Sono Paola Freschi, una dei tanti lavoratori con il
marchio a fuoco di LSU.
Ed è proprio sul significato intrinseco e originario
dell’acronimo LSU che vorrei richiamare l’attenzione dei presenti, perché credo
che si sia perso un po’, anzi un po’ tanto, il significato vero di ciò che
significa essere LSU.
Innanzitutto siamo LAVORATORI, cioè individui, ormai
spersonalizzati perché diventati un numero scomodo per gli amministratori e per
i politici, ed a tal proposito mi chiedo - retoricamente in quanto credo che
tutti sappiano perfettamente perché - mi chiedo perché sul misero assegno che
riceviamo per il nostro sostentamento venga a chiare lettere indicato ASSEGNO
DI DI-SOCCUPAZIONE.
E questa è la “L”; poi abbiamo la “S” di “SOCIAL-MENTE”,
quindi dovremmo essere riconosciuti per persone che sono impegnate socialmente
e che quindi la società dovrebbe essere assolutamente contenta e orgogliosa di
avere al proprio servizio per il bene comune della realtà in cui siamo
inseriti.
Infine abbiamo la “U”, “U” come UTILI, ma “U” anche come
ULTIMI nei pensieri e nelle preoccupazioni di quanti lavorano con noi, ULTIMI
nella mente e nei problemi dei politici che hanno creato questo “carrozzone di
varia umanità” e degli amministratori che ci hanno utilizzato e che ci
utilizzano. Inoltre tengo a precisare che utilizzo non a caso le parole
“marchio a fuoco”, perché essere LSU è diventato un marchio che ci fa vedere
agli occhi della gente comune come LAVORATORI SOCIAL-MENTE INUTILI, e agli
occhi delle fantomatiche aziende che dovrebbero, o avrebbero dovuto assumerci,
come persone, come numeri da tenere molto alla larga, persone da tagliare fuori
dal lavoro perché incapaci, irresponsabili, con poca voglia di lavorare, in
poche parole da non assumere, o, meglio, da assumere finché gli sgravi fiscali
(misera pagnottella che ci portiamo dietro, ma solo fino al 31 dicembre 2003 al
posto di una onesta e doverosa contribuzione che lo stato, entità che aborrisce
il lavoro nero, avrebbe dovuto versarci) non finiscono.
E con questo vorrei porre inoltre l’attenzione sul fatto
che noi siamo UN MOSTRO creato non dalla fantagenetica, ma dallo stato, voluto
fortemente dal governo di centro-sinistra e portato avanti soltanto nella
speranza e nella convinzione di una estinzione progressiva del “problema”,
ossia o da una morte fisica degli LSU, o dal logoramento psico-fisico di
quanti, lavorando in queste condizioni oltremodo disagevoli, se non altro dal
punto di vista retributivo, alla fine poi avrebbero mollato la presa
“dell’osso”.
La Provincia, in questi anni, si è vantata di aver fatto
il possibile per trovare una qualche occupazione a questi sventurati individui
incapaci di trovare, da soli, una valida occupazione. E’ vero, infatti ha
chiamato ITALIA LAVORO, il “Mandrake” della situazione, che con centinai di
colloqui, e alla modica cifra di 229.000 euro (in tre anni), è riuscita a
piazzare, su più di 400 lavoratori, 31 persone in aziende private: 6 all’EDILECO,
2 alla CLIMASS, 3 alla CIELO BLU..., ebbene quasi tutte le ditte o sono fallite
o hanno in atto vertenze con i lavoratori.
Inoltre non dobbiamo dimenticare gli INCENTIVI per la
fuoriuscita volontaria dal bacino: 223 persone circa ne hanno usufruito. Ed
allora mi chiedo, questo è creare occupazione, questo è fare politica
occupazionale, questo è lavorare seriamente su un problema che, come ha detto
l’Assessore Parrini “è un problema di tutto il territorio”?
Le proposte per la risoluzione del problema sono state:
- massimo 25 co.co.co, il massimo della precarizzazione,
però: o bere o affogare, come si dice;
- una società mista (pubblico-privata), naufragata perché
non abbastanza fortemente proposta politicamente (ora si dovrebbe affacciare
questa società con l’AMIA ????);
- corsi di formazione: noi ne abbiamo fatti due e questi
non ci hanno dato nessun tipo di possibilità spendibile sul mercato e viene
quindi il sospetto che tali corsi siano serviti solamente per il profitto di
coloro che li hanno organizzati e non per i reali fini per cui erano stati
predisposti;
Come possiamo credere a queste proposte?
Come possiamo credere che riusciremo ad avere un lavoro?
Questa è una vergogna, una vergogna per le Amministrazioni
di centro-sinistra, sì perché noi, la popolazione tutta, vi ha dato fiducia
votando di nuovo, alle ultime amministrative, per il centro-sinistra, la nostra
provincia si è ritenuta orgogliosa di essere di nuovo un’amministrazione di
centro-sinistra con un governo centrale di destra.
Allora ci aspettiamo che voi vi comportiate da esempio,
che vi assumiate l’impegno e la responsabilità di continuare ciò che la
sinistra di prima aveva intenzione di fare: impegnarsi politicamente per
trovare occupazione a tutti gli LSU presenti ancora sul nostro territorio
provinciale. Chiedo se questa intenzione ci sia o se invece sia tutto rivolto a
dar ragione al governo che sostiene che gli LSU sono stati un flop perché hanno
creato altra precarizzazione ???
Adesso avete il dovere morale, ma, soprattutto, politico
di stabilizzarci realmente. E mi rivolgo, soprattutto, a lei PRESIDENTE, che è
UOMO DI SINISTRA e non mi auguro che continui a rendersi responsabile di una
situazione così scellerata.
Mi rivolgo, quindi alla sinistra e al centro-sinistra, che
si oppone alla legge BIAGI, presa a paradigma di legge favorente la
precarizzazione, alla sinistra e al centro-sinistra che hanno utilizzato gli
LSU per oltre cinque anni mantenendoli in una snervante situazione di precariato,
tenendoli sotto il continuo ricatto del mancato rinnovo ogni tre od sei mesi.
Si è comportata come la peggiore delle aziende private negando alla quasi
totalità dei lavoratori l’integrazione di salario a fronte di un maggior numero
di ore di utilizzo degli stessi e, soprattutto, negandogli la contribuzione.
Sul piano di fatto ha usufruito di lavoro nero, per oltre 5 anni, lavoro nero
legalizzato. Adesso che cosa vuole fare ? Mandarci a casa, licenziarci in
tronco proprio perché siamo senza diritti a differenza degli altri lavoratori ?
La peggior azienda privata, basata esclusivamente sul
profitto, non avrebbe potuto fare peggio.
Tutto questo configurerebbe, nel settore privato, un
comportamento criminale e penalmente responsabile, ma siccome è un Ente
Pubblico che lo fa, protetto dalla legge statale, allora tutto va bene !
Inoltre voglio porre l’attenzione sul fatto che gli LSU
sono per più dell’80% DONNE e la Provincia ha in seno vari organismi che
dovrebbero tutelare appunto le donne come soggetto debole nella società e nel
campo del lavoro (vedi Centro donna e Commissione Pari Opportunità) ed è
altamente disdicevole che ora, che c’è la possibilità, l’attuale
Amministrazione provinciale non agisca per porre in essere una politica
concreta di sostegno alle donne, donne lavoratrici!!!
Infine a quanti mi dicono che io debba ritenermi fortunata
perché, per lo meno, anche se a poco, ho lavorato dico : NO ! Non sono
contenta, non sono grata, non sono qui a ringraziare nessun altro se non me
stessa e tutti gli altri lavoratori che come me hanno dimostrato con il loro
lavoro di essere persone serie e di credere nella politica sociale portata
avanti dall’amministrazione precedente e in quella attuale e nella speranza di
non dover essere poi al 1 gennaio 2004 a buttare fango su chi abbiamo votato per
avere un nostro diritto: un LAVORO!!
E se oggi non avremo l’assicurazione di un salario non
ipotetico, ma certo, siamo pronti a lottare, non solo verso la Regione Toscana,
ma soprattutto contro la Provincia, la quale dovrà farsi carico e portavoce
forte e decisa di questa situazione che in molti hanno voluto, ma che nessuno
vuole avere come ultima responsabilità.
Paola Freschi, LSU Massa-Carrara
Intervento all’assemblea degli LSU del 24 novembre