LE COLONIE ITALIANE - L'AFRICA ORIENTALE
5 maggio 1936
Dopo la conclusione vittoriosa della Guerra d'Etiopia viene creato l'Impero dell'Africa Orientale Italiana comprendente l'Eritrea, la Somalia e l'Etiopia (Si veda anche la pagina "La Campagna in Etiopia del 1935"). L'Impero viene provvisoriamente ripartito in cinque zone militari, dipendenti dal Governo Generale di Addis Abeba:
|
15 novembre 1937
Viene stabilito l'Ordinamento Militare dell'A.O.I. (con 21.000 nazionali e 43.000 coloniali); però tale ordinamento in pratica non potrà mai essere del tutto completato:
Stato Maggiore del Governo Generale (Addis Abeba) Ispettorato della Fanteria Coloniale Ispettorato delle Camicie Nere d'Africa Ispettorato dell'Artiglieria Coloniale Ispettorato del Genio Coloniale Direzione Superiore dei Servizi Direzione di Artiglieria Ufficio Superiore Topocartografico Direzione del Genio Direzione di Sanità Direzione di Veterinaria Direzione di Commissariato Ispettorato di Amministrazione Ispettorato dell'Assistenza Spirituale Direzione dei Trasporti ___________________________________________
40^ Divisione Fanteria nazionale "Granatieri di Savoia" (Addis Abeba) 10° Reggimento Granatieri d'Africa Compagnia Comando I Battaglione Granatieri d'Africa II Battaglione Granatieri d'Africa Battaglione Alpini "Uork Amba" Deposito Reggimentale 11° Reggimento Granatieri d'Africa Compagnia Comando I Battaglione Granatieri d'Africa II Battaglione Granatieri d'Africa Battaglione Bersaglieri d'Africa Deposito Reggimentale Battaglione Mitraglieri d'Africa 60° Reggimento Artiglieria Divisionale d'Africa Reparto Comando I Gruppo Artiglieria Someggiata II Gruppo Artiglieria Someggiata Deposito Reggimentale 1^ Compagnia Genio d'Africa 2^ Compagnia Genio d'Africa Sezione Sanità Sezione Sussistenza ___________________________________________
Comando Truppe dello Scioa (Addis Abeba) Gruppo Battaglioni Camicie Nere d'Africa II Battaglione Camicie Nere d'Africa IV Battaglione Camicie Nere d'Africa V Battaglione Camicie Nere d'Africa XI Battaglione Camicie Nere d'Africa 1 battaglione fanteria coloniale 1 gruppo squadroni cavalleria coloniale 2 gruppi artiglieria controaerei camicie nere d'Africa 1 gruppo artiglieria da posizione d'Africa 8 batterie artiglieria da posizione d'Africa Reggimento Genio Speciale d'Africa I Battaglione Genio d'Africa II Battaglione Genio d'Africa Compagnia Genio Ferrovieri d'Africa Autoraggruppamento Speciale Camicie Nere d'Africa 3 autogruppi magazzino di automobilismo officina sezione servizio di artiglieria magazzini di artiglieria laboratori di artiglieria ufficio lavori genio magazzini del genio laboratori del genio ufficio di sanità magazzini di sanità ufficio di veterinaria ufficio di commissariato magazzini di commissariato tribunale militare deposito territoriale deposito coloniale ___________________________________________
Comando Truppe dell'Eritrea (Asmara) V, VIII e XII Brigata Coloniale 11 battaglioni fanteria coloniale 1 gruppo squadroni cavalleria coloniale 3 gruppi artiglieria someggiata coloniale 3 compagnie miste genio coloniale 3 reparti sanità someggiati 3 nuclei sussistenza 1 battaglione camicie nere mitraglieri d'Africa 1 gruppo artiglieria controaerei camicie nere d'Africa 2 compagnie cannonieri coloniali sezione servizio di artiglieria magazzini di artiglieria laboratori di artiglieria ufficio lavori genio magazzini del genio laboratori del genio ufficio di sanità magazzini di sanità ufficio di veterinaria ufficio di commissariato magazzini di commissariato tribunale militare autoreparto misto magazzino di automobilismo officina deposito territoriale deposito coloniale ___________________________________________
Comando Truppe dell'Amhara (Gondar) III, IV, VI e XI Brigata Coloniale 15 battaglioni fanteria coloniale 1 gruppo squadroni cavalleria coloniale 4 gruppi artiglieria someggiata coloniale 4 compagnie miste genio coloniale 4 reparti sanità someggiati 4 nuclei sussistenza 2 battaglioni camicie nere mitraglieri d'Africa 1 gruppo artiglieria motorizzata d'Africa 1 compagnia cannonieri coloniale sezione servizio di artiglieria magazzini di artiglieria laboratori di artiglieria ufficio lavori genio magazzini del genio laboratori del genio ufficio di sanità magazzini di sanità ufficio di veterinaria ufficio di commissariato magazzini di commissariato tribunale militare autoreparto misto magazzino di automobilismo officina deposito territoriale deposito coloniale ___________________________________________
