aumentarlo, rischia di
rilanciare nelle aziende l'utilizzo dello straordinario obbligatorio, che in
molti posti di lavoro era progressivamente venuto meno. Inoltre le aziende
potranno trasferire all'anno dopo un giorno di riposo tra quelli collettivi
(Par). L'orario flessibile (64 ore all'anno), viene esteso anche ai picchi
produttivi e in questo caso le aziende hanno la possibilità, previo accordo con
le Rsu, di non effettuare più il riposo, ma di trasformare tutto in
straordinario.
Nella sostanza c'è un aumento dell'orario di fatto dei
metalmeccanici di due giornate di lavoro e un peggioramento del regime delle
flessibilità.
2. Sul mercato del lavoro non vengono realizzati gli
obiettivi della piattaforma. L'unico risultato è il limite di 44 mesi, dopo il
quale c'è la conferma, per chi fa sia lavoro a tempo determinato sia lavoro
interinale. Però per chi fa solo contratti a termine i limiti sono quelli
dell'accordo del 23 luglio 2007, mentre per chi fa solo contratti interinali
non c'è alcun limite né vincolo, se non quelli di legge.
Il mancato conseguimento degli obiettivi di riduzione
della precarietà del lavoro contenuti nella piattaforma è anche conseguenza
dell'accordo del 23 luglio 2007, che accetta la Legge 30.
3. Sull'inquadramento unico non c'è nulla rispetto alla
piattaforma presentata, se non il rinvio ad una commissione. La 5^S diventa una
categoria a tutti gli effetti e si introduce la 3^ ERP (3^ più). Quest'ultima
soluzione è molto negativa, perché rischia di bloccare, invece che favorire, i
passaggi dei lavoratori dal 3° al 4° livello.
Complessivamente uno degli obiettivi fondamentali della
piattaforma, la riforma dell'inquadramento unico, quello che più era stato
valorizzato dalle organizzazioni sindacali, non viene realizzato.
4. La parità normativa operai-impiegati, che era stata
richiesta dalla Federmeccanica e non dalle organizzazioni sindacali, viene
realizzata con diverse penalizzazioni per i lavoratori. In particolare aumenta
il periodo di prova per gli operai, sulle ferie ci vogliono 10 anni per avere
un giorno in più e ben 18 per ottenere la settimana in più che hanno già gli
impiegati e, infine, c'è la penalizzazione salariale per i nuovi assunti.
Infatti la mensilizzazione del salario crea uno svantaggio per gli operai. Chi
è al lavoro riceve 11 ore e 10 minuti di salario (circa 110 euro all'anno) per
compensare lo svantaggio. I nuovi assunti e coloro che si licenziano e cambiano
lavoro, non hanno questa compensazione e quindi perderanno ogni anno una quota
di salario rispetto agli altri lavoratori.
Considerato che la Federmeccanica aveva dichiarato che nessuno
ci avrebbe rimesso e che molti ci avrebbero guadagnato, la penalizzazione degli
operai sul periodo di prova e sulla mensilizzazione del salario è ingiusta,
mentre il mancato calcolo dell'anzianità di lavoro per le ferie rende il
risultato concretamente inesistente.
5. Sul salario il risultato è insufficiente rispetto agli
obiettivi della piattaforma, che erano di 117 euro entro i due anni e di 101 al
3° livello per lo stesso periodo. L'aumento finale è di 127 euro, al prezzo del
prolungamento di 6 mesi della durata del contratto. E' bene ricordare che gli
industriali offrivano spontaneamente 120 euro per allungare di 6 mesi. Inoltre,
gli scaglionamenti sono ingiusti. Per tutto il 2008 l'aumento è di 60 euro al
5° livello e di 51 euro lordi al 3°. Nell'arco dei due anni, luglio 2007-luglio
2009, di durata formale del contratto, l'aumento al 5° livello è di soli 97
euro, quello del 3° poco più di 80. I 30 euro successivi scattano da settembre
2009, quindi già nei sei mesi del prolungamento contrattuale.
