Istituto di Istruzione «Martino
Martini»
Liceo Scientifico - Istituto
Tecnico Commerciale
Istituto Professionale per i Servizi Commerciali e
Turistici
P.zza Vittoria,3 - 38017 Mezzolombardo (Trento)
Fax 0461/601470 - Tel.0461/601122 - Cod.Fisc.80015240221
http://space.tin.it/scuola/pvjbi/ - EMAIL martpres@tin.it
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PROGETTO DI ISTITUTO
|
* Premessa.
Cos'è un progetto educativo di istituto. I principi
fondamentali di un progetto educativo di istituto. Il
progetto educativo dell'Istituto «Martino Martini» di
Mezzolombardo e le sue caratteristiche.
* Analisi del contesto.
Storia della scuola. La sua nascita e la sua
intitolazione. La sua tradizione educativa e didattica.
Analisi del bacino di utenza. Le attività produttive e i
servizi. L'amministrazione comunale e i suoi progetti per
l'istruzione. Come rapportarsi al contesto.
* Progettazione e progetti
formativi.
Il ruolo della scuola tra progettazione e progetti. Le
scelte dell'Istituto «Martino Martini»: progetto
educativo e progetti satellite. La gestione dei progetti
e le funzioni obiettivo.
* Programmazione didattica e di
spesa
Cos'è la programmazione didattica. Progetto educativo e
programmazione didattica. I piani di lavoro dei docenti,
poteri e responsabilità dei consigli di classe,
responsabilità e controllo del collegio docenti. La
programmazione didattica e di spesa dell'Istituto «Martino
Martini».
* Strutture della didattica.
L'impianto dei tre indirizzi
di studio. I programmi di studio. I corsi post-qualifica
dell'indirizzo professionale. Il patrimonio. Le risorse
umane.
* Organizzazione.
Dirigenza scolastica e
collegialità. Competenze, responsabilità, controllo del
dirigente scolastico. Competenze, responsabilità,
controllo degli organi collegiali a livello di classe e
di istituto. L'immagine dell'Istituto. La rappresentanza
dell'Istituto e la promozione della sua immagine.
* Relazioni e reti.
Scuola e famiglia. Scuola e
territorio. Scuola e amministrazione. Scuola e informazio-ne/comunicazione.
L'Istituto "Martini" e le altre scuole della
provincia. Relazioni più ampie in ambito scolastico
nazionale e internazionale.
* Valutazione del progetto e
impiego dei fondi per la qualità.
Gli strumenti di valutazione
del Progetto di istituto. Gli strumenti di valutazione
dello studio. Valutazione e progettualità. Valutazione
esterna e autovalutazione. La valutazione nel tempo.
|
* Premessa.
Cos'è un Progetto educativo
di istituto. I principi fondamentali di un progetto
educativo di istituto. Il progetto educativo dell'Istituto
«Martino Martini» di Mezzolombardo e le sue
caratteristiche.
Il
Progetto educativo di Istituto, d'ora in avanti «Progetto»,
previsto dal vigente regolamento dell'autonomia
scolastica nella Provincia autonoma di Trento, è un
documento sintetico, facilmente accessibile,
continuamente aggiornato, che definisce le premesse
metodologiche e i contenuti dell'azione educativa e
didattica, le regole di convivenza interna e i servizi
offerti dall'Istituto.
Il
Progetto dell'Istituto di Istruzione «Martino Martini»,
nelle sue linee generali, è stato presentato sabato 16
dicembre 2000 alla cittadinanza di Mezzolombardo e a
tutti gli interessati provenienti dal bacino di utenza
della scuola, in occasione della «Giornata di Scuola
Aperta». Il dirigente scolastico e alcuni insegnanti ne
hanno riassunto le linee generali alle famiglie
intervenute. Martedì 13 febbraio 2001 il Collegio dei
docenti dell'Istituto ha approvato il progetto nella sua
prima stesura. Mercoledì 7 marzo 2001 il Consiglio di
Istituto lo ha esaminato e approvato a sua volta. Il
Progetto verrà periodicamente rivisto nelle sedi che ne
hanno competenza, e almeno una volta nel mese di maggio
di ogni anno, nella seduta del Collegio destinata all'adozione
dei libri di testo.
I principi fondamentali di ogni progetto di istituto del
sistema scolastico italiano devono ispirarsi, da una
parte, ai principi generali della Carta costituzionale,
in fatto di pari opportunità, di partecipazione al
processo formativo e alla gestione scolastica, di diritto
allo studio e alla formazione permanente; dall'altra, ai
principi e ai progetti educativi enunciati dall'Unione
Europea. Le scuole della Provincia Autonoma di Trento,
nell'esercizio della loro autonomia gestionale, devono
anche ispirarsi ai principi generali e ai programmi
educativi elaborati dalla Provincia Autonoma di Trento
nell'esercizio della sua autonomia in materia scolastica
e formativa.
I
principi fondamentali del Progetto dell'Istituto di
Istruzione «Martino Martini» di Mezzolombardo, nel
quadro generale già delineato, dedicano particolare
attenzione, da una parte, alle attese e alle esigenze del
bacino di utenza da cui provengono i suoi alunni; dall'altra,
agli orientamenti generali di educazione alla
cooperazione internazionale e alla pace, in una cultura
di buona convivenza e di attenzione ai diritti universali
dell'uomo e del cittadino.
Il progetto ha le seguenti caratteristiche:
a) Richiama per sommi capi le norme nazionali e
provinciali sull'istruzione pubblica.
b) Enuncia le finalità formative dell'Istituto, di
natura culturale e professionale, nel quadro delle
finalità del sistema scolastico nazionale e provinciale.
c) Analizza le strutture e i servizi del territorio, come
contesto socioculturale e come bacino di utenza.
d) Riassume le risorse istituzionali (patrimoniali, umane,
finanziarie).
e) Rende note le attività curricolari (programmi) ed
extra-curricolari (progetti), in cui consiste l'offerta
formativa dell'Istituto nel suo complesso.
f) Definisce le prescrizioni sulla convivenza (regolamento
interno), gli schemi di funzionamento (organigrammi), le
modalità del rapporto con l'utenza (Carta dei servizi).
g) Studia le relazioni dell'Istituto con enti, gruppi e
persone, al fine di potenziare e migliorare la propria
rete di scambi.
h) Individua gli strumenti di valutazione del progetto e
i parametri di valutazione dello studio, nel quadro delle
norme nazionali e provinciali vigenti, con uno sguardo
critico ai sondaggi d'opinione e alle più recenti
tecniche di indagine di mercato, progettate e attuate in
ambito aziendale.
Il
Progetto non ha carattere permanente: è dinamico, come
tutti i progetti educativi, dunque si aggiorna in
relazione al mutare degli orientamenti delle scienze dell'educazione
e al mutare del quadro normativo e culturale di
riferimento. Per quadro di riferimento s'intende il
complesso di norme nazionali e provinciali sull'istruzione
pubblica, amministrate, applicate e interpretate nell'interesse
dell'utenza, alla luce delle esigenze del mercato del
lavoro e della formazione. In questo senso il Progetto
potrà essere rivisto, ogni volta che se ne sentirà l'esigenza,
dagli organi dell'Istituto che hanno competenza a farlo.
A questo scopo saranno ascoltate in primo luogo le
proposte delle componenti scolastiche, quindi i pareri
degli enti istituzionali e culturali interessati al
progetto, nonché le esigenze del mondo aziendale, ferma
restando l'autonomia dell'Istituto, definita,
riconosciuta e tutelata dalla legge, in fatto di scelte
formative di carattere culturale e professionale.
La
verifica del Progetto di Istituto avrà luogo nel corso
del collegio dei docenti tradizionalmente convocato per l'adozione
dei cosiddetti «libri di testo», e cioè la
bibliografia didattica disponibile sul libero mercato
editoriale e calibrata sui programmi curricolari. I libri
di testo, come è noto, non sono l'unico strumento di cui
le scuole si avvalgono nell'esercizio dell'azione
formativa. Per queste esigenze, oltre che dei libri di
testo, ci si avvale di materiali appositamente
selezionati e predisposti in autonomia e in economia. Se
l'adozione dei libri di testo è richiesta in anticipo
dagli editori rispetto all'inizio delle lezioni, per
garantirsi il tempo necessario a valutare le richieste e
di immettere sul mercato i prodotti, anche la scuola ha
bisogno di prepararsi per tempo al nuovo anno scolastico.
È dunque importante che il Progetto di Istituto preveda
modi e tempi di tale preparazione, alla quale il più
delle volte si dovrebbe accompagnare una revisione e un
aggiornamento del documento programmatico. Il Progetto,
infatti, ha dei solidi principi di fondo, ma in massima
parte è flessibile, in quanto presiede a un preciso
segmento di formazione che fa parte della «formazione
per tutta la vita».
Il
Collegio docenti di maggio, a conclusione dell'anno
scolastico, è l'occasione migliore per fare il punto sul
rapporto tra formazione curricolare (standard) e il
cosiddetto spazio dell'autonomia. Vi si porranno le
premesse per l'aggiornamento del Progetto di Istituto, da
ratificare, sempre in Collegio, nel successivo mese di
settembre, quando le lezioni del nuovo anno scolastico
non sono ancora iniziate e si è impegnati nella verifica
dello studio estivo. Quest'ultimo è di competenza degli
studenti, assistiti dalle rispettive famiglie, sulla base
di programmi personalizzati assegnati dalla scuola in
funzione dei debiti formativi non assolti.
Nella
gestione di questa «partita doppia» della formazione,
la scuola sembra oggi più attenta all'erogazione dei
crediti che alla riscossione dei debiti. Ciò ingenera la
falsa idea che i debiti formativi si possano accumulare
senza interessi, sperando nella loro cancellazione in un
regime di perenne e generalizzata sanatoria, mentre i
crediti vanno tesaurizzati e si riscuotono sempre
individualmente. Parlare di fallimento dell'azione
formativa pubblica, di fronte a questa «gestione allegra»
della formazione individualizzata, sarebbe forse
indulgere all'economicismo e all'aziendalismo più di
quanto non si addica alla sfera formativa, che ha la sua
specificità.
Proprio
per questo la scuola rivendica l'autonomia della
formazione per tutta la vita, in termini culturali e
professionali, rispetto alla formazione aziendale,
orientata all'impiego ottimizzato della manodopera in un
arco di vita limitato, che poi è quello della massima
capacità produttiva degli individui e dei gruppi.
Questo Progetto è entrato in vigore giovedì 8 marzo
2001, il giorno successivo alla sua approvazione in
Consiglio di Istituto. La prima verifica, dopo un
rodaggio di due mesi, è avvenuta nel Collegio dei
docenti del 23 maggio 2001. Per dare modo alla
Sovrintendenza Scolastica di accogliere le richieste
della scuola che rientrano nella cosiddetta «area dell'autonomia»,
la proposta di organico di diritto 2001/2002 avverrà,
per le classi, sulla base delle previsioni possibili; e
per le cattedre, sulla base dei quadri orario allegati a
questo Progetto. Esso sarà esposto in permanenza all'albo
della scuola, nella sua versione più aggiornata, e sarà
consultabile in rete, nel sito web http://space.tin.it/scuola/pvjbi/ .
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* Analisi del contesto.
Storia della scuola. La sua
nascita e la sua intitolazione. La sua tradizione
educativa e didattica. Analisi del bacino di utenza. Le
attività produttive e i servizi. L'amministrazione
comunale e i suoi progetti per l'istruzione. Come
rapportarsi al contesto.
L'Istituto «Martino Martini»
di Mezzolombardo è di istituzione recente. Nato nell'anno
scolastico 1971/72 come sede staccata dell'Istituto
Tecnico Commerciale «Antonio Tambosi» di Trento, aveva
una quarantina di alunni e tre classi. In breve gli
alunni sono diventati circa 400 e le classi 17. All'epoca
non esistevano i due poli scolastici (scientifico e
tecnico) di Cles: essi oggi attraggono buona parte dell'utenza
della Val di Non e della Val di Sole che un tempo
gravitava su Mezzolombardo. Anche la propensione a
scegliere i licei scientifici cittadini ha contribuito a
far calare negli anni il numero di studenti dell'Istituto,
nonostante l'offerta oggi si estenda anche al liceo
scientifico. Sono infatti meno di 300, allo stato attuale,
gli studenti iscritti alle diciassette classi dei tre
indirizzi.
Il funzionamento autonomo dell'Istituto decorre all'anno
scolastico 1979/80; e al 1983 la sua intitolazione a
Martino Martini, missionario gesuita in Cina nel secolo
XVII, geografo e storico di rilievo. La formazione
interdisciplinare del Martini, e la sua propensione a
studiare l'ambiente e le civiltà di popoli molto diversi
dal suo, riassume in modo efficace gli orientamenti
polivalenti dell'odierno Progetto di Istituto, attento
all'educazione internazionale e a un'offerta formativa
che spazia tra cultura umanistica, cultura tecnico-scientifica
e cultura dell'organizzazione aziendale.
La proposta formativa, soprattutto negli ultimi due anni,
è stata caratterizzata anche da una forte propensione al
dominio delle tecnologie informatiche e telematiche e al
loro utilizzo nelle attività didattiche, in modo
integrato allo studio di due lingue straniere moderne, l'inglese
e il tedesco. La gestione unitaria dell'istituto se ne
avvale nell'ordinario, all'interno del collegio dei
docenti, soprattutto nella progettazione didattica e
nella condivisione dei dati, delle strategie e delle
metodologie di insegnamento.
Come hanno messo in luce I sondaggi effettuati presso gli
alunni e le loro famiglie, ciò che interessa all'utenza,
prevalentemente, è che si metta l'accento sulla
preparazione allo studio universitario e all'occupazione
nei vari settori lavorativi e produttivi, tenendo
presente sia una solida preparazione culturale e
professionale, sia uno standard irrinunciabile, rispetto
alle esigenze di formazione a breve termine, relativo
alle conoscenze, competenze e abilità immediatamente
spendibili sul mercato del lavoro. In questo senso, la
richiesta delle aziende con le quali l'Istituto è
entrato in contatto nell'ambito, ad esempio, del Progetto
Daedalus e in ogni esperienza di alternanza tra scuola e
lavoro, si è sempre qualificata come richiesta di
formazione umana e culturale assestata, oltre che
aggiornata ai più recenti traguardi del sapere
scientifico, della cultura aziendale e del terziario.
L'attenzione a questa esigenza, che è delle famiglie
come degli imprenditori e dei responsabili dei servizi
amministrativi, è condivisa anche dal mondo
universitario, al quale una parte, sia pure limitata, dei
nostri diplomati si rivolge per il conseguimento di una
laurea. Si prevede che nei prossimi anni, con la riforma
dei cicli scolastici e dei corsi universitari, questa
tendenza al prolungamento degli studi possa aumentare. Ci
ha nel frattempo fornito dei dati illuminanti un
sondaggio telefonico presso i nostri diplomati degli
ultimi anni nell'indirizzo tecnico commerciale, i quali
ci hanno dichiarato di aver trovato un impiego o un
lavoro, coerente con il titolo di studio, entro un anno
dal conseguimento del diploma.
Come abbiamo già detto, riteniamo che un'utenza di 400
persone, ripartita al cinquanta per cento nell'indirizzo
tecnico (una sezione IGEA e un'altra MERCURIO, per un
totale di dieci classi), e per il restante cinquanta per
cento equamente ripartita tra liceo scientifico (un corso
completo, per un totale di cinque classi) e istituto
professionale (un triennio e un biennio, possibilmente
articolato in due indirizzi interni), possa rappresentare
l'assetto stabile dell'Istituto di Istruzione «Martino
Martini» di Mezzolombardo nell'anno scolastico 2004/2005.
Per raggiungere questo traguardo, tuttavia, occorre che
si sciolga il nodo della sede scolastica. Questo Istituto
ha più volte sollecitato, sia l'Amministrazione comunale,
sia il Servizio Istruzione del competente Assessorato
Provinciale, a prendere una decisione sull'alternativa
tra «polo scolastico», costruito ex novo nell'area già
individuata, e «cittadella scolastica» insediata in due-tre
edifici del centro storico, adattati all'uso scolastico
di un istituto con tre indirizzi di studio.
Se questo nodo non sarà sciolto al più presto, insieme
con l'estensione dell'insegnamento di due lingue
straniere e l'autorizzazione al funzionamento del biennio
professionale post-qualifica, sarà difficile che gli
obiettivi che la scuola si è posta possano essere
realizzati nei tempi previsti. La strategia della «scuola
di qualità» in attesa degli interventi strutturali, su
cui l'Istituto non ha competenza, se non sarà seguita
dagli interventi sulle strutture edilizie rischia di non
essere vincente nel lungo periodo. Ferme restando le
autonome sfere di competenza, si sollecitano pertanto le
Amministrazioni provinciale e locale a prendere atto di
questa analisi, più volte esposta e commentata in
entrambe le sedi, nell'interesse della scuola e della sua
utenza.
Dopo queste premesse, si forniscono i dati identificativi
dell'Istituto, secondo lo schema di cui alla circolare
prot. 51149/A41, diramata il 13 dicembre 2000 dal
Sovrintendente Scolastico di Trento.
Istituto |
Istituto di
Istruzione «Martino Martini» |
Indirizzo |
Piazza della Vittoria,
3 / Corso del Popolo, 35 |
Città |
38017 Mezzolombardo (Trento) |
Telefono / fax |
0461 601122 - 0461
601470 |
Email / URL |
martpres@tin.it
- http://space.tin.it/scuola/pvjbi/
|
Codice Istituto |
TNIS00300A |
Indirizzi di studio
Liceo Scientifico,
con due lingue
straniere |
La sperimentazione
della doppia lingua straniera al liceo,
anticipata alle famiglie come prospettiva
probabile fin dalla fondazione del liceo, non è
mai stata autorizzata dall'Amministrazione. La
scuola ha provveduto ogni anno a garantire questo
servizio con il fondo di istituto e grazie alla
disponibilità dei docenti di lingue in organico
di fatto. A partire dall'anno scolastico 2001/2002,
per richiesta pressante delle famiglie, si chiede
che tale sperimentazione sia messa a regime in
tutte le classi funzionanti del liceo scientifico,
con la formula dello "spazio dell'autonomia"
e dell'"organico funzionale", in modo
da poter attribuire un voto in pagella. |
Istituto Tecnico
Commerciale |
L'indirizzo, al
triennio, si articola in due indirizzi interni
paralleli: il PROGETTO IGEA (Indirizzo Giuridico,
Economico, Aziendale), che parte dalla prima; e
il PROGETTO MERCURIO (Indirizzo Informatico
Aziendale, progetto assistito dell'Istruzione
Tecnica) |
Istituto
Professionale di Stato per i Servizi Commerciali
e Turistici |
Consiste in un
triennio, al termine del quale si consegue il
diploma di qualifica. A sua volta il triennio si
articola in un biennio di area comune, al termine
del quale si può scegliere l'indirizzo economico
aziendale o turistico. La richiesta dell'utenza
si è finora orientata verso l'indirizzo
economico aziendale. l'Istituto si propone di
attivare anche l'indirizzo interno turistico. Per
attivarlo occorrono almeno, salvo deroghe, dieci
studenti. A partire dal 2001/2002 sarà attivato
il corso post-qualifica per il conseguimento del
diploma superiore di «Tecnico della gestione
aziendale». |
Numero e tipologia
classi e alunni
INDIRIZZI
|
PROGETTI
|
CLASSI
|
ALUNNI
|
NOTE
|
Liceo Scientifico,
con due lingue
straniere |
|
4 |
65 |
|
|
|
|
|
|
Istituto
Tecnico Commerciale |
IGEA |
6 |
99 |
Progetto
sugli ultimi anni del curricolo |
|
MERCURIO |
4 |
82 |
Progetto
sugli ultimi tre anni del curricolo |
|
|
|
|
|
Istituto
Professionale di Stato per i Servizi Commerciali
e Turistici |
|
3 |
39 |
Al terzo
anno è attualmente attivo solo l'indirizzo
commerciale. Si prevede di attivare entro due
anni anche quello turistico, in base alle
richieste dell'utenza |
I
profili degli studenti sono relativi a quelli
previsti dai tre indirizzi di studio, che saranno
descritti più avanti. Lo stesso si dica, sempre
in riferimento allo schema proposto nella
circolare del Sovrintendente, in fatto di scelte
didattiche, organizzazione, sperimentazione,
relazioni, autovalutazione e valutazione,
bilancio di istituto. Si rinvia all'indice del
Progetto.
|
Personale della
scuola
(lo schema è aggiornato al
13 febbraio 2001)
|
|
Tempo indeterminato |
Tempo
determinato
con nomina del Sovrintendente
|
Tempo
determinato
con nomina del dirigente
|
Note |
Dirigente |
|
1 |
|
|
|
Docenti |
|
36 |
6 |
8 |
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
Non docenti |
Amministrativi |
5 |
- |
2 |
|
|
Tecnici |
3 |
- |
2 |
|
|
Ausiliari |
7 |
- |
2 |
|
|
* Progettazione e progetti
formativi.
Il ruolo della scuola tra
progettazione e progetti. Le scelte dell'Istituto «Martino
Martini»: Progetto generale e progetti satellite. La
gestione dei progetti e le funzioni obiettivo.
Il
compito della scuola non è solo quello di fornire
informazioni e nozioni sulle varie discipline, ma
soprattutto quello, molto più ampio, di formare
individualità che possano proseguire il loro percorso in
modo armonico nell'ambito lavorativo.
È quindi necessario che la scuola si ponga obiettivi
educativi generali e metta in atto le strategie che
consentano di realizzarli.
Le scelte dell'istituto in termini di organizzazione
didattica sono tali da rispondere ad esigenze di
formazione culturale e professionale, nonché di
differenziazione in senso professionale. È opportuno
distinguere tra finalità educative e finalità
didattiche.
Si prescinde per il momento da ogni osservazione relativa
ai tre diversi indirizzi di studio, per approfondire le
finalità educative e didattiche di tipo progettuale e
pervasivo, da intendere come integrate ai principi
fondamentali già enunciati. Oltre che in questo progetto,
dette finalità sono riassunte in un dossier, rivolto
alle famiglie dei nuovi alunni e distribuito in occasione
delle «Giornate di scuola aperta».
QUADRO NORMATIVO
*
Il DPR 233 18.6.98, applicativo dell'art. 21c.3 e 4 della
legge 59/97, prevede l'autonomia delle scuole
dimensionate di ogni ordine e grado.
* In base all'art 4 del DPR citato, i Capi di istituto
assumono la qualifica di Dirigenti.
* Il Regolamento approvato dal Consiglio dei Ministri il
25.2.99, operante dal 21.9.00, ha attivato l'autonomia
scolastica.
* Il Regolamento provinciale emanato con delega della G.P.
14.9.1999, n.6929, ha dettato Norme per l'autonomia delle
istituzioni scolastiche
* La circolare sovrintendenziale prot. 51149 A/ del 13
dicembre 2000 ha fornito le linee essenziali per l'elaborazione
del Progetto di Istituto. A queste linee, suggerite dal
Gruppo di lavoro per l'autonomia scolastica, liberamente
si ispira il Progetto dell'Istituto di Istruzione «Martino
Martini» di Mezzolombardo.
FINALITÀ EDUCATIVE
Migliorare
la riuscita scolastica grazie a
* Informazioni di sostegno e di approfondimento
extrascolastico, promosse dall'Istituto
* Rapporti con i genitori e coinvolgimento del consiglio
di classe
* Rapporti con gli altri Istituti di istruzione del
bacino di utenza, anche attraverso progetti di continuità
metodologica e operativa
Promuovere
l'immagine personale attraverso
* L'educazione alla salute, con il coinvolgimento delle
autorità competenti ASL
* Il Progetto Daedalus, nel biennio
* Azioni culturali e artistiche (laboratorio di teatro)
* Attività sportive (Giochi della Gioventù, avviamento
alla pratica sportiva)
Promuovere
l'educazione alla responsabilità e alla vita sociale
attraverso
* Partecipazione a seminari
* Partecipazione a progetti internazionali UNESCO
* Viaggi di istruzione a sfondo socio-culturale, sulla
base di un regolamento e di un piano annuale
* Scambi culturali e gemellaggi, su base autonoma o
disciplinata, a livello europeo, dalle azioni del
Progetto Socrates
* Partecipazione a concorsi indetti da Enti territoriali
e da Consorzi
FINALITÀ DIDATTICHE
Sviluppare
le abilità trasversali attraverso
* Una didattica mirata a una formazione culturale ampia e
sistematica
* Acquisizione di capacità comunicative e relazionali,
diagnostiche e decisionali
Rafforzare
la disponibilità ad approfondire e a sviluppare
interessi attraverso
* Acquisizione dei contenuti fondamentali della
disciplina
* Apprendimento delle tecniche di organizzazione del
lavoro
* Sviluppo di un metodo di studio
* Ricerca delle soluzioni per deduzione
Acquisire
competenze nell'uso di nuove tecnologie attraverso
* Utilizzo di strumenti in ambito pluridisciplinare
* Corsi di scoperta e approfondimento
* Applicazioni in simulazione
Per
rispondere alle esigenze dell'utenza e raggiungere i suoi
obiettivi, l'Istituto sviluppa una serie di progetti
diversificati, detti «Progetti satellite», ognuno dei
quali ha scopo e collocazione ben definiti.
Progetto
Accoglienza
Facilita le relazioni con i soggetti che intervengono nel
rapporto educativo. Sviluppa consapevolezza sul metodo di
lavoro, sulla motivazione alla vita scolastica e sugli
stili di apprendimento. Illustra la struttura dell'Istituto,
delle sue regole di funzionamento, dei diritti e dei
doveri degli studenti, del Progetto di Istituto. Rileva
le aspettative, le motivazioni, l'autostima. Contribuisce
all'elaborazione di un archivio di dati sui percorsi
formativi individuali. Organizza una giornata di
socializzazione in un contesto di particolare rilevanza.
Prevede l'elaborazione e l'analisi di test disciplinari
di ingresso.
Progetto SALUTE
Insieme
con il progetto Daedalus, coinvolge un alto numero di
studenti nelle sue attività. Crea un gruppo permanente
di referenti volontari che possano formare una rete di
contatto tra alunni, docenti ed esperti. Crea occasioni
di incontro, dibattito e confronto. Facilita la
comunicazione, dà un senso di accoglienza nella scuola,
stimola il senso di appartenenza alla struttura educativa.
Valorizza l'utilizzo delle strutture scolastiche e amplia
le occasioni di crescita culturale anche al di fuori
delle aree curricolari. Mette gli alunni in contatto con
gli enti che operano nel territorio, abituandoli a fare
un corretto uso delle strutture pubbliche.
Progetto UNESCO
Nel
quadro dei temi proposti dall'UNESCO alle scuole che
aderiscono al suo sistema, sviluppa, con particolare
riferimento alle prime classi, un progetto formativo
legato a un prodotto: una pubblicazione, un sito
informatico, una missione ispirata ai principi dell'educazione
alla pace e alla convivenza, nel rispetto delle culture
diverse dalla propria, dei diritti di terza generazione
di cui l'UNESCO, organizzazione internazionale ONU per l'Educazione,
la Scienza e la Cultura, si fa carico. Mediante le
tecnologie informatiche e telematiche, attraverso la
pratica dell'inglese come lingua di interfaccia nelle
comunicazioni internazionali a distanza, si propone di
conciliare il conseguimento di abilità di ricerca e
selezione delle informazioni con l'acquisizione di
conoscenze e competenze congrue con l'indirizzo di studi
frequentato.
Progetto DAEDALUS
BIENNIO:
Aiuta le studentesse e gli studenti a individuare le
richieste della scuola; ad analizzare le proprie risorse
personali; a focalizzare eventuali difficoltà e ad
elaborare strategie per attenuarle. TRIENNIO: induce ad
affinare le capacità personali alla luce delle richieste
del mondo del lavoro. Aiuta a sviluppare il proprio
progetto di scelta di studio e/o lavoro. In
collaborazione con l'Agenzia del Lavoro e il Servizio
Istruzione della Provincia Autonoma di Trento, organizza
incontri e visite guidate con esperti dei vari settori.
Favorisce gli stages estivi presso Imprese o Enti
disponibili.
Progetto LINGUE
Intende
proporre agli alunni la possibilità di accedere agli
esami per ottenere una certificazione europea aggiuntiva,
che attesti la competenza linguistica prevista dal
Framework di ALTE (Association of Language Testers in
Europe); elaborato dal Consiglio d'Europa.
Progetto SPORT
Organizza
la partecipazione ad attività sportive competitive nell'ambito
dell'Istituto e con altri Istituti del territorio. Induce
gli alunni alla pratica di discipline sportive di loro
gradimento, attraverso la creazione di un gruppo sportivo
interno.
Progetto TEATRO
Nell'ambito
delle risorse offerte dal territorio, organizza una serie
di interventi di educazione alla fruizione di uno
spettacolo, in vista di un coinvolgimento diretto in
attività organizzate all'interno della scuola.
Progetto ISTRUZIONE SUL CAMPO
Predispone
un piano organico di visite e viaggi di istruzione e
privilegia quelli congrui all'indirizzo di studi
frequentato e a eventuali altri progetti in corso.
Progetto H
È
costituito in permanenza, all'interno del collegio dei
docenti, il gruppo H, per l'inserimento degli alunni
portatori di handicap e il coordinamento degli
insegnamenti speciali. Il gruppo è aperto, in primo
luogo, ai genitori degli studenti interessati, e si
avvale della consulenza degli esperti dei servizi sociali
e territoriali e dei rappresentanti delle associazioni
private. Il gruppo è coordinato da un docente delegato
dal preside. Poiché questo gruppo non ha per riferimento
primario l'organico della scuola, ma una prestazione
professionale individualizzata nei confronti di più
alunni distribuiti in più classi, articola la sua
attività in modo flessibile.
Progetto INTEGRAZIONE
È
coordinato dal docente (sempre un docente di materie
letterarie o lingue straniere) responsabile della classe
in cui è stato inserito il maggior numero di alunni
stranieri. La scuola predispone un programma di attività
di sostegno nella lingua veicolare del corso di studi (italiano)
e attività varie, con il ricorso anche ad animatori di
comunità e a mediatori culturali certificati.
Progetto QUALITÀ DELL'OFFERTA
FORMATIVA
Intende
offrire agli alunni con particolari interessi e
potenzialità un ampliamento delle conoscenze essenziali,
utili a inserirsi nel mondo del lavoro e a proseguire gli
studi in ambito universitario. Un ulteriore, ma non
secondario obiettivo è di arricchire il patrimonio
culturale degli studenti, in un contesto in continua
evoluzione.
|
* Programmazione didattica e di
spesa.
Cos'è la programmazione
didattica. Progetto educativo e programmazione didattica.
I piani di lavoro dei docenti, poteri e responsabilità
dei consigli di classe, responsabilità e controllo del
collegio docenti. La programmazione didattica e di spesa
dell'Istituto «Martino Martini».
La programmazione didattica
è la traduzione del Progetto di Istituto in attività
che conciliano tre sfere di intervento:
* Lo svolgimento dei
programmi strutturati
* L'attuazione dei
«progetti satellite», ivi compresa la partecipazione a
progetti e a concorsi provinciali, nazionali, europei e
internazionali;
* L'organizzazione
degli interventi educativi e didattici integrativi, a
sostegno e recupero del rendimento, in vista anche degli
esami di qualifica e conclusivi, e in funzione della
valutazione integrata tra voti in decimi e debiti/crediti
scolastici e formativi.
Nel collegio dei docenti in calendario per il mese di
maggio, durante il quale si adottano i libri di testo, si
faranno le scelte per la programmazione dell'anno
scolastico successivo. In settembre il collegio fisserà
le scadenze per le operazioni individuali e collegiali.
Le principali sono (l'ordine di enunciazione non indica
una priorità tassativa): a) individuazione delle
funzioni obiettivo e dei docenti delegati a ricoprirle; b)
pianificazione del servizio individuale nei termini
previsti dal contratto di lavoro della categoria; c)
calendario delle riunioni collegiali; d) presentazione
dei piani individuali; e) avvio dei «progetti satellite»;
f) somministrazione di questionari e sondaggi; g)
pianificazione degli interventi didattici integrativi (con
particolare riferimento alla capitalizzazione dei crediti
formativi e scolastici e all'assolvimento dei debiti
scolastici pendenti).
A proposito di questi ultimi, il Progetto di Istituto
prevede interventi a discrezione dei singoli docenti, in
orario antimeridiano e concomitante con le lezioni
ordinarie all'interno della classe o del gruppo di
studenti, o in orario pomeridiano non concomitante con le
lezioni ordinarie, per uno o più studenti che non hanno
saldato i debiti o manifestano il desiderio di essere
sostenuti nello studio. Il Progetto prevede anche, e
soprattutto, quanto segue.
* In base ai programmi personalizzati assegnati a chi è
stato promosso con debito/i formativo/i, prima dell'inizio
delle lezioni si accerta la preparazione individuale e si
avviano corsi, per un minimo di sei ore per disciplina.
* Se alla fine del corso il debito non è saldato, il
docente solleciterà lo studente a farlo, con appelli
mensili, nel corso delle lezioni ordinarie o di corsi
pomeridiani, di cui comunicherà notizia al consiglio di
classe
* Alla fine del primo quadrimestre, in caso di debiti non
ancora saldati e/o di nuove lacune accertate nel
frattempo, si organizzano corsi di recupero in tutte le
discipline. Se esse non superano il numero di tre, lo
studente è tenuto a frequentare tutti i corsi. Se esse
superano il numero di tre, sarà il consiglio di classe,
su proposta del docente coordinatore e a giudizio
collegiale insindacabile, a stabilire quali corsi lo
studente dovrà frequentare.
* Dopo la chiusura dei corsi di cui sopra, e in caso di
persistenza di lacune o di debiti non assolti, i docenti
inviteranno gli studenti a provvedere, con appelli
analoghi a quelli del primo quadrimestre. I debiti non
assolti, sommati alle nuove lacune nel frattempo
intervenute, saranno comunque elemento di valutazione al
momento dello scrutinio finale. Se lo studente non sarà
giudicato in grado di affrontare le future difficoltà,
non sarà ammesso alla frequenza dell'anno di corso
successivo.
|
* Strutture della didattica.
L'impianto dei tre indirizzi
di studio. I programmi di studio. I corsi post-qualifica
dell'indirizzo professionale. Il patrimonio. Le risorse
umane.
Per
«strutture della didattica» intendiamo l'impianto degli
indirizzi di studio, su cui si innestano, da una parte,
la progettazione e i progetti formativi, e dall'altra i
programmi di studio, nella loro formulazione più recente.
Questa continua a essere la sfida della scuola superiore
italiana, almeno finché non interverranno interventi di
radicale riforma dei programmi ministeriali, che hanno il
compito di assicurare uno standard di preparazione a
livello nazionale, e che ora sono da intendere come
sfondo integratore dei progetti formativi autonomi di
istituto.
Oltre ai programmi ministeriali, altre strutture della
didattica, fortemente messe in discussione da tutta una
serie di interventi diluiti nel tempo e tendenti a
costituire un'area di responsabilità autonoma della
scuola, a carattere dinamico, a fronte di un'area di
responsabilità solidale con gli organi preposti all'amministrazione
del servizio scolastico, sono:
* le cattedre di insegnamento, così come costituite per
legge
* le classi, intese come gruppi chiusi e artificiali di
aggregazione degli alunni
* i voti espressi in decimi, come sanzione riferita al
profitto, che dai sei decimi in avanti producono l'avanzamento
da una classe all'altra, al termine di ogni anno
scolastico.
Non
è fuori luogo osservare che le strutture della didattica
hanno finora garantito, e continueranno a garantire, l'impianto
che consente alle scuole di funzionare anche in regime di
autonomia. La flessibilità degli orari di cattedra, di
classe e di istituto, la pratica della codocenza, gli
approfondimenti, i gruppi interclasse, i debiti e i
crediti formativi come forme regolative e interattive
della valutazione del profitto, ora condivise con chi
apprende sulla base di criteri di capitalizzazione di
punteggio e compensazione della valutazione di competenza
dei docenti, hanno introdotto dinamiche nuove, «funzionali»
al Progetto di Istituto, e in un certo senso «sovrastrutturali»,
di cui non si può non trattare il rapporto con le «strutture
della didattica».
In un Istituto di istruzione, detto così perché
comprensivo dei tre principali indirizzi di studio dell'istruzione
superiore italiana - liceale, tecnica, professionale - la
pianta organica dei docenti, a differenza di quella delle
classi, è «funzionale» da tempo, in presenza di più
indirizzi nella medesima sede, che richiedono, di fatto,
l'intrecciarsi delle cattedre, degli orari e degli stessi
programmi di studio. È opportuno però che ciascuno di
essi, in quanto funzionale al rispettivo indirizzo, non
risenta di interferenze prodotte da una scarsa attenzione
alla peculiarità e ai caratteri originali dei percorsi.
Ciò detto, si richiamano in quadri separati i tre
indirizzi di studio previsti nell'attuale assetto dell'Istituto.
* Istituto Tecnico Commerciale, con
due canali o indirizzi interni: l'indirizzo
interno Giuridico, Economico, Aziendale (quinquennio
IGEA) e l'indirizzo interno
Programmatori (triennio superiore,
Progetto MERCURIO). Il corso di studi si propone, nel
biennio unico IGEA, di formare una figura professionale
che, in base a una già consistente cultura generale
accompagnata da buone capacità espressive e logico-interpretative,
sia pronta a optare tra uno dei due percorsi triennali: l'approfondimento
dei processi che caratterizzano la gestione aziendale
sotto il profilo economico, giuridico, organizzativo e
contabile (IGEA); l'acquisizione di capacità operative
in un ambiente economico aziendale automatizzato, con un
buon grado di autonomia e con discreta conoscenza degli
aspetti economico, giuridico, organizzativo e contabile (Progetto
MERCURIO).
Orario settimanale delle
lezioni
MATERIE DI STUDIO |
I
|
II
|
III IG.
|
IV IG.
|
V IG.
|
III MERC.
|
IV MERC.
|
V MERC.
|
Religione/attività
alternative o nessuna attività
|
1
|
1
|
1
|
1
|
1
|
1
|
1
|
1
|
Lingua
e lettere italiane
|
5
|
5
|
3
|
3
|
3
|
3
|
3
|
3
|
Storia
|
2
|
2
|
2
|
2
|
2
|
2
|
2
|
2
|
Prima
lingua straniera
|
3
|
3
|
3
|
3
|
3
|
3*
|
3*
|
3*
|
Seconda
lingua straniera
|
4
|
4
|
3
|
3
|
3
|
-
|
-
|
-
|
Matematica**
|
5
|
5
|
-
|
-
|
-
|
-
|
-
|
-
|
Matematica
applicata**
|
-
|
-
|
4
|
4
|
3
|
5
|
5
|
5
|
Scienza
della materia**
|
4
|
4
|
-
|
-
|
-
|
-
|
-
|
-
|
Scienza
della natura
|
3
|
3
|
-
|
-
|
-
|
-
|
-
|
-
|
Diritto
ed economia
|
2
|
2
|
-
|
-
|
-
|
-
|
-
|
-
|
Diritto
|
|
|
3
|
3
|
3
|
3
|
3
|
2
|
Economia
politica
|
-
|
-
|
3
|
2
|
-
|
3
|
2
|
-
|
Scienza
delle finanze
|
-
|
-
|
-
|
-
|
3
|
-
|
-
|
3
|
Economia
aziendale**
|
2
|
2
|
7 (2)
|
10 (2)
|
9 (2)
|
7
|
10
|
9
|
Informatica***
|
-
|
-
|
-
|
-
|
-
|
5
|
5
|
6
|
Geografia
economia
|
-
|
-
|
3
|
2
|
3
|
-
|
-
|
-
|
Trattamento
testi e dati
|
3
|
3
|
-
|
-
|
-
|
-
|
-
|
-
|
Educazione
fisica
|
2
|
2
|
2
|
2
|
2
|
2
|
2
|
2
|
TOTALE
ORE
|
36
|
36
|
34
|
35
|
35
|
34
|
36
|
36
|
* la lingua straniera
del triennio MERCURIO è sempre l'inglese
** Nelle ore tra parentesi è previsto lo studio
in laboratorio, in codocenza con un insegnante
competente in tecnologie informatiche
*** Per «informatica» si intende una materia di
studio del trienno MERCURIO. L'uso del personal
computer è esteso di fatto a tutti e tre gli
indirizzi
Le ore del corso IGEA sono in totale 176. Le ore
del corso IGEA/MERCURIO sono 178 |
* Liceo
Scientifico
L'indirizzo
di studio è finalizzato al conseguimento di una solida
preparazione di base, in grado di permettere un valido
accesso all'istruzione universitaria nel ramo scientifico
o umanistico. A questo scopo viene fatto opportuno uso
dei seguenti laboratori: scienze e fisica, linguistico,
informatico, multimediale, di disegno. L'uso dei
laboratori costituisce un supporto alla motivazione e
alla qualità dell'apprendimento. Allo scopo di ampliare
e consolidare lo studio della lingua straniera e delle
numerose richieste avanzate dalle famiglie, la
programmazione autonoma dell'Istituto prevede da tempo l'insegnamento
curricolare di due lingue straniere: inglese e tedesco.
Orario settimanale delle
lezioni
MATERIE
DI STUDIO
|
I
|
II
|
III
|
IV
|
V
|
Religione/
attività alternative o nessuna attività
|
1
|
1
|
1
|
1
|
1
|
Lingua
e letteratura italiana
|
4
|
4
|
4
|
3
|
4
|
Lingua
e letteratura latina
|
4
|
5
|
4
|
4
|
3
|
Lingua
e letteratura inglese
|
3
|
3
|
3
|
3
|
3
|
Lingua
e letteratura tedesca
|
3
|
3
|
3
|
3
|
3
|
Storia
|
3
|
2
|
2
|
2
|
3
|
Geografia
|
2
|
-
|
-
|
-
|
-
|
Filosofia
|
-
|
-
|
2
|
3
|
3
|
Matematica
|
5
|
5
|
3
|
3
|
3
|
Fisica
|
-
|
-
|
2
|
3
|
3
|
Scienze
naturali, chimica, geografia
|
-
|
2
|
3
|
3
|
2
|
Disegno
e storia dell'arte
|
2
|
2
|
2
|
2
|
2
|
Educazione
fisica
|
2
|
2
|
2
|
2
|
2
|
TOTALE
ORE
|
29
|
29
|
31
|
32
|
32
|
NB Con
l'introduzione della seconda lingua straniera e
altri lievi ritocchi alle ore di ordinamento -
aggiunta di un'ora di storia dell'arte in prima e
riduzione di un'ora in seconda, compensazione in
seconda tra matematica (da 4 a 5h) e prima lingua
straniera (da 4 a 3h) - il totale delle ore del corso
liceale passa da 139 a 153, con un incremento di
14 ore. A partire
dall'anno scolastico 2001/2002, nell'ambito della
cosiddetta «area dell'autonomia», l'insegnamento
di entrambe le lingue straniere sarà affidato a
docenti in organico funzionale. Alla seconda
lingua straniera ha finora pensato il bilancio
dell'Istituto, attingendo ai fondi assegnati per
gli interventi didattici integrativi, e
coinvolgendo docenti dell'istituto disponibili al
servizio straordinario.
|
*
Istituto Professionale per i servizi commerciali e
turistici
L'indirizzo
di studio offre ai suoi iscritti concrete opportunità
professionali in settori operativi ben definiti, unite a
una formazione culturale di base adeguata ai tempi. Tale
obiettivo viene realizzato nell'ambito di un corso
triennale così strutturato:
- un biennio unico per l'indirizzo
Economico-aziendale e Turistico, caratterizzato dalla
presenza di un'area di formazione umanistico-scientifica
di base, da un'area comprendente le materie di indirizzo
professionale e un'area di approfondimento, affidata alla
programmazione autonoma dell'Istituto
- alla fine del biennio può essere scelto l'indirizzo
Economico-aziendale ovvero, se il numero di iscritti lo
consentirà, anche l'indirizzo Turistico. Alla fine del
terzo anno si ottiene il diploma di qualifica.
- dopo il conseguimento del diploma di qualifica, a
partire dall'anno scolastico 2001/2002 sarà possibile
proseguire gli studi fino al quinto anno, sviluppando le
materie del biennio con l'uso intensivo dei laboratori
informatici (indirizzo Economico-aziendale) o con l'approfondimento
delle lingue straniere (indirizzo Turistico).
Orario settimanale delle
lezioni (indirizzo Economico-aziendale)
MATERIE DI
STUDIO |
I |
II |
MATERIE
DI STUDIO |
III |
IV |
V |
|
AREA COMUNE |
|
|
AREA
COMUNE |
|
Italiano |
5 |
5 |
Italiano
|
3 |
4 |
4 |
Storia |
2 |
2 |
Storia
|
2 |
2 |
2 |
Lingua tedesca |
3 |
3 |
Lingua tedesca
|
3 |
- |
- |
Diritto ed
economia |
2 |
2 |
|
|
|
|
Matematica e
informatica |
4 |
4 |
Matematica e informatica
|
3 |
3 |
3 |
Scienza della
terra, biologia |
3 |
3 |
|
- |
- |
- |
Educazione
fisica |
2 |
2 |
Educazione fisica
|
2 |
2 |
2 |
Religione /
attività alternativa /
nessuna attività |
1 |
1 |
Religione / attività
alternativa /
nessuna attività
|
1 |
1 |
1 |
TOTALE AREA
COMUNE |
|
|
TOTALE AREA COMUNE
|
14 |
12 |
12 |
|
AREA INDIRIZZO |
|
|
AREA
INDIRIZZO |
|
Lingua inglese |
4 |
4 |
Lingua inglese
|
3 |
3 |
3 |
Economia
aziendale |
5 |
5 |
Economia aziendale
|
7
(1*) |
7(3*) |
8(3*) |
Contabilità
al computer
e applicazioni gestionali |
5 |
5 |
Informatica gestionale
|
3 |
3 |
3 |
|
|
|
Laboratorio trattamento
testi
|
2 |
- |
- |
|
|
|
Diritto ed economia
|
4 |
3 |
4 |
|
|
|
Geografia economica
|
3 |
2 |
- |
AREA DI
APPROFONDIMENTO |
4 |
4 |
AREA DI APPROFONDIMENTO
|
4 |
- |
- |
TOTALE ORE
SETTIMANALI |
40 |
40 |
|
40 |
30 |
30 |
* in
compresenza con l'insegnante di
trattamento testi.
A
partire dall'anno scolastico 2001/2002,
la Provincia Autonoma di Trento ha
autorizzato il funzionamento del biennio
professionalizzante. Nei progetti dell'Istituto
c'è l'arricchimento dell'offerta
formativa con un approfondimento nel
triennio, finalizzato al conseguimento
della patente europea di informatica (ECDL).
|
|
|
* Organizzazione.
Dirigenza scolastica e
collegialità. Competenze, responsabilità, controllo del
dirigente scolastico. Competenze, responsabilità,
controllo degli organi collegiali a livello di classe e
di istituto. L'immagine dell'Istituto. La rappresentanza
dell'Istituto e la promozione della sua immagine.
L'organizzazione
dell'Istituto prevede la compresenza di un sistema di
organi partecipati di natura collegiale, con poteri e
responsabilità variamente articolate, e di un capo di
istituto, le cui competenze e responsabilità sono state
notevolmente accresciute e riconosciute tali da
richiedere il cambiamento del nome che designa la
funzione: da preside a dirigente scolastico.
*
Dirigente scolastico. Ha
la rappresentanza dell'Istituto, assolve a tutte le
funzioni previste dalla legge e dai contratti collettivi
in ordine alla direzione e al coordinamento, alla
promozione e alla valorizzazione delle risorse umane e
professionali, nonché alla gestione del patrimonio
finanziario e strumentale, con responsabilità più
organicamente connesse ai risultati. Assume le decisioni
di sua competenza, volte a promuovere e realizzare il
Progetto di Istituto sia sotto il profilo didattico-pedagogico,
sia sotto quello organizzativo e finanziario. E'
affiancato da tre figure titolari di funzioni obiettivo e
da due collaboratori, di cui uno ricopre la funzione
obiettivo di vicariato nella gestione unitaria dell'Istituto.
Un'altra funzione, quella di responsabile della sicurezza
(legge 626/94), è esercitata da un docente che segue da
vicino le operazioni di adeguamento dell'immobile alle
norme, la simulazione delle evacuazioni, la verifica di
impianti e norme di sicurezza interne, e indica al
dirigente scolastico a quali unità di personale
distribuire i vari incarichi previsti dalle norme.
* Collaboratori del dirigente
scolastico. Nel 2000/2001 sono quattro.
Uno di loro, scelto dal dirigente scolastico in seno al
collegio, garantisce la continuità della funzione
direttiva in assenza o impedimento del dirigente, e
ricopre una delle tre funzioni obiettivo assegnate alla
scuola in base al numero degli studenti iscritti («gestione
unitaria» dell'istituto, in collaborazione con il
dirigente) . Degli altri tre collaboratori, due ricoprono
altrettante funzioni obiettivo («orientamento» e «progetti
satellite»). Il quarto collaboratore è responsabile
della sezione staccata ed è delegato a presiedere le
commissioni buoni libro, assistenza, viaggi di istruzione.
* Docenti coordinatori di
classe. Sono proposti dal dirigente
scolastico al collegio dei docenti, che ratifica. Sono
delegati alla verifica delle attività di classe, ferme
restando l'autonomia dei singoli docenti e la loro libertà
di insegnamento. In assenza o impedimento del dirigente
scolastico, sono delegati una tantum a presiedere i
consigli, anche quelli riservati alla valutazione
periodica e finale. Su indicazione dei docenti del
consiglio, e in preparazione alla valutazione intermedia,
propongono un quadro di interventi pomeridiani di
recupero e sostegno. Presentano al consiglio le attività
educative extracurricolari, organizzate per la classe,
con particolare riferimento alle visite e ai viaggi di
istruzione. Coordinano i rapporti scuola-famiglia in
relazione alla classe che coordinano, riferendone ai
colleghi e al dirigente scolastico. Offrono consulenza ai
colleghi, specie a quelli incaricati delle funzioni
obiettivo, oltre che al dirigente scolastico, su
questioni inerenti l'attività di classe.
* Docenti responsabili di
dipartimento. In riunioni
periodiche, convocate dal dirigente scolastico, si
riuniscono in orario non coincidente con le lezioni per
coordinare programmi e attività individuali dei docenti,
relative a ciascuna materia di insegnamento. I
dipartimenti sono così costituiti: 1. materie letterarie
e artistiche; 2. lingue straniere; 3. matematica; 4.
tecnologie dell'informazione e della comunicazione; 5.
scienze naturali; 6. discipline aziendali; 7. educazione
fisica e sportiva; 8. interventi didattici speciali; 9.
studenti di lingua materna non italiana. Il dipartimento
7. cura in modo particolare gli studenti portatori di
handicap, inseriti nelle rispettive classi, e ogni
situazione didattica che non rientri nelle ordinarie
attività di recupero e sostegno individualizzato.
* Responsabili di laboratori,
palestre e aule speciali.
Curano il buon andamento delle aule attrezzate,
intendendo per tale le questioni ordinarie e
straordinarie connesse con la loro istituzione e il loro
funzionamento, in collaborazione con il personale tecnico
eventualmente assegnato.
