REGIONI E PROVINCE D'ITALIA

 

Regione Autonoma VALLE D'AOSTA

Aosta AO (Capoluogo)


Regione PIEMONTE

Torino TO (Capoluogo), Alessandria AL, Asti AT, Biella BL, Cuneo CN, Novara NO, Verbano-Cusio-Ossola VB, Vercelli VC


Regione LIGURIA

Genova GE (Capoluogo), Imperia IM, La Spezia SP, Savona SV


Regione LOMBARDIA

Milano MI (Capoluogo), Bergamo BG, Brescia BS, Como CO, Cremona CR, Lecco LC, Lodi LO, Mantova MN, Monza e Brianza MB, Pavia PV, Sondrio SO,

Varese VA


Regione VENETO

Venezia VE (Capoluogo), Belluno BL, Padova PD, Rovigo RO, Treviso TV, Verona VR, Vicenza VI


Regione Autonoma TRENTINO ALTO ADIGE

Trento TN (Capoluogo), Bolzano BZ


Regione Autonoma FRIULI VENEZIA GIULIA

Trieste TS (Capoluogo), Gorizia GO, Pordenone PN, Udine UD


Regione EMILIA ROMAGNA

Bologna BO (Capoluogo), Ferrara FE, Forlì-Cesena FC, Modena MO, Parma PR, Piacenza PC, Ravenna RA, Reggio Emilia RE, Rimini RN


Regione TOSCANA

Firenze FI (Capoluogo), Arezzo AR, Grosseto GR, Livorno LI, Lucca LU, Massa Carra MS (fino al 1946 Apuania AU), Pisa PI, Pistoia PT, Prato PT, Siena SI


Regione MARCHE

Ancona AN (Capoluogo), Ascoli Piceno AP, Fermo FM, Macerata MC, Pesaro e Urbino PU


Regione UMBRIA

Perugia PG (Capoluogo), Terni TR


Regione LAZIO

Roma RM (Capoluogo e Capitale d'Italia), Frosinone FR, Latina LT (fino al 1946 Littoria LT), Rieti RI, Viterbo VT


Regione ABRUZZO

L'Aquila AQ (Capoluogo), Chieti CH, Pescara PE, Teramo TE


Regione MOLISE

Campobasso CB (Capoluogo), Isernia IS


Regione PUGLIA

Bari BA (Capoluogo), Barletta-Andria-Trani BT, Brindisi BR, Foggia FG, Lecce LE, Taranto TA


Regione CAMPANIA

Napoli NA (Capoluogo), Avellino AV, Benevento BN, Caserta CE, Salerno SA


Regione BASILICATA

Potenza PZ (Capoluogo), Matera MT


Regione CALABRIA

Catanzaro CZ (Capoluogo), Cosenza CS, Crotone KR, Reggio Calabria RC, Vibo Valentia VV


Regione Autonoma SICILIA

Palermo PA (Capoluogo), Agrigento AG (fino al 1927 Girgenti GI), Caltanissetta CL, Catania CT, Enna EN, Messina ME, Ragusa RG, Siracusa SR, Trapani TP


Regione Autonoma SARDEGNA

Cagliari CA (Capoluogo), Carbonia-Iglesias CI, Medio Campidano VS, Nuoro NU, Ogliastra OG, Olbia-Tempio OT, Oristano OR, Sassari SS

 

La regione SARDEGNA ha deciso con un referendum popolare di dimezzare le province, spariranno Carbonia-Iglesias, Medio Campidano, Ogliastra e

Olbia-Tempio, quindi il totale nazionale scende da 110 a 106 province.

 

Dal 1° Gennaio 2014 entrerà in vigore la riforma del Governo Monti riguardante la riduzione delle province da 106 a 70 per cui 36 province oggi esistenti

saranno accorpate ad altre:

            PIEMONTE: Asti-Alessandria, Novara-Verbano-Cusio-Ossola, Biella-Vercