LE COLONIE ITALIANE - L'ERITREA
5 febbraio 1885
Il Corpo Speciale per l'Africa, al comando del Tenente Colonnello Tancredi Saletta, sbarca a Massaua iniziando così l'epopea italiana in terra africana:
24 febbraio 1885
Sbarcano a Massaua alcuni rinforzi al comando del Tenente Colonnello Leitenitz:
7 marzo 1885
Giungono in Eritrea altre truppe italiane:
Aprile 1885
Occupazione della costa da Massaua ad Assab, e poi del Forte di Saati.
Giugno 1885
Sbarca a Massaua un plotone del 17° Reggimento "Cavalleggeri di Caserta"
12 novembre 1885
Il Generale Carlo Genè diviene Comandante Superiore in Africa.
Gennaio 1886
Il Generale Giorgio Pozzolini va in missione per trattare col Negus Johannes.
9 aprile 1886
La spedizione del Colonnello Gianpietro Porro viene sterminata a Jildessa.
Aprile 1886
Il Ras Menelik dello Scioa, ingaggiato dagli italiani, attacca l'Emiro Abdullha dell'Harar e lo sconfigge.
Settembre 1886
Il Ras Alùla compie una scorreria nel territorio degli Habab.
30 aprile 1885
L'albanese Osman, comandante dei basci-buzuk (in turco "teste matte"), recluta una compagnia di 100 effettivi al servizio del Corpo Speciale per l'Africa, 20 a Monkullo, 20 a Taulud, 10 a Massaua; gli altri 50 a Amba disertano portandosi via le armi ricevute.
10 maggio 1885
Viene arruolata una seconda compagnia di basci-buzuk, ma senza armarli.
4 dicembre 1885
Dopo il ritiro dei soldati egiziani dall'Eritrea, gli irregolari sono un migliaio e vengono suddivisi in due grandi orde: Orda Interna (gendarmeria indigena, guardie doganali, guardie carcerarie) e Orda Esterna (impiego tattico).
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25 gennaio 1887
Il Forte di Saati, al comando del Maggiore Giovanni Battista Boretti (2 compagnie fanteria, sezione artiglieria da fortezza, 300 basci-buzuk) è assediato da Ras Alùla che, dopo due ore, si ritira.
26 gennaio 1887
La colonna del Tenente Colonnello Tommaso De Cristoforis (4 compagnie fanteria, 1 sezione e 1/2 di artiglieria da fortezza, 50 basci-buzuk), partita da Monkullo per raggiungere il Forte di Saati, è attaccata e circondata dai guerrieri del Ras Alùla.
Nel tardo pomeriggio giunge la colonna di soccorso del Capitano Gennaro Tanturri (1 compagnia fanteria) che raccoglie feriti e superstiti e si ritira a Monkullo.
18 aprile 1887
Il Generale Tancredi Saletta assume il comando della colonia:
8 novembre 1887
Il Generale Alessandro Asinari di San Marzano assume il comando della Colonia. Sbarcano a Massaua:
il Colonnello Giovanni Battista Begni costituisce tre orde: Orda Mobile (12 buluk e 30 doifer, guide arabe), Orda Interna (200 effettivi, con compiti di polizia), Orda Esterna (1.300 effettivi su 2 nustabur, comandati da jusbasci, di 2 buluk, comandati da buluk-basci); tutti gli ufficiali indigeni vengono sostituiti da ufficiali italiani; sono arruolati anche 200 indigeni somali.
Novembre 1887
La Colonia Eritrea dispone di 16.450 effettivi nazionali e 1.900 basci-buzuk ripartiti nei 6 Forti di Monkullo, Archico, Otumlo, Abd el Kadu, Gherar e Taulud; il genio dispone di 3 palloni frenati; la Regia Marina ha, nel porto di Massaua, 2 arieti torpedinieri, 3 cannoniere, 3 golette, un avviso, 3 navi trasporto, 2 navi cisterna, 1 nave ospedale e 2 piroscafi noleggiati:
CORPO DI OPERAZIONE IN COLONIA (Ten. Gen. Alessandro Asinari di San Marzano) ____________________________________
I Brigata (Mag. Gen. Carlo Genè) 1° Reggimento Cacciatori d'Africa I Battaglione Cacciatori d'Africa II Battaglione Cacciatori d'Africa III Battaglione Cacciatori d'Africa 2° Reggimento Cacciatori d'Africa IV Battaglione Cacciatori d'Africa V Battaglione Cacciatori d'Africa VI Battaglione Cacciatori d'Africa 3^ Batteria Artiglieria da Montagna Orda di Basci-buzuk 4 Buluk ____________________________________
II Brigata (Mag. Gen. Umberto Cagni) 1° Reggimento Fanteria d'Africa II Battaglione Fanteria d'Africa IX Battaglione Fanteria d'Africa X Battaglione Fanteria d'Africa 4° Reggimento Fanteria d'Africa IV Battaglione Fanteria d'Africa V Battaglione Fanteria d'Africa VIII Battaglione Fanteria d'Africa 1^ Batteria Artiglieria da Montagna Buluk di Basci-buzuk ____________________________________
III Brigata (Mag. Gen. Antonio Baldissera) 1° Reggimento Bersaglieri d'Africa I Battaglione Bersaglieri d'Africa II Battaglione Bersaglieri d'Africa III Battaglione Bersaglieri d'Africa I Battaglione Alpini d'Africa 2^ Batteria Artiglieria da Montagna Tabur di Basci-buzuk 9 Buluk ____________________________________
IV Brigata (Mag. Gen. Carlo Lanza di Busca) 2° Reggimento Fanteria d'Africa XI Battaglione Fanteria d'Africa XII Battaglione Fanteria d'Africa XIII Battaglione Fanteria d'Africa 3° Reggimento Fanteria d'Africa III Battaglione Fanteria d'Africa VI Battaglione Fanteria d'Africa VII Battaglione Fanteria d'Africa 1^ Compagnia Artiglieria da Fortezza Kalai di Basci-buzuk 22 Buluk ____________________________________
Truppe a disposizione I Battaglione Fanteria d'Africa (Presidio di Massaua) Squadrone Cavalleria d'Africa Squadrone Cacciatori a Cavallo I Brigata Artiglieria 1^ Batteria Artiglieria da Campagna 2^ Batteria Artiglieria da Campagna 2^ Compagnia Artiglieria da Fortezza 3^ Compagnia Artiglieria da Fortezza 4^ Compagnia Artiglieria da Fortezza 5^ Compagnia Artiglieria da Fortezza I Brigata Genio 1^ Compagnia Genio 2^ Compagnia Genio 3^ Compagnia Genio 4^ Compagnia Genio Compagnia Specialisti del Genio (con Sezione Aerostieri) 1^ Compagnia Sanità 2^ Compagnia Sanità 3^ Compagnia Sanità 1^ Compagnia Sussistenza 2^ Compagnia Sussistenza 3^ Compagnia Sussistenza I Brigata Treno d'Artiglieria 1^ Compagnia Treno d'Artiglieria 2^ Compagnia Treno d'Artiglieria Orda Esterna di Basci-buzuk 16 Buluk Orda "Adam" di Basci-buzuk 12 Buluk
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9 dicembre 1887
La III Brigata occupa il Pian delle Scimmie.
Dicembre 1887
E' costituita l'Orda "Kayala" come reparto esplorante (27 nazionali, 30 ascari).
Gennaio 1888
La I e la II Brigata si dispongono a cavallo della ferrovia Massaua-Forte Saati; il comando delle operazioni è a Monkullo; la IV Brigata rimane in riserva a Massaua.
1° febbraio 1888
La III Brigata rioccupa Forte Saati, poi la Valle di Ailet.
17 marzo 1888
Piccolo scontro con i guerrieri del Negus Johannes nella Valle di Ailet.
28 marzo 1888
Negoziati di pace; il Corpo di Rinforzo rientra in Italia.
2 aprile 1888
Viene costituito il Reparto Esploratori Indigeni su mehara (cammelli veloci) e bagalì (muletti etiopici).
20 aprile 1888
Il Generale Antonio Baldissera assume il comando della Colonia.
Maggio 1888
Campagna contro i Dervisci (ribelli sudanesi) lungo il confine settentrionale.
Giugno 1888
I basci-buzuk divengono truppe regolari denominate "ascari", con una ben precisa gerarchia
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26 luglio 1888
La banda irregolare "Kafil" occupa Cheren.
8 agosto 1888
16 buluk di basci-buzuk, al comando del Capitano Cornacchia, sono sconfitti a Sagamiti dagli uomini dello sciftà (predone) Debeb.
1° ottobre 1888
Sono costituiti i primi 4 battaglioni indigeni formati da ascari:
15 ottobre 1888
Sono costituiti 2 buluk di Zaptiè (Carabinieri Indigeni).
29 ottobre 1888
Viene costituita la 2^ Batteria Artiglieria da Montagna Indigeni (su 3 sezioni di 2 pezzi).
10 marzo 1889
Il Negus Johannes è sconfitto e ucciso dai guerrieri Dervisci.
2 maggio 1889
Si firma il Trattato di Uccialli inerente i confini tra la Colonia Eritrea e lo Scioa Abissino.
10 giugno 1889
I 4 battaglioni fanteria indigeni sono riuniti nel Reggimento Fanteria Indigeni.
Giugno 1889
Il Maggiore Di Majo occupa Cheren con 2 colonne: la prima di 1.000 uomini (III Battaglione Indigeni meno 1 compagnia, 1 sezione artiglieria da montagna, bande irregolari "Ambessà", "Sabatù" e "Tafari"), la seconda di 700 uomini (1 compagnia/III Battaglione Indigeni, 1 sezione sanità, orda "Adam", bande irregolari"Gabbedon" e "Terfù").
30 giugno 1889
Scioglimento del Corpo dei Basci-buzuk; rimane solo in vita l'Orda Interna a presidio di Massaua; il Reparto Esploratori Indigeni diviene Squadrone Esploratori Eritreo.
3 agosto 1889
E' occupata Asmara da una colonna coloniale:
Settembre 1889
Ras Agòs, alleato degli italiani, occupa il Mareb.
1° ottobre 1889
Lo Squadrone Esploratori Eritreo diviene 1° Squadrone Cavalleria Eritrea "Asmara".
3 novembre 1889
Ras Menelik si fa incoronare negus d'Abissinia col nome di Menelik II.
Dicembre 1889
Ras Sebhat e Ras Sejum, alleati del Negus e appoggiati dall'Italia, occupano Adua, l'Enticciò e il Seraè.
1 gennaio 1890
La Colonia assume ufficialmente il nome di Eritrea.
5 gennaio 1890
Il Generale Baldassarre Orero prende il comando delle truppe d'Eritrea.
27 gennaio 1890
Gli italiani prendono possesso di Adua:
Marzo 1890
Ras Mangascià e Ras Alùla si sottomettono a Menelik II.
Aprile 1890
Viene creato 1 battaglione indigeni provvisorio.
27 giugno 1890
Un migliaio di Dervisci compiono una scorreria nel territorio del Beni Amer, protettorato italiano, ma sono colti di sorpresa e sconfitti da 2 compagnie indigeni presso i pozzi di Agordat.
4 giugno 1890
Il Generale Antonio Gandolfi assume il comando della Colonia.
3 settembre 1890
E' disciolto il Reggimento Fanteria Indigeni ed è costituito il 2° Squadrone Cavalleria Eritrea "Cheren".
1° novembre 1890
E' costituita la 1^ Compagnia Cannonieri Indigeni (su 3 sezioni di 2 pezzi).
11 febbraio 1891
Menelik II, divenuto ostile agli italiani, rompe le trattative.
21 febbraio 1891
Ai pozzi di Alat scontro tra i predoni di Ras Sebhat e gli italiani:
Aprile 1891
Stipulato il Trattato del Mareb sui nuovi confini della Colonia.
19 maggio 1891
Viene costituita la 2^ Batteria Artiglieria da Montagna Indigeni (su 4 pezzi).
11 giugno 1891
Le truppe coloniali e le truppe indigene sono riunite nel Regio Corpo delle Truppe d'Africa.
26 giugno 1892
La 4^ Compagnia/I Battaglione Indigeni insieme a 200 guerrieri irregolari respinge un migliaio di Dervisci che avevano compiuto una razzia nella Valle del Barca.
