Nuovi Cantieri Apuania: la lotta si fa dura. Il perché di 2 no

 

Perché il no ad una riconversione sul diporto ?

 

Intanto la navalmeccanica ed il diporto sono due linee industriali profondamente diverse con un rapporto occupati di 1 a 10 con saldo negativo a conto diporto; per la diportistica si richiedono professionalità che al momento  né nei diretti, né negli indiretti sono presenti in NCA, costringendo così a dover attingere ad artigiani “di élite” fuori dal nostro territorio; infine, rischiamo di arrivare per ultimi in un settore ormai in consolidamento, ma non più in espansione. Per questi e altri motivi ancora forte è e sarà il nostro no.

 

Mi può spiegare il no alla privatizzazione ?

 

Anche qui noi diciamo no, ma non perché vogliamo avere un “paracadute” più importante rispetto agli altri lavoratori, tanto è vero NCA è gestito in maniera privata, al punto che il contratto applicato ai lavoratori è quello di Federmeccanica.

Diciamo no perché tutto intorno a noi molte aziende del settore passate in mani private o hanno chiuso o hanno fortemente ridotto l’occupazione, realizzando così operazioni immobiliari anziché industriali.

Diciamo no perché in un mercato già in contrazione il pubblico, diversamente dal privato, può e deve accontentarsi di commesse con redditività anche vicino allo zero, ma così facendo non si è costretti a ricorrere ad ammortizzatori sociali: vi sembra poco ?

Ancora, in un settore dove gli armatori utilizzano sempre più spesso il sistema di pagamento “chiavi in mano” chi meglio di una finanziaria di stato può agevolare finanziamenti e garantire la solvenza alle banche ?

Molti ancora i motivi dei due no. Operazioni come riconversione e privatizzazione di NCA porterebbero ad una perdita secca di circa 1000 posti di lavoro e  questo né noi lavoratori né il territorio tutto può e deve permetterlo.

 

Quali forme di lotta avete intenzione di attuare?

 

Dopo una assemblea in cui tutti noi, comprese le organizzazioni sindacali in tutte le articolazioni, abbiamo deciso lo sciopero totale di ogni forma di prestazione straordinaria lunedì 24 novembre abbiamo fatto due ore di sciopero con blocco del viale antistante i cantieri. In solidarietà è stato proclamata un’ora di sciopero di tutti i metalmeccanici a livello provinciale.

 

Ritenete che questo sia sufficiente a fare recedere Sviluppo Italia dal suo disegno di smantellamento di NCA ?

 

Certamente no. Infatti per portare a conoscenza di tutto il territorio la questione NCA abbiamo fatto un’altra ora di sciopero con volantinaggio al mercato il 27 novembre. Così da poter spiegare bene ai cittadini le ragioni di questa nostra netta opposizione allo sciagurato disegno di Sviluppo Italia.

 

Intendete alzare il tono della protesta o ritenete che sia sufficiente un intervento della politica per ottenere una soluzione alla vertenza ?

 

 E’ chiaro che le nostre forme di lotta non si fermeranno a ciò. Non crediamo infatti, per come si sono mossi finora che i politici, all’infuori del sindaco Conti, che i politici possano in qualche maniera contribuire a dare una soluzione alla vertenza.

Difatti oltre a rendersi irreperibili all’assemblea aperta del 17 ottobre, non sono riusciti finora a farci avere il tavolo governativo che da tanto aspettiamo.

Proprio per questo siamo decisi, in caso di sviluppi negativi, a procedere all’occupazione del cantiere.