HOME PAGE PRESAGI (prossimamente) HIGHLIGHTS LA SETTIMANA HORROR RECENSIONI INTERIORA (approfondimenti) L'ALTRO CINEMA
BOOGEY MAN - L'UOMO NERO





VOTO





QUANTITA' DI MOSTARDA






Trama:
Tim ha assistito da piccolo alla morte del padre ucciso da una creatura soprannaturale, il boogeyman, che è convinto abiti nel ripostiglio della sua cameretta. Sedici anni dopo il terribile incidente Tim è costretto a tornare nella sua vecchia casa in occasione del funerale della madre. Qui incontrerà una misteriosa bambina che dice di sapere molte cose sull’uomo nero che perseguita i bambini della zona. Aiutato da Kate, una sua vecchia fiamma, Tim decide di affrontare una volta per tutte la sua più grande paura.


Recensione:
Tanto rumore per nulla
“Boogeyman” rientra nel filone degli horror per teenager che imperversano ultimamente sugli schermi, anche se presenta almeno due novità. È una coproduzione da 20 milioni di dollari che vede coinvolti Stati Uniti e Nuova Zelanda (che si prepara a sfornare il “King Kong” di Peter Jackson) ed è sponsorizzato da Sam Raimi (il cui “Spiderman 3” è previsto per il 2007). Nonostante queste referenze di tutto rispetto, il film fallisce nel suo tentativo di elevarsi al di sopra della media del filone, segnando un deciso passo indietro rispetto alle ultime uscite (“Maschera di cera”, “Anaconda”).

Tim sta cercando di dimenticare la misteriosa creatura che ha ucciso suo padre, aiutato dalla lontananza dai luoghi del passato e dalla sua nuova e apparentemente spensierata vita con Jennifer. Una notte mentre è a casa dei genitori di Jennifer un terribile incubo gli preannuncia il suo ritorno nella vecchia magione di famiglia. Tornato nel paese natale Tim incontra Kate una ragazza che frequentava da bambino e decide di ristabilirsi nella vecchia casa. I ricordi lentamente cominciano a riaffiorare nella sua mente, ma insieme ad essi sembra riemergere anche una presenza maligna. Nel corso di un’unica notte Tim grazie ai racconti di Franny, una misteriosa bambina comparsa dal nulla, ha modo di ricordare quello che è successo al padre e di raccogliere le forze per affrontare l’uomo nero che dimora nelle tenebre del suo ripostiglio.

L'esordiente Kay riesce a mantenere desta l’attenzione dello spettatore per i primi quaranta minuti, nei quali sono garantiti almeno tre salti sulla poltrona, dopodiché la trama prende inspiegabilmente una piega più riflessiva, il ritmo cala vistosamente e le incongruenze della scrittura emergono in tutta la loro evidenza. Peccato perché il prologo e tutta la prima mezz’ora è un buona dimostrazione di come si possa sprofondare lo spettatore in una placenta di atmosfere angoscianti e ossessive, attraverso il taglio dell’inquadratura, i giochi di luce e un’aggressione audio-visuale da bigino del tunnel dell’orrore. Se l’aspetto tecnico della pellicola non si discute, nonostante la maggior parte del cast tecnico sia alla sua prima grande occasione, l’originalità della storia e la tenuta della sceneggiatura rimangono le colonne d’Ercole per questo genere di film.

Gli effetti speciali sono invece decisamente sotto la media: il film di Kay punta più sulla costruzione e de-costruzione della tensione che sull’esibizione del gore; e le rare apparizioni del mostro sono demandate alla computer grafica che in questo caso non ci mette alcuna mostarda ma si limita a timbrare il cartellino.
(15/08/2005, Massimiliano Troni)


2005
STEPHEN KAY

nazione:
USA - NUOVA ZELANDA
genere:
HORROR
IMMAGINI
CAST TECNICO



































All material [unless otherwise noted] © 2005-present by Profondo Cinema. All Rights Reserved.