11 novembre 1892
Le Regie Truppe d'Africa divengono ufficialmente parte integrante del Regio Esercito:
Comando Regie Truppe d'Africa Comando Zona "Asmara" Comando Zona "Cheren" Comando Artiglieria d'Africa Comando Genio d'Africa Direzione Servizi di Sanità d'Africa Direzione Servizi di Commissariato d'Africa Tribunale Militare d'Africa Compagnia Carabinieri Reali (129 nazionali, 82 zaptiè: carabinieri indigeni) Battaglione Cacciatori d'Africa (6 compagnie) 4 Battaglioni Indigeni (4 compagnie) 2 Squadroni Cavalleria Indigeni 2 Batterie Artiglieria da Montagna Indigeni (4 pezzi) Compagnia Cannonieri (111 nazionali, 104 ascari) Sezione Operai d'Artiglieria Compagnia Genio (80 nazionali, 62 ascari, 50 manovali indigeni) Compagnia Specialisti Genio (141 nazionali, 28 ascari, 80 manovali indigeni) Sezione Sanità Sezione Sussistenza (104 nazionali, 30 manovali indigeni) Compagnia Treno d'Artiglieria (90 nazionali, 130 ascari) 13 interpreti di arabo e amharico
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con 9.000 effettivi (4.600 nazionali, 4.400 ascari).
28 febbraio 1892
Il Generale Oreste Baratieri assume il comando delle Truppe d'Africa.
21 dicembre 1893
12.000 Dervisci marciano su Agordat. Il Generale Giuseppe Arimondi schiera a Sudovest il 2° Squadrone Cavalleria "Cheren" e le bande irregolari del Barca, al Forte di Agordat il II Battaglione Indigeni e la 1^ Batteria Artiglieria da Montagna Indigeni, a Cheren la 1^ e la 3^ Compagnia/IV Battaglione Indigeni, il 1° Squadrone Cavalleria "Asmara", la 2^ Batteria Artiglieria da Montagna Indigeni, e aliquote di artiglieria, genio, sanità e sussistenza.
Dal Ferfer giunge una colonna di rinforzo con la 1^ e la 3^ Compagnia/IIIBattaglione Indigeni e la banda irregolare "Okulè Kusai". Il generale attacca e mette in fuga i Dervisci, poi invia le bande irregolari al loro inseguimento.
18 gennaio 1894
Viene disciolto il 1° Squadrone Cavalleria Eritrea "Asmara".
9 marzo 1894
E' creata la Milizia Mobile Indigeni su 1.500 effettivi (2 compagnie ad Asmara, 1 compagnia a Cheren, 1 compagnia a Adi Ugrù, 1 compagnia a Agordat, 1 compagnia ad Archico, 1 compagnia a Saati).
Aprile 1894
Durante la campagna contro i dervisci viene creato a Cheren il Corpo Esploratori Indigeni con compiti speciali.
17 luglio 1894
Viene costituito il Corpo d'Operazione per marciare contro i Dervisci a Cassala:
Al comando del Generale Oreste Baratieri, il corpo ha di fronte a sè 2.000 dervisci e 800 cavalieri baggàra. Cassala è comunque occupata e viene costruito un nuovo forte.
23 novembre 1894
E' istituita la Compagnia Milizia Volontaria di Massaua (320 nazionali su 4 plotoni) per servizio interno di polizia.
18 dicembre 1894
Viene rapito il residente italiano. La 1^ Compagnia/III Battaglione Indigeni, di presidio a Halài è assediata. Una colonna comandata dal Maggiore Pietro Toselli (2^ e 5^ Compagnia/III Battaglione Indigeni, 1^, 2^ e 3^ Compagnia/IV Battaglione Indigeni, Batteria Artiglieria da Montagna) si scontra con le bande ribelli e le sconfigge.
27 dicembre 1894
Il Corpo di Operazione del Generale Oreste Baratieri (II, III e IV Battaglione Indigeni, 3^ Compagnia Milizia Mobile, 1 plotone/2° Squadrone Cavalleria "Cheren", 1^ Batteria Artiglieria da Montagna Indigeni, bande irregolari "Okulè Kusai" e "Seraè") occupa Adua per la seconda volta.
13 gennaio 1895
Il Corpo d'Operazione sconfigge i guerrieri tigrini di Ras Mangascià a Coatit.
15 gennaio 1895
Presso Senafè l'artiglieria indigena mette in fuga i guerrieri tigrini.
1° febbraio 1895
Il Battaglione Indigeni Provvisorio diviene V Battaglione Indigeni.
25 febbraio 1895
E' costituito anche un VI Battaglione Indigeni.
25 marzo 1895
Adigrat viene occupata per la seconda volta dal III, IV e V Battaglione Indigeni.
