Re Asemlef


Libro di AsemlefSalì al trono nel 5999 DE, all’età di 54 anni.
Asemlef ereditò un popolo filosoficamente confuso (l’osservatore contro Gish contro il Grande Re/Tevahr) ma tecnologicamente avanzato (molte grandi costruzioni, miniere e invenzioni di valore scientifico), espansioni nelle caverne a grande velocità , e proteso alla diminuzione dell’influenza degli stranieri all’interno della loro cultura. Inoltre, i combattimenti che avevano segnato il loro passato erano ridotti al minimo.[1]
Asemlef coltivò questo clima pacifico tentando di combattere l’isolamento dei singoli, contribuendo all’inserimento di tutti gli individui, di qualunque fede fossero.
Sembra che non si curasse delle svariate ideologie religiose che convivevano tra di loro, e consentì a tutte le fazioni religiose eguali possibilità di accesso alle proprietà , al governo e via dicendo…
Sebbene non disdegnasse nessuna credenza, egli fu in grado averne una propria, una credenza in gran parte sconosciuta persino agli D’ni. Sebbene non lo avesse mai ammesso pubblicamente Ú opinione comune degli storici che Asemlef utilizzasse numerosi servi, alcuni persino importati da Ere esterne. Si diceva inoltre che Asemlef tenesse delle gare con questi “servi”. Sebbene si sappia ancora poco a riguardo sembra che queste sfide comprendessero sia battute di caccia guidate da Asemlef stesso, che combattimenti fra gladiatori scelti tra i servi. E’ degno di nota il fatto che il popolo non sollevasse grandi proteste contro queste pratiche, di qualunque genere esse fossero.
Invece di concentrarsi sulle credenze religiose o filosofiche, Asemlef si focalizzò sull’espansione mineraria e sulla costruzione di nuovi distretti per offrire eguali opportunità di cultura e di benefici sociali a tutte le classi. Per quanto riguarda la questione dei finanziamenti esterni, Asemlef dichiarò che l’ordine dato da suo padre a tutte le Gilde non era credibile e che questo genere di finanziamenti era in qualche modo necessario. Sapendo che il provvedimento avrebbe potuto causare malcontento in alcune fazioni, Asemlef divenne il primo re a invitare pubblicamente le fazioni più estreme (che non volevano coinvolgimenti esterni) nel suo palazzo per discutere dell’argomento numerose volte.
Sebbene non si giunse mai ad un accordo, gli incontri stessi calmarono apparentemente le acque e suscitarono l’impressione che le due parti sarebbero potute arrivare in futuro ad una decisione.
Nello stesso periodo due scrittori abbandonarono la Gilda degli Scrittori per unirsi agli Scrittori di Yahvo [2]. In quel momento il gruppo, che si poneva l’obiettivo di scrivere l'Era della Perfezione, era relativamente ristretto.
Come gli Scrittori di Yahvo la maggior parte dei culti dei culti e delle fazioni popolari comuni si avvicinarono a Yahvo in diverse maniere. Le antiche credenze (come l’Albero o la Pietra Sacra) quasi svanirono dando vita nella maggior parte dei casi a diatribe sul culto di Yahvo.
Asemlef morì nel 6284 DE a 339 anni lasciando il trono a più giovane dei suoi figli il terzo.

[1]Da “Il lignaggio di Kerath” scritto da Fahl nel 6985
[2]Meritevole di menzione in quanto gli scrittori di Yahvo sarebbero diventati poi una delle tre fazioni più importanti fra gli D’ni
[3]La maggior parte degli D’ni credeva che ognuno potesse finire nell’Era della Perfezione o nell’Era di Jakooth. Ovviamente molti di loro avrebbero preferito vivere nell’Età della Perfezione, ma come succede spesso in questi casi le teorie sul suo raggiungimento erano molteplici e variegate.

Tutte le immagini e i testi di Myst, Riven e D'ni sono © Cyan, Inc. Tutte le immagini e i testi di Uru e MystOnline:UruLive sono © Cyan Worlds, Inc. Myst, Riven e D'ni sono marchi o marchi registrati di Cyan, Inc. Uru e MystOnline:UruLive sono marchi di Cyan Worlds, Inc. Tutti i diritti riservati

Contattaci