LE PRINCIPALI OPERAZIONI NAVALI

12 Giugno 1940

Il sommergibile "Bagnolini", al comando del C.C. Franco Tosoni Pittoni, affonda l'incrociatore britannico "Calypso" in Mediterraneo.

Incrociatori britannici affondano la cannoniera "Berta", al comando del C. 1^ cl. Angelo Paolucci, al largo di Tobruch.

14 Giugno 194

Due incrociatori francesi cannoneggiano Genova, li contrasta la torpediniera "Calatafimi" (T.V. Giuseppe Brignole); altri due incrociatori francesi cannoneggiano Savona.

15 Giugno 1940

I cacciatorpediniere "Turbine", "Nembo" e "Aquilone" della 1^ Squadriglia Cacciatorpediniere, cannoneggiano Sollum, sulla costa egiziana.

21 Giugno 1940

Una corazzata francese, due incrociatori e quattro cacciatorpediniere britannici cannoneggiano Bardia, sulla costa libica.

26 Giugno 1940

La 1^ Squadriglia Cacciatorpediniere ripete l'azione su Sollum.

9 Luglio 1940

Battaglia di Punta Stilo, al largo di Crotone, in Calabria:


I^ SQUADRA NAVALE (Amm. Inigo Campioni; su Nave "Cesare")

5^ Divisione Navi da Battaglia (Amm. Bruto Brivonesi; uscita da Taranto)

            "Cavour", "Cesare"

            7^ Squadriglia Cacciatorpediniere

                        "Freccia", "Dardo", "Saetta", "Strale"

            8^ Squadriglia Cacciatorpediniere

                        "Folgore", "Fulmine", "Baleno", "Lampo"

            15^ Squadriglia Cacciatorpediniere

                        "Pigafetta", "Zeno"

1^ Divisione Incrociatori Pesanti (Amm. Pellegrino Matteucci; uscita da Augusta)

            "Zara", "Gorizia", "Fiume"

            9^ Squadriglia Cacciatorpediniere

                        "Alfieri", "Gioberti", "Oriani", "Carducci"

2^ Divisione Incrociatori Leggeri (Amm. Ferdinando Casardi; uscita da Augusta)

            "Bande Nere", "Colleoni"

            10^ Squadriglia Cacciatorpediniere

                        "Maestrale", "Libeccio", "Scirocco", "Grecale"

8^ Divisione Incrociatori Leggeri (Amm. Antonio Legnani; uscita da Taranto)

            "Duca degli Abruzzi", "Garibaldi"

            16^ Squadriglia Cacciatorpediniere

                        "Da Recco, "Usodimare", Pessagno"


II^ SQUADRA NAVALE (Amm. Riccardo Paladini; su Nave "Pola"; uscita da Augusta)

Incrociatore Pesante "Pola"

            12^ Squadriglia Cacciatorpediniere

                        "Lanciere", "Carabiniere", "Corazziere", "Ascari"

3^ Divisione Incrociatori Pesanti (Amm. Carlo Cattaneo; uscita da Messina)

            "Trento", "Bolzano"

            11^ Squadriglia Cacciatorpediniere

                        "Artigliere", "Camicia Nera", "Aviere", "Geniere"

4^ Divisione Incrociatori Leggeri (Amm. Alberto Marenco; uscita da Taranto)

            "Da Barbiano", "Di Giussano"

            Gruppo Incrociatori Leggeri (Amm. Alberto Da Zara)

                        "Cadorna", "Diaz"

7^ Divisione Incrociatori Leggeri (Amm. Luigi Sansonetti; uscita da Palermo)

            "Eugenio di Savoia", "Duca d'Aosta", "Attendolo", "Montecuccoli"

            13^ Squadriglia Cacciatorpediniere

                        "Granatiere", Fuciliere", "Bersagliere", "Alpino"


RISERVA (a Taranto)

14^ Squadriglia Cacciatorpediniere

            "Vivaldi", "Pancaldo", "Da Noli"


La 2^ e la 7^ Divisione Incrociatori Leggeri sono impegnate nella scorta diretta ad un convoglio per la Libia.