28 marzo 1895
Il Forte di Makallè viene occupato da una colonna italiana (V Battaglione Indigeni, 1 sezione artiglieria da montagna, Banda Irregolare "Okulè Kusai" e 2.000 guerrieri di Agòs Tafari).
7 ottobre 1895
Ad Abzì il IV Battaglione Indigeni mette in fuga 300 guerrieri tigrini.
9 ottobre 1895
A Debra Ailà , nei pressi di Buia, il IV Battaglione Indigeni batte duramente oltre 500 guerrieri della retroguardia di ras Mangascià.
12 ottobre 1895
Il I e il VI Battaglione Indigeni raggiungono l'Amba Alagi.
15 ottobre 1895
Viene disciolto il Comando del Corpo di Spedizione.
1° novembre 1895
E' costituito il VII Battaglione Indigeni.
16 novembre 1895
E' costituito l'VIII Battaglione Indigeni. Una compagnia indigeni viene inviata in osservazione sull'Amba Alagi poichè il negus Menelik ha mobilitato il suo esercito e sta marciando contro la Colonia.
24 novembre 1895
Il Generale Giuseppe Arimondi invia sull'Amba Alagi il IV Battaglione Indigeni, la 1^ Batteria Artiglieria da Montagna Indigeni e la Banda Irregolare "Sebhat".
27 novembre 1895
Le truppe avanzano fino a Belagò e avvistano il campo dei cavalieri Galla di Ras Makonnen, avanguardia dell'esercito del Negus.
7 dicembre 1895
Le truppe coloniali, al comando del Maggiore Pietro Toselli, sono interamente annientate sull'Amba Alagi, dopo una strenua resistenza.
9 dicembre 1895
Vengono riordinati o costituiti ex novo:
7 gennaio 1896
L'esercito del Negus assedia Forte Makallè, comandato dal Maggiore Giuseppe Galliano:
21 gennaio 1896
Forte Makallè si arrende per mancanza d'acqua e riceve gli onori militari dagli abissini.
14 febbraio 1896
Le bande irregolari "Sebhat" e "Agòs" passano agli ordini di Menelik; occupano i passi di Seetà e Aleqà, ma vengono sconfitte da reparti del VI e del VII Battaglione Indigeni.
22 febbraio 1896
Presso Gulasit, a 20 chilometri da Cassala, 5.000 Dervisci vengono sconfitti dal II Battaglione Indigeni.
29 febbraio 1896
Al fronte:
Di presidio:
Appena sbarcati a Massaua:
In viaggio dall'Italia:
Ancora in Italia in attesa di partire:
Servizio d'artiglieria:
Servizio di sanità:
Servizio veterinario:
Servizio di commissariato:
1° marzo 1896
Si combatte la battaglia di Adua (o di Abbà Garima, in lingua abissina):
CORPO D'OPERAZIONE (Gen. Oreste Baratieri, Capo di S.M. Col. Valenzano, Adi Dikè) Parco d'Artiglieria (Entrisciò) Intendenza del Corpo d'Operazione (Entrisciò) ___________________________________________
Colonna di Destra - II Brigata (Gen. Giuseppe Dabormida, Colle Zola) 3° Reggimento Fanteria d'Africa V Battaglione Fanteria d'Africa VI Battaglione Fanteria d'Africa X Battaglione Fanteria d'Africa 6° Reggimento Fanteria d'Africa III Battaglione Fanteria d'Africa XIII Battaglione Fanteria d'Africa XIV Battaglione Fanteria d'Africa Battaglione Milizia Mobile Indigeni Compagnia Milizia Mobile Indigeni del "Chitet" II Brigata Artiglieria 5^ Batteria Artiglieria da Montagna 6^ Batteria Artiglieria da Montagna 7^ Batteria Artiglieria da Montagna ___________________________________________
Colonna di Centro - I Brigata (Gen. Giuseppe Arimondi, Adi Dikè) 2° Reggimento Fanteria d'Africa II Battaglione Fanteria d'Africa IV Battaglione Fanteria d'Africa IX Battaglione Fanteria d'Africa 1° Reggimento Bersaglieri d'Africa I Battaglione Bersaglieri d'Africa II Battaglione Bersaglieri d'Africa 1^ Compagnia/V Battaglione Indigeni 8^ Batteria Artiglieria da Montagna 11^ Batteria Artiglieria da Montagna ___________________________________________
Colonna di Sinistra - Brigata Indigeni (Gen. Matteo Albertone, Adi Dikè) I Battaglione Indigeni IV Battaglione Indigeni VII Battaglione Indigeni VIII Battaglione Indigeni Banda Irregolare "Okulè Kusai" I Brigata Artiglieria Indigeni 1^ Batteria Artiglieria da Montagna Indigeni 3^ Batteria Artiglieria da Montagna Indigeni 4^ Batteria Artiglieria da Montagna Indigeni II Sezione/2^ Batteria Artiglieria da Montagna Indigeni ___________________________________________ Colonna di Riserva - III Brigata (Gen. Giuseppe Ellena, Adi Dikè) 4° Reggimento Fanteria d'Africa VII Battaglione Fanteria d'Africa VIII Battaglione Fanteria d'Africa XI Battaglione Fanteria d'Africa 5° Reggimento Fanteria d'Africa XV Battaglione Fanteria d'Africa XVI Battaglione Fanteria d'Africa I Battaglione Alpini d'Africa III Battaglione Indigeni 1^ Batteria Artiglieria a Tiro Rapido 2^ Batteria Artiglieria a Tiro Rapido 1 sezione genio
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con 9.894 nazionali e 6.790 indigeni.
Esercito Abissino (circa 115.000 guerrieri) Negus Menelik, dello Scioa (35.000 guerrieri) Fitaurari Gabejehù, dello Scioa (15.000 guerrieri) Fitaurari Atikim, dello Scioa (5.000 guerrieri) Ras Makonnen, dell'Harar (15.000 guerrieri) Ras Michael, dell'Uollo Galla (15.000 guerrieri) Ras Takla, del Goggiam (5.000 guerrieri) Ras Oliè, dello Ieggiù (5.000 guerrieri) Ras Mangascià, del Tigrè (2.500 guerrieri) Ras Alùla dell'Hamasen (2.500 guerrieri) Uagscium Guangùl, del Lasta (10.000 guerrieri) Iteghiè (Regina) Taitù, del Semien (5.000 guerrieri)
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Le truppe italiane avanzano in territorio abissino senza disporre di carte topografiche dettagliate e con la pericolosa convinzione di poter mettere in fuga i guerrieri abissini col solo fuoco di cannoni e fucili. La Brigata Indigeni, in avanguardia, si ritrova isolata e viene sopraffatta; il Generale Matteo Albertone viene fatto prigioniero; la II Brigata attacca, ma è sopraffatta dal numero degli abissini; il Generale Giuseppe Dabormida cade durante la ritirata; la I e la III Brigata si dispongono a difesa, attendendo i resti delle altre due brigate in ritirata; il combattimento si fraziona in piccoli scontri; cade anche il Generale Giuseppe Arimondi; i Generali Oreste Baratieri e Giuseppe Ellena si ritirano nella piana di Gundaptà. Il negus Menelik, dopo la battaglia, rinuncia a invadere l'Eritrea per paura di inimicarsi tutte le potenze europee.
Perdite italiane: 6.600 morti, 500 feriti, 1.900 prigionieri.
Perdite abissine: 7.000 morti, 10.000 feriti.
4 marzo 1896
Il Generale Antonio Baldissera assume il comando della Colonia in sostituzione del Generale Oreste Baratieri e inizia le trattative col Negus per ottenere la restituzione dei prigionieri nazionali e ascari (molti dei quali hanno subito mutilazioni durante la prigionia; in particolare i nazionali sono stati evirati mentre gli indigeni hanno subito l'amputazione della mano destra e del piede sinistro).
18 marzo 1896
I Dervisci aggirano Cassala e si spingono fino ai pozzi di Sabdarat, ma vengono respinti.
20 marzo 1896
Il Negus Menelik ritira le sue truppe verso l'interno dell'Abissinia.
2 aprile 1896
Sul Monte Mocram il VI Battaglione Indigeni respinge i Dervisci.
3 aprile 1896
A Tucrùf le truppe coloniali attaccano i Dervisci per tre giorni consecutivi, con la classica formazione: il III e il VI Battaglione Indigeni a destra, il II Battaglione Indigeni al centro, il VII Battaglione Indigeni a sinistra e l'VIII Battaglione Indigeni a tergo di riserva.
3 maggio 1896
Il Generale Antonio Baldissera concentra tutte le sue truppe e le invia verso Adigrat.
4 maggio 1896
Adigrat viene occupata per la terza volta.
18 maggio 1896
Adigrat viene evacuata e distrutta; i prigionieri sono restituiti.
18 giugno 1896
Cessa lo stato di guerra tra Colonia Eritrea e Abissinia.
1° luglio 1896
Viene ricostituito a Cheren il IV Battaglione Indigeni "Ambessà" (Leoni), così chiamati dopo la resistenza sull'Amba Alagi guidata dal Maggiore Pietro Toselli.
26 ottobre 1896
Viene firmato il Trattato di Addis Abeba: l'Italia riconosce l'indipendenza dell'Impero d'Etiopia, che però continua la sua espansione verso Sud.
Dicembre 1896
E' costituito il 1° Nucleo Meharisti, anche detto Plotone Cammellieri.
Maggio 1897
E' disciolto il 1° Nucleo Meharisti.
19 dicembre 1897
Dopo le battaglie di Sciaglèet e Gùlsa, vicino al Forte di Agordat, hanno termine le operazioni contro i Dervisci.
Cassala viene ceduta agli Anglo-Egiziani.
6 giugno 1911
Sono costituiti il Reparto Cammellato e le Bande di Commissariato del Bassopiano Occidentale (Meharisti Guardie di Frontiera).
12 dicembre 1913
Muore il negus Menelik II.
Gennaio 1919
E' riordinato il Regio Corpo Truppe Coloniali dell'Eritrea (12.000 effettivi):
Comando R.C.T.C. "Eritrea" (Asmara) 5 Comandi di Zona Militare Comando di Sottozona Militare Comando Artiglieria (Asmara) Comando Genio (Asmara) 8 battaglioni indigeni (4 compagnie, 1 sezione mitragliatrici someggiata) 1 compagnia costiera (2 mezze compagnie, 1 sezione mitragliatrici someggiata) 1 squadrone cavalleria indigeni (2 plotoni, 1 sezione mitragliatrici) 3 batterie artiglieria da montagna indigeni (4 pezzi, 2 mitragliatrici) 2 compagnie cannonieri indigeni (4 sezioni) 1 compagnia mista genio (1 plotone zappatori, 1 plotone telegrafisti, 1 plotone radiotelegrafisti e fotoelettricisti) Ufficio Materiale d'Artiglieria magazzino mobilitazione e rifornimento (Asmara) magazzini staccati laboratorio militare di artiglieria Ufficio Materiale del Genio, Lavori e Fortificazioni reparto deposito laboratorio militare del genio Direzione di Sanità 3 ospedali coloniali varie infermerie coloniali Ufficio di Veterinaria infermeria quadrupedi Ufficio di Commissariato magazzini vestiario ed equipaggiamento tribunale militare Ufficio Trasporti drappello treno d'artiglieria sezione automobilisti mista
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Gennaio 1920
I battaglioni indigeni vengono ridotti a 6.
1° Febbraio 1922
In Eritrea: 5 battaglioni indigeni (4 compagnie su 2 mezze compagnie e 1 sezione mitragliatrici someggiata)
In Libia: 11 battaglioni indigeni e 1 batteria artiglieria da montagna indigeni (eritrei inviati a rinforzare i presidi libici).
17 dicembre 1931
I battaglioni indigeni sono riordinati su 3 compagnie e 1 compagnia mitragliatrici; le compagnie cannonieri sono portate da 2 a 3; la compagnia mista genio è su 1 plotone telegrafisti e telefonisti e 1 plotone radiotelegrafisti e fotoelettricisti.
Sono mobilitati altri 4 battaglioni indigeni destinati alla Libia.
Gennaio 1935
Mobilitazione della Colonia Eritrea in vista della Guerra d'Etiopia:
Corpo d'Armata Eritreo 2 Comandi di Divisione Indigeni 4 Comandi di Brigata Indigeni 8 Comandi di Gruppo Battaglioni Indigeni 27 battaglioni indigeni 1 battaglione costiero indigeni 1 battaglione mitraglieri indigeni 1 compagnia carri veloci (L 3/33) 1 gruppo squadroni cavalleria indigeni 2 gruppi artiglieria motorizzata 4 gruppi artiglieria da montagna indigeni 3 reparti genio servizi di corpo d'armata
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