Istituto di Istruzione «Martino Martini»

Liceo Scientifico - Istituto Tecnico Commerciale
Istituto Professionale per i Servizi Commerciali e Turistici
P.zza Vittoria,3 - 38017 Mezzolombardo (Trento)
Fax 0461/601470 - Tel.0461/601122 - Cod.Fisc.80015240221

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PROGETTO DI ISTITUTO

* Premessa.
Cos'è un progetto educativo di istituto. I principi fondamentali di un progetto educativo di istituto. Il progetto educativo dell'Istituto «Martino Martini» di Mezzolombardo e le sue caratteristiche.

* Analisi del contesto.
Storia della scuola. La sua nascita e la sua intitolazione. La sua tradizione educativa e didattica. Analisi del bacino di utenza. Le attività produttive e i servizi. L'amministrazione comunale e i suoi progetti per l'istruzione. Come rapportarsi al contesto.

* Progettazione e progetti formativi.
Il ruolo della scuola tra progettazione e progetti. Le scelte dell'Istituto «Martino Martini»: progetto educativo e progetti satellite. La gestione dei progetti e le funzioni obiettivo.

* Programmazione didattica e di spesa
Cos'è la programmazione didattica. Progetto educativo e programmazione didattica. I piani di lavoro dei docenti, poteri e responsabilità dei consigli di classe, responsabilità e controllo del collegio docenti. La programmazione didattica e di spesa dell'Istituto «Martino Martini».

* Strutture della didattica.
L'impianto dei tre indirizzi di studio. I programmi di studio. I corsi post-qualifica dell'indirizzo professionale. Il patrimonio. Le risorse umane.

* Organizzazione.
Dirigenza scolastica e collegialità. Competenze, responsabilità, controllo del dirigente scolastico. Competenze, responsabilità, controllo degli organi collegiali a livello di classe e di istituto. L'immagine dell'Istituto. La rappresentanza dell'Istituto e la promozione della sua immagine.

* Relazioni e reti.
Scuola e famiglia. Scuola e territorio. Scuola e amministrazione. Scuola e informazio-ne/comunicazione. L'Istituto "Martini" e le altre scuole della provincia. Relazioni più ampie in ambito scolastico nazionale e internazionale.

* Valutazione del progetto e impiego dei fondi per la qualità.
G
li strumenti di valutazione del Progetto di istituto. Gli strumenti di valutazione dello studio. Valutazione e progettualità. Valutazione esterna e autovalutazione. La valutazione nel tempo.

* Premessa.
Cos'è un Progetto educativo di istituto. I principi fondamentali di un progetto educativo di istituto. Il progetto educativo dell'Istituto «Martino Martini» di Mezzolombardo e le sue caratteristiche.

Il Progetto educativo di Istituto, d'ora in avanti «Progetto», previsto dal vigente regolamento dell'autonomia scolastica nella Provincia autonoma di Trento, è un documento sintetico, facilmente accessibile, continuamente aggiornato, che definisce le premesse metodologiche e i contenuti dell'azione educativa e didattica, le regole di convivenza interna e i servizi offerti dall'Istituto.

Il Progetto dell'Istituto di Istruzione «Martino Martini», nelle sue linee generali, è stato presentato sabato 16 dicembre 2000 alla cittadinanza di Mezzolombardo e a tutti gli interessati provenienti dal bacino di utenza della scuola, in occasione della «Giornata di Scuola Aperta». Il dirigente scolastico e alcuni insegnanti ne hanno riassunto le linee generali alle famiglie intervenute. Martedì 13 febbraio 2001 il Collegio dei docenti dell'Istituto ha approvato il progetto nella sua prima stesura. Mercoledì 7 marzo 2001 il Consiglio di Istituto lo ha esaminato e approvato a sua volta. Il Progetto verrà periodicamente rivisto nelle sedi che ne hanno competenza, e almeno una volta nel mese di maggio di ogni anno, nella seduta del Collegio destinata all'adozione dei libri di testo.

I principi fondamentali di ogni progetto di istituto del sistema scolastico italiano devono ispirarsi, da una parte, ai principi generali della Carta costituzionale, in fatto di pari opportunità, di partecipazione al processo formativo e alla gestione scolastica, di diritto allo studio e alla formazione permanente; dall'altra, ai principi e ai progetti educativi enunciati dall'Unione Europea. Le scuole della Provincia Autonoma di Trento, nell'esercizio della loro autonomia gestionale, devono anche ispirarsi ai principi generali e ai programmi educativi elaborati dalla Provincia Autonoma di Trento nell'esercizio della sua autonomia in materia scolastica e formativa.

I principi fondamentali del Progetto dell'Istituto di Istruzione «Martino Martini» di Mezzolombardo, nel quadro generale già delineato, dedicano particolare attenzione, da una parte, alle attese e alle esigenze del bacino di utenza da cui provengono i suoi alunni; dall'altra, agli orientamenti generali di educazione alla cooperazione internazionale e alla pace, in una cultura di buona convivenza e di attenzione ai diritti universali dell'uomo e del cittadino.

Il progetto ha le seguenti caratteristiche:

a) Richiama per sommi capi le norme nazionali e provinciali sull'istruzione pubblica.

b) Enuncia le finalità formative dell'Istituto, di natura culturale e professionale, nel quadro delle finalità del sistema scolastico nazionale e provinciale.

c) Analizza le strutture e i servizi del territorio, come contesto socioculturale e come bacino di utenza.

d) Riassume le risorse istituzionali (patrimoniali, umane, finanziarie).

e) Rende note le attività curricolari (programmi) ed extra-curricolari (progetti), in cui consiste l'offerta formativa dell'Istituto nel suo complesso.

f) Definisce le prescrizioni sulla convivenza (regolamento interno), gli schemi di funzionamento (organigrammi), le modalità del rapporto con l'utenza (Carta dei servizi).

g) Studia le relazioni dell'Istituto con enti, gruppi e persone, al fine di potenziare e migliorare la propria rete di scambi.

h) Individua gli strumenti di valutazione del progetto e i parametri di valutazione dello studio, nel quadro delle norme nazionali e provinciali vigenti, con uno sguardo critico ai sondaggi d'opinione e alle più recenti tecniche di indagine di mercato, progettate e attuate in ambito aziendale.

Il Progetto non ha carattere permanente: è dinamico, come tutti i progetti educativi, dunque si aggiorna in relazione al mutare degli orientamenti delle scienze dell'educazione e al mutare del quadro normativo e culturale di riferimento. Per quadro di riferimento s'intende il complesso di norme nazionali e provinciali sull'istruzione pubblica, amministrate, applicate e interpretate nell'interesse dell'utenza, alla luce delle esigenze del mercato del lavoro e della formazione. In questo senso il Progetto potrà essere rivisto, ogni volta che se ne sentirà l'esigenza, dagli organi dell'Istituto che hanno competenza a farlo. A questo scopo saranno ascoltate in primo luogo le proposte delle componenti scolastiche, quindi i pareri degli enti istituzionali e culturali interessati al progetto, nonché le esigenze del mondo aziendale, ferma restando l'autonomia dell'Istituto, definita, riconosciuta e tutelata dalla legge, in fatto di scelte formative di carattere culturale e professionale.

La verifica del Progetto di Istituto avrà luogo nel corso del collegio dei docenti tradizionalmente convocato per l'adozione dei cosiddetti «libri di testo», e cioè la bibliografia didattica disponibile sul libero mercato editoriale e calibrata sui programmi curricolari. I libri di testo, come è noto, non sono l'unico strumento di cui le scuole si avvalgono nell'esercizio dell'azione formativa. Per queste esigenze, oltre che dei libri di testo, ci si avvale di materiali appositamente selezionati e predisposti in autonomia e in economia. Se l'adozione dei libri di testo è richiesta in anticipo dagli editori rispetto all'inizio delle lezioni, per garantirsi il tempo necessario a valutare le richieste e di immettere sul mercato i prodotti, anche la scuola ha bisogno di prepararsi per tempo al nuovo anno scolastico. È dunque importante che il Progetto di Istituto preveda modi e tempi di tale preparazione, alla quale il più delle volte si dovrebbe accompagnare una revisione e un aggiornamento del documento programmatico. Il Progetto, infatti, ha dei solidi principi di fondo, ma in massima parte è flessibile, in quanto presiede a un preciso segmento di formazione che fa parte della «formazione per tutta la vita».

Il Collegio docenti di maggio, a conclusione dell'anno scolastico, è l'occasione migliore per fare il punto sul rapporto tra formazione curricolare (standard) e il cosiddetto spazio dell'autonomia. Vi si porranno le premesse per l'aggiornamento del Progetto di Istituto, da ratificare, sempre in Collegio, nel successivo mese di settembre, quando le lezioni del nuovo anno scolastico non sono ancora iniziate e si è impegnati nella verifica dello studio estivo. Quest'ultimo è di competenza degli studenti, assistiti dalle rispettive famiglie, sulla base di programmi personalizzati assegnati dalla scuola in funzione dei debiti formativi non assolti.

Nella gestione di questa «partita doppia» della formazione, la scuola sembra oggi più attenta all'erogazione dei crediti che alla riscossione dei debiti. Ciò ingenera la falsa idea che i debiti formativi si possano accumulare senza interessi, sperando nella loro cancellazione in un regime di perenne e generalizzata sanatoria, mentre i crediti vanno tesaurizzati e si riscuotono sempre individualmente. Parlare di fallimento dell'azione formativa pubblica, di fronte a questa «gestione allegra» della formazione individualizzata, sarebbe forse indulgere all'economicismo e all'aziendalismo più di quanto non si addica alla sfera formativa, che ha la sua specificità.

Proprio per questo la scuola rivendica l'autonomia della formazione per tutta la vita, in termini culturali e professionali, rispetto alla formazione aziendale, orientata all'impiego ottimizzato della manodopera in un arco di vita limitato, che poi è quello della massima capacità produttiva degli individui e dei gruppi.

Questo Progetto è entrato in vigore giovedì 8 marzo 2001, il giorno successivo alla sua approvazione in Consiglio di Istituto. La prima verifica, dopo un rodaggio di due mesi, è avvenuta nel Collegio dei docenti del 23 maggio 2001. Per dare modo alla Sovrintendenza Scolastica di accogliere le richieste della scuola che rientrano nella cosiddetta «area dell'autonomia», la proposta di organico di diritto 2001/2002 avverrà, per le classi, sulla base delle previsioni possibili; e per le cattedre, sulla base dei quadri orario allegati a questo Progetto. Esso sarà esposto in permanenza all'albo della scuola, nella sua versione più aggiornata, e sarà consultabile in rete, nel sito web
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* Analisi del contesto.
Storia della scuola. La sua nascita e la sua intitolazione. La sua tradizione educativa e didattica. Analisi del bacino di utenza. Le attività produttive e i servizi. L'amministrazione comunale e i suoi progetti per l'istruzione. Come rapportarsi al contesto.

L'Istituto «Martino Martini» di Mezzolombardo è di istituzione recente. Nato nell'anno scolastico 1971/72 come sede staccata dell'Istituto Tecnico Commerciale «Antonio Tambosi» di Trento, aveva una quarantina di alunni e tre classi. In breve gli alunni sono diventati circa 400 e le classi 17. All'epoca non esistevano i due poli scolastici (scientifico e tecnico) di Cles: essi oggi attraggono buona parte dell'utenza della Val di Non e della Val di Sole che un tempo gravitava su Mezzolombardo. Anche la propensione a scegliere i licei scientifici cittadini ha contribuito a far calare negli anni il numero di studenti dell'Istituto, nonostante l'offerta oggi si estenda anche al liceo scientifico. Sono infatti meno di 300, allo stato attuale, gli studenti iscritti alle diciassette classi dei tre indirizzi.

Il funzionamento autonomo dell'Istituto decorre all'anno scolastico 1979/80; e al 1983 la sua intitolazione a Martino Martini, missionario gesuita in Cina nel secolo XVII, geografo e storico di rilievo. La formazione interdisciplinare del Martini, e la sua propensione a studiare l'ambiente e le civiltà di popoli molto diversi dal suo, riassume in modo efficace gli orientamenti polivalenti dell'odierno Progetto di Istituto, attento all'educazione internazionale e a un'offerta formativa che spazia tra cultura umanistica, cultura tecnico-scientifica e cultura dell'organizzazione aziendale.

La proposta formativa, soprattutto negli ultimi due anni, è stata caratterizzata anche da una forte propensione al dominio delle tecnologie informatiche e telematiche e al loro utilizzo nelle attività didattiche, in modo integrato allo studio di due lingue straniere moderne, l'inglese e il tedesco. La gestione unitaria dell'istituto se ne avvale nell'ordinario, all'interno del collegio dei docenti, soprattutto nella progettazione didattica e nella condivisione dei dati, delle strategie e delle metodologie di insegnamento.

Come hanno messo in luce I sondaggi effettuati presso gli alunni e le loro famiglie, ciò che interessa all'utenza, prevalentemente, è che si metta l'accento sulla preparazione allo studio universitario e all'occupazione nei vari settori lavorativi e produttivi, tenendo presente sia una solida preparazione culturale e professionale, sia uno standard irrinunciabile, rispetto alle esigenze di formazione a breve termine, relativo alle conoscenze, competenze e abilità immediatamente spendibili sul mercato del lavoro. In questo senso, la richiesta delle aziende con le quali l'Istituto è entrato in contatto nell'ambito, ad esempio, del Progetto Daedalus e in ogni esperienza di alternanza tra scuola e lavoro, si è sempre qualificata come richiesta di formazione umana e culturale assestata, oltre che aggiornata ai più recenti traguardi del sapere scientifico, della cultura aziendale e del terziario.

L'attenzione a questa esigenza, che è delle famiglie come degli imprenditori e dei responsabili dei servizi amministrativi, è condivisa anche dal mondo universitario, al quale una parte, sia pure limitata, dei nostri diplomati si rivolge per il conseguimento di una laurea. Si prevede che nei prossimi anni, con la riforma dei cicli scolastici e dei corsi universitari, questa tendenza al prolungamento degli studi possa aumentare. Ci ha nel frattempo fornito dei dati illuminanti un sondaggio telefonico presso i nostri diplomati degli ultimi anni nell'indirizzo tecnico commerciale, i quali ci hanno dichiarato di aver trovato un impiego o un lavoro, coerente con il titolo di studio, entro un anno dal conseguimento del diploma.

Come abbiamo già detto, riteniamo che un'utenza di 400 persone, ripartita al cinquanta per cento nell'indirizzo tecnico (una sezione IGEA e un'altra MERCURIO, per un totale di dieci classi), e per il restante cinquanta per cento equamente ripartita tra liceo scientifico (un corso completo, per un totale di cinque classi) e istituto professionale (un triennio e un biennio, possibilmente articolato in due indirizzi interni), possa rappresentare l'assetto stabile dell'Istituto di Istruzione «Martino Martini» di Mezzolombardo nell'anno scolastico 2004/2005. Per raggiungere questo traguardo, tuttavia, occorre che si sciolga il nodo della sede scolastica. Questo Istituto ha più volte sollecitato, sia l'Amministrazione comunale, sia il Servizio Istruzione del competente Assessorato Provinciale, a prendere una decisione sull'alternativa tra «polo scolastico», costruito ex novo nell'area già individuata, e «cittadella scolastica» insediata in due-tre edifici del centro storico, adattati all'uso scolastico di un istituto con tre indirizzi di studio.


Se questo nodo non sarà sciolto al più presto, insieme con l'estensione dell'insegnamento di due lingue straniere e l'autorizzazione al funzionamento del biennio professionale post-qualifica, sarà difficile che gli obiettivi che la scuola si è posta possano essere realizzati nei tempi previsti. La strategia della «scuola di qualità» in attesa degli interventi strutturali, su cui l'Istituto non ha competenza, se non sarà seguita dagli interventi sulle strutture edilizie rischia di non essere vincente nel lungo periodo. Ferme restando le autonome sfere di competenza, si sollecitano pertanto le Amministrazioni provinciale e locale a prendere atto di questa analisi, più volte esposta e commentata in entrambe le sedi, nell'interesse della scuola e della sua utenza.

Dopo queste premesse, si forniscono i dati identificativi dell'Istituto, secondo lo schema di cui alla circolare prot. 51149/A41, diramata il 13 dicembre 2000 dal Sovrintendente Scolastico di Trento.

Istituto Istituto di Istruzione «Martino Martini»
Indirizzo Piazza della Vittoria, 3 / Corso del Popolo, 35
Città 38017 Mezzolombardo (Trento)
Telefono / fax 0461 601122 - 0461 601470
Email / URL martpres@tin.it - http://space.tin.it/scuola/pvjbi/
Codice Istituto TNIS00300A

Indirizzi di studio

Liceo Scientifico,
con due lingue straniere
La sperimentazione della doppia lingua straniera al liceo, anticipata alle famiglie come prospettiva probabile fin dalla fondazione del liceo, non è mai stata autorizzata dall'Amministrazione. La scuola ha provveduto ogni anno a garantire questo servizio con il fondo di istituto e grazie alla disponibilità dei docenti di lingue in organico di fatto. A partire dall'anno scolastico 2001/2002, per richiesta pressante delle famiglie, si chiede che tale sperimentazione sia messa a regime in tutte le classi funzionanti del liceo scientifico, con la formula dello "spazio dell'autonomia" e dell'"organico funzionale", in modo da poter attribuire un voto in pagella.
Istituto Tecnico Commerciale L'indirizzo, al triennio, si articola in due indirizzi interni paralleli: il PROGETTO IGEA (Indirizzo Giuridico, Economico, Aziendale), che parte dalla prima; e il PROGETTO MERCURIO (Indirizzo Informatico Aziendale, progetto assistito dell'Istruzione Tecnica)
Istituto Professionale di Stato per i Servizi Commerciali e Turistici Consiste in un triennio, al termine del quale si consegue il diploma di qualifica. A sua volta il triennio si articola in un biennio di area comune, al termine del quale si può scegliere l'indirizzo economico aziendale o turistico. La richiesta dell'utenza si è finora orientata verso l'indirizzo economico aziendale. l'Istituto si propone di attivare anche l'indirizzo interno turistico. Per attivarlo occorrono almeno, salvo deroghe, dieci studenti. A partire dal 2001/2002 sarà attivato il corso post-qualifica per il conseguimento del diploma superiore di «Tecnico della gestione aziendale».

Numero e tipologia classi e alunni

INDIRIZZI

PROGETTI

CLASSI

ALUNNI

NOTE

Liceo Scientifico,
con due lingue straniere
  4 65  
         
Istituto Tecnico Commerciale IGEA 6 99 Progetto sugli ultimi anni del curricolo
  MERCURIO 4 82 Progetto sugli ultimi tre anni del curricolo
         
Istituto Professionale di Stato per i Servizi Commerciali e Turistici   3 39 Al terzo anno è attualmente attivo solo l'indirizzo commerciale. Si prevede di attivare entro due anni anche quello turistico, in base alle richieste dell'utenza

I profili degli studenti sono relativi a quelli previsti dai tre indirizzi di studio, che saranno descritti più avanti. Lo stesso si dica, sempre in riferimento allo schema proposto nella circolare del Sovrintendente, in fatto di scelte didattiche, organizzazione, sperimentazione, relazioni, autovalutazione e valutazione, bilancio di istituto. Si rinvia all'indice del Progetto.

Personale della scuola
(lo schema è aggiornato al 13 febbraio 2001)


    Tempo indeterminato

Tempo determinato
con nomina del Sovrintendente

Tempo determinato
con nomina del dirigente

Note
Dirigente   1      
Docenti   36 6 8  
           
           
           
Non docenti Amministrativi 5 - 2  
  Tecnici 3 - 2  
  Ausiliari 7 - 2  

* Progettazione e progetti formativi.
Il ruolo della scuola tra progettazione e progetti. Le scelte dell'Istituto «Martino Martini»: Progetto generale e progetti satellite. La gestione dei progetti e le funzioni obiettivo.

Il compito della scuola non è solo quello di fornire informazioni e nozioni sulle varie discipline, ma soprattutto quello, molto più ampio, di formare individualità che possano proseguire il loro percorso in modo armonico nell'ambito lavorativo.
È quindi necessario che la scuola si ponga obiettivi educativi generali e metta in atto le strategie che consentano di realizzarli.
Le scelte dell'istituto in termini di organizzazione didattica sono tali da rispondere ad esigenze di formazione culturale e professionale, nonché di differenziazione in senso professionale. È opportuno distinguere tra finalità educative e finalità didattiche.
Si prescinde per il momento da ogni osservazione relativa ai tre diversi indirizzi di studio, per approfondire le finalità educative e didattiche di tipo progettuale e pervasivo, da intendere come integrate ai principi fondamentali già enunciati. Oltre che in questo progetto, dette finalità sono riassunte in un dossier, rivolto alle famiglie dei nuovi alunni e distribuito in occasione delle «Giornate di scuola aperta».

QUADRO NORMATIVO

* Il DPR 233 18.6.98, applicativo dell'art. 21c.3 e 4 della legge 59/97, prevede l'autonomia delle scuole dimensionate di ogni ordine e grado.
* In base all'art 4 del DPR citato, i Capi di istituto assumono la qualifica di Dirigenti.
* Il Regolamento approvato dal Consiglio dei Ministri il 25.2.99, operante dal 21.9.00, ha attivato l'autonomia scolastica.
* Il Regolamento provinciale emanato con delega della G.P. 14.9.1999, n.6929, ha dettato Norme per l'autonomia delle istituzioni scolastiche
* La circolare sovrintendenziale prot. 51149 A/ del 13 dicembre 2000 ha fornito le linee essenziali per l'elaborazione del Progetto di Istituto. A queste linee, suggerite dal Gruppo di lavoro per l'autonomia scolastica, liberamente si ispira il Progetto dell'Istituto di Istruzione «Martino Martini» di Mezzolombardo.

FINALITÀ EDUCATIVE

Migliorare la riuscita scolastica grazie a
* Informazioni di sostegno e di approfondimento extrascolastico, promosse dall'Istituto
* Rapporti con i genitori e coinvolgimento del consiglio di classe
* Rapporti con gli altri Istituti di istruzione del bacino di utenza, anche attraverso progetti di continuità metodologica e operativa

Promuovere l'immagine personale attraverso
* L'educazione alla salute, con il coinvolgimento delle autorità competenti ASL
* Il Progetto Daedalus, nel biennio
* Azioni culturali e artistiche (laboratorio di teatro)
* Attività sportive (Giochi della Gioventù, avviamento alla pratica sportiva)

Promuovere l'educazione alla responsabilità e alla vita sociale attraverso
* Partecipazione a seminari
* Partecipazione a progetti internazionali UNESCO
* Viaggi di istruzione a sfondo socio-culturale, sulla base di un regolamento e di un piano annuale
* Scambi culturali e gemellaggi, su base autonoma o disciplinata, a livello europeo, dalle azioni del Progetto Socrates
* Partecipazione a concorsi indetti da Enti territoriali e da Consorzi

FINALITÀ DIDATTICHE

Sviluppare le abilità trasversali attraverso
* Una didattica mirata a una formazione culturale ampia e sistematica
* Acquisizione di capacità comunicative e relazionali, diagnostiche e decisionali

Rafforzare la disponibilità ad approfondire e a sviluppare interessi attraverso
* Acquisizione dei contenuti fondamentali della disciplina
* Apprendimento delle tecniche di organizzazione del lavoro
* Sviluppo di un metodo di studio
* Ricerca delle soluzioni per deduzione

Acquisire competenze nell'uso di nuove tecnologie attraverso
* Utilizzo di strumenti in ambito pluridisciplinare
* Corsi di scoperta e approfondimento
* Applicazioni in simulazione

Per rispondere alle esigenze dell'utenza e raggiungere i suoi obiettivi, l'Istituto sviluppa una serie di progetti diversificati, detti «Progetti satellite», ognuno dei quali ha scopo e collocazione ben definiti.

Progetto Accoglienza
Facilita le relazioni con i soggetti che intervengono nel rapporto educativo. Sviluppa consapevolezza sul metodo di lavoro, sulla motivazione alla vita scolastica e sugli stili di apprendimento. Illustra la struttura dell'Istituto, delle sue regole di funzionamento, dei diritti e dei doveri degli studenti, del Progetto di Istituto. Rileva le aspettative, le motivazioni, l'autostima. Contribuisce all'elaborazione di un archivio di dati sui percorsi formativi individuali. Organizza una giornata di socializzazione in un contesto di particolare rilevanza. Prevede l'elaborazione e l'analisi di test disciplinari di ingresso.

Progetto SALUTE

Insieme con il progetto Daedalus, coinvolge un alto numero di studenti nelle sue attività. Crea un gruppo permanente di referenti volontari che possano formare una rete di contatto tra alunni, docenti ed esperti. Crea occasioni di incontro, dibattito e confronto. Facilita la comunicazione, dà un senso di accoglienza nella scuola, stimola il senso di appartenenza alla struttura educativa. Valorizza l'utilizzo delle strutture scolastiche e amplia le occasioni di crescita culturale anche al di fuori delle aree curricolari. Mette gli alunni in contatto con gli enti che operano nel territorio, abituandoli a fare un corretto uso delle strutture pubbliche.

Progetto UNESCO

Nel quadro dei temi proposti dall'UNESCO alle scuole che aderiscono al suo sistema, sviluppa, con particolare riferimento alle prime classi, un progetto formativo legato a un prodotto: una pubblicazione, un sito informatico, una missione ispirata ai principi dell'educazione alla pace e alla convivenza, nel rispetto delle culture diverse dalla propria, dei diritti di terza generazione di cui l'UNESCO, organizzazione internazionale ONU per l'Educazione, la Scienza e la Cultura, si fa carico. Mediante le tecnologie informatiche e telematiche, attraverso la pratica dell'inglese come lingua di interfaccia nelle comunicazioni internazionali a distanza, si propone di conciliare il conseguimento di abilità di ricerca e selezione delle informazioni con l'acquisizione di conoscenze e competenze congrue con l'indirizzo di studi frequentato.

Progetto DAEDALUS

BIENNIO: Aiuta le studentesse e gli studenti a individuare le richieste della scuola; ad analizzare le proprie risorse personali; a focalizzare eventuali difficoltà e ad elaborare strategie per attenuarle. TRIENNIO: induce ad affinare le capacità personali alla luce delle richieste del mondo del lavoro. Aiuta a sviluppare il proprio progetto di scelta di studio e/o lavoro. In collaborazione con l'Agenzia del Lavoro e il Servizio Istruzione della Provincia Autonoma di Trento, organizza incontri e visite guidate con esperti dei vari settori. Favorisce gli stages estivi presso Imprese o Enti disponibili.

Progetto LINGUE

Intende proporre agli alunni la possibilità di accedere agli esami per ottenere una certificazione europea aggiuntiva, che attesti la competenza linguistica prevista dal Framework di ALTE (Association of Language Testers in Europe); elaborato dal Consiglio d'Europa.

Progetto SPORT

Organizza la partecipazione ad attività sportive competitive nell'ambito dell'Istituto e con altri Istituti del territorio. Induce gli alunni alla pratica di discipline sportive di loro gradimento, attraverso la creazione di un gruppo sportivo interno.

Progetto TEATRO

Nell'ambito delle risorse offerte dal territorio, organizza una serie di interventi di educazione alla fruizione di uno spettacolo, in vista di un coinvolgimento diretto in attività organizzate all'interno della scuola.

Progetto ISTRUZIONE SUL CAMPO

Predispone un piano organico di visite e viaggi di istruzione e privilegia quelli congrui all'indirizzo di studi frequentato e a eventuali altri progetti in corso.

Progetto H

È costituito in permanenza, all'interno del collegio dei docenti, il gruppo H, per l'inserimento degli alunni portatori di handicap e il coordinamento degli insegnamenti speciali. Il gruppo è aperto, in primo luogo, ai genitori degli studenti interessati, e si avvale della consulenza degli esperti dei servizi sociali e territoriali e dei rappresentanti delle associazioni private. Il gruppo è coordinato da un docente delegato dal preside. Poiché questo gruppo non ha per riferimento primario l'organico della scuola, ma una prestazione professionale individualizzata nei confronti di più alunni distribuiti in più classi, articola la sua attività in modo flessibile.

Progetto INTEGRAZIONE

È coordinato dal docente (sempre un docente di materie letterarie o lingue straniere) responsabile della classe in cui è stato inserito il maggior numero di alunni stranieri. La scuola predispone un programma di attività di sostegno nella lingua veicolare del corso di studi (italiano) e attività varie, con il ricorso anche ad animatori di comunità e a mediatori culturali certificati.

Progetto QUALITÀ DELL'OFFERTA FORMATIVA

Intende offrire agli alunni con particolari interessi e potenzialità un ampliamento delle conoscenze essenziali, utili a inserirsi nel mondo del lavoro e a proseguire gli studi in ambito universitario. Un ulteriore, ma non secondario obiettivo è di arricchire il patrimonio culturale degli studenti, in un contesto in continua evoluzione.

* Programmazione didattica e di spesa.
Cos'è la programmazione didattica. Progetto educativo e programmazione didattica. I piani di lavoro dei docenti, poteri e responsabilità dei consigli di classe, responsabilità e controllo del collegio docenti. La programmazione didattica e di spesa dell'Istituto «Martino Martini».

La programmazione didattica è la traduzione del Progetto di Istituto in attività che conciliano tre sfere di intervento:
*
Lo svolgimento dei programmi strutturati
*
L'attuazione dei «progetti satellite», ivi compresa la partecipazione a progetti e a concorsi provinciali, nazionali, europei e internazionali;
*
L'organizzazione degli interventi educativi e didattici integrativi, a sostegno e recupero del rendimento, in vista anche degli esami di qualifica e conclusivi, e in funzione della valutazione integrata tra voti in decimi e debiti/crediti scolastici e formativi.
Nel collegio dei docenti in calendario per il mese di maggio, durante il quale si adottano i libri di testo, si faranno le scelte per la programmazione dell'anno scolastico successivo. In settembre il collegio fisserà le scadenze per le operazioni individuali e collegiali. Le principali sono (l'ordine di enunciazione non indica una priorità tassativa): a) individuazione delle funzioni obiettivo e dei docenti delegati a ricoprirle; b) pianificazione del servizio individuale nei termini previsti dal contratto di lavoro della categoria; c) calendario delle riunioni collegiali; d) presentazione dei piani individuali; e) avvio dei «progetti satellite»; f) somministrazione di questionari e sondaggi; g) pianificazione degli interventi didattici integrativi (con particolare riferimento alla capitalizzazione dei crediti formativi e scolastici e all'assolvimento dei debiti scolastici pendenti).
A proposito di questi ultimi, il Progetto di Istituto prevede interventi a discrezione dei singoli docenti, in orario antimeridiano e concomitante con le lezioni ordinarie all'interno della classe o del gruppo di studenti, o in orario pomeridiano non concomitante con le lezioni ordinarie, per uno o più studenti che non hanno saldato i debiti o manifestano il desiderio di essere sostenuti nello studio. Il Progetto prevede anche, e soprattutto, quanto segue.
* In base ai programmi personalizzati assegnati a chi è stato promosso con debito/i formativo/i, prima dell'inizio delle lezioni si accerta la preparazione individuale e si avviano corsi, per un minimo di sei ore per disciplina.
* Se alla fine del corso il debito non è saldato, il docente solleciterà lo studente a farlo, con appelli mensili, nel corso delle lezioni ordinarie o di corsi pomeridiani, di cui comunicherà notizia al consiglio di classe
* Alla fine del primo quadrimestre, in caso di debiti non ancora saldati e/o di nuove lacune accertate nel frattempo, si organizzano corsi di recupero in tutte le discipline. Se esse non superano il numero di tre, lo studente è tenuto a frequentare tutti i corsi. Se esse superano il numero di tre, sarà il consiglio di classe, su proposta del docente coordinatore e a giudizio collegiale insindacabile, a stabilire quali corsi lo studente dovrà frequentare.
* Dopo la chiusura dei corsi di cui sopra, e in caso di persistenza di lacune o di debiti non assolti, i docenti inviteranno gli studenti a provvedere, con appelli analoghi a quelli del primo quadrimestre. I debiti non assolti, sommati alle nuove lacune nel frattempo intervenute, saranno comunque elemento di valutazione al momento dello scrutinio finale. Se lo studente non sarà giudicato in grado di affrontare le future difficoltà, non sarà ammesso alla frequenza dell'anno di corso successivo.

* Strutture della didattica.
L'impianto dei tre indirizzi di studio. I programmi di studio. I corsi post-qualifica dell'indirizzo professionale. Il patrimonio. Le risorse umane.

Per «strutture della didattica» intendiamo l'impianto degli indirizzi di studio, su cui si innestano, da una parte, la progettazione e i progetti formativi, e dall'altra i programmi di studio, nella loro formulazione più recente.
Questa continua a essere la sfida della scuola superiore italiana, almeno finché non interverranno interventi di radicale riforma dei programmi ministeriali, che hanno il compito di assicurare uno standard di preparazione a livello nazionale, e che ora sono da intendere come sfondo integratore dei progetti formativi autonomi di istituto.
Oltre ai programmi ministeriali, altre strutture della didattica, fortemente messe in discussione da tutta una serie di interventi diluiti nel tempo e tendenti a costituire un'area di responsabilità autonoma della scuola, a carattere dinamico, a fronte di un'area di responsabilità solidale con gli organi preposti all'amministrazione del servizio scolastico, sono:
* le cattedre di insegnamento, così come costituite per legge
* le classi, intese come gruppi chiusi e artificiali di aggregazione degli alunni
* i voti espressi in decimi, come sanzione riferita al profitto, che dai sei decimi in avanti producono l'avanzamento da una classe all'altra, al termine di ogni anno scolastico.

Non è fuori luogo osservare che le strutture della didattica hanno finora garantito, e continueranno a garantire, l'impianto che consente alle scuole di funzionare anche in regime di autonomia. La flessibilità degli orari di cattedra, di classe e di istituto, la pratica della codocenza, gli approfondimenti, i gruppi interclasse, i debiti e i crediti formativi come forme regolative e interattive della valutazione del profitto, ora condivise con chi apprende sulla base di criteri di capitalizzazione di punteggio e compensazione della valutazione di competenza dei docenti, hanno introdotto dinamiche nuove, «funzionali» al Progetto di Istituto, e in un certo senso «sovrastrutturali», di cui non si può non trattare il rapporto con le «strutture della didattica».
In un Istituto di istruzione, detto così perché comprensivo dei tre principali indirizzi di studio dell'istruzione superiore italiana - liceale, tecnica, professionale - la pianta organica dei docenti, a differenza di quella delle classi, è «funzionale» da tempo, in presenza di più indirizzi nella medesima sede, che richiedono, di fatto, l'intrecciarsi delle cattedre, degli orari e degli stessi programmi di studio. È opportuno però che ciascuno di essi, in quanto funzionale al rispettivo indirizzo, non risenta di interferenze prodotte da una scarsa attenzione alla peculiarità e ai caratteri originali dei percorsi.
Ciò detto, si richiamano in quadri separati i tre indirizzi di studio previsti nell'attuale assetto dell'Istituto.


*
Istituto Tecnico Commerciale, con due canali o indirizzi interni: l'indirizzo interno Giuridico, Economico, Aziendale (quinquennio IGEA) e l'indirizzo interno Programmatori (triennio superiore, Progetto MERCURIO). Il corso di studi si propone, nel biennio unico IGEA, di formare una figura professionale che, in base a una già consistente cultura generale accompagnata da buone capacità espressive e logico-interpretative, sia pronta a optare tra uno dei due percorsi triennali: l'approfondimento dei processi che caratterizzano la gestione aziendale sotto il profilo economico, giuridico, organizzativo e contabile (IGEA); l'acquisizione di capacità operative in un ambiente economico aziendale automatizzato, con un buon grado di autonomia e con discreta conoscenza degli aspetti economico, giuridico, organizzativo e contabile (Progetto MERCURIO).

Orario settimanale delle lezioni

MATERIE DI STUDIO

I

II

III IG.

IV IG.

V IG.

III MERC.

IV MERC.

V MERC.

Religione/attività alternative o nessuna attività

1

1

1

1

1

1

1

1

Lingua e lettere italiane

5

5

3

3

3

3

3

3

Storia

2

2

2

2

2

2

2

2

Prima lingua straniera

3

3

3

3

3

3*

3*

3*

Seconda lingua straniera

4

4

3

3

3

-

-

-

Matematica**

5

5

-

-

-

-

-

-

Matematica applicata**

-

-

4

4

3

5

5

5

Scienza della materia**

4

4

-

-

-

-

-

-

Scienza della natura

3

3

-

-

-

-

-

-

Diritto ed economia

2

2

-

-

-

-

-

-

Diritto

   

3

3

3

3

3

2

Economia politica

-

-

3

2

-

3

2

-

Scienza delle finanze

-

-

-

-

3

-

-

3

Economia aziendale**

2

2

7 (2)

10 (2)

9 (2)

7

10

9

Informatica***

-

-

-

-

-

5

5

6

Geografia economia

-

-

3

2

3

-

-

-

Trattamento testi e dati

3

3

-

-

-

-

-

-

Educazione fisica

2

2

2

2

2

2

2

2

TOTALE ORE

36

36

34

35

35

34

36

36

* la lingua straniera del triennio MERCURIO è sempre l'inglese
** Nelle ore tra parentesi è previsto lo studio in laboratorio, in codocenza con un insegnante competente in tecnologie informatiche
*** Per «informatica» si intende una materia di studio del trienno MERCURIO. L'uso del personal computer è esteso di fatto a tutti e tre gli indirizzi
Le ore del corso IGEA sono in totale 176. Le ore del corso IGEA/MERCURIO sono 178

* Liceo Scientifico

L'indirizzo di studio è finalizzato al conseguimento di una solida preparazione di base, in grado di permettere un valido accesso all'istruzione universitaria nel ramo scientifico o umanistico. A questo scopo viene fatto opportuno uso dei seguenti laboratori: scienze e fisica, linguistico, informatico, multimediale, di disegno. L'uso dei laboratori costituisce un supporto alla motivazione e alla qualità dell'apprendimento. Allo scopo di ampliare e consolidare lo studio della lingua straniera e delle numerose richieste avanzate dalle famiglie, la programmazione autonoma dell'Istituto prevede da tempo l'insegnamento curricolare di due lingue straniere: inglese e tedesco.

Orario settimanale delle lezioni

MATERIE DI STUDIO

I

II

III

IV

V

Religione/ attività alternative o nessuna attività

1

1

1

1

1

Lingua e letteratura italiana

4

4

4

3

4

Lingua e letteratura latina

4

5

4

4

3

Lingua e letteratura inglese

3

3

3

3

3

Lingua e letteratura tedesca

3

3

3

3

3

Storia

3

2

2

2

3

Geografia

2

-

-

-

-

Filosofia

-

-

2

3

3

Matematica

5

5

3

3

3

Fisica

-

-

2

3

3

Scienze naturali, chimica, geografia

-

2

3

3

2

Disegno e storia dell'arte

2

2

2

2

2

Educazione fisica

2

2

2

2

2

TOTALE ORE

29

29

31

32

32

NB Con l'introduzione della seconda lingua straniera e altri lievi ritocchi alle ore di ordinamento - aggiunta di un'ora di storia dell'arte in prima e riduzione di un'ora in seconda, compensazione in seconda tra matematica (da 4 a 5h) e prima lingua straniera (da 4 a 3h) - il totale delle ore del corso liceale passa da 139 a 153, con un incremento di 14 ore. A partire dall'anno scolastico 2001/2002, nell'ambito della cosiddetta «area dell'autonomia», l'insegnamento di entrambe le lingue straniere sarà affidato a docenti in organico funzionale. Alla seconda lingua straniera ha finora pensato il bilancio dell'Istituto, attingendo ai fondi assegnati per gli interventi didattici integrativi, e coinvolgendo docenti dell'istituto disponibili al servizio straordinario.

* Istituto Professionale per i servizi commerciali e turistici

L'indirizzo di studio offre ai suoi iscritti concrete opportunità professionali in settori operativi ben definiti, unite a una formazione culturale di base adeguata ai tempi. Tale obiettivo viene realizzato nell'ambito di un corso triennale così strutturato:
-
un biennio unico per l'indirizzo Economico-aziendale e Turistico, caratterizzato dalla presenza di un'area di formazione umanistico-scientifica di base, da un'area comprendente le materie di indirizzo professionale e un'area di approfondimento, affidata alla programmazione autonoma dell'Istituto
- alla fine del biennio può essere scelto l'indirizzo Economico-aziendale ovvero, se il numero di iscritti lo consentirà, anche l'indirizzo Turistico. Alla fine del terzo anno si ottiene il diploma di qualifica.
- dopo il conseguimento del diploma di qualifica, a partire dall'anno scolastico 2001/2002 sarà possibile proseguire gli studi fino al quinto anno, sviluppando le materie del biennio con l'uso intensivo dei laboratori informatici (indirizzo Economico-aziendale) o con l'approfondimento delle lingue straniere (indirizzo Turistico).

Orario settimanale delle lezioni (indirizzo Economico-aziendale)

MATERIE DI STUDIO I II MATERIE DI STUDIO III IV V
  AREA COMUNE     AREA COMUNE  
Italiano 5 5

Italiano

3 4 4
Storia 2 2

Storia

2 2 2
Lingua tedesca 3 3

Lingua tedesca

3 - -
Diritto ed economia 2 2        
Matematica e informatica 4 4

Matematica e informatica

3 3 3
Scienza della terra, biologia 3 3   - - -
Educazione fisica 2 2

Educazione fisica

2 2 2
Religione / attività alternativa /
nessuna attività
1 1

Religione / attività alternativa /
nessuna attività

1 1 1
TOTALE AREA COMUNE    

TOTALE AREA COMUNE

14 12 12
  AREA INDIRIZZO     AREA INDIRIZZO  
Lingua inglese 4 4

Lingua inglese

3 3 3
Economia aziendale 5 5

Economia aziendale

7 (1*) 7(3*) 8(3*)
Contabilità al computer
e applicazioni gestionali
5 5

Informatica gestionale

3 3 3
     

Laboratorio trattamento testi

2 - -
     

Diritto ed economia

4 3 4
     

Geografia economica

3 2 -
AREA DI APPROFONDIMENTO 4 4

AREA DI APPROFONDIMENTO

4 - -
TOTALE ORE SETTIMANALI 40 40   40 30 30

* in compresenza con l'insegnante di trattamento testi.
A partire dall'anno scolastico 2001/2002, la Provincia Autonoma di Trento ha autorizzato il funzionamento del biennio professionalizzante. Nei progetti dell'Istituto c'è l'arricchimento dell'offerta formativa con un approfondimento nel triennio, finalizzato al conseguimento della patente europea di informatica (ECDL).

* Organizzazione.
Dirigenza scolastica e collegialità. Competenze, responsabilità, controllo del dirigente scolastico. Competenze, responsabilità, controllo degli organi collegiali a livello di classe e di istituto. L'immagine dell'Istituto. La rappresentanza dell'Istituto e la promozione della sua immagine.

L'organizzazione dell'Istituto prevede la compresenza di un sistema di organi partecipati di natura collegiale, con poteri e responsabilità variamente articolate, e di un capo di istituto, le cui competenze e responsabilità sono state notevolmente accresciute e riconosciute tali da richiedere il cambiamento del nome che designa la funzione: da preside a dirigente scolastico.

* Dirigente scolastico. Ha la rappresentanza dell'Istituto, assolve a tutte le funzioni previste dalla legge e dai contratti collettivi in ordine alla direzione e al coordinamento, alla promozione e alla valorizzazione delle risorse umane e professionali, nonché alla gestione del patrimonio finanziario e strumentale, con responsabilità più organicamente connesse ai risultati. Assume le decisioni di sua competenza, volte a promuovere e realizzare il Progetto di Istituto sia sotto il profilo didattico-pedagogico, sia sotto quello organizzativo e finanziario. E' affiancato da tre figure titolari di funzioni obiettivo e da due collaboratori, di cui uno ricopre la funzione obiettivo di vicariato nella gestione unitaria dell'Istituto. Un'altra funzione, quella di responsabile della sicurezza (legge 626/94), è esercitata da un docente che segue da vicino le operazioni di adeguamento dell'immobile alle norme, la simulazione delle evacuazioni, la verifica di impianti e norme di sicurezza interne, e indica al dirigente scolastico a quali unità di personale distribuire i vari incarichi previsti dalle norme.
*
Collaboratori del dirigente scolastico. Nel 2000/2001 sono quattro. Uno di loro, scelto dal dirigente scolastico in seno al collegio, garantisce la continuità della funzione direttiva in assenza o impedimento del dirigente, e ricopre una delle tre funzioni obiettivo assegnate alla scuola in base al numero degli studenti iscritti («gestione unitaria» dell'istituto, in collaborazione con il dirigente) . Degli altri tre collaboratori, due ricoprono altrettante funzioni obiettivo («orientamento» e «progetti satellite»). Il quarto collaboratore è responsabile della sezione staccata ed è delegato a presiedere le commissioni buoni libro, assistenza, viaggi di istruzione.
*
Docenti coordinatori di classe. Sono proposti dal dirigente scolastico al collegio dei docenti, che ratifica. Sono delegati alla verifica delle attività di classe, ferme restando l'autonomia dei singoli docenti e la loro libertà di insegnamento. In assenza o impedimento del dirigente scolastico, sono delegati una tantum a presiedere i consigli, anche quelli riservati alla valutazione periodica e finale. Su indicazione dei docenti del consiglio, e in preparazione alla valutazione intermedia, propongono un quadro di interventi pomeridiani di recupero e sostegno. Presentano al consiglio le attività educative extracurricolari, organizzate per la classe, con particolare riferimento alle visite e ai viaggi di istruzione. Coordinano i rapporti scuola-famiglia in relazione alla classe che coordinano, riferendone ai colleghi e al dirigente scolastico. Offrono consulenza ai colleghi, specie a quelli incaricati delle funzioni obiettivo, oltre che al dirigente scolastico, su questioni inerenti l'attività di classe.
*
Docenti responsabili di dipartimento. In riunioni periodiche, convocate dal dirigente scolastico, si riuniscono in orario non coincidente con le lezioni per coordinare programmi e attività individuali dei docenti, relative a ciascuna materia di insegnamento. I dipartimenti sono così costituiti: 1. materie letterarie e artistiche; 2. lingue straniere; 3. matematica; 4. tecnologie dell'informazione e della comunicazione; 5. scienze naturali; 6. discipline aziendali; 7. educazione fisica e sportiva; 8. interventi didattici speciali; 9. studenti di lingua materna non italiana. Il dipartimento 7. cura in modo particolare gli studenti portatori di handicap, inseriti nelle rispettive classi, e ogni situazione didattica che non rientri nelle ordinarie attività di recupero e sostegno individualizzato.
*
Responsabili di laboratori, palestre e aule speciali. Curano il buon andamento delle aule attrezzate, intendendo per tale le questioni ordinarie e straordinarie connesse con la loro istituzione e il loro funzionamento, in collaborazione con il personale tecnico eventualmente assegnato.
*
Collegio dei docenti. Definisce le linee generali del progetto di istituto, gli obiettivi formativi, i criteri metodologici e ogni altra questione di competenza. Approva il progetto educativo, la programmazione didattica, l'adozione dei libri di testo, le modalità degli interventi didattici educativi e integrativi (IDEI), i criteri di gestione del fondo di istituto per detti interventi. Indica al dirigente scolastico i docenti responsabili delle funzioni obiettivo e la composizione delle commissioni di lavoro.
*
Consiglio di istituto. In stretta collaborazione con il collegio dei docenti, definisce le linee generali del progetto di istituto, delibera il bilancio preventivo e il conto consuntivo, dispone sull'impiego delle risorse finanziarie. Anche se il volume delle sue delibere risulta notevolmente ridotto dalle nuove competenze attribuite ai dirigenti scolastici, il ruolo del consiglio di istituto resta fondamentale per garantire la partecipazione attiva di tutte le componenti alla gestione formativa unitaria.
*
Consigli di classe, nella composizione prevista dalle disposizioni vigenti. Gestiscono e controllano l'andamento didattico della classe, nel quadro generale del progetto di istituto e nell'autonomia che loro compete. Con la sola presenza dei docenti , e la presidenza del dirigente scolastico o del docente coordinatore di classe, provvedono alla valutazione periodica e finale degli studenti.
*
Commissioni di lavoro. Costituite in permanenza o ad hoc, affiancano gli organi collegiali costituiti (consigli di classe, consiglio di istituto, giunta esecutiva), preparandone i lavori o mettendone in atto le delibere.

CALENDARIO SCOLASTICO

Prevede la distribuzione razionale dei giorni a disposizione del Consiglio di Istituto, che andranno a integrare, senza creare "finestre" o interruzioni di sorta, i periodi di sospensione delle attività didattiche. Si è visto, e sperimentato, che ulteriori periodi di sospensione delle lezioni da destinare al recupero e al sostegno in ore antimeridiane, producono interferenze con le attività condotte dalle scuole viciniori, sia per quanto riguarda i docenti che per quanto riguarda le famiglie.
Dal prossimo anno scolastico sarà messa allo studio la possibilità della settimana corta, con sospensione delle lezioni il sabato. La decisione, in ogni caso, implica almeno l'esame delle realtà scolastiche del territorio, e possibilmente accordi con le scuole viciniori.

EROGAZIONE AGEVOLAZIONI, SUSSIDI E ASSISTENZA

Su delega del collegio dei docenti, un'apposita commissione amministrerà l'erogazione di sussidi relativi ai libri di testo e ad altre forme di concorso con le famiglie alle spese sostenute per l'istruzione, ivi compresa la partecipazione a visite e viaggi organizzati dalla scuola. L'eventuale erogazione del sussidio avverrà sulla base delle disponibilità di bilancio, e in presenza di condizioni accertate di necessità che giustifichino tale erogazione. Il requisito del merito è condizione preferenziale di accesso ai sussidi. L'erogazione avviene su delibera dell'ente competente (il consiglio di istituto o il consiglio di amministrazione dell'ente erogatore del sussidio). A questo proposito, si richiamano le borse di studio annualmente concesse agli studenti di questo Istituto dalla Fondazione Tava, amministrata dal Comune di Mezzolombardo sulla base di uno statuto e di precisi requisiti di profitto, coniugati con altri elementi come il reddito familiare, su segnalazione al dirigente scolastico da parte dei rispettivi consigli di classe.

* Relazioni e reti.
Scuola e famiglia. Scuola e territorio. Scuola e amministrazione. Scuola e informazio-ne/comunicazione. L'Istituto "Martini" e le altre scuole della provincia. Relazioni più ampie in ambito scolastico nazionale e internazionale.

L'autonomia scolastica prevede, nel suo versante relazionale, la revisione e il potenziamento dei rapporti tra scuola e famiglia, tra scuola e territorio, tra scuola e amministrazione. La scuola dovrebbe poter gestire questi rapporti con nuovi e notevoli margini di articolazione rispetto al sistema, e con conseguenti accresciute responsabilità etiche, professionali e giuridiche.

L'informazione e la comunicazione, curate attraverso i canali tradizionali e per mezzo delle tecnologie informatiche e telematiche, sono una dimensione importantissima dell'autonomia, attraverso la quale la scuola propone il Progetto di Istituto, acquisisce dati e notizie utili alla verifica e all'aggiornamento dell'azione formativa, crea una rete di relazioni in grado di garantire il consenso e la partecipazione reale delle persone fisiche e giuridiche, dei singoli e dei gruppi. In altre parole, attraverso l'informazione e la comunicazione consapevolmente ed efficacemente orientate, la scuola cura la propria immagine ed esalta la propria azione pubblica nell'ambito del sistema formativo locale e nazionale, integrandola con l'azione di altri sistemi e di altri enti, gruppi e persone.

Nei rapporti con le famiglie, la scuola persegue il massimo di trasparenza e di condivisione di poteri e responsabilità. Per fare questo, occorre che la sua produzione, i suoi dati e i suoi archivi siano facilmente consultabili, dall'interno e dall'esterno. A parte i dati di cui è opportuno tutelare la riservatezza, perché propri della sfera privata, la cultura della visibilità impone la trasparenza di compiti, procedure e funzioni. In questo senso è importante che la scuola si prepari a digitalizzare i propri archivi, non tanto per non ricorrere al supporto cartaceo, quanto per impostare l'archiviazione su criteri di massima accessibilità. L'archiviazione elettronica dei dati, ivi compreso un eventuale libretto elettronico dello studente, sembra essere la strada migliore per giungere in fretta a una dimensione di accesso totale, e nello stesso tempo selezionato, alle informazioni relative alla formazione per programmi e per progetti, alla valutazione dello studio, delle conoscenze, delle competenze e delle capacità degli studenti, alla valutazione analitica e sintetica dell'operato della scuola, in forme non lesive dell'autonomia professionale e in una prospettiva di collaborazione e fiducia tra scuola e famiglie.

Nei rapporti con il territorio, è da chiarire anzitutto quali siano i confini, spaziali e culturali, nel cui ambito l'azione di questa scuola si esplica, e con quali responsabilità. Il territorio con cui si confronta, in termini di servizio e in termini di formazione, non ha carattere di omogeneità, né una dimensione amministrativa territoriale costituita. Morfologicamente parlando, è alquanto vario. Dal punto di vista economico-produttivo, i settori primario e secondario sono fiorenti e bene integrati, in un quadro che ha come sfondo integratore visibile la cultura della cooperazione e l'iniziativa d'impresa. Il settore terziario tende a costituirsi in forme avanzate, nella tutela della tradizione e nell'esplorazione di forme innovative. Talvolta si fa coincidere l'idea di sviluppo con la crescita dei volumi edificati e di traffico viario, e questo tocca da vicino anche la scuola, soprattutto per ciò che riguarda il rinnovo della sede e la messa a norma degli ambienti. Da parte sua, la scuola ha sostenuto a più riprese che l'efficacia dell'azione educativa e didattica non dipende dai volumi dei contenitori e delle strutture, quanto dalla qualità dei contenuti, dei metodi e delle relazioni. Poiché, dopo l'enunciazione di questo principio programmatico, si è registrato un notevole incremento delle iscrizioni (pari all'otto per cento nel 2000/2001 rispetto al 1999/2000), si continuerà su questa linea. Saranno comunque cercati e sollecitati i confronti con l'amministrazione locale e provinciale in fatto di strutture edilizie, attualmente inadeguate anche dal punto di vista della sicurezza.

I rapporti con le aziende e con gli enti locali sono buoni. Nell'ambito dei progetti provinciali (Daedalus, Salute, Ambiente) è quasi sempre agevole per la scuola trovare riscontro alle proprie esigenze formative, e nello stesso tempo offrire supporto alle esigenze produttive e amministrative degli altri enti. La scuola intende curare questo versante con particolare attenzione, sia per quanto riguarda l'aggiornamento e i rinnovi del progetto formativo, sia per quanto riguarda la funzione orientatrice che la scuola esercita nei confronti degli studenti che cercano lavoro o che intendono proseguire gli studi a livello universitario.

