L'ORIGINE DELLE AVIOTRUPPE

ITALIA

Il 22 marzo 1938 il maresciallo dell'aria Italo Balbo, governatore generale della Libia italiana, intuisce l'importanza del paracadutismo militare e fonda una scuola per l'addestramento al lancio.

I volontari sono scelti tra gli ascari libici e denominati "fanti dell'aria"; il primo comandante dei paracadutisti è il tenente colonnello del genio Tonini, Medaglia d'Oro dal 1923.

La sede della scuola è a Castel Benito, presso Tripoli; la parte tecnica dell'addestramento è affidata al colonnello dell'aeronautica Freri, inventore del paracadute automatico "Salvator D 37", già in uso presso i piloti dell'aeronautica; 6 trimotori da bombardamento SM 81 vengono utilizzati per i lanci.

Il 16 aprile 300 paracadutisti del I° Battaglione Libico vengono lanciati simultaneamente, 3 di loro muoiono a causa della mancata apertura del paracadute; il 18 maggio sono lanciati altri 300 fanti dell'aria del II° Battaglione Libico, 7 perdono la vita per lo stesso motivo.

Gli incidenti non scoraggiano i parà che, il 23 maggio, eseguono un lancio di massa sul campo d'aviazione di Bir el Gnem, alla presenza di Vittorio Emanuele III°; questa volta l'azione si conclude senza inconvenienti.

Al termine dell'addestramento viene costituito il I° Battaglione Paracadutisti Libico, soprannominato "Diavoli Neri", al comando del Tonini e strutturato su 4 compagnie con un organico complessivo di circa 500 elementi.

Nei primi mesi del 1940 viene formato il II° Battaglione Paracadutisti Nazionale, costituito da volontari nazionali scelti fra i vari corpi dell'esercito stanziati in Libia; comandato dal maggiore Calascibetta conta 300 elementi; esso utilizza, per il trasporto, 18 trimotori civili SM 75 militarizzati.

ll 10 giugno 1940, all'entrata in guerra dell'Italia, i due battaglioni vengono riuniti nel Gruppo Battaglioni Paracadutisti, posto alle dirette dipendenze del comando della 10^ Armata in Cirenaica.

Il 15 gennaio 1941 i britannici, dopo aver occupato Bardia e Tobruch, attaccano Derna dove si trova il Gruppo mobile "Tonini", rinforzato da 3 carri armati, 3 autoblindo, 1 compagnia bersaglieri motociclisti e 1 gruppo d'artiglieria.

Il 3 febbraio, dopo aver resistito agli attacchi australiani mettendo in atto la difesa manovrata, il Gruppo "Tonini" viene assegnato alla retroguardia della 10^ Armata italiana in ripiegamento verso la Sirte.

Il 6 febbraio la colonna italiana è attaccata e annientata da 70 carri armati e 95 carri leggeri britannici; degli 850 paracadutisti, 200 cadono sul campo, 200 vengono feriti e 100 sono catturati; i 350 superstiti, appreso che il comando intende disciogliere il reparto, chiedono il traferimento alla nuova scuola di paracadutismo di Tarquinia, presso Viterbo.

Mussolini, anche per gelosia nei confronti di Balbo, si rende conto che è necessario costituire in Italia una scuola migliore di quella libica; il 15 ottobre 1939 nasce la scuola di paracadutismo nel campo d'aviazione di Sostegni, presso Tarquinia; comandante è il colonnello Baudoin; la parte tecnica, anche qui, viene affidata al colonnello Freri.

La scuola, in base alla legge del 22 Febbraio 1937, fa parte della Regia Aeronautica; essa è formata da comando, 1 battaglione allievi e 1 reparto di volo; da ogni parte d'Italia e da ogni corpo militare giungono i volontari, molti dei quali devono essere scartati per inidoneità fisica.

La scarsità di mezzi a disposizione spinge i parà ad "arrangiarsi": famoso il furto ai danni dei pompieri romani di una torre per addestramento ai lanci alta ben 52 metri! Il primo corso ha inizio il 28 Aprile 1940; il 16 Luglio, in seguito alla mancata apertura di 3 "Salvator D 39", e conseguente morte di altrettanti soldati, i lanci sono sospesi; riprendono l'8 Novembre col nuovo paracadute "IF/41 SP".

Il 10 Gennaio 1941 è costituito il I° Battaglione Carabinieri Paracadutisti, agli ordini del tenente colonnello Benzi, a Civitavecchia; il II° Battaglione Paracadutisti, comandato dal maggiore Zanninovich, il 30 Aprile viene lanciato sulle isole greche di Cefalonia e Zante senza però incontrare resistenza britannica; il nemico, di fronte ad un nuovo tipo di attacco proveniente dall'aria, viene colto completamente di sorpresa.

Il 18 Luglio il I° Battaglione formato da carabinieri sbarca a Tripoli; dal 18 Novembre al 7 Gennaio 1942 i britannici attaccano le forze italo-tedesche; i 400 carabinieri paracadutisti ricevono l'ordine di coprire la ritirata della Divisione Corazzata "Ariete" e si attestano al passo Eluet el Asel.

E' un compito improbo perchè i parà non dispongono di armi in grado di fermare i carri britannici; il 19 Dicembre sostengono il tiro incrociato delle batterie nemiche; accerchiati, riescono a sfuggire alla morsa del nemico; durante la ritirata forze nemiche sbarrano loro la strada; il battaglione si apre la strada combattendo e raggiunge Bengasi, ma i superstiti sono solo un centinaio, pari ad un quarto dell'organico.

Dopo uno specifico addestramento per l'invasione di Malta, operazione poi non tentata, l'Asse decide di concentrare i suoi sforzi verso l'Egitto; la 1^ Divisione Paracadutisti, nel Luglio 1942, viene inviata in Africa Settentrionale con il nome di copertura di 185^ Divisione Fanteria "Cacciatori d'Africa".

Mutato il nome in "Folgore" (dal motto latino: "in alto fulgor"), i circa 6.000 uomini che la compongono si raccolgono negli aeroporti di Tobruch e Fuka; agli ordini del generale Frattini, entrano in azione il 4 luglio 1942 rinforzando lo scheramento italo-tedesco, che comprende anche la 2^ FallschmirjagerBrigade, i paracadutisti tedeschi del generale Ramcke.

Dal Settembre all'Ottobre 1942 i parà sostengono scontri presso el Alamein; malamente impiegati nel ruolo di fanteria, essi elaborano una nuova tattica: si nascondono in busche scavate nella sabbia, si lasciano sorpassare dal nemico in avanzata, poi lo attaccano da ogni lato disorientandolo.

I superstiti della divisione bastano a malapena per formare un battaglione, il CCLXXXV "Folgore", che segue la ritirata manovrata delle truppe dell'Asse fino in Tunisia.

Nel frattempo, in Italia, viene costituita la 184^ Divisione Paracadutisti "Nembo" agli ordini del generale Ronco; grande unità interamente motorizzata, un suo reggimento è impiegato in Calabria per contrastare gli sbarchi Alleati; il grosso della divisione viene inviato a presidiare la Sardegna in vista di un improbabile sbarco alleato nell'isola.

Nell'agosto 1942 viene anche costituito il 10° Reggimento Arditi del colonnello Gazzaniga, presso Civitavecchia; il I° Battaglione, con 1 compagnia paracadutisti, 1 nuotatori e 1 camionettisti, nel gennaio 1943 è inviato in Sardegna; il II° Battaglione, con uguale struttura, dopo aver preso parte alla difesa della Sicilia torna a Civitavecchia e vi rimane fino all'armistizio; pattuglie di arditi operano su tutti i fronti: Grecia, Egeo, Africa Settentrionale, Russia, Sicilia e Calabria.

La Regia Aeronautica, dal canto suo, costituisce il Battaglione A.D.R.A. (Arditi Distruttori Regia Aeronautica), sotto il comando del tenente colonnello Dalmas; l'intero battaglione viene distrutto nel dicembre 1942 nei duri scontri di Biserta.

Dopo il tragico armistizio dell'8 Settembre 1943, al Nord viene costituito il 1° Reggimento Paracadutisti "Folgore", comandato e addestrato dal colonnello Dalmas, su 2 battaglioni dell'esercito, 1 dell'aeronautica e 1 della guardia nazionale repubblicana; al Sud la Divisione "Nembo" contribuisce prima alla costituzione del Corpo Italiano di Liberazione, poi del Gruppo di Combattimento "Folgore".

GERMANIA

Nel 1935 inizia la sua attività la Scuola di aviazione commerciale di Berlino, nome di copertura della futura Scuola piloti della Luftwaffe; essa comprende una sezione sperimentale di paracadutismo con una trentina di elementi.

Il III° Reich tedesco fa di tutto per aumentare l'interesse per il volo e la sua diffusione, favorendo le associazioni ed i club aeronautici e velistici; nel 1936, presso Spandau, è aperta una scuola di paracadutismo riservata ai volontari e diretta dal colonnello Sperrling.

La Guerra di Spagna costituisce un buon banco di prova per la nuova specialità; 50 paracadutisti sono aggregati alla "Legione Condor" e prendono parte ai combattimenti subendo però gravi perdite; la loro esperienza è molto utile per formare l'Accademia di Paracadutismo, dipendente dall'Aeronautica.

Nel 1938 si forma il 1° Reggimento Paracadutisti su 3 battaglioni di 500 uomini ciascuno; nel 1939 viene costituita la 7^ Divisione Paracadutisti su 2 reggimenti, con artiglieria ridotta al minimo, servizi alleggeriti e nessun automezzo, con un organico di 6.700 effettivi; una pantera nera su fondo bianco con lingua e artigli rossi ne è l'emblema; il generale Kurt Student ne diviene il comandante.

L'esordio in combattimento avviene nella campagna di Polonia; 31 parà lanciati dietro le linee polacche sono considerati "franchi tiratori" e subito fucilati; in seguito le aviotruppe, con un'ardita azione, liberano il generale Von Richthofen assediato nel castello di Radom da ingenti forze polacche.

Durante la campagna di Norvegia la divisione viene lanciata sull'importante nodo ferroviario di Donbaas; le forze tedesche tengono testa agli anglo-norvegesi, superiori di numero, per cinque giorni; il 1° Reggimento è inviato in soccorso delle truppe tedesche assediate a Narvik.

All'inizio della Campagna di Francia, nel Maggio 1939, i forti di Eben Emael, al confine tra Olanda e Belgio, con le loro artiglierie pesanti sbarrano la strada all'avanzata tedesca; un piano, concepito dallo stesso Fuhrer, prevede l'atterraggio dei paracadutisti trasportati da alianti nei pressi dei forti; l'aliante viene usato per la prima volta in guerra e rappresenta un'incognita, ma 9 degli 11 velivoli atterrano nel punto prefissato e nel giro di un'ora mettono a tacere le batterie nemiche.

Il 20 Maggio 1941 i "Diavoli Verdi" della 7^ Divisione attaccano Creta; il piano è elaborato dal generale Student, divenuto comandante dell'11° Corpo Aereo; i difensori dell'isola, greci, britannici e neozelandesi, ammontano a circa 40.000 unità; i tedeschi attaccanti sono 23.000 con 500 bombardieri e trasporti e 150 ricognitori ed alianti; il 1° Giugno Creta è in mano alle truppe tedesche, ma il prezzo pagato è molto alto: oltre 7.000 caduti, la maggior parte tra i parà della 7^ Divisione che viene quasi interamente annientata.

Lo stesso Hitler è scosso dalle perdite subite dal corpo aviotrasportato e ordina che non avvengano più aviolanci; sono formate altre divisioni di paracadutisti, la 1^ e la 4^, ma esse combattono come truppe d'assalto terrestri, in operazioni di guerra come sui fronti africano e italiano, e in operazioni di controguerriglia come nei Balcani.

GIAPPONE

La nascita del paracadutismo militare in Giappone avviene nel 1940 quando il governo nipponico chiede alla Germania un nucleo di istruttori per istituire una scuola di lancio.

I soldati giapponesi, dotati di una temerarietà che rasenta il fanatismo, portano alla costituzione di due formazioni aerotrasportate: 1 battaglione di 3 compagnie dipendente dalla marina, e 1 brigata, dipendente dall'aeronautica, con 1 reggimento su 3 battaglioni e 1 reparto del genio.

In seguito alle dure sanzioni economiche messe in atto dagli Stati Uniti, i giapponesi decidono di combattere; la prima azione dei parà consiste nel lancio di 1 squadra sull'isola di Sumatra; respinta dalla guarnigione olandese è però costretta a ritirarsi.

I lanci continuano nel gennaio 1942 nelle isole del Borneo, con la conquista di alcuni aeroporti alleati; il 14 febbraio la brigata aerotrasportata, con 700 uomini, viene lanciata a Sumatra, impegna la guarnigione anglo-olandese di 2.000 effettivi, e permette ai rinforzi di sbarcare e occupare l'isola.

L'opinione pubblica giapponese si entusiasma per le azioni dei paracadutisti; essi sono nuovamente impiegati il 20 Agosto 1942 per conquistare Timor, difesa da 3.000 olandesi e australiani.

STATI UNITI E GRAN BRETAGNA

Nel 1940, alla vigilia del primo grande lancio di massa negli Stati Uniti, alcuni parà americani vanno al cinema a Fort Benning in Georgia e assistono alla proiezione del western "Geronimo"; il giorno dopo il soldato Aubrey Eberhardt propone ai camerati di urlare "Geronimo" durante il salto dall'aereo per dimostrare di non avere paura; tale grido di battaglia è in vigore ancora oggi negli U.S.A.

In Italia la 1^ Divisione Paracadutisti e la 32^ di fanteria aerotrasportata americane prendono parte alla conquista della Sicilia iniziata il 10 luglio 1943; dopo aver annullato l'operazione "Giant II", l'aviolancio presso Roma previsto per la notte sul 9 Settembre 1943, a causa dei tentennamenti del governo italiano di Badoglio, il 13 Settembre 1943 il lancio di unità dell'82^ Divisione USA dietro le linee tedesche, nella zona di Salerno, è praticamente da manuale.

La sera del 5 Giugno 1944, in parallelo allo sbarco di truppe alleate in Normandia, avviene un imponente aviosbarco: per primi si levano in volo i "Pathfinders" americani e gli uomini del S.A.S. britannico, forze speciali destinate ad aprire la strada al grosso dei parà.

Oltre 1.000 aerei, seguiti da numerosi alianti, trasportano circa 10.000 uomini delle forze aerotrasportate alleate; l'82^ e la 101^ Divisione Paracadutisti americane hanno come obiettivo la zona nei pressi di Saint Mère Englise, la 6^ Divisione Paracadutisti britannica deve stabilire una testa di ponte tra Caen e la costa.

Il lancio della 101^ Divisione americana non è dei migliori; per molte ore regna il caos e si combatte in piccoli e duri scontri; quello dell'82^ è l'unico che avviene in maniera soddisfacente; il lancio britannico è preciso, ma alcuni battaglioni finiscono proprio in mezzo alle truppe tedesche e sono costretti a ingaggiare subito furiosi combattimenti.

Il maresciallo tedesco Rommel, responsabile della difesa costiera in Francia settentrionale, lancia al contrattacco le sue panzerdivisionen, appoggiate anche da 2 divisioni di paracadutisti; avviene così il primo scontro della storia tra due opposte fazioni di truppe aerotrasportate.

L'ingresso a Parigi degli Alleati, nell'estate del 1944, fa nascere la speranza che la guerra possa terminare entro fine anno; le truppe tedesche però, anche se combattono ritirandosi sempre più verso il cuore della Germania, possiedono ancora una notevole efficienza bellica.

Serve un diversivo: gli Alleati devono conquistare i principali porti della Manica e avanzare verso la Ruhr attraverso i ponti dell'Olanda; per evitare la loro distruzione da parte dei tedeschi in ritirata viene concepita l'operazione "Market Garden".

Il 17 Settembre 1944 inizia l'operazione: gli Stati Uniti mettono a disposizione l'82^ Divisione Paracadutisti del generale Taylor e la 101^ del generale Baim; la Gran Bretagna la 1^ Divisione Fanteria aerotrasporta del generale Urquhart e la 52^ Fanteria; partecipa all'azione anche 1 brigata di paracadutisti polacchi in esilio in Gran Bretagna.

Dopo il lancio l'avanzata prosegue a rilento, anche per l'incompletezza delle carte topografiche a disposizione; i tedeschi reagiscono prontamente utilizzando anche i moderni, ma presenti in scarso numero, carri armati pesanti "Tiger".

L'esito dell'azione è disastroso: l'82^ Divisione è costretta a ripiegare e ritirarsi subendo molte perdite, la 101^, accerchiata, sarà poi liberata dalla 3^ Armata del generale Patton, la 1^ Divisione britannica, insieme alla brigata polacca, vengono praticamente annientate.

Sul fronte del Pacifico i parà della 7^ Divisione australiana e del 503° Reggimento USA riconquistano la Nuova Guinea alla fine del 1942; il 20 Novembre 1943 l'11^ Divisione Aerotrasportata americana ed il 503° Reggimento appoggiano la fanteria nell'isola di Leyte, battendosi contro le migliori truppe del Giappone.

UNIONE SOVIETICA

L'alto comando sovietico è tra i primi a organizzare truppe aviotrasportate; il loro battesimo di fuoco avviene nel 1929, in Asia Centrale, contro i ribelli islamici; il primo lancio ha luogo il 2 Agosto 1930, presso Voronez, 11 uomini eseguono la manovra con una tecnica perfetta; nel 1931, presso Leningrado, viene costituita la 3^ Brigata d'Impiego Speciale dell'aeronautica.

Negli anni successivi, l'incerta situazione politica interna non offre ai paracadutisti molte occasioni per mettersi in luce; solo nel Novembre 1939 si assiste alla loro prima azione bellica con un lancio di massa presso Petsamo, quando i giapponesi decidono di saggiare le difese russe al confine con la Manciuria Settentrionale e attaccano con 2 divisioni di fanteria appoggiate da autoblindo e aerei.

Lo stato maggiore sovietico, messo sull'avviso dai servizi segreti, invia numerose truppe alla frontiera, fra le quali la 212^ Brigata Aerotrasportata; i giapponesi non riescono a superare le difese russe; i sovietici lanciano un contrattacco e la 212^ Brigata viene aviolanciata nelle retrovie nipponiche.

Quando la Germania attacca la Russia, il 22 Giugno 1941, quest'ultima dispone di un corpo di paracadutisti su 5 brigate, comandato dal generale Levashov, con 16.000 effettivi e completa autonomia; nel rigido clima invernale i paracadutisti, sia russi che tedeschi combattono con alterne fortune.

Nel Settembre 1941 le Truppe Aviotrasportate sono portate a 10 brigate; temporaneamente trasformate in divisioni fucilieri, combattono a Stalingrado; nel Febbraio 1943 vengono ricostituite e durante l'estate sono formate altre 6 divisioni; anche se le operazioni aviotrasportate si risolvono in fallimenti, ben 196 parà sovietici sono decorati con la medaglia di eroe dell'Unione Sovietica.

L'8 Agosto 1945 l'Unione Sovietica dichiara guerra al Giappone; il 14 Agosto l'imperatore Hiro Hito è favorevole a cessare le ostilità, ma Stalin si oppone in quanto mira al possesso dell'intera Manciuria e della Corea del Nord; i parà russi si lanciano sull'aeroporto di Mukden e lo occupano; forze sovietiche motocorazzate occupano agevolmente la Manciuria e il 2 Settembre viene firmato il trattato di pace col Giappone.

Il 21 Agosto 1968, durante l' "Operazione Danubio", l'U.R.S.S. invade la Cecoslovacchia e la 103^ Divisione d'Assalto Aereo della Guardia atterra nell'aeroporto di Praga; un'operazione analoga avviene nel 1979 nell'aeroporto di Kabul dando il via all'occupazione sovietica dell'Afghanistan.

FRANCIA LIBERA

Dopo la fine della breve Campagna di Francia, che vede la resa delle forze francesi alle truppe germaniche, molti francesi hanno ancora voglia di combattere; il capitano Bergè, ferito in combattimento, viene trasportato in Gran Bretagna; saputo che il generale De Gaulle, a Londra, sta creando l'organizzazione "Francia Libera" gli va a proporre la sua idea.

Da tempo, nella sua mente, pensa di costituire un corpo di paracadutisti francesi; il 20 Luglio 1940 la sua idea diviene realtà: un ufficiale, tre sottufficiali e tre soldati rispondono al suo appello; equipaggiati e addestrati dai britannici, in un paio di mesi raggiungono l'organico di 1 compagnia.

Il 21 Marzo 1941 alcuni parà francesi vengono lanciati nella Francia occupata dai tedeschi, con il compito di raccogliere informazioni; ai primi di Luglio col nome di 1^ Compagnia Paracadutisti delle Forze Francesi Libere, l'unità è aggregata allo Special Air Service britannico del capitano Stirling.

Il 10 Giugno 1942 il capitano Bergè e i suoi uomini sbarcano a Creta utilizzando gommoni, con l'obiettivo di neutralizzare l'aeroporto tedesco di Eraklion; l'azione ha successo, ma gli incursori francesi sono catturati e condannati a morte; solo dieci giorni dopo apprendono che Hitler in persona ha concesso loro la grazia e possono considerarsi prigionieri di guerra.

I supersiti della Compagnia vengono impiegati in Normandia il 6 Giugno 1944, insieme al S.A.S. britannico e ai Pathfinders americani.