Inoltre nel testo dell'accordo si definisce una clausola
di assorbimento di alcuni aumenti dati individualmente dalle aziende. E' un
punto negativo, perché così diverse aziende non pagheranno alcun aumento reale
ai lavoratori, ma assorbiranno nei minimi contrattuali una parte della paga
individuale già corrisposta.
Di fronte al disastro delle buste paga e alle concessioni
sulle flessibilità, il risultato salariale è largamente insufficiente, anche
rispetto alla piattaforma presentata. E' bene inoltre ricordare che questa
volta il prolungamento di 6 mesi del contratto non si giustificava, come due
anni fa, con la durata della vertenza, si poteva quindi puntare a un aumento
più consistente nell'arco dei due anni, senza accettare le posizioni della
Federmeccanica che sono determinate anche da una Confindustria che vuole
portare il contratto nazionale a 3 anni.
Complessivamente questi punti negativi rendono il
risultato della vertenza per noi non accettabile. Riteniamo che un risultato
migliore sarebbe stato possibile se il sindacato avesse fino in fondo scelto di
far pesare nella vertenza il dramma delle condizioni di lavoro, degli
infortuni, delle buste paga. C'era un'opinione pubblica favorevole ai
metalmeccanici e contraria alle aziende. C'erano lotte in corso che potevano
diventare più forti e decise, come hanno dimostrato altre categorie.
Sarebbe poi stato poi giusto chiedere ai lavoratori di
pronunciarsi sulla flessibilità e sui cambiamenti della piattaforma, prima di
giungere a un'ipotesi conclusiva che cambiava e cancellava molte richieste.
Questo non è stato e ora tocca ai lavoratori esprimere un giudizio.
Non è accettabile che l'accordo venga presentato con il
solito ritornello: "o mangi questa minestra o salti dalla finestra".
I lavoratori devono poter dire se questo accordo va bene o no. Noi diciamo di
no e pensiamo che se lo diranno anche tante lavoratrici e lavoratori
metalmeccanici sarà chiaro che bisogna ascoltare molto di più chi lavora e,
soprattutto, che non si può continuare a scambiare un salario insufficiente con
il continuo peggioramento delle condizioni di lavoro.
Per info e contatti iovotono@libero.it
Santorelli Antonio (Rsu Avio Pomigliano);Ferri Renzo,
Daniele Manzini,Paolo Ventrella, Elvis Fischetti, Amedeo Cusano, Todde Nicola,
Matteo Parlati, Giovanni Parente, Sauro Palazzi, Santo Gioffreda (Rsu Ferrari
Maranello), Riccardo Nonnis,Giuseppe Corveddu, Michele Adorni (C.D. Fiom Modena
Ferrari); Fazzari Corrado, Praiolati Corrado, Vallarelli Giuseppe, Mistrella
Antonio (RSU presse Fiat Mirafiori);Santoro Francesco (Rsu Terim), Piero
Ficiarà (Direttivo Fiom Modena Terim); Eugenio Scognamiglio (Rsu Maserati),
Giuseppe Violante (C.D. Fiom Modena Maserati);GIUSEPPE CORRADO (C.D. Toscana
Fiom),ANGELA RECCE,ANGELO, CACELLI,SUSANNA GIROLAMI,MASSIMILIANO
MALVENTI,ROBERTO FORTI,MASSIMO CAPPELLINI,ANTONELLA BELLAGAMBA,ROSSELLA
PORTICATI (Rsu Piaggio Pontedera);Caboni Daniele (Rsu Siemens Pisa); Stefano
Castigliego (Rsu Fincantieri Marghera); RSU Fiom della Bosch di Bari; Paolo
Brini, Leonardo Roverati, Michele Roncaglia (Rsu Smalti Modena); Santo
Carderopoli (Rsu Autogru PM); Serena Antonio (Rsu Sirti Modena); Giovanni Colletta
(Rsu Gsm); Giovanni Iozzoli (Rsu Pfb); Tedeschi Andrea (Rsu Siram); Orlando
Maviglia,Galassi Fabio,Sarego Roberta,Vincenzi Roberta(Rsu Motori
Minarelli);Bacchelli Davide (Rsu IMA);Giampietro Montanari,Alessandro Matteo
(Rsu Cesab);Antonio Felice, Giamplacido Ottaviano,Giuseppe Vena,Pietro
Montefiore (rsu Bonfiglioli Bologna);Fabio Carboni (Rsu Md
Microelectronics);Ciro Bruno, Andrea Costa (rsu OAM Bologna);Vincenzo Guerrieri
(rsu Titan Bologna);Beppe Faillace,Serri Davide (Rsu Motovario);Natali William
(Rsu Saimu Bosch Rexroth);Francesco Doro (C.D. Fiom Veneto);Remo Di Legge (C.D.
