GUERRA DEL GOLFO
La Prima Guerra del Golfo ha inizio il 2 Agosto 1990, quando il dittatore dell'Iraq, Saddam Hussein, ordina l'invasione del Kuwait col pretesto che esso appartiene alla comunità iracheno-islamica.
Egli inoltre vuole mettere in atto una prova di forza nei confronti degli Stati Uniti.
L'O.N.U. interviene immediatamente con sanzioni verso l'Iraq e con un ultimatum che riguarda il ritiro delle truppe d'invasione.
I paesi occidentali, anche per il timore di una successiva invasione dell'Arabia Saudita, fonte di petrolio greggio come il Kuwait, mettono in campo un corpo di spedizione multinazionale.
Il 16 Gennaio 1991 le forze della coalizione occidentale iniziano l'operazione "Desert Shield" ("Scudo del Desero")
Nazioni Afghanistan Arabia Saudita Argentina Australia Bahrain Bangladesh Belgio Canada Cechia Corea del Sud Danimarca Egitto Emirati Arabi Uniti Francia Gran Bretagna Grecia Italia Kuwait Marocco Niger Norvegia Oman Paesi Bassi Pakistan Polonia Qatar Senegal Siria Spagna Stati Uniti Ungheria |
Effettivi 300 52.000 300 1.800 400 2.200 400 2.000 200 200 100 33.600 4.300 14.600 43.000 200 1.200 9.900 13.000 600 280 6.300 600 4.900 200 2.600 500 14.500 500 575.000 50 |
Da notare che 31 nazioni con 785.730 effettivi, destinati in seguito ad aumentare ancora, non si erano più coalizzate dai tempi della Seconda Guerra Mondiale, ma ora si tratta di difendere la fonte primaria del petrolio e quindi i rispettivi interessi nazionali; ad essi vanno aggiunti 100.000 soldati turchi schierati al confine turco-iracheno.
Le operazioni iniziano con un massiccio attacco aereo all'Iraq condotto dagli alleati, primi fra tutti gli Stati Uniti, che dovrebbe colpire esclusivamente obiettivi militari, salvaguardando i civili (la cosiddetta "precisione chirurgica" però è più facile a dirsi che a realizzarsi; e non vanno dimenticate le decine di vittime dovute al "fuoco amico"); l'operazione aerea è denominata "Desert Storm" ("Tempesta del Deserto")
L'Iraq reagisce versando in mare oltre 400.000.000 di galloni di petrolio (1 gallone = 3,79 litri circa) e lanciando missili tattici su Israele e sull'Arabia Saudita (Israele però non prende parte al conflitto, sicuramente per non accendere la miccia nell'intero Islam, su "consiglio" degli Stati Uniti).
Il 9 Febbraio inizia, con alcune azioni di ricognizione, la campagna terrestre denominata "Desert Sabre" ("Spada del Deserto"); questa campagna ha sviluppi più rapidi di quanto gli stessi generali si aspettano ed il 28 Febbraio il Kuwait può essere dichiarato libero.
Le perdite della guerra sono di 359 morti e 776 feriti per la Coalizione contro circa 25.000 militari e civili Iracheni uccisi.
La Seconda Guerra del Golfo, o Guerra d'Iraq, ha inizio il 20 Marzo 2003, dopo un confronto armato tra Coalizione e truppe di Saddam Hussein in atto fin dalla conclusione ufficiale della guerra precedente.
Le truppe alleate prevalgono facilmente sugli iracheni tanto che il 1° Maggio successivo la campagna può considerarsi conclusa.
Il conflitto però si trasforma in una guerra civile che vede da un lato il nuovo governo iracheno, appoggiato da forze militari internazionali (a cui si aggiungono ancora nuove nazioni) e da milizie sciite e curde, e dall'altro milizie sunnite, gruppi politici e religiosi islamici, ex militari, fino ai gruppi di terroristi manovrati da Al Qaida, tutti impiegati in tattiche di guerriglia e spesso coinvolti in attacchi suicidi.
Le libere elezioni del 2005 sono state un tentativo di porre fine agli scontri, ma senza esito, per cui il conflitto è in atto ancora oggi.
Il dittatore Saddam Hussein è catturato dagli americani e, accusato di crimini contro l'umanità, viene giustiziato il 30 Dicembre 2006.
Le perdite della Coalizione superano ormai i 4.200 morti ed i 29.000 feriti contro oltre 30.000 morti iracheni (alcune organizzazioni sanitarie li stimano addirittura in 650.000, calcolando anche i civili).
N O T A
Si veda anche la pagina "La Guerra del Golfo del 1990".