Re Me'emen


Libro di Me'emenSalì al trono nel 5240 DE all’età di 83 anni.
Uno dei più grandi annunci del regno di Me’emen è stato dato quasi subito e fu offerto dalla Gilda dei Minatori e dei Lavoratori della Pietra (che avevano lavorato insieme). Nel 5307 essi rivelarono l’esistenza del Nara[1] che fu scoperto alcune settimane prima in un laboratorio. Il Nara offrì enormi opportunità per l’estrazione e la costruzione e finì per avere un impatto massiccio sulle future opportunità degli D’ni. Anche al tempo della sua scoperta, c’era apparentemente molta eccitazione sulle potenzialità del nuovo materiale.
Nel 5312 DE, un epidemia si diffuse nel distretto industriale di D’ni proveniente con ogni probabilità dall’Era di Yasefe [2]. Lo scoppio dell’epidemia causò panico generale visto che molti predissero una piaga simile a quella accaduta nel 2100. Fortunatamente la malattia non fu neanche paragonabile alle previsioni e la Gilda dei Guaritori reagì molto velocemente trovando una cura. Anche per questo ci fu una nuova spinta per separare almeno il distretto di Nehv’eril [3] dal resto della città .
Me’emen apprezzò apparentemente l’idea e incoraggiò i sopravvissuti a prepararsi a tale eventualità .
Nel 5359 DE, gli D’ni ebbero un’altra grande ragione per intraprendere una maggiore espansione grazie al Dente di Pietra. Era il secondo dei Grandi Scavatori ed era leggermente più potente e avanzato del vecchio Mangiatore di Pietra. Me’emen ordinò immediatamente alla Gilda dei Minatori di “ripulire” un’area (con il Mangiatore di Pietra) per un nuovo distretto industriale che doveva rimpiazzare Nehv’eril. Fu solo nel 5475 DE che la costruzione del nuovo complesso industriale Uran ebbe effettivamente inizio.
Meno di cent’anni dopo il Dente di Pietra, nel 5473 DE, la Gilda dei Conservatori annunciò che il materiale di recente scoperta, il Deretheni, poteva essere utilizzato per creare tute di Mantenimento ancora migliori e più protettive. Anche se questo annuncio non sembrò particolarmente importante, e tute ebbero un grosso impatto sulla cultura D’ni. Siccome i Conservatori ebbero la possibilità di prendersi rischi maggiori nell’esplorare le varie tipologie di Ere, la Gilda degli Scrittori ebbe più libertà nei propri scritti, e una nuova generazione di Ere ebbe inizio.[4]
Durante il regno di Me’emen le “Parole” divennero un tipico soggetto di discussione, e fu data nuovamente attenzione agli antichi templi. Alcune prove dimostrano come furono rimodellati e rinnovati molti templi secolari costruiti anni prima che iniziasse la nuova linea del Grande Zero.
Sembra che Me’emen stesso prestasse poca attenzione al rinnovato fervore religioso della sua gente interessato com’era al progresso tecnologico e all’espansione urbanistica.
Una volta che Me’emen si rese conto che il Mangiatore di Pietra e il Dente di Pietra non erano più necessari, egli suggerì di usarli per costruire un tunnel sotterraneo che connettesse l’Isola alla città propria, minimizzando così la necessità dei viaggi via nave. La sua proposta non fu accettata da nessuno in particolare dalle classi più agiate che vivevano sull’Isola. Apparentemente ci fu un gran numero di proteste, per timore che il tunnel avrebbe in qualche modo modificato la vita sull’Isola. La proposta fu inoltre rifiutata dalla maggior parte delle Gilde, il che convinse Me’emen a non forzare la mano.
Nel 5500 DE, le prime importazioni dalle Ere esterne furono dirottate verso il nuovo distretto Uran molto distante dalla città. Si diceva che Uran fosse un “incredibile passo avanti rispetto alla vecchia Nehv’eril... molto più tecnologico molto più sicuro”, e ci fu un’imponente celebrazione nel giorno della sua “apertura” [5]. Il sistema di sicurezza interno della zona era molto stretto, e la cosa fu giustificata da una rivelazione postuma secondo cui il Relyimah aveva scoperto che le diverse fazioni tramavano nell’ombra a causa del loro disaccordo sulla costruzione di tale zona.
Nel 5540, l’unico figlio di Me’emen si ammalò gravemente, e morì sei mesi più tardi. In quanto membro della Gilda dei Guaritori, Ashem fu spesso fra i primi a investigare le nuove Ere, per assicurarsi della loro sicurezza relativamente alle malattie. Come risultato della sua morte l’Era non fu approvata finché non venne trovata una cura. Me’emen considerò l’azione del figlio talmente eroica che cambiò il nome del distretto da Uran a Ashem’em appena un anno dopo la sua morte.
Si dice che tale morte lasciò Me’emen “preda di grande tristezza svuotato dal fervore dimostrato durante l’epoca del suo regno” [6]. Molti dissero che si rifugiò dalla Profetessa Trisari [7]. Me’emen apparentemente passò molto tempo con Trisari negli ultimi giorni della sua vita, e fu in grado di morire serenamente “grazie a lei”.[8]
Me’emen morì nel 5549 DE alla veneranda età di 392 anni e scelse suo nipote come successore probabilmente sotto consiglio di Trisari.

[1]Pietra metallica di colore grigio, densa almeno trenta volte più di qualsiasi altra pietra utilizzata dagli D’ni.
[2]Yasefe era per lo più costituita da foreste, e fornì agli D’ni gran parte del legno di cui necessitavano incluso il raro e costoso Yema.
[3]il distretto industriale fu costruito durante il regno di Needrah e venne utilizzato come importante centro di smistamento per la maggior parte dei beni provenienti da Ere straniere.
[4]le nuove Ere consentirono diverse sperimentazioni con atmosfere, vite animali e risorse energetiche.
[5]tratto dal diario del Gran Maestro Veshar della Gilda dei Minatori di Pietre.
[6]tratto dal diario della profetessa Trisari, assegnata al Re Me’emen.
[7]degno di nota il fatto che le profetesse venissero assegnate a tutti i Re, ma per la maggior parte non erano altro che figure secondarie consultate di rado.
[8]da “Ashem" scritto da Ramena nel 5589.

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