IL 7 SETTEMBRE '43

Secondo gli accordi tra italiani e anglo-americani, l'82^ Divisione Aerotrasportata americana dovrebbe lanciarsi sugli aeroporti vicini a Roma a condizione che le truppe italiane ne tengano fuori i tedeschi.

Alle 2 del mattino il generale Taylor, comandante l'artiglieria dell'82^ Divisione Aerotrasportata americana, e il colonnello Gardiner, del Comando Trasporti Aerei americano si imbarcano in Sicilia su una motovedetta britannica e, nei pressi di Ustica, trasbordano sulla corvetta italiana "Ibis" (T.V. Giulio Pelli) dove li accoglie l'ammiraglio Maugeri, capo del servizio informazioni della Regia Marina. Dopo la missione la corvetta sarà inviata in quarantena a Porto Conte in Sardegna.

I due ufficiali sbarcano presso Ostia e, su di un'ambulanza, raggiungono Palazzo Caprara a Roma al tramonto; sono sorpresi dalla cena abbondante e dalla lentezza con cui iniziano i colloqui; dopo cena incontrano il generale Carboni, capo del Servizio Informazioni Militari (nonchè comandante del Corpo d'Armata Motocorazzato, preposto alla difesa della capitale).

Secondo il rapporto del generale Taylor, Carboni prospetta tali difficoltà nella preparazione delle zone di lancio per i parà americani, da far desistere gli alleati dall'operazione "Giant II", già in fase di organizzazione.

Gli americani chiedono allora un colloquio diretto col capo del Governo italiano, Badoglio; svegliato in piena notte il vecchio maresciallo (che ha ripensamenti circa l'armistizio causati da una soprannaturale paura della reazione tedesca) sostiene che, dopo la firma di Cassibile, la situazione è cambiata e di conseguenza occorre posticipare l'annuncio dell'armistizio e l'aviosbarco (arriva a chiedere uno sbarco di 15 divisioni a Nord di Roma, sopravvalutando le forze alleate e credendo di poter trattare alla pari con loro, come nella Grande Guerra); il generale Taylor, cortese ma fermo, risponde che qualora gli italiani non tengano fede agli impegni presi, la penisola sarebbe oggetto di massicci bombardamenti aerei.

Il generale Taylor informa Badoglio che la data scelta dal Quartier Generale Alleato per la proclamazione dell'armistizio è l'8 settembre, alla quale farà seguito lo sbarco nel Golfo di Salerno previsto per il giorno 9; Salerno sarà pesantemente bombardata la sera dell'8.

La missione militare alleata riparte poi con gli stessi mezzi usati per arrivare a Roma.

La sera del 7 giunge a destinazione la "Memoria 45 O:P.", emanata dallo Stato Maggiore il 6, la quale riprende testualmente il "Promemoria n. 1" del Comando Supremo e ordina ai comandanti dell'Esercito di coordinare le loro azioni con quelle dei comandanti della Marina e dell'Aeronautica.