L' ANGOLO DELLA POESIA

LE SCALELLE

Stradette scalpellate tra le vette, sospese sugli abissi

e piazze troppo strette

pel gioco rumoroso dei bambini,

che come aquilotti,

scavalcano dorate dolomiti,

nell'azzurrino tenue

del mattino

 

I massi han strani nomi di leggenda:

l'incudine si regge

miracolosamente sulla valle,

la "Bocca del Leone"

è tutta spalancata,

sulle basse casette sbigottite,

nascoste tra le guglie

biancheggianti.

 

E gli uomini si sposano felici

con la nodosa roccia,

strisciano nelle gole , come lepri,

scalando mille creste come falchi:

spaventoso scenario

d'infernali dirupi nereggianti

e guglie vellutate

di turchino.

 

Così " Aerea Pietrapertosa "

su, nell'alto, m'appare ,

mentre risplende nel tramonto d'oro

con mille ragnatele di granito,

tra le infuocate luci,

che tutta ti accendono,

sullo sfondo d'un cielo, ch'è infinito.

 

(Emilio Gallicchio)

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

C'è un paese che diventa vivo

quando la luna è alta

conosce baldorie di venti

e lunghe veglie d'uomini

È un paese senza tempo

aspetta da secoli la vita

dove ognuno conosce la vita

dove ognuno conosce il silenzio

che ci ha dati alla luce

ci condurrà alla morte.

C'è un paese in alto sulla terra

ha un suo povero cuore nascosto

e sta solo a reggersi il cielo

con le sue vecchie case di pietra.

 

                                              Mario Trufelli