LE NAVI A VELA
I VELIERI
I velieri sono navi che utilizzano il vento come sistema propulsivo; la struttura essenziale comprende scafo e alberatura, costruiti principalmente in legno.
Il ponte più alto della nave, in senso orizzontale, è detto ponte di coperta; quelli inferiori sono detti di 1^ e 2^ batteria.
Le sovrastrutture sono il castello di prua, in punta alla nave, e il cassero di poppa, in coda.
I velieri hanno almeno un albero, fissato alla chiglia; quando gli alberi sono più di uno vengono chiamati, da prua a poppa: albero di trinchetto, albero di maestra e albero di mezzana; inoltre vi è l'albero di bompresso che sporge diagonalmente verso la prua.
Gli alberi sono sostenuti dalle sartie nel senso trasversale e dagli stralli nel senso longitudinale
Nelle navi più grandi gli alberi sono composti da più spezzoni detti tronco maggiore, albero di gabbia e alberetto; nelle giunzioni vi è una piattaforma chiamata coffa o crocetta in grado di accogliere le vedette.
Su ogni albero, montati a croce, si trovano i pennoni che reggono la velatura; le vele possono essere in canapa, in lino o in cotone e di forma quadrata o triangolare, quest'ultima anche chiamata vela di taglio.
Ciascun veliero deve il proprio nome al numero e al tipo di alberi e di vele di cui è provvisto.
IL BRIGANTINO
Il brigantino è un tipo di nave piccolo e maneggevole, va dalle 100 alle 300 tonnellate di stazza lorda; ha generalmente due alberi, solo occasionalmente tre.
Impiegato come nave scorta o nave da carico specialmente in Mediterraneo e in Nord Europa, deve il suo nome al termine brigante, originariamente inteso come appartenente ad una brigata.
Anticamente il nome brigantino, o procaccino, veniva dato ad una piccola nave della famiglia delle galee, con due alberi e due file di singoli rematori.
LA CARACCA
La caracca, o nao, è un veliero di tre o quattro alberi, con poppa alta e rotonda.
Si è sviluppato in Mediterraneo nel XV secolo ed ha anticipato la struttura del futuro galeone.
Atto alla navigazione oceanica, viene impiegato da Spagnoli e Portoghesi nelle esplorazioni e nei trasporti.
LA CARAVELLA
Introdotta nel 1441 dai Portoghesi è una nave più piccola della caracca, ma più robusta e più veloce.
Ne sono stati realizzati esemplari tra le 60 e le 150 tonnellate.
Famose le due caravelle, delle tre navi utilizzate da Cristoforo Colombo: la Pinta e la Santa Clara, affettuosamente chiamata Nina dall'equipaggio; la terza, la Santa Maria era una caracca.
La caravella è anche spesso utilizzata da Magellano nelle sue esplorazioni.
IL CLIPPER
Il clipper è un tipo di nave veloce con tre o quattro alberi utilizzato nel XIX secolo.
Costruito da inglesi, francesi, olandesi e americani, viene impiegato per il trasporto delle merci lungo le rotte oceaniche.
Tutta la nave è impostata per raggiungere la massima velocità possibile; in alcuni casi raggiunge i 20 nodi (circa 37 chilometri orari), contro i 5 nodi scarsi delle altre navi.
La superficie velica estesa rende però il clipper alquanto difficile da manovrare; l'avvento delle navi a vapore ne decreta la fine.
LA COCCA
La cocca è la classica nave medioevale, rappresentata nelle icone del tempo.
Ha forma tozza e tondeggiante ed è la prima nave a vela dopo quelle a propulsione mista di vele e rematori.
Dispone di un solo albero con una sola vela quadra di grandi dimensioni; ha un unico ponte scoperto e un unico vano sottostante detto stiva.
Originaria del Mare del Nord nel XII secolo, è utilizzata per incrementare i commerci marittimi.
LA CORVETTA
Piccola nave da guerra con armamento leggero e buona manovrabilità, sviluppata nel XVIII secolo.
