L'INCIDENTE AL PONTE MARCO POLO DEL 7 LUGLIO 1937
Guarnigione Giapponese di Tientsin (Ten. Gen. Tashiro) Brigata Fanteria (Pechino) 1° Reggimento Fanteria (Pechino) 1° Battaglione Fanteria (Pechino) 2° Battaglione Fanteria (Fengtai) 3° Battaglione Fanteria (Tien Tsin) 2° Reggimento Fanteria (Tien Tsin) 1° Battaglione Fanteria (Tien Tsin) 2° Battaglione Fanteria (meno 1 compagnia, Tien Tsin) 3° Battaglione Fanteria (meno 1 compagnia, Tien Tsin) 1 compagnia/2° Battaglione Fanteria (presso Tien Tsin) 1 compagnia/3° Battaglione Fanteria (Shanhaikuan) Compagnia Carri (Tien Tsin) Squadrone Cavalleria (Tien Tsin) Reggimento Artiglieria Campale (Tien Tsin) Compagnia Genio (Tien Tsin) Sezione Trasmissioni (Tien Tsin) 29^ Armata Cinese (Amm. Sung Cheyuan) 37^ Divisione Fanteria (Pechino e Chingyuan, Gen. Feng Chih-an) 38^ Divisione Fanteria (Pechino e Tientsin, Gen. Chaotengyu) 132^ Divisione Fanteria (Provincia Hopeh Meridionale) 143^ Divisione Fanteria (Provincia Chahar, Gen. Liu Juming) 2 brigate fanteria 2 divisioni cavalleria
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N O T E
La Seconda Guerra Cino-Giapponese (la Prima risale al 1894-95) inizia il 7 luglio 1937 a causa di un incidente tra forze Giapponesi e forze Cinesi presso il Ponte Marco Polo di Tien Tsin, anche se scontri armati tra le due fazioni erano già avvenuti nel 1931 e nel 1932; ufficialmente la guerra non viene dichiarata, ma i Giapponesi occupano Shanghai e Nanchino e avanzano nello Shanxi con 350.000 uomini; a Nanchino sono massacrati circa 300.000 civili.
All'inizio del conflitto il Giappone invia in Cina 17 divisioni fanteria (con 22.000 effettivi, 5.800 cavalli, 9.500 fucili e fucili mitragliatori, 600 mitragliatrici, 108 pezzi di artiglieria campali, anticarro e antiaerei, 24 mezzi corazzati); le truppe terrestri sono appoggiate da ben 2.700 velivoli; la Cina dispone di 80 divisioni fanteria (con 8.000 effettivi), 9 brigate fanteria, 9 divisioni cavalleria, 16 reggimenti artiglieria, 3 battaglioni corazzati, appoggiati da circa 600 velivoli.
I comunisti Cinesi di Mao Zedong, spalleggiati dall'Unione Sovietica, si alleano con i nazionalisti di Chiang Kai-shek, il quale richiede aiuti agli Stati Uniti, con l'obiettivo comune di frenare l'espansionismo giapponese.
Le uniche nazioni a fornire materiali militari però sono l'Unione Sovietica, che appoggia la Cina, e la Germania, che sostiene il Giappone; alcuni volontari di varie nazionalità, ma in special modo statunitensi, si arruolano nelle Forze Armate Cinesi a titolo personale.
L'8 dicembre 1941, dopo l'attacco giapponese a Pearl Harbor, la Cina dichiara ufficialmente guerra al Giappone, divenendo di fatto alleata degli Anglo-Americani; occorre però attendere il 9 agosto 1945 quando forze motocorazzate sovietiche attaccano l'Armata Giapponese in Manchuria per vedere la fine del conflitto Cino-Giapponese il giorno 18 agosto.
Per gli ordinamenti delle forze cinesi e giapponesi durante la Seconda Guerra Mondiale si veda la pagina "2^ Guerra Mondiale - Le altre Nazioni".