Comando Truppe dell'Harrar (Harrar) II, XIII e XIV Brigata Coloniale 11 battaglioni fanteria coloniali 1 gruppo squadroni cavalleria coloniale 3 gruppi artiglieria someggiata coloniale 3 compagnie miste genio coloniale 3 reparti sanità someggiati 3 nuclei sussistenza 2 battaglioni camicie nere mitraglieri d'Africa 1 gruppo artiglieria motorizzata d'Africa 1 compagnia cannonieri coloniale sezione servizio di artiglieria magazzini di artiglieria laboratori di artiglieria ufficio lavori genio magazzini del genio laboratori del genio ufficio di sanità magazzini di sanità ufficio di veterinaria ufficio di commissariato magazzini di commissariato tribunale militare autoreparto misto magazzino di automobilismo officina deposito territoriale deposito coloniale ___________________________________________
Comando Truppe del Galla e Sidama (Gimma) I, VII, IX e X Brigata Coloniale 15 battaglioni fanteria coloniale 1 gruppo squadroni cavalleria coloniale 4 gruppi artiglieria someggiata coloniale 4 compagnie miste genio coloniale 3 reparti sanità someggiati 3 nuclei sussistenza 2 battaglioni camicie nere mitraglieri d'Africa 1 gruppo artiglieria motorizzata d'Africa 1 compagnia cannonieri coloniale sezione servizio di artiglieria magazzini di artiglieria laboratori di artiglieria ufficio lavori genio magazzini del genio laboratori del genio ufficio di sanità magazzini di sanità ufficio di veterinaria ufficio di commissariato magazzini di commissariato tribunale militare autoreparto misto magazzino di automobilismo officina deposito territoriale deposito coloniale ___________________________________________
Comando Truppe della Somalia Italiana (Mogadiscio) XCI e XCII Brigata Coloniale 6 battaglioni fanteria coloniale 1 gruppo squadroni cavalleria coloniale 2 gruppi artiglieria someggiata coloniale 2 compagnie miste genio coloniale 2 reparti sanità someggiati 2 nuclei sussistenza 2 battaglioni camicie nere mitraglieri d'Africa 1 battaglione fanteria coloniale costiero 1 gruppo artiglieria motorizzata d'Africa 2 compagnie cannonieri coloniali sezione servizio di artiglieria magazzini di artiglieria laboratori di artiglieria ufficio lavori genio magazzini del genio laboratori del genio ufficio di sanità magazzini di sanità ufficio di veterinaria ufficio di commissariato magazzini di commissariato tribunale militare autoreparto misto magazzino di automobilismo officina deposito territoriale deposito coloniale
|
Agosto 1939
Le brigate coloniali sono portate a 22; gli effettivi passano a 37.000 nazionali e 93.000 coloniali.
Ottobre 1939
Le brigate coloniali divengono 23; gli effettivi raggiungono i 52.000 nazionali e 148.000 coloniali.
Maggio 1940
Vengono istituiti 3 Comandi di Scacchiere: "Nord" (102.000 effettivi), "Est" (123.000 effettivi) e "Sud" (37.000 effettivi) più il Settore Autonomo "Giuba" (18.000 effettivi).
10 giugno 1940
La situazione all'entrata in guerra dell'Italia è la seguente:
Comando FF.AA. "Africa Orientale Italiana" 3 Comandi di Scacchiere 1 Comando di Settore Autonomo 2 Divisioni Fanteria nazionali 5 Comandi delle Truppe 28 Brigate Fanteria Coloniali 1 Gruppo Battaglioni Camicie Nere d'Africa reparti minori
|
con complessivi 50.366 nazionali, 26.642 camicie nere, 188.000 coloniali.
L'armamento a disposizione comprende:
33.500 pistole (di vari modelli) 672.800 fucili e moschetti (di vari modelli) 5.313 fucili mitragliatori 3.313 mitragliatrici 57 mortai d'assalto da 45 71 mortai da 81 24 cannoni controaerei da 20/65 (privi dei congegni di puntamento controaereo) 31 cannoni controcarro da 37/40 312 cannoni da montagna da 65/17 92 cannoni da montagna da 70/15 8 cannoni da posizione da 75 A (di vecchio tipo ad affusto rigido) 32 obici da montagna da 75/13 24 cannoni controaerei da 75/27 CK 16 cannoni controaerei da 75/46 216 cannoni campali da 77/28 14 obici campali da 100/17 4 cannoni pesanti campali da 104/32 59 cannoni pesanti campali da 105/28 26 cannoni da posizione da 120/25 4 cannoni da posizione da 120/45 4 obici pesanti campali da 149/13 24 carri armati M 11/39 24 carri leggeri L 3/35 15 carri leggeri L 3/33 10 autoblindo Fiat 611 24 autoblindo Lancia 1 ZM 92 autocarri protetti (di costruzione artigianale) 397 motociclette 590 autovetture 6.194 autocarri 998 autospeciali
|
4 luglio 1940
Le truppe italiane occupano Cassala e il forte di Gallabat.