Il nome è dovuto ai Francesi che così chiamano le loro più piccole fregate, armate con 20 cannoni.
Nave preferita dai filibustieri che la modificano installando alcuni pezzi da caccia sul castello di prua.
IL DRAKKAR
Il drakkar è un'imbarcazione medioevale utilizzata da Vichinghi e Sassoni per esplorare Groenlandia e Islanda.
In norvegia è utilizzato dal IX al XV secolo.
Caratterizzato da una forma affusolata, lungo circa 25 metri, ha un pescaggio poco profondo.
La propulsione è data dai rematori e, solo nel tardo Medioevo, viene aggiunto un albero con un'unica vela quadra.
La prua è sempre decorata con draghi o serpenti marini, sia per le credenze mitologiche degli equipaggi, sia per spaventare i nemici.
L'immagine degli scudi appesi alle fiancate della nave riguarda solo le cerimonie o le battaglie; nella navigazione quotidiana sarebbero stati d'impaccio.
GLI EAST INDIAMEN
Classe di navi da trasporto inglesi costruite tra il XVIII e il XIX secolo, con stazza tra le 110 e le 1.460 tonnellate.
Dotate anche di un buon armamento, pezzi da 9 e 18 libbre, possono essere equiparate alle navi da guerra, ma con un equipaggio molto più ridotto.
Progettate per trasportare sia passeggeri che merci, possono difendersi da sole dagli attacchi dei pirati.
IL FLUYT
Il fluyt, o flute, è un veliero da trasporto nato nei Paesi Bassi nel XVI secolo.
Con stazza tra le 200 e le 300 tonnellate, armato con 12-15 cannoni è progettato per trasportare il massimo carico attraverso gli oceani, ma realizzato econimicamente per poterne costruire in gran numero.
Utilizzato dalla Compagnia Olandese delle Indie Orientali, ha lo scafo a pera e rimane un facile bersaglio per i pirati.
LA FREGATA
La fregata è utilizzata per pattugliamento e scorta di navi maggiori.
E' caratterizzata da tre alberi a vele quadre ed è armata con fino a 40 cannoni ed un distaccamento di fucilieri di marina.
Nave molto veloce, può raggiungere i 12 nodi.
Alla fine del XVIII diventa la nave principale delle flotte prendendo il posto del vascello.
LA GALEOTTA
La galeotta, o fusta, appartiene al tipo delle galee, ma è più sottile, leggera e veloce; inoltre ha un pescaggio ridotto.
Dispone di due file di due rematori e di un singolo albero con vela latina.
E' utilizzata per il pattugliamento costiero, per l'esplorazione in seno alla flotta, ed è la favorita dei corsari barbareschi del Nordafrica.
Date le ridotte dimensioni l'equipaggio fungeva, a secondo delle necessità, da rematori e da combattenti.
LA GALEA
La galea è sia una nave da guerra, sia una nave da trasporto utilizzata nel commercio, naturale evoluzione delle antiche navi greche.
Il nome deriva dal greco e significa "pesce spada"; ha forma sottile e un rostro a prua utilizzato per speronare le navi nemiche.
L'origine della galea è molto antica, ma questo nome si diffonde solo nel XII secolo.
La propulsione mista di rematori e vele quadre o latine la rende veloce e manovrabile in quasi ogni condizione.
Con mare grosso diventa però poco stabile e durante le tempeste è facile che affondi.
In combattimento si cerca sempre l'arrembaggio delle navi avversarie, e vi partecipano anche i rematori; nel XVIII secolo l'equipaggio viene dotato di archibugi.
I rematori, detti "galeotti", appartengono a tre categorie: i buonavoglia, volontari retribuiti, gli zontaroli, coscritti e prigionieri al soldo, e gli schiavi e forzati (o sforzati), condannati alla pena del remo.
Nelle varie epoche storiche sono stati utilizzati diversi tipi di galea: nell'Età Antica la penteconera, la bireme, la liburna, la trireme, la quadrireme, la quiquireme, la esareme; nel Medioevo e nell'Età Moderna il dromone, il brigantino, la galeotta, la galea sottile, la galea bastarda, la galea grossa, la galeazza, il galeone.
