1 - MACCHINE
UTENSILI C.N.C.
Motivi che giustificano
l’adozione delle MU/CN.
1.1 - L’ARCHITETTURA
DELLE MACCHINE C.N.
Componenti di una MU/CN:
guide, unità di governo, servomeccanismi (amplificatore, motori, viti a
ricircolazione di sfere). Sistemi di controllo ad anello aperto e ad anello
chiuso: i trasduttori. Schema a blocchi semplificato per il controllo dello
spostamento di una tavola.
Assi di riferimento delle
MU/CN. Quote, posizioni, coordinate (sistema assoluto e sistema incrementale).
Tipi di CN: punto a punto, continuo, computerizzato. L’interpolazione.
1.2 - LA
PROGRAMMAZIONE
Programmazione e Foglio
di lavoro: numero di operazione (blocco, sequenza), funzione preparatoria,
informazioni di spostamento, velocità di avanzamento, velocità di rotazione del
mandrino, selezione degli utensili, funzione ausiliaria. Blocchi di programmi,
salti e sottoprogrammi.
Programmazione manuale su
tornio a Controllo Numerico Utita (controllo Siemens).
Programmazione manuale su
Centro di lavoro Famup (controllo Fanuc).
1.3 - CAD/CAM
Programmazione assistita
dal calcolatore: linguaggio APT e derivati.
Generazione del Part-program.
Realizzazione del Cl-file. Il Post-processor per la generazione del programma
macchina. Collegamento a sistemi CAD.
Programmazione CAD/CAM su
Centro di lavoro Famup (controllo Fanuc).
2 - PROVE E
CONTROLLI
Necessità dei controlli
preliminari, intermedi e finali.
2.1 - PROVE SUI
MATERIALI
Scopo. Sollecitazioni e
deformazioni. Prove distruttive e non distruttive. Prove meccaniche e prove
tecnologiche.
2.1.1 - Prove
meccaniche
Prove di Durezza Brinell,
Rockwell, Vickers, prova di resilienza Charpy, prova di trazione: determinazione
del carico di rottura.
Determinazione della durezza,
della resilienza e della resistenza a trazione dei principali materiali
metallici.
* 2.1.2 - Prove tecnologiche
* Prova di imbutitura Erichsen
2.1.3 - Prove non
distruttive
Controllo mediante
ultrasuoni: fenomeno piezoelettrico, sonde, oscilloscopio, propagazione degli
ultrasuoni.
Esame
per riflessione
* Controllo mediante
liquidi penetranti.
* Controllo tramite
correnti indotte.
* Esame radiografico.
* Esame magnetoscopico.
2.2 - CONTROLLO
DELLA QUALITÀ
Qualità e livello di
qualità. I controlli dall’arrivo dei materiali al prodotto finito.
2.2.1 - Controlli
statistici
Il controllo statistico
della qualità. Metodo di controllo per variabili: carte di controllo. Metodo di
controllo per attributi.
2.2.2 - La Qualità
Totale
Total Quality:
definizione, linee guida, principi.
3 - LAVORAZIONI
SPECIALI
Lavorazioni non
convenzionali (o con metodi inconsueti o non tradizionali)
3.1 - ULTRASUONI
Lavorazione abrasiva
dinamica. Generazione delle vibrazioni: magnetostrizione, elettrostrizione.
3.1.1 - Il trapano
ad ultrasuoni
Principio di
funzionamento, polveri abrasive, materiale asportato, finitura delle superfici,
impieghi.
3.2 -
ELETTROEROSIONE
Principio di
funzionamento: schema. Funzione del liquido dielettrico. Materiali per
elettrodi. Dati di lavorazione: capacità di asportazione, finitura superficiale,
precisione.
Classificazione delle
macchine elettroerosive: a tuffo ed a filo.
3.3 - LASER
L’emissione stimolata:
schema dell’impianto laser e principio di funzionamento. Classificazione delle
apparecchiature laser: allo stato solido, a gas. Proprietà del laser. Impieghi.
* 3.4 – PLASMA
* Funzionamento,
impieghi.
4 - CORROSIONE E
PROTEZIONE DEI METALLI
La corrosione:
definizione e sua incidenza sulla qualità dei prodotti.
4.1 - CAUSE DELLA
CORROSIONE
Fattori che influenzano la
corrosione: fattori esterni e fattori interni. Morfologia della corrosione.
4.1.1 - Corrosione
in ambiente umido
Corrosione chimica e
corrosione elettrochimica. Cinetica della corrosione elettrochimica: la pila
galvanica. Corrosione elettrochimica delle leghe ferrose. Corrosione per
aerazione differenziale. Corrosione nelle acque.
4.1.2- Corrosione in
ambiente secco
Corrosione dovuta a fumi
presenti nell’aria. Ossidazione a caldo. Corrosione da azoto, da ossido di
carbonio, da ossigeno, da idrogeno. Corrosione del vapore d’acqua in pressione.
4.1.3 - Corrosione
coatta
Corrosione sottosforzo (tensiocorrosione),
corrosione per fatica, corrosione per correnti vaganti. Corrosione
intergranulare
4.2 - PROTEZIONE
DALLA CORROSIONE
Protezione dei metalli
dalla corrosione umida: condizioni da eliminare. Prevenzione in fase
progettuale: precauzioni e scelta dei materiali
Protezione passiva. Il
rivestimento: proprietà, preparazione della superficie. Rivestimenti metallici:
elettrodeposizione (zincatura), immersione in metallo fuso (banda stagnata),
placcatura, metallizzazione. Rivestimenti non metallici: materiali inorganici
(malte), materiali organici (materie plastiche), verniciatura.
Difesa attiva: protezione
catodica.
N.B.: Gli argomenti con asterisco
in carattere corsivo costituiscono i temi di approfondimento per gli allievi
interessati.
Gli argomenti in corsivo di
color fucsia rappresentano le esercitazioni di Laboratorio.
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