* Collegio dei docenti. Definisce
le linee generali del progetto di istituto, gli obiettivi
formativi, i criteri metodologici e ogni altra questione
di competenza. Approva il progetto educativo, la
programmazione didattica, l'adozione dei libri di testo,
le modalità degli interventi didattici educativi e
integrativi (IDEI), i criteri di gestione del fondo di
istituto per detti interventi. Indica al dirigente
scolastico i docenti responsabili delle funzioni
obiettivo e la composizione delle commissioni di lavoro.
* Consiglio di istituto. In
stretta collaborazione con il collegio dei docenti,
definisce le linee generali del progetto di istituto,
delibera il bilancio preventivo e il conto consuntivo,
dispone sull'impiego delle risorse finanziarie. Anche se
il volume delle sue delibere risulta notevolmente ridotto
dalle nuove competenze attribuite ai dirigenti scolastici,
il ruolo del consiglio di istituto resta fondamentale per
garantire la partecipazione attiva di tutte le componenti
alla gestione formativa unitaria.
* Consigli di classe, nella
composizione prevista dalle disposizioni vigenti.
Gestiscono e controllano l'andamento didattico della
classe, nel quadro generale del progetto di istituto e
nell'autonomia che loro compete. Con la sola presenza dei
docenti , e la presidenza del dirigente scolastico o del
docente coordinatore di classe, provvedono alla
valutazione periodica e finale degli studenti.
* Commissioni di lavoro. Costituite
in permanenza o ad hoc, affiancano gli organi collegiali
costituiti (consigli di classe, consiglio di istituto,
giunta esecutiva), preparandone i lavori o mettendone in
atto le delibere.
CALENDARIO SCOLASTICO
Prevede
la distribuzione razionale dei giorni a disposizione del
Consiglio di Istituto, che andranno a integrare, senza
creare "finestre" o interruzioni di sorta, i
periodi di sospensione delle attività didattiche. Si è
visto, e sperimentato, che ulteriori periodi di
sospensione delle lezioni da destinare al recupero e al
sostegno in ore antimeridiane, producono interferenze con
le attività condotte dalle scuole viciniori, sia per
quanto riguarda i docenti che per quanto riguarda le
famiglie.
Dal prossimo anno scolastico sarà messa allo studio la
possibilità della settimana corta, con sospensione delle
lezioni il sabato. La decisione, in ogni caso, implica
almeno l'esame delle realtà scolastiche del territorio,
e possibilmente accordi con le scuole viciniori.
EROGAZIONE AGEVOLAZIONI,
SUSSIDI E ASSISTENZA
Su
delega del collegio dei docenti, un'apposita commissione
amministrerà l'erogazione di sussidi relativi ai libri
di testo e ad altre forme di concorso con le famiglie
alle spese sostenute per l'istruzione, ivi compresa la
partecipazione a visite e viaggi organizzati dalla scuola.
L'eventuale erogazione del sussidio avverrà sulla base
delle disponibilità di bilancio, e in presenza di
condizioni accertate di necessità che giustifichino tale
erogazione. Il requisito del merito è condizione
preferenziale di accesso ai sussidi. L'erogazione avviene
su delibera dell'ente competente (il consiglio di
istituto o il consiglio di amministrazione dell'ente
erogatore del sussidio). A questo proposito, si
richiamano le borse di studio annualmente concesse agli
studenti di questo Istituto dalla Fondazione Tava,
amministrata dal Comune di Mezzolombardo sulla base di
uno statuto e di precisi requisiti di profitto, coniugati
con altri elementi come il reddito familiare, su
segnalazione al dirigente scolastico da parte dei
rispettivi consigli di classe.
|
* Relazioni e reti.
Scuola e famiglia. Scuola e
territorio. Scuola e amministrazione. Scuola e informazio-ne/comunicazione.
L'Istituto "Martini" e le altre scuole della
provincia. Relazioni più ampie in ambito scolastico
nazionale e internazionale.
L'autonomia
scolastica prevede, nel suo versante relazionale, la
revisione e il potenziamento dei rapporti tra scuola e
famiglia, tra scuola e territorio, tra scuola e
amministrazione. La scuola dovrebbe poter gestire questi
rapporti con nuovi e notevoli margini di articolazione
rispetto al sistema, e con conseguenti accresciute
responsabilità etiche, professionali e giuridiche.
L'informazione
e la comunicazione,
curate attraverso i canali tradizionali e per mezzo delle
tecnologie informatiche e telematiche, sono una
dimensione importantissima dell'autonomia,
attraverso la quale la scuola propone il Progetto di
Istituto, acquisisce dati e notizie utili alla verifica e
all'aggiornamento dell'azione formativa, crea una rete di
relazioni in grado di garantire il consenso e la
partecipazione reale delle persone fisiche e giuridiche,
dei singoli e dei gruppi. In altre parole, attraverso l'informazione
e la comunicazione consapevolmente ed efficacemente
orientate, la scuola cura la propria immagine ed esalta
la propria azione pubblica
nell'ambito del sistema formativo locale e nazionale,
integrandola con l'azione di altri sistemi e di altri
enti, gruppi e persone.
Nei
rapporti con le famiglie, la scuola persegue il massimo
di trasparenza e di condivisione di poteri e
responsabilità. Per fare questo, occorre che la sua
produzione, i suoi dati e i suoi archivi siano facilmente
consultabili, dall'interno e dall'esterno. A parte i dati
di cui è opportuno tutelare la riservatezza, perché
propri della sfera privata, la cultura della visibilità
impone la trasparenza di compiti, procedure e funzioni.
In questo senso è importante che la scuola si prepari a
digitalizzare i propri archivi, non tanto per non
ricorrere al supporto cartaceo, quanto per impostare l'archiviazione
su criteri di massima accessibilità. L'archiviazione
elettronica dei dati, ivi compreso un eventuale libretto
elettronico dello studente, sembra essere la strada
migliore per giungere in fretta a una dimensione di
accesso totale, e nello stesso tempo selezionato, alle
informazioni relative alla formazione per programmi e per
progetti, alla valutazione dello studio, delle conoscenze,
delle competenze e delle capacità degli studenti, alla
valutazione analitica e sintetica dell'operato della
scuola, in forme non lesive dell'autonomia professionale
e in una prospettiva di collaborazione e fiducia tra
scuola e famiglie.
Nei
rapporti con il territorio, è da chiarire anzitutto
quali siano i confini, spaziali e culturali, nel cui
ambito l'azione di questa scuola si esplica, e con quali
responsabilità. Il territorio con cui si confronta, in
termini di servizio e in termini di formazione, non ha
carattere di omogeneità, né una dimensione
amministrativa territoriale costituita. Morfologicamente
parlando, è alquanto vario. Dal punto di vista economico-produttivo,
i settori primario e secondario sono fiorenti e bene
integrati, in un quadro che ha come sfondo integratore
visibile la cultura della cooperazione e l'iniziativa d'impresa.
Il settore terziario tende a costituirsi in forme
avanzate, nella tutela della tradizione e nell'esplorazione
di forme innovative. Talvolta si fa coincidere l'idea di
sviluppo con la crescita dei volumi edificati e di
traffico viario, e questo tocca da vicino anche la scuola,
soprattutto per ciò che riguarda il rinnovo della sede e
la messa a norma degli ambienti. Da parte sua, la scuola
ha sostenuto a più riprese che l'efficacia dell'azione
educativa e didattica non dipende dai volumi dei
contenitori e delle strutture, quanto dalla qualità dei
contenuti, dei metodi e delle relazioni. Poiché, dopo l'enunciazione
di questo principio programmatico, si è registrato un
notevole incremento delle iscrizioni (pari all'otto per
cento nel 2000/2001 rispetto al 1999/2000), si continuerà
su questa linea. Saranno comunque cercati e sollecitati i
confronti con l'amministrazione locale e provinciale in
fatto di strutture edilizie, attualmente inadeguate anche
dal punto di vista della sicurezza.
I
rapporti con le aziende e con gli enti locali sono buoni.
Nell'ambito dei progetti provinciali (Daedalus, Salute,
Ambiente) è quasi sempre agevole per la scuola trovare
riscontro alle proprie esigenze formative, e nello stesso
tempo offrire supporto alle esigenze produttive e
amministrative degli altri enti. La scuola intende curare
questo versante con particolare attenzione, sia per
quanto riguarda l'aggiornamento e i rinnovi del progetto
formativo, sia per quanto riguarda la funzione
orientatrice che la scuola esercita nei confronti degli
studenti che cercano lavoro o che intendono proseguire
gli studi a livello universitario.
