CAPORETTO

8 Settembre 1917

Il capo dell' esercito tedesco, maresciallo Hindenburg, favorito anche dal crollo della Russia, dà l'assenso all'intervento del suo esercito sul fronte italiano, sollecitato dagli alleati austro-ungarici.

Viene creata la XIV Armata mista, con 7 divisioni tedesche e 8 divisioni austro-ungariche, tutte truppe scelte destinate all'offensiva nel settore italiano ritenuto più debole, presso Tolmino.

24 Ottobre 1917

Inizia l'offensiva della XIV Armata austro-tedesca, appoggiata da 1.830 pezzi d'artiglieria; le si oppongono 7 divisioni italiane con 985 pezzi, ad organici incompleti, dopo la battaglia della Bainsizza dell'agosto precedente.

Nel settore di Tolmino avviene lo sfondamento principale; le forze tedesche, con una superiorità numerica di 4 a 1, appoggiate da 1.155 pezzi d'artiglieria, travolgono i difensori che dispongono di poche decine di pezzi.

Guida l'avanzata un reparto esplorante di truppe da montagna tedesche al comando del tenente Erwin Rommel - che solo negli anni '30 transiterà alla nuova specialità delle truppe corazzate - .

Il grosso dell'artiglieria italiana tace a causa del mancato ordine di aprire il fuoco da parte del comandante del XXVII Corpo d'Armata, l'allora tenente generale Pietro Badoglio; solo poche batterie aprono il fuoco di loro iniziativa.


CAUSE DELLA DISFATTA

N O T A

  • Voci di corridoio insinuano che Badoglio, la sera dell'attacco austro-tedesco, non era presente al suo posto di comando, ma si trovava in una villa presso Venezia per un'incontro galante; le "voci di corridoio" si sa, non rappresentano una fonte attendibile, ma contengono sempre un fondo di verità!
  • Durante la I^ Guerra Mondiale centinaia di soldati sono stati fucilati, in base al regolamento militare del tempo di guerra, per non aver eseguito un ordine; se a non eseguire l'ordine è un comandante di Corpo d'Armata, responsabile della vita di migliaia di uomini, e la sua mancanza porta allo sfondamento del nostro fronte, qual è per lui la giusta condanna? L'allontanamento dalla carriera militare, la degradazione, la reclusione, o ... la fucilazione?
  • Il tenente generale Pietro Badoglio non ha ricevuto nulla di tutto ciò, anzi, sottocapo di Stato Maggiore nel 1918, dopo la fine della guerra diventa maresciallo d'Italia, dopo la guerra Italo-Etiopica viene nominato duca di Addis Abeba e riceve appannaggi astronomici e, alla caduta di Mussolini, è chiamato dal re a diventare capo del governo monarchico!
  • Infine il ruolo da lui avuto nella tragedia dell'8 Settembre 1943, della quale si sono sentite le conseguenze per decenni, è di massimo rilievo, addirittura determinante!