Le Squadre Navali, riunite sotto il comando dell'ammiraglio Campioni, forniscono la scorta indiretta.

La Squadra britannica esce da Gibilterra scortando un convoglio per Malta.

L'ammiraglio Campioni riceve ordine da Roma di attendere il nemico al largo di Punta Stilo, dove avviene uno scambio di colpi. La nave da battaglia "Cesare" e l'incrociatore pesante "Bolzano" vengono danneggiati.

19 Luglio 1940

Scontro di Capo Spada, nelle acque cretesi.

La 2^ Divisione Incrociatori Leggeri, al comando dell'ammiraglio Casardi, uscita da Tripoli e diretta a Lero, si scontra con una formazione navale britannica al largo di Creta; è affondato l'incrociatore leggero "Colleoni" (C.V. Umberto Novaro).

1° Settembre 1940

Uscita in mare di tutta la flotta italiana, senza esito.

12 Ottobre 1940

Scontro a Est di Malta.

L'11^ Squadriglia Cacciatorpediniere ("Artigliere", "Aviere", "Geniere", "Camicia Nera") e la 1^ Squadriglia Torpediniere ("Airone", "Alcione", "Ariel") in agguato notturno a Levante di Malta, si scontrano con i britannici; affondano il cacciatorpediniere "Artigliere" (C.V. Carlo Margottini) e le torpediniere "Airone" e "Ariel".

11 Novembre 1940

Attacco aereo notturno britannico alla base di Taranto: le navi da battaglia "Littorio", "Duilio" e "Cavour" subiscono seri danni; l'incrociatore pesante "Trento" e il cacciatorpediniere "Libeccio" vengono danneggiati superficialmente.

12 Novembre 1940

Un convoglio italiano viene attaccato dai britannici nel Canale d'Otranto; la torpediniera "Fabrizi" (T.V. Giovanni Barbini) contrattacca ed è gravemente danneggiata.

27 Novembre 1940

Scontro di Capo Teulada tra la flotta italiana, uscita da Napoli, e la Squadra britannica di Gibilterra, diretta a Malta; solo il cacciatorpediniere "Lanciere" viene danneggiato.

9 Dicembre 1940

La I^ e la II^ Squadra Navale sono riunite in un'unica Squadra Navale, comandata dall'amm. Angelo Iachino, che insedia il suo comando a bordo della nave da battaglia "Vittorio Veneto".

10 Dicembre 1940

Le torpediniere "Circe" e "Vega" attaccano un convoglio britannico a Sudest di Pantelleria; la "Vega" (C.C. Giuseppe Fontana) è affondata dalla scorta del convoglio.

8 Gennaio 1941

Bombardamento aereo britannico su Napoli; danneggiata la nave da battaglia "Cesare".

9 Febbraio 1941

Cannoneggiamento navale di Genova; bombardamento aereo su La Spezia e Livorno.

26 Marzo 1941

Gli operatori della X^ Flottiglia MAS affondano un incrociatore pesante, una petroliera ed un piroscafo nella baia di Suda (Isola di Creta)!

28 Marzo 1941

Scontro di Gaudo e notte di Capo Matapan, al largo di Creta.


SQUADRA NAVALE (Amm. Angelo Iachino)

Nave da Battaglia "Vittorio Veneto" (uscita da Napoli)

            13^ Squadriglia Cacciatorpediniere (uscita da Messina)

                        "Granatiere", "Fuciliere", "Bersagliere", "Alpino"

1^ Divisione Incrociatori Pesanti (Amm. Carlo Cattaneo; uscita da Taranto)

            "Zara", "Pola", "Fiume"

            9^ Squadriglia Cacciatorpediniere

                        "Alfieri", "Gioberti", "Carducci", "Oriani"

3^ Divisione Incrociatori Pesanti (Amm. Luigi Sansonetti; uscita da Messina)

            "Trieste", "Trento", "Bolzano"