IL GALEONE
Il galeone è un poderoso veliero da guerra progettato per affrontare la navigazione oceanica.
Il nome appare per la prima volta nel XII secolo presso la Repubblica di Genova, riferito ad una galea minore.
Il galeone vero e proprio nasce nel XVI secolo proprio come evoluzione della galea.
Ha lunghezza tripla rispetto alla larghezza e quest'ultima doppia rispetto all'altezza; il rostro di prua, o bompresso, perde la funzione offensiva di speronamento e diventa il supporto dell'albero di bompresso.
Le sovrastrutture diventano molto alte e racchiudono diversi ordini di ponti; il cassero ospita 8-10 cannnoni, altri 7-8 pezzi trovano posto nei casseretti sovrastanti.
Il cassero di poppa è elegantemente ornato con statue di legno dipinte.
Il ponte più importante della nave è il 1° ponte di batteria, mentre il sovrastante ponte di coperta viene utilizzato per le manovre principali.
Ogni galeone ha l'albero di trinchetto con tre vele quadre (trinchetto, parrocchetto e velaccio di trinchetto), l'albero di maestra con tre vele quadre (vela di maestra, vela di gabbia e velaccio di maestra), a colte seguite da un controvelaccio, e l'albero di mezzana con una vela latina (vela di mezzana); nelle navi più grandi esiste anche l'albero di contromezzana, o bonaventura, con una vela latina.
Le flotte inglese, francese e spagnola impiegano il galeone come nave da guerra principale; gli olandesi nel 1648 creano un tipo di galeone più sobrio.
L'arma principale della nave è la colubrina da 18 libbre (133 mm) presente in 20 pezzi nel 1° ponte di batteria; il ponte di coperta ha semicolubrine da 9 libbre.
L'equipaggio è di circa 300 uomini, ma la stazza può variare da 500 ad oltre 2.000 tonnellate.
LA GOLETTA
La goletta è un'imbarcazione a due alberi leggermente inclinati verso poppa e dotati di vele auriche.
Nave veloce, utilizzata nella guerra di corsa.
E' simile allo schooner, ma non identica.
LO SCHOONER
Veliero a due o più alberi inclinati verso poppa con vele di diverso tipo.
Spesso tradotto in italiano come goletta, si differenzia dall'avere l'albero di prua più basso.
LO SCIABECCO
Imbarcazione di origine araba con tre alberi a vela latina e 8-12 remi, con stazza tra le 150 e le 200 tonnellate.
Armato con 12-20 cannoni viene utilizzato anche come nave da carico in Mediterraneo.
LO SLOOP
Gli anglosassoni definiscono sloop un veliero da guerra che non rientra nelle classi di fregate, corvette, brigantini, ecc... (può anche definirsi avviso).
IL VASCELLO
Nave da guerra a vela svuluppata dal galeone nel XVII secolo, diviene la nave da battaglia principale delle marine veliche.
Verso la fine del XVIII secolo cade in disuso a causa degli elevati costi di costruzione e di gestione, sotituito dalla fregata.
Importante innovazione nel combattimento navale è l'introduzione della linea di fila, quindi i vascelli vengono suddivisi prima in 4 classi e poi in 6 a seconda del numero di cannoni di cui dispongono.
I vascelli con oltre 100 cannoni sono di 1^ classe, tra 80 e 100 di 2^ classe, tra 60 e 80 di 3^ classe, tra 40 e 60 di 4^ classe, tra 30 e 40 di 5^ classe, tra 20 e 30 di 6^ classe; la stazza va da 1.500 ad oltre 5.000 tonnellate
Seconda importante innovazione: scafo e velatura sono perfezionati; l'ossatura dello scafo viene raddoppiata e si utilizza il teak per la costruzione in quanto molto più robusto, ma anche più costoso; la carena viene ricoperta di lastre di rame contro la vegetazione marina; il punto debole rimane la poppa.