I
rapporti con le altre scuole del territorio e con l'amministrazione
periferica rappresentano un'altra dimensione importante,
sia dal punto di vista funzionale sia dal punto di vista
consorziale. Una rete di scuole dell'indirizzo
professionale coinvolge Mezzolombardo in ambito regionale,
fra Bolzano e Trento. Con le scuole dell'obbligo del
bacino di utenza della Val di Non, della piana Rotaliana
e dell'Altipiano della Paganella, l'Istituto ha stabilito
un rapporto particolarmente attento alle esigenze di
continuità, orientamento alle scelte, aggiornamento del
personale, analisi dei dati e degli esiti formativi. Si
cercherà di potenziare questi rapporti, tenendo sempre
conto, tuttavia, che il tempo della scuola non è
illimitato e che la funzione precipua dell'Istituto «Martino
Martini» di Mezzolombardo, al di là delle reti di
relazioni che potrà e dovrà stabilire con gli enti e le
altre scuole del territorio, è di promuovere lo studio
organico e l'acquisizione di competenze e padronanze
individuali nell'ambito di tre precisi e distinti
indirizzi di studio.
|
* Valutazione del progetto
e impiego dei fondi per la qualità.
Gli strumenti di valutazione
del Progetto di istituto. Gli strumenti di valutazione
dello studio. Valutazione e progettualità. Valutazione
esterna e autovalutazione. La valutazione nel tempo.
La
valutazione del Progetto di Istituto del «Martino
Martini» è affidata anzitutto alla verifica settimanale,
effettuata dallo staff di direzione, che a giorni
stabiliti si riunisce per prendere in esame l'andamento
gestionale unitario. Il dirigente scolastico e i suoi
collaboratori, sulla base di un rilevamento quotidiano
delle questioni più significative, o di casi individuali
o di gruppo meritevoli di attenzione speciale, elaborano
strategie e correzioni alla programmazione didattica, che,
come si è detto, traduce anno per anno i principi
fondamentali e le varie sezioni del Progetto.
Per
la valutazione del personale, l'autonomia delle scuole
non prevede alcuna competenza specifica al di là di
quanto previsto dalla legge e dai contratti nazionali e
provinciali. Per quanto riguarda la valutazione degli
alunni, intesa come valutazione del profitto, si rinvia,
ugualmente, alle norme di legge, nonché ai criteri
interni relativi alla somministrazione dei voti in decimi
sui documenti relativi alla valutazione periodica e
finale, con arrotondamento ai centesimi nelle due
valutazioni informali ("pagelline") a metà di
ciascun quadrimestre. Quest'ultimo parametro si ottiene
mediante media aritmetica dei voti di profitto decimali
conseguiti in ciascuna materia, con arrotondamento ai
venticinque centesimi: «+» = 0.25; «½» = 0.50; «-»
= 0.75 aggiunto al voto in decimi immediatamente
inferiore (es. «6-» = 5.75) -. È prevista anche una
tabella di valutazione omogenea dei crediti formativi,
alla quale i consigli di classe si attengono in sede di
scrutinio finale:
TIPOLOGIA
DI ESPERIENZA |
PUNTI
PER OGNI ESPERIENZA CERTIFICATA |
TETTO
MASSIMO DI PUNTI PER TIPOLOGIA |
Stages del Progetto
DAEDALUS |
0.50-1 |
2 |
Attività lavorative,
professionalizzanti
e non professionalizzanti
(il consiglio di classe darà la sua valutazione,
caso per caso) |
0.25-0.50
|
1 |
Attività culturali |
0.25 |
1 |
Attività ricreative e
artistiche |
0.10 |
0.30 |
Attività
ambientalistiche, volontariato,
meriti sportivi |
0.10 |
0.50 |
Per quanto attiene alla
cosiddetta «autovalutazione», si ritiene opportuno
aprire una parentesi. La scuola non può essere
assimilata tout-court a
un'azienda produttrice di merce di largo consumo. Lo
studio non è né una merce né un prodotto di largo
consumo, la cui «qualità» o «gradevolezza» si possa
migliorare ricorrendo solo a indagini di mercato. Il
ricorso eccessivo all'autovalutazione può produrre, in
determinati contesti, autostima positiva irrazionale o
non adeguatamente fondata; moltiplica gli investimenti
sulla qualità certificata o certificabile di «competenze»
svincolate da antiche e nuove discipline; mortifica l'interesse
individuale a raggiungere conoscenze affidate in
prevalenza a forme di eterovalutazione obiettiva. Non
intendiamo difendere d'ufficio il sistema valutativo
tradizionale in decimi, come «sanzione riferita al
profitto». Intendiamo, piuttosto, valorizzare i criteri
oggettivi di valutazione dei risultati, messi in atto da
tempo dai docenti di economia aziendale, matematica,
fisica e scienze nella valutazione delle prove scritte
delle loro discipline.
L'Istituto
si propone, una volta l'anno, nella prima settimana di
maggio, con un anticipo di almeno dieci giorni sul
collegio dei docenti destinato all'adozione dei libri di
testo, di distribuire a tutti i docenti un questionario
di autovalutazione, che non sostituirà ma accompagnerà
la relazione individuale finale sull'attività
professionale svolta nel corso dell'anno scolastico. Il
questionario di autovalutazione, strumento a uso
esclusivo del collegio dei docenti, risponde alle
esigenze rappresentate nel Progetto di Istituto. Esso
integra e non sostituisce la relazione finale individuale,
da consegnare entro il 30 giugno di ogni anno. Il
questionario riguarderà: 1. lo svolgimento dei programmi;
2. le scelte metodologiche; 3. le attività svolte, con
un bilancio dei risultati ottenuti; 4. le proposte per l'anno
successivo; 5. l'enunciazione delle difficoltà
incontrate nell'anno in corso; 6. il bilancio del lavoro
svolto in consiglio di classe; 6. la valutazione dell'andamento
didattico della classe nella propria materia. Nella
relazione finale, gli insegnanti coordinatori di classe
valuteranno l'andamento didattico complessivo della
classe. Lo staff di direzione, nel lasso di tempo tra la
consegna del questionario e il collegio, analizzerà i
questionari e sottoporrà i risultati all'attenzione dei
docenti nel corso della seduta. Le risultanze emerse dal
dibattito saranno utilizzate in settembre dal dirigente e
dallo staff dell'anno scolastico successivo, come
indicazioni di metodo per la programmazione didattica.
Il
gradimento dell'utenza sul servizio offerto potrà
costituire un elemento orientativo per la valutazione
interna del progetto di istituto. Il collegio dei docenti
e il consiglio di istituto si impegnano a prestare
attenzione alle proposte che giungeranno dall'utenza,
nell'esercizio delle sfere specifiche di competenza.
L'impiego
dei fondi per la qualità intende potenziare sia le
risorse umane, sia le risorse didattiche. Per quanto
riguarda le risorse umane, l'impiego dei fondi andrà a
incentivare: a) l'aggiornamento e l'autoaggiornamento del
personale, nel rispetto del diritto alla libertà di
formazione e tenendo conto delle esigenze dell'Istituto;
b) le attività didattiche integrative e aggiuntive e l'attuazione
dei progetti in corso, con particolare riferimento a
quelli finalizzati a un prodotto o a un risultato
formativo; c) la produzione di materiale didattico
originale, finalizzato ai risultati formativi; d)
miglioramento delle relazioni, con particolare
riferimento ai rapporti con le famiglie. Si precisa che l'ordine
di enunciazione non esprime alcuna esigenza di priorità
di un'attività rispetto all'altra.
Per
quanto riguarda le risorse didattiche, l'impiego dei
fondi andrà a potenziare: a) la biblioteca dell'Istituto,
adeguandola alle esigenze di tutti e tre gli indirizzi di
studio; b) il laboratorio di fisica e scienze naturali,
adeguandolo in modo particolare agli insegnamenti
istituiti in funzione dei nuovi corsi; c) laboratori di
informatica, con stretto riferimento all'evoluzione
tecnologica ma soprattutto alla qualità dell'insegnamento.
La
competenza a predisporre il piano di impiego dei fondi
per la qualità è del dirigente scolastico e dei suoi
collaboratori. La responsabilità della sua approvazione
spetta al collegio dei docenti. Il controllo in fase di
esecuzione spetta al dirigente scolastico. Nella
predisposizione dei bilanci di istituto, triennale e di
esercizio, si terrà conto di questa impostazione nelle
scelte di merito che spettano al collegio dei docenti -
per quanto riguarda la scelta dei tempi e dei materiali -
e al consiglio di istituto - per quanto riguarda l'impostazione,
l'approvazione e l'adozione di un rendiconto generale.
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Il Progetto educativo dell'Istituto «Martino
Martini»
è stato approvato martedì 13 febbraio e mercoledì 7
marzo
in Collegio dei docenti e in Consiglio di Istituto,
all'unanimità in entrambe le sedi.
Questa stesura è stata approvata dal Collegio dei
docenti
mercoledì 23 maggio 2001.
updated:
01-05-25
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