LA GUERRA DI SECESSIONE AMERICANA DEL 1861
Il 20 dicembre 1860 il Sud Carolina proclama l'autonomia dagli Stati Uniti d'America a seguito dell'elezione di Abraham Lincoln a presidente; nel gennaio 1861 anche Alabama, Florida, Georgia, Louisiana, Mississippi e Texas abbandonano la Federazione.
Il 7 febbraio i rappresentanti dei sette stati Confederati eleggono come loro presidente Jefferson Davis.
Il 4 marzo 1861 Lincoln inizia il mandato presidenziale; nel suo primo discorso proclama anticostituzionale la secessione degli stati del sud. Questi ultimi offrono un rimborso per le proprietą federali in loro possesso, ma il governo rifiuta di trattare con una confederazione che considera illegale.
Il 12 aprile i Confederati attaccano Fort Sumter, presidio nordista in territorio sudista, ed il giorno seguente lo costringono alla resa. L'esercito nordista richiama in servizio settantamila uomini per domare la rivolta, ma questo porta alla scissione di altri quattro stati che confluiscono nella Confederazione: Arkansas, Nord Carolina, Tennessee e Virginia.
Le operazioni militari si svolgono in quattro differenti teatri: il Teatro Orientale comprende Pennsylvania, Virginia, Maryland, Distretto di Columbia e Nord Carolina. Nel 1863 la parte occidentale della Virginia darą vita ad un nuovo stato: il West Virginia.
Il 21 luglio 1861 nella Prima Battaglia di Bull Run le truppe confederate ottengono un brillante successo, la capitale nordista Washington rischia di essere occupata.
A marzo del 1862 ha inizio la Campagna Peninsulare: le forze nordiste del Gen. McClellan puntano sulla capitale sudista Richmond; iniziata con un parziale successo nordista contro le truppe sudiste del Gen. Johnston, la campagna si conclude a luglio con una disfatta per l'Unione, dopo che al comando dei Confederati č subentrato il generale Lee, con le Battaglie dei Sette Giorni combattute dal 25 giugno al 1° luglio. Le opposte forze schierate in campo sono:
ARMATA DEL POTOMAC (Gen. McClellan) II Corpo (Brg. Gen. Sumner) Divisione "Richardson" (Brg. Gen. Richardson) Divisione "Sedgwick" (Brg. Gen. Sedgwick) III Corpo (Brg. Gen. Heintzelman) Divisione "Hooker" (Brg. Gen. Hooker) Divisione "Kearny" (Brg. Gen. Kearny) IV Corpo (Brg. Gen. Keyes) Divisione "Couch" (Brg. Gen. Couch) Divisione "Peck" (Brg. Gen. Peck) V Corpo (Brg. Gen. Porter) Divisione "Morrell" (Brg. Gen. Morrell) Divisione "Sykes" (Brg. Sykes) Divisione "McCall" (Brg. Gen. McCall) VI Corpo (Brg. Gen. Franklin) Divisione "Slocum" (Brg. Gen. Slocum) Divisione "Smith" (Brg. Gen. Smith) Riserva di Cavalleria (Brg. Gen. Cooke) Intendenza d'Armata (Brg. Gen. Casey) FORZA: 105.000 effettivi ARMATA DEL NORD VIRGINIA (Gen. Lee) Forza "Jackson" (Mag. Gen. Jackson) Divisione "Jackson" (Brg. Gen. Winder) Divisione "Ewell" (Mag. Gen. Ewell) Divisione "Whiting" (Brg. Gen. Whiting) Divisione "Hill" (Mag. Gen. D. Hill) Forza "Magruder" (Mag. Gen. Magruder) Divisione "Magruder" (Brg. Gen. Cobb) Divisione "McLaws" (Mag. Gen. McLaws) Divisione "Jones" (Brg. Gen. Jones) Divisione Leggera (Mag. Gen. A. Hill) Brigata "Field" (Brg. Gen. Field) Brigata "Gregg" (Brg. Gen. Gregg) Brigata "Anderson" (Brg. Gen. J. Anderson) Brigata "Branch" (Brg. Gen. Branch) Brigata "Archer" (Brg. Gen. Archer) Brigata "Pender" (Brg. Gen. Pender) Divisione "Longstreet" (Mag. Gen. Longstreet) Brigata "Kemper" (Brg. Gen. Kemper) Brigata "Anderson" (Brg. Gen. R. Anderson) Brigata "Pickett" (Brg. Gen. Pickett) Brigata "Wilcox" (Brg. Gen. Wilcox) Brigata "Pryor" (Brg. Gen. Pryor) Brigata "Featherston" (Brg. Gen. Featherston) Divisione "Hunger" (Mag. Gen. Hunger) Brigata "Mahone" (Brg. Gen. Mahone) Brigata "Wright" (Brg. Gen. Wright) Brigata "Armistead" (Brg. Gen. Armistead) Brigata "Ransom" (Brg. Gen. Ransom) Divisione "Holmes" (Mag. Gen. Holmes) Brigata "Daniel" (Brg. Gen. Daniel) Brigata "Walker" (Brg. Gen. Walker) Brigata "Wise" (Brg. Gen. Wise) Brigata Cavalleria (Brg. Gen. Stuart) FORZA: 90.500 effettivi |
N O T A
Durante i quattro anni di guerra il Nord perde 359.000 soldati contro i 258.000 del Sud. Le distruzioni avvenute durante gli scontri, seguite da una politica di sfruttamento del Sud da parte del Nord, rallentano per decenni la ripresa economica della nazione, in special modo negli stati meridionali.