Fiom Modena Tecmea);Soprani Andrea (C.D. Fiom Ancona/Marche C.R.N.);Costa Irina
(rsu parpas);Fontana Stefano cd fiom Pd;Moschin Tiziano cd fiom pd;Giura
Massimo rsu Fin-al;Zaramella Renato (rsu-rls Arneg);Coccoli Gianfranco cd
fiom;Alessandria Adriano (Rsu Lear) Torino;Fabrizio (Rsu Bitron) Cuneo;Eva
Mamini (Rsu Gruppo Pro) Bologna;Marco Cleri (Rsu Ocme) Parma;Cinzia Dondi (Rsu
Wittur) Parma;Ugo Bertinelli (Rsu Sma) Parma;Gianni Pistonesi Comitato centrale
Fiom; Rsu Fonderia Colombo Legnano;Ada Miceli (Rsu Frimont) (Lainate),Fraulini
Juli (Rsu Trenton);Mauro Covili (Rsu Panini);Centineo Gaspare (Rsu
Sacmi);Abiuso Giovanni (Rsu Manfrdini e Schianti); Vincenzo Di Blasi CD Fiom
Ticino Olona;Tiziano Cogliati (RSU Remo Speroni) Legnano;Bezzeccheri Stefano
(RSU Nuova Maip Pieralisi jesi) (an); Massimo Lami (Rsu Lucchini)piombino;Luca
Manganella (RSU Capgemini Roma);Rossano Renzi (RSU Elica di Mergo)(AN);Simo
Stefano (RSU ANTONIO CARRARO)(PD);Nerone Giovanni (RSU Sevel) Val di Sangro
Atessa;Antonio Mazzola FIOM-CGIL Macerata;Massimo Paparella Fiom Puglia;Fabio
Clerici (RSU Marzoli SPA)-Palazzolo S/O-Brescia;Riccardo ZOLIA,Marco Gregorio
(RSU Fincantieri Trieste “Palazzo della Marineria”);Emma Caserta (EDS Italia
Software) - Pozzuoli (Na);Bianca Maria Ianni CD Fiom Parma Sidel Spa
Parma;Renato Pomari (RSU IBM) VIMERCATE(MI);Ferdinando Buratti (Rsu Ferdy);
Enrico Oriani (Num Spa); Roberto Vassallo (RSU Almaviva Finance Milano); Dario
Rovelli (RSU Faba-Sirma Parma); Pietro Capodiferro (R.S.U. Meccanica Bassi
Brescia); Damiano Soggiu (Direttivo Fiom provincia Medio Campidano); Stefano
Placucci e Denis Siroliu (Offcine Maraldi di Bertinoro) (FC); Baron Giovanni
Sante, Castaldo Giuseppe, Favero Maristella, Losapio Erminia, Quaranta
Massimiliano, Tasca Michela (componenti della RSU FIOM Baxi S.p.a. di Bassano
del Grappa) (VI); Ferruccio Buzzi (RSU fiom Beta Utensili di Sovico Brianza)
(MI); Fabio Barbo (RSU Sincrotrone Trieste); Omar Tenente (cd fiom
Siena-Fonderie Valdelsane); Lutz Kühn, lavoratore ingegnere di Nokia Siemens
Networks (NSN) a Cinisello (MI); Beriola Umberto (beretta armi gardone val
trompia) (bs); Potenza Marco (RSU Iveco Foggia); Roberto Mazzarello (RSU Fiom
KME Brass Italy di Serravalle Scrivia (Al)...