15 Luglio 1940
Il Comando FF.AA. dell'A.O.I. diviene Comando Superiore.
3 agosto 1940
Inizia la conquista del Somaliland Britannico, che si concluderà vittoriosamente il giorno 19.
7 novembre 1940
Le truppe inglesi riconquistano il forte di Gallabat.
10 gennaio 1941
Il vicerè Amedeo di Savoia-Aosta presiede una riunione ad Addis Abeba, nella quale si decide come affrontare l'imminente offensiva britannica. E' opinione di tutti i presenti la necessità di accorciare il fronte da difendere, inoltre si cerca di evitare lo scontro in terreno aperto con le unità meccanizzate britanniche, preferendo la difesa sulle ambe etiopiche. La soluzione migliore, quella di "fare quadrato" nella regione dei laghi del Sidama, riunendovi tutte le truppe e le scorte di materiali, non può esssere presa in considerazione, in quanto comporterebbe l'abbandono, senza combattere, della gran parte dell'Impero e della sua capitale, e ciò è inaccettabile dal punto di vista propagandistico; in pratica però tale soluzione permetterebbe di resistere anche per alcuni anni.
Si verifica anche un episodio sconcertante: il Generale degli Alpini Gustavo Pesenti, comandante del Settore Autonomo "Giuba", propone al vicerè di chiedere una pace separata ai britannici, ma viene prontamente sollevato dal suo incarico.
18 gennaio 1941
Inizia l'offensiva britannica; le truppe provenienti dalla zona di Cassala sono dirette verso Asmara.
20 gennaio 1941
Il Negus Hailè Selassiè attraversa la frontiera e rientra in Etiopia.
28 gennaio 1941
La 5^ Squadriglia Cacciatorpediniere, con "Tigre", "Leone" e "Pantera" tenta un'incursione contro Suez, ma il "Leone" urta degli scogli e si incendia; le altre due unità rientrano indenni a Massaua.
3 febbraio 1941
Battaglia di Cheren: sono presenti l'11° reggimento "Granatieri di Savoia", l'XI Brigata Coloniale, il III e il IV Gruppo Squadroni di Cavalleria Coloniale, il CIV Gruppo Artiglieria motorizzata, genio e servizi; la difesa della Piazza è affidata al generale Nicola Carnimeo.
La battaglia si protrae fino al 27 marzo, con circa 12.000 morti e 24.000 feriti, poi la piazza cade dopo la tenace resistenza.
13 febbraio 1941
Inizia anche un attacco britannico contro la Somalia Italiana. La piazza di Chisimaio, in posizione indifendibile, viene evacuata; dei 17 piroscafi presenti nel porto, 2 raggiungono il Madagascar, 2 si autoaffondano in mare aperto, 1 viene affondato da un incrociatore britannico, 5 vengono catturati, 4 si autoaffondano in porto, mentre dei rimanenti 3 non si hanno più notizie.
22 febbraio 1941
Cede, dopo strenua resistenza, la linea difensiva dell'Oltregiuba; le unità supersititi arretrano verso il Galla e Sidama e l'Harrar.
26 febbraio 1941
Truppe britanniche entrano in Mogadiscio.
23 marzo 1941
Per non compromettere l'incolumità della popolazione civile, Harar viene ceduta al nemico come città aperta. Le forze italiane che occupano il Somaliland vengono concentrate presso Addis Abeba.
4 aprile 1941
Il Comando Superiore dispone la cessione al nemico anche di Asmara quale città aperta, lasciandovi un presidio di 6.000 effettivi tra carabinieri, polizia, camicie nere e milizie speciali a protezione della popolazione civile dalle rappresaglie degli indigeni.
La città di Addis Abeba, con un fronte di 40 chilometri, protetto solo da un bosco di eucalipti non è facilmente difendibile, pertanto viene ceduta al nemico in seguito ad accordi preventivi per la salvaguardia dei civili. Il grosso delle truppe italiane ripiega verso il Galla e Sidama.
5 aprile 1941
L'organizzazione difensiva dell'Amhara dispone di 17.000 nazionali e 23.000 coloniali ed è ripartita in 5 Settori costituiti tutt'intorno al presidio di Gondar.