            12^ Squadriglia Cacciatorpediniere

                        "Corazziere", "Carabiniere", "Ascari"

8^ Divisione Incrociatori Leggeri (Amm. Antonio Legnani; uscita da Brindisi)

            "Duca degli Abruzzi", "Garibaldi"

            16^ Squadriglia Cacciatorpediniere

                        "Da Recco", "Pessagno"


Sono danneggiati due incrociatori britannici; un attacco aereo danneggia la nave da battaglia "Vittorio Veneto" e immobilizza l'incrociatore pesante "Pola"; la 1^ Divisione Incrociatori Pesanti inverte la rotta per soccorrere il "Pola": "Zara", "Fiume", "Alfieri", "Gioberti", "Carducci", "Oriani" procedono in linea di fila, cosa inusuale in tempo di guerra.

I britannici attaccano di sorpresa: il cacciatorpediniere "Alfieri" (C.V. Salvatore Toscano) lancia i suoi siluri, poi viene affondato, il cacciatorpediniere "Carducci" (C.F. Alberto Ginocchio) è affondato; sono anche affondati i due incrociatori pesanti "Zara" e "Fiume" dell'ammiraglio Carlo Cattaneo; il "Pola" viene definitivamente affondato con siluri.

Il sommergibile Ambra (T.V. Mario Arillo), in rientro, affonda un incrociatore britannico.

16 Aprile 1941

Il cacciatorpediniere "Tarigo" (C.F. Pietro De Cristofaro) è affondato da quattro cacciatorpediniere britannici, mentre sta scortando un convoglio per la Libia insieme al "Lampo" e al "Baleno".

21 Aprile 1941

Cannoneggiamento navale di Tripoli: lievi danni alla torpediniera "Partenope".

22 Maggio 1941

La torpediniera "Lupo" (C.F. Francesco Mimbelli) di scorta a un convoglio italo-tedesco diretto ad occupare Creta, avvista tre incrociatori e quattro cacciatorpediniere britannici; il Comandante Mimbelli, distesa una cortina nebbiogena intorno al convoglio, parte all'attacco del nemico, anche se di forze decisamente superiori!

Dopo un intenso scambio di colpi, la torpediniera gravemente danneggiata è costretta a ritirarsi; il convoglio raggiunge indenne la Grecia.



A poche ore di distanza la torpediniera "Sagittario" (T.V. Cigala Fulgosi) di scorta ad un altro convoglio italo-tedesco avvista quattro incrociatori e tre cacciatorpediniere britannici; il Comandante Cigala Fulgosi copre il convoglio con i nebbiogeni e dirige all'attacco lanciando i suoi siluri!

L'ammiraglio britannico King, sconcertato, crede di trovarsi di fronte a forze superiori e decide di ritirarsi verso Sudovest; la "Sagittario" scorta indenne il convoglio fino al Pireo.

26 Luglio 1941

Attacco degli uomini della X^ Flottiglia MAS al porto di La Valletta, non riuscito.

30 Luglio 1941

Alle prime luci dell'alba la torpediniera "Gen. Achille Papa" (C.C. Rosica), in missione di caccia ai sommergibili nemici a nord di Bengàsi, avvista il sommergibile britannico "Cachalot" fermo in emersione; poichè il cannoneggiamento sarebbe impreciso, il comandante ordina di speronarlo, lo affonda e ne trae in salvo l'equipaggio.

22 Agosto 1941

Uscita in mare della Squadra Navale; l'incrociatore pesante "Bolzano" è gravemente danneggiato da un sommergibile.

25 Settembre 1941

La Squadra Navale esce in mare, ma senza esito.

24 Novembre 1941

Il cacciatorpediniere "Da Mosto" (C.F. Francesco Dell'Anno) viene affondato da due incrociatori e un cacciatorpediniere britannici mentre scorta un convoglio per la Libia.

