Il capo dell' esercito tedesco, maresciallo
Hindenburg, favorito anche dal crollo della Russia, dà l'assenso all'intervento
del suo esercito sul fronte italiano, sollecitato dagli alleati austro-ungarici.
Viene creata la XIV Armata mista, con 7
divisioni tedesche e 8 divisioni austro-ungariche, tutte truppe scelte destinate
all'offensiva nel settore italiano ritenuto più debole, presso Tolmino.
24 Ottobre 1917
Inizia l'offensiva della XIV Armata
austro-tedesca, appoggiata da 1.830 pezzi d'artiglieria; le si oppongono 7
divisioni italiane con 985 pezzi, ad organici incompleti, dopo la battaglia
della Bainsizza dell'agosto precedente.
Nel settore di Tolmino avviene lo sfondamento
principale; le forze tedesche, con una superiorità numerica di 4 a 1, appoggiate
da 1.155 pezzi d'artiglieria, travolgono i difensori che dispongono di poche
decine di pezzi.
Guida l'avanzata un reparto esplorante di
truppe da montagna tedesche al comando del tenente Erwin Rommel - che solo negli
anni '30 transiterà alla nuova specialità delle truppe corazzate - .
Il grosso dell'artiglieria italiana tace a
causa del mancato ordine di aprire il fuoco da parte del comandante del XXVII
Corpo d'Armata, l'allora tenente generale Pietro Badoglio; solo poche batterie
aprono il fuoco di loro iniziativa.
CAUSE DELLA DISFATTA
L'Alto Comando italiano non sa che, dopo
la disfatta dell'esercito russo, sono cambiati i rapporti di forza sul
fronte a nostro sfavore.
Non si dà credito ad alcuni disertori
nemici che parlano di un imminente attacco.
I comandanti di armata sottoposti non
eseguono tempestivamente gli ordini dell'Alto Comando italiano di passare da
uno schieramento offensivo ad uno difensivo, in quanto pensano ancora ad
attaccare.
L'esercito tedesco, dopo la campagna in
Romania, ha acquisito esperienza nell'azione manovrata; inoltre i suoi
giovani ufficiali sono liberi di agire di propria iniziativa e possiedono
buone capacità decisionali.
La riserva della 2^ Armata italiana,
nella zona di Caporetto, è troppo lontana dalla linea del fronte per poter
agire tempestivamente.
La 10^ e l'11^ battaglia dell' Isonzo,
svoltesi nel maggio e nell'agosto 1917, hanno messo fuori combattimento
oltre 250.000 uomini e hanno inciso negativamente sul morale dei
combattenti.
Il tenente generale Pietro Badoglio,
nonostante le precise direttive avute dal comandante della 2^ Armata,
generale Capello, ordina tassativamente al comandante dell'artiglieria del
suo XXVII Corpo d'Armata, di attendere un suo ordine personale prima di
aprire il fuoco. Il tiro di preparazione delle batterie tedesche mette però
fuori uso le linee telefoniche italiane ed il comandante dell'artiglieria
italiana non riceverà mai l'ordine di aprire il fuoco con i suoi 501 pezzi.
Solo pochi pezzi iniziano a sparare di loro iniziativa, ma il loro tiro è
isolato e impreciso a causa della fitta nebbia.
N O T A
Voci di corridoio insinuano che
Badoglio, la sera dell'attacco austro-tedesco, non era presente al
suo posto di comando, ma si trovava in una villa presso Venezia per
un'incontro galante; le "voci di corridoio" si sa, non rappresentano
una fonte attendibile, ma contengono sempre un fondo di verità!
Durante la I^ Guerra Mondiale
centinaia di soldati sono stati fucilati, in base al regolamento
militare del tempo di guerra, per non aver eseguito un ordine; se a
non eseguire l'ordine è un comandante di Corpo d'Armata,
responsabile della vita di migliaia di uomini, e la sua mancanza
porta allo sfondamento del nostro fronte, qual è per lui la giusta
condanna? L'allontanamento dalla carriera militare, la degradazione,
la reclusione, o ... la fucilazione?
Il tenente generale Pietro Badoglio non ha
ricevuto nulla di tutto ciò, anzi, sottocapo di Stato Maggiore nel 1918, dopo la fine della guerra diventa maresciallo
d'Italia, dopo la guerra Italo-Etiopica viene nominato duca di Addis Abeba e
riceve appannaggi astronomici e, alla caduta di Mussolini, è chiamato dal re
a diventare capo del governo monarchico!
Infine il ruolo da lui avuto nella
tragedia dell'8 Settembre 1943, della quale si sono sentite le
conseguenze per decenni, è di massimo rilievo, addirittura
determinante!