I rapporti con le altre scuole del territorio e con l'amministrazione periferica rappresentano un'altra dimensione importante, sia dal punto di vista funzionale sia dal punto di vista consorziale. Una rete di scuole dell'indirizzo professionale coinvolge Mezzolombardo in ambito regionale, fra Bolzano e Trento. Con le scuole dell'obbligo del bacino di utenza della Val di Non, della piana Rotaliana e dell'Altipiano della Paganella, l'Istituto ha stabilito un rapporto particolarmente attento alle esigenze di continuità, orientamento alle scelte, aggiornamento del personale, analisi dei dati e degli esiti formativi. Si cercherà di potenziare questi rapporti, tenendo sempre conto, tuttavia, che il tempo della scuola non è illimitato e che la funzione precipua dell'Istituto «Martino Martini» di Mezzolombardo, al di là delle reti di relazioni che potrà e dovrà stabilire con gli enti e le altre scuole del territorio, è di promuovere lo studio organico e l'acquisizione di competenze e padronanze individuali nell'ambito di tre precisi e distinti indirizzi di studio.

* Valutazione del progetto e impiego dei fondi per la qualità.
G
li strumenti di valutazione del Progetto di istituto. Gli strumenti di valutazione dello studio. Valutazione e progettualità. Valutazione esterna e autovalutazione. La valutazione nel tempo.

La valutazione del Progetto di Istituto del «Martino Martini» è affidata anzitutto alla verifica settimanale, effettuata dallo staff di direzione, che a giorni stabiliti si riunisce per prendere in esame l'andamento gestionale unitario. Il dirigente scolastico e i suoi collaboratori, sulla base di un rilevamento quotidiano delle questioni più significative, o di casi individuali o di gruppo meritevoli di attenzione speciale, elaborano strategie e correzioni alla programmazione didattica, che, come si è detto, traduce anno per anno i principi fondamentali e le varie sezioni del Progetto.

Per la valutazione del personale, l'autonomia delle scuole non prevede alcuna competenza specifica al di là di quanto previsto dalla legge e dai contratti nazionali e provinciali. Per quanto riguarda la valutazione degli alunni, intesa come valutazione del profitto, si rinvia, ugualmente, alle norme di legge, nonché ai criteri interni relativi alla somministrazione dei voti in decimi sui documenti relativi alla valutazione periodica e finale, con arrotondamento ai centesimi nelle due valutazioni informali ("pagelline") a metà di ciascun quadrimestre. Quest'ultimo parametro si ottiene mediante media aritmetica dei voti di profitto decimali conseguiti in ciascuna materia, con arrotondamento ai venticinque centesimi: «+» = 0.25; «½» = 0.50; «-» = 0.75 aggiunto al voto in decimi immediatamente inferiore (es. «6-» = 5.75) -. È prevista anche una tabella di valutazione omogenea dei crediti formativi, alla quale i consigli di classe si attengono in sede di scrutinio finale:

TIPOLOGIA DI ESPERIENZA PUNTI PER OGNI ESPERIENZA CERTIFICATA TETTO MASSIMO DI PUNTI PER TIPOLOGIA
Stages del Progetto DAEDALUS 0.50-1 2
Attività lavorative, professionalizzanti
e non professionalizzanti
(il consiglio di classe darà la sua valutazione, caso per caso)

0.25-0.50

1
Attività culturali 0.25 1
Attività ricreative e artistiche 0.10 0.30
Attività ambientalistiche, volontariato,
meriti sportivi
0.10 0.50

Per quanto attiene alla cosiddetta «autovalutazione», si ritiene opportuno aprire una parentesi. La scuola non può essere assimilata tout-court a un'azienda produttrice di merce di largo consumo. Lo studio non è né una merce né un prodotto di largo consumo, la cui «qualità» o «gradevolezza» si possa migliorare ricorrendo solo a indagini di mercato. Il ricorso eccessivo all'autovalutazione può produrre, in determinati contesti, autostima positiva irrazionale o non adeguatamente fondata; moltiplica gli investimenti sulla qualità certificata o certificabile di «competenze» svincolate da antiche e nuove discipline; mortifica l'interesse individuale a raggiungere conoscenze affidate in prevalenza a forme di eterovalutazione obiettiva. Non intendiamo difendere d'ufficio il sistema valutativo tradizionale in decimi, come «sanzione riferita al profitto». Intendiamo, piuttosto, valorizzare i criteri oggettivi di valutazione dei risultati, messi in atto da tempo dai docenti di economia aziendale, matematica, fisica e scienze nella valutazione delle prove scritte delle loro discipline.

L'Istituto si propone, una volta l'anno, nella prima settimana di maggio, con un anticipo di almeno dieci giorni sul collegio dei docenti destinato all'adozione dei libri di testo, di distribuire a tutti i docenti un questionario di autovalutazione, che non sostituirà ma accompagnerà la relazione individuale finale sull'attività professionale svolta nel corso dell'anno scolastico. Il questionario di autovalutazione, strumento a uso esclusivo del collegio dei docenti, risponde alle esigenze rappresentate nel Progetto di Istituto. Esso integra e non sostituisce la relazione finale individuale, da consegnare entro il 30 giugno di ogni anno. Il questionario riguarderà: 1. lo svolgimento dei programmi; 2. le scelte metodologiche; 3. le attività svolte, con un bilancio dei risultati ottenuti; 4. le proposte per l'anno successivo; 5. l'enunciazione delle difficoltà incontrate nell'anno in corso; 6. il bilancio del lavoro svolto in consiglio di classe; 6. la valutazione dell'andamento didattico della classe nella propria materia. Nella relazione finale, gli insegnanti coordinatori di classe valuteranno l'andamento didattico complessivo della classe. Lo staff di direzione, nel lasso di tempo tra la consegna del questionario e il collegio, analizzerà i questionari e sottoporrà i risultati all'attenzione dei docenti nel corso della seduta. Le risultanze emerse dal dibattito saranno utilizzate in settembre dal dirigente e dallo staff dell'anno scolastico successivo, come indicazioni di metodo per la programmazione didattica.

Il gradimento dell'utenza sul servizio offerto potrà costituire un elemento orientativo per la valutazione interna del progetto di istituto. Il collegio dei docenti e il consiglio di istituto si impegnano a prestare attenzione alle proposte che giungeranno dall'utenza, nell'esercizio delle sfere specifiche di competenza.

L'impiego dei fondi per la qualità intende potenziare sia le risorse umane, sia le risorse didattiche. Per quanto riguarda le risorse umane, l'impiego dei fondi andrà a incentivare: a) l'aggiornamento e l'autoaggiornamento del personale, nel rispetto del diritto alla libertà di formazione e tenendo conto delle esigenze dell'Istituto; b) le attività didattiche integrative e aggiuntive e l'attuazione dei progetti in corso, con particolare riferimento a quelli finalizzati a un prodotto o a un risultato formativo; c) la produzione di materiale didattico originale, finalizzato ai risultati formativi; d) miglioramento delle relazioni, con particolare riferimento ai rapporti con le famiglie. Si precisa che l'ordine di enunciazione non esprime alcuna esigenza di priorità di un'attività rispetto all'altra.

Per quanto riguarda le risorse didattiche, l'impiego dei fondi andrà a potenziare: a) la biblioteca dell'Istituto, adeguandola alle esigenze di tutti e tre gli indirizzi di studio; b) il laboratorio di fisica e scienze naturali, adeguandolo in modo particolare agli insegnamenti istituiti in funzione dei nuovi corsi; c) laboratori di informatica, con stretto riferimento all'evoluzione tecnologica ma soprattutto alla qualità dell'insegnamento.

La competenza a predisporre il piano di impiego dei fondi per la qualità è del dirigente scolastico e dei suoi collaboratori. La responsabilità della sua approvazione spetta al collegio dei docenti. Il controllo in fase di esecuzione spetta al dirigente scolastico. Nella predisposizione dei bilanci di istituto, triennale e di esercizio, si terrà conto di questa impostazione nelle scelte di merito che spettano al collegio dei docenti - per quanto riguarda la scelta dei tempi e dei materiali - e al consiglio di istituto - per quanto riguarda l'impostazione, l'approvazione e l'adozione di un rendiconto generale.


 

 

Il Progetto educativo dell'Istituto «Martino Martini»
è stato approvato martedì 13 febbraio e mercoledì 7 marzo
in Collegio dei docenti e in Consiglio di Istituto,
all'unanimità in entrambe le sedi.

Questa stesura è stata approvata dal Collegio dei docenti
mercoledì 23 maggio 2001.

updated: 01-05-25

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