13 Dicembre 1941

La 4^ Divisione Incrociatori Leggeri (Amm. Antonino Toscano) con "Da Barbiano" e "Di Giussano", mentre trasporta rischiosamente sul ponte di coperta fusti di carburante per la Libia, è attaccata e incendiata da cacciatorpediniere britannici.

18 Dicembre 1941

Primo scontro della Sirte; dieci minuti di fuoco; collisione tra i cacciatorpediniere "Granatiere" e "Corazziere" che subiscono danni parziali.

19 Dicembre 1941

Gli operatori della X^ Flottiglia MAS affondano ben due navi da battaglia ("Valiant" e "Queen Elizabeth") e danneggiano in modo grave una petroliera e un cacciatorpediniere nella base britannica di Alessandria d'Egitto!

15 Febbraio 1942

Uscita in mare della Squadra Navale; il cacciatorpediniere "Carabiniere" viene danneggiato da un sommergibile.

22 Marzo 1942

Secondo scontro della Sirte; dopo uno scambio di colpi con i britannici, i cacciatorpediniere "Lanciere"  (C.F. Costanzo Casana) e "Scirocco" (C.F. Francesco Dell'Anno) affondano.

14 Giugno 1942

Scontro di Mezzo Giugno, presso Pantelleria.


7^ Divisione Incrociatori Leggeri (Amm. Alberto Da Zara):

            "Eugenio di Savoia", "Montecuccoli"

            10^ Squadriglia Cacciatorpediniere 

                         "Ascari", "Gioberti", "Premuda"

            14^ Squadriglia Cacciatorpediniere

                        "Vivaldi", "Malocello"


La divisione si scontra casualmente con una formazione britannica; il cacciatorpediniere "Vivaldi" (C.V. Ignazio Castrogiovanni) è seriamente dannegiato, mentre i britannici vengono messi in fuga dopo aver subito gravi danni.

15 Giugno 1942

La Squadra Navale è in mare; l'incrociatore pesante "Trento", colpito da bombardamento aereo, esplode e affonda; la nave da battaglia "Littorio" viene danneggiata ed è costretta a rientrare a velocità ridotta.

12 Agosto 1942

Battaglia di Mezzo Agosto: attacchi congiunti di sommergibili e di aerosiluranti italiani distruggono un grosso convoglio britannico.

13 Agosto 1942

L'incrociatore pesante "Bolzano" e l'incrociatore leggero "Attendolo", in rientro, sono danneggiati da un sommergibile britannico.

1° Dicembre 1942

Il cacciatorpediniere "Folgore" (C.C. Ener Bettica), di scorta ad un convoglio insieme al "Camicia Nera", è affondato da incrociatori britannici.

11 Dicembre 1942

Gli uomini della X^ Flottiglia MAS, ad Algeri, affondano due piroscafi e ne danneggiano altri tre!

10 Aprile 1943

Un bombardamento aereo alleato su La Maddalena affonda l'incrociatore pesante "Trieste" e danneggia il "Gorizia"

11 Giugno 1943

Resa del presidio di Pantelleria (Amm. Gino Pavesi), autorizzata da Mussolini, per mancanza di acqua potabile:

12 Giugno 1943

Resa del presidio di Lampedusa, dipendente da quello di Pantelleria.

14 Luglio 1943

Resa della Piazza Militare Marittima di Augusta-Siracusa (Amm. Priamo Leonardi), dopo quattro giorni di resistenza contro forze superiori, provenienti da terra:

4 Agosto 1943

La 7^ Divisione Incrociatori Leggeri (Amm. Oliva) con "Eugenio di Savoia" "Montecuccoli", uscita da La Spezia raggiunge Ustica e cannoneggia mezzi da sbarco americani.

8 Agosto 1943

L'8^ Divisione Incrociatori Leggeri (Amm. Giuseppe Fioravanzo) con "Duca d'Aosta", "Garibaldi" e 2 cacciatorpediniere, uscita da La Spezia con rotta verso la Sicilia, supera Ustica senza incontrare il nemico poi rientra alla base.

9 Agosto 1943

L'8^ Divisione Incrociatori Leggeri si trasferisce da La Spezia a Genova; durante la navigazione il cacciatorpediniere "Gioberti" è affondato da un sommergibile.

1° Settembre 1943

 

Le forze efficienti della Regia Marina sono suddivise in due: la parte maggiore, di base a La Spezia, comprende 3 corazzate, 5 incrociatori, 10 cacciatorpediniere,15 torpediniere e corvette, 28 MAS, motosiluranti, e motovedette, 15 sommergibili e alcuni mezzi d'assalto; la parte minore, di base a Taranto, comprende 2 corazzate, 3 incrociatori, 1 cacciatorpediniere, 10 torpediniere e corvette, 6 motosiluranti e 9 sommergibili.

Tutte le navi ricevono l'ordine di combattere "fino alle estreme conseguenze" la battaglia finale, che non ci sarà a causa della proclamazione improvvisa dell'Armistizio l'8 Settembre.

 

9 Settembre 1943

Alle ore 03.00 la Squadra Navale esce da La Spezia. Dopo la riunione con le navi provenienti da Genova essa risulta formata da: navi da battaglia "Roma", "Vittorio Veneto" e "Italia" (nuova denominazione della "Littorio" dopo il 25 luglio), incrociatori leggeri "Duca degli Abruzzi", "Garibaldi", "Eugenio di Savoia", "Duca d'Aosta", "Attilio Regolo" e "Montecuccoli"; la scorta è di soli otto cacciatorpediniere, tre dei quali privi di efficienza bellica, ed alcune unità minori.

Il comandante, ammiraglio Carlo Bergamini, ordina di dirigere verso la base di La Maddalena. Alle ore 15.50, in vista della base sarda, la Squadra Navale è attaccata da velivoli che sono in un primo momento scambiati per anglo-americani; ne consegue una tardiva reazione e solo quando l'ammiraglio si rende conto trattarsi di bombardieri tedeschi di stanza in Provenza che attaccano utilizzando le bombe-razzo (i primi missili della storia) ordina il fuoco antiaereo.

La corazzata "Roma", nave ammiraglia, è colpita da un missile presso il deposito munizioni prodiero; divampa un grosso incendio e venti minuti dopo la nave esplode. Nell'affondamento periscono il Comandante Bergamini e 1.393 uomini dell'equipaggio. Anche l' "Italia" viene colpita, ma non gravemente, e può proseguire; il comando della Squadra Navale è assunto dall'ammiraglio Oliva che dirige verso l'isola di Malta. Il cacciatorpediniere "Da Noli" urta una mina e affonda; il cacciatorpediniere "Vivaldi", colpito più volte da velivoli tedeschi, si autoaffonda.

L'incrociatore leggero "Attilio Regolo" e nove unità minori raccolgono 620 naufraghi e dirigono alle Baleari. Le torpediniere "Impetuoso" e "Pegaso", seriamente danneggiate, si autoaffondano per evitare l'internamento in Spagna.

Dalla base navale di Taranto muovono le navi da battaglia "Doria" e "Duilio", gli incrociatori leggeri "Cadorna" e "Pompeo Magno" ed un solo cacciatorpediniere giungendo a Malta il giorno 10. Lo stesso giorno arrivano le unità superstiti della Squadra Navale e varie unità minori.

Resta un'incognita: l'ammiraglio Bergamini, che aveva ricevuto l'ordine di portarsi da La Spezia a Malta, e che ha diretto la Squadra Navale verso La Maddalena, intendeva ubbidire e consegnare le navi agli Alleati o prendere tempo e magari ordinare l'autoaffondamento dell'intera flotta? Sicuramente egli voleva ad ogni costo sganciarsi dagli ex alleati tedeschi, ma le sue reali intenzioni hanno raggiunto il fondo del mare con lui, il suo equipaggio e la nave da guerra più possente che l'Italia abbia avuto (la "Roma", con le sue 46.215 t., è rimasta in servizio nella Regia Marina solo dal 14 giugno 1942 al 9 settembre 1943).