DEDICA

 

Questo sito è dedicato alla memoria

del Tenente di Vascello

della Regia Marina

Gustavo Fracassini

caduto negli ultimi giorni

della Seconda Guerra Mondiale

e - attraverso lui -

a tutti coloro che hanno combattuto

in ogni tempo ed in ogni luogo ...

 

Biografia

Nato a Prato (Firenze) il 3 gennaio 1917.

Laureato in Scienze Politiche presso l'Università di Firenze.

Assolve il servizio di leva nella Regia Marina frequentando l'Accademia Navale di Livorno.

9 febbraio 1941: imbarcato sull'incrociatore ausiliario "Città di Napoli".

25 marzo 1941: imbarcato sulla nave da battaglia "Littorio".

            - 29 marzo 1941: dopo la Battaglia di Capo Matapan riceve un encomio solenne dall'Ammiraglio Jachino.

14 aprile 1941: imbarcato sulla nave da battaglia "Vittorio Veneto".

17 maggio 1941: imbarcato nuovamente sulla nave da battaglia "Littorio".

1° giugno 1942: dopo il siluramento della "Littorio", trasferito su sua domanda alla Xª Flottiglia M.A.S., partecipa alle seguenti azioni di guerra:

            - 27 luglio 1942: Operazione "Malta 2" contro il porto di La Valletta.

            - 5 aprile 1942: Operazione "Cefalo 2" nel canale di Sicilia.

            - 15 dicembre 1942: partecipa al recupero dei mezzi danneggiati a La Galite dopo l'attacco aereo che costa la vita al suo amico Comandante Salvatore Todaro.

            - 3 settembre 1943, dopo lo sbarco britannico in Calabria, organizza gruppi di incursori da inviare contro gli invasori.

8 settembre 1943: raggiunge il Muggiano (La Spezia), base della Xª M.A.S., che combatte nella R.S.I.

Partecipa alle seguenti azioni di guerra:

            - 19 ottobre 1943: missione di guerra nel canale di Sicilia.

            - 20 febbraio 1944: attacca con 3 barchini la base angloamericana di Anzio (affondata una nave pattuglia e danneggiato un dragamine nemici).

            - 23 febbraio 1944: assume il comando della Base operativa Sud di Terracina (Latina).

            - 7 novembre 1944: assume il comando della Base operativa di collegamento con l'Italia occupata del Muggiano (La Spezia).

            - 14 dicembre 1944: partecipa ad un'incursione contro il porto occupato di Livorno.

            - 5 febbraio 1945: è destinato al comando della Base operativa Ovest "Com.te Mataluno" di San Remo (Imperia).

Il suo nome compare nel "Ruolo d'Onore" della Xª Flottiglia M.A.S.

Schivo e taciturno, serio e motivato dall'amor patrio e dall'appartenenza alla Marina, suscita stima e rispetto in tutti coloro che hanno modo di conoscerlo e di

combattere al suo fianco.

Decorazioni

Croce al Valor Militare di Marina (Regia Marina)

Medaglia di Bronzo per Azioni di Guerra (Xª M.A.S. - R.S.I.)

Medaglia d' Argento per Azioni di Guerra (Xª M.A.S. - R.S.I.)

Croce di Ferro di 2ª  Classe (Germania)

Croce di Ferro di 1ª  Classe (Germania)

Cronologia 

24 aprile 1945: il Comandante Fracassini decide la partenza, alle ore 22, dalla base di San Remo (la colonna comprende 20 effettivi con un autocarro Lancia TreRO,

un torpedone con un altro TreRO a rimorchio e una corriera).

Ore 24, tra Alassio e Albenga (Savona), i partigiani tendono un'imboscata ferendo due Sottocapi e un Marò.

25 aprile 1945: la colonna "Mataluno" giunge a Garessio (Cuneo); alle ore 16.30 riparte per Ceva e vi arriva alle 20.

Alla colonna si uniscono un centinaio di marinai tedeschi comandati dal Ten. Heckner.

I tedeschi ricevono l'ordine dal Presidio di Ceva di proseguire per Mondovì, Cherasco e Brà, dove avrebbero ricevuto nuovi ordini.

La colonna italo-tedesca viene utilizzata come avanguardia esplorante della 34ª Divisione Fanteria tedesca in ritirata verso il Nord.

Il T.V. Fracassini cerca, senza successo, di sganciarsi dai tedeschi poichè ha ricevuto ordini diversi.

26 aprile 1945: ore 2 e 30 si riparte; oltrepassato Mondovì, tra Benevagenna e Narzole la colonna è di nuovo attaccata dai partigiani di una Brigata Garibaldi che

subito dopo l'attacco si dilegua.

I marò rispondono al fuoco, uccidendo 5 partigiani e catturando una mitragliatrice da 8 mm, poi montata sul tetto del torpedone.

I tedeschi del Ten. Heckner catturano alcuni partigiani e li fucilano subito, poi prelevano alcuni ostaggi civili a Narzole.

Fracassini, superiore in grado, impedisce la rappresaglia e fa rilasciare gli ostaggi.

Privatosi della protezione degli ostaggi il T.V. Fracassini sacrifica sè stesso e i suoi uomini per salvare i civili di Narzole (i 250 partigiani della zona, invece, sanno

bene che i tedeschi reagiscono con rappresaglie sui civili, ma attaccano ugualmente;  infatti poche ore dopo il secondo attacco dei partigiani alla colonna italo-

tedesca, un Reparto "Brandeburg" - forze speciali tipo commando - di retroguardia alla 34^ Divisione, incendierà molte case di Narzole trucidando 66 persone).

Nel frattempo il podestà di Narzole informa che a Cherasco il Presidio partigiano conta circa 500 elementi dotati anche di mitragliere da 20 mm.

Considerato che la colonna italo-tedesca può contare su circa 120 elementi senza armi pesanti, si decide di tornare a Mondovì.

All'uscita da Narzole, all'imbocco del ponte per Benevagenna, avviene una seconda imboscata partigiana.

Il fuoco della 103^ Brigata Autonoma "Amendola", dalla sommità delle colline, centra l'autocarro del Ten. Heckner che è in testa e si blocca.

La sparatoria dura 20 minuti, ma il Comandante Fracassini è già caduto, centrato al cuore da due colpi penetrati nella schiena.

< Sono le ore 10 del 26 aprile 1945 >

Ore 20: la colonna riparte e, attraversato Mondovì, arriva a Magliano Alpi alle ore 24.

27 aprile: il Gen. Von Lieb, aristocratico prussiano comandante della 34ª Divisione tedesca, conferisce al T.V. Gustavo Fracassini la Croce di Ferro di 1ª Classe.

L'onorificenza è retrodatata al 20 aprile.

Il Comandante caduto viene tumulato nel Cimitero del Carmine di Magliano Alpi.

I suoi marò gli rendono gli onori militari e cantano l'Inno della Decima Flottiglia M.A.S.

28 aprile 1945: la colonna della Base Ovest passa alle dipendenze della 34ª Divisione Fanteria tedesca.

Presso Savigliano si riunisce con i marò della Squadriglia M.A.S. "Com.te Castagnacci" di Imperia.

8 maggio 1945: a Strambino Romano (Torino), la colonna si consegna agli americani.

Sottocapo Ciro Gargiulo

Nell'imboscata cade anche il giovane Sottocapo Ciro Gargiulo.

Egli viene tumulato nel Cimitero del Carmine di Magliano Alpi insieme al Com.te Fracassini.

(Iscrizione lapide: Fracassini - Gargiulo.) Alcuni giorni dopo tumulati in due fosse separate.

In seguito tumulati provvisoriamente nella Cappella della Famiglia Preve.

La salma del Comandante Fracassini viene poi trasportata nel Cimitero di Staglieno (Genova).

Nel 1950 è infine trasferita nel Camposanto della Misericordia di Firenze.

Il padre di Fracassini

Ex farmacista, Commissario Prefettizio a Prato (Firenze), muore  in prigionia.

Il fratello Arnaldo

Milite della 201ª Legione CC.NN. in Egeo, poi della Guardia Nazionale Repubblicana.

I fratelli Franco e Massimo

Volontari nella Xª Flottiglia MAS, combattono a Nettuno col Battaglione "Barbarigo", poi in Istria.