7 aprile 1941
Il Duca Amedeo d'Aosta, Generale di Squadra Aerea, assume il comando del nuovo Scacchiere "Dessiè-Amba Alagi".
Dopo la perdita dell'Eritrea, della Somalia Italiana, dell'Harrar e dello Scioa, il duca decide di creare un ridotto, poi divenuto settore e infine scacchiere, delineato a Nord dai monti dell'Amba Alagi, a Ovest dalla regione del Tigrè impraticabile agli autoveicoli, a Est dal deserto Dancalo, anch'esso impraticabile, e a Sud dalla rotabile Dessiè-Gondar.
8 aprile 1941
Dopo accanita resistenza cade la piazza di Massaua, che ospita anche le truppe superstiti di Cheren; la perdita di questa importante base navale comporta la partenza di tutte le navi ancora presenti.
L'avviso coloniale "Eritrea" e la motonave "R.A.M.B. II" (Regia Azienda Monopolio Banane), trasformata in incrociatore ausiliario, raggiungono il Giappone.
La motonave "R.A.M.B. I", anch'essa allestita a incrociatore ausiliario, si scontra con l'incrociatore britannico "Leander", nell'Oceano Indiano, ed è affondata.
I sommergibili "Archimede", "Ferraris", "Guglielmotti" ed il piccolo "Perla", con la motonave "Coburg", raggiungono la base navale atlantica di Bordeaux, compiendo il periplo dell'Africa.
La motonave "Himalaia" raggiunge il Brasile, il piroscafo "Warteufels" il Madagascar, mentre il piroscafo "Reckmers", scontratosi con unità britanniche, si autoaffonda.
La 5^ Squadriglia Cacciatorpediniere, con "Tigre" e "Pantera" e la 3^ Squadriglia Cacciatorpediniere, con "Sauro", "Manin" e "Battisti" partono per un'incursione su Porto Sudan; il "Sauro" e il "Manin", colpiti da aerei britannici affondano, le altre unità dirigono verso l'Arabia e, nei pressi della costa, si autoaffondano.
La torpediniera "Orsini", il posamine "Ostia", le cannoniere "Biglieri" e "Matteucci" e la motonave "Niobe" si autoaffondano a Massaua; restano in servizio solo le navi cisterna per le necessità della popolazione civile.
10 aprile 1941
Cade la Piazza di Assab e i 3 piroscafi presenti in rada vengono autoaffondati.
26 aprile 1941
Cade il Settore di Dessiè, baluardo meridionale del sistema difensivo "Dessiè-Amba Alagi".
1° maggio 1941
Il Comando dello Scacchiere "Sud", agli ordini del Generale d'Armata Pietro Gazzera, raccolte anche le forze superstiti provenienti da altri settori, può disporre di:
Gruppo Divisioni "Didessa-Dabus" (Gen. Carlo De Simone) 23^ Divisione Coloniale 26^ Divisione Coloniale Gruppo Divisioni "Sinistra-Omo" (Gen. Antonio Tissi) 21^ Divisione Coloniale 24^ Divisione Coloniale 25^ Divisione Coloniale 101^ Divisione Coloniale Riserva Centrale 22^ Divisione Coloniale Comando Fronte "Nord Est"
|
con complessivamente 80.000 effettivi.
Il Galla e Sidama viene attaccato contemporaneamente a Ovest da 2 colonne nemiche, a Est da 3 colonne e a Sud da altre 3 colonne, tutte motorizzate.
17 maggio 1941
Le poche truppe rimaste al Vicerè Amedeo d'Aosta non gli consentono un'ulteriore resistenza; egli pertanto chiede la resa e gli viene concesso l'onore delle armi.
Morirà prigioniero a Nairobi il 3 marzo del 1942.
21 maggio 1941
Cade l'ultimo presidio italiano della Migiurtinia.
20 giugno 1941
Si tratta la resa di Gimma, capitale del Galla e Sidama.
6 luglio 1941
Cade anche l'ultimo presidio italiano della Dancalia.
9 luglio 1941
Le truppe italiane dello Scacchiere "Sud", decimate dai violenti combattimenti cessano le ostilità; esse hanno avuto 8.775 morti, 10.065 feriti e 2.798 dispersi.
24 novembre 1941
Ha inizio la battaglia di Gondar, presidiato da 6.450 effettivi, che dura tre giorni fino alla resa delle nostre truppe; le perdite ammontano a 1.765 morti.
28 novembre 1941
I 4 piccoli presidi esterni a Giarabub cessano le ostilità in base agli ordini ricevuti.
Termina così la presenza italiana nel Teatro dell'Africa Orientale.