DELLA GUERRA (VOM KRIEGE)

Carl Phillip Gottlieb von Klausewitz nasce a Burg bei Magdeburg il 1° giugno 1780 e muore a Breslavia il 16 novembre 1831.

Cresciuto in una famiglia piccolo borghese, a soli 12 anni si arruola nell'Esercito Prussiano; due anni dopo diventa ufficiale e partecipa alle campagne contro i francesi di Napoleone durante le quali viene anche preso prigioniero; nominato professore all'Accademia Militare è tra l'altro responsabile della formazione del principe ereditario.

Amico del generale Scharnhorst viene egli stesso promosso generale nel 1818, anno in cui inizia ad elaborare la sua opera Vom Kriege (Della guerra) alla quale lavora fino al 1831, anno in cui muore per un'epidemia di colera.

Tra il 1832 ed il 1837 sua moglie fà pubblicare l'opera incompiuta (e quindi non riveduta dall'autore) in 8 volumi.

I pensieri salienti del Von Klausewitz in Della guerra sono i seguenti:

Primo teorico militare occidentale a prendere in considerazione l'animo del comandante, dei suoi soldati e dell'intero popolo, sottolinea l'importanza del sentimento bellico, egli afferma inoltre che il sottoposto non ha l'obbligo morale di accettare ciecamente ogni ordine, bensì deve porsi in un'ottica critica nei confronti del suo superiore.

Il suo trattato raggiunge il top poco prima dell'inizio della Prima Guerra Mondiale e viene considerato un testo sacro dai generali europei, in testa a tutti quelli tedeschi; ma proprio i generali tedeschi durante la Seconda Guerra Mondiale rifiuteranno di accettare le idee ritenute troppo rivoluzionarie del Klausewitz.

Ancora oggi alcuni teorici militari riprendono gli insegnamenti contenuti in Della guerra considerandoli attuali e realistici.