Il 10 Novembre 1989 il soviet supremo dell'Ossezia
del Sud, provincia autonoma della Georgia, approva la decisione di unirsi all'Ossezia del Nord, che è una
provincia autonoma della Russia, ma il parlamento georgiano abolisce
l'autonomia della regione.
L'Ossezia del Sud si autoproclama allora repubblica
indipendente il 28 Novembre 1991, subito dopo l'indipendenza della Georgia
dall'ex Unione Sovietica. L'indipendenza osseziana è riconosciuta solo da
Russia e Nicaragua.
Inizia un periodo di scontri con le truppe
georgiane, con un migliaio di morti e quasi 100.000 profughi.
Nel 1992 la Georgia deve accettare una tregua per
evitare uno scontro su larga scala con la Russia.
Nel Giugno 2004 si riaccendono le tensioni, quando
truppe georgiane ostacolano il contrabbando nella regione.
Durante la notte dell'8 Agosto 2008 la Georgia avvia
un'offensiva militare per riprendere il controllo dell'Ossezia, ma poche ore
dopo ha luogo la controffensiva russa; fino al 16 Agosto si assiste ad azioni
belliche.
In seguito la Georgia ha avviato un processo di
riarmo visto con preoccupazione dalla Russia.