L’HTML in origine è nato come linguaggio per formattare i
documenti presenti sul Web. Proprio per questo motivo il contenuto (ad esempio
<p>qui il mio testo</p>) e i tag che indicano uno stile o una
colorazione del contenuto (ad esempio <font color=”red”>, che
colora il testo di rosso) si trovavano mischiati allo stesso livello.
Tuttavia vari anni di Web hanno fatto nascere l’esigenza di
separare il contenuto dalla presentazione del contenuto medesimo.
Se per esempio io avessi tutti i titoli del mio documento in
rosso e in grassetto, e a un certo punto decidessi di trasformarli in verde e in
corsivo, con l’HTML classico (cioè l’HTML 3.2) dovrei andare a modificarmi a
mano ogni tag contente le indicazioni della formattazione.
Quindi:
<p>
<font color="red">
<b>titolo 1</b>
</font>
</p>
diventerebbe:
<p>
<font color="green">
<i>titolo 1</i>
</font>
</p>
ma se questa operazione non comporta difficoltà su una singola
pagina, questa operazione diventa insostenibile (o quantomeno difficoltosa,
tanto che converrebbe scrivere un programma che effettuasse la conversione al
posto nostro) su website molto grandi, a volte di centinaia di
pagine.
Proprio per questo – come dicevamo - da un certo punto in poi è
nata l’esigenza di separare il contenuto (la scritta “titolo 1”), dalla
formattazione (il colore rosso e il grassetto). Per farlo è necessario
utilizzare i fogli di stile, e il contenuto della pagina vista poc’anzi
diventerebbe qualcosa di questo genere:
<p class="formattaTitoli">
titolo 1
</p>
mentre la colorazione del testo verrebbe poi affidata alla
classe ”formattaTitoli”, descritta in un’altra parte del documento, o anche in
un file separato. Dunque basta editare la classe ”formattaTitoli” per cambiare
l’aspetto anche di centinaia di pagine.
È importante sapere da subito che alcune cose che stiamo
imparando hanno la possibilità di essere espresse con una soluzione più
elegante, e che consente al webmaster di gestire più agevolmente i propri siti.
Alcuni elementi descritti nella guida corrente sono addirittura “deprecati”
dal W3C, cioè destinati a cadere in disuso (come il tag
<font>): man mano che li incontreremo (perché allo stato attuale
del Web è ancora importante conoscerli) vi avvertirò che esistono altre
soluzioni applicabili tramite i fogli di stile. Tuttavia in questo contesto non
esamineremo i fogli di stile (detti anche CSS: “Cascading Style Sheets”), perché
è un argomento che presuppone già la conoscenza del linguaggio HTML. Per questo
vi rimandiamo all’apposita guida ai CSS di HTML.it, che se vorrete potrete consultare dopo aver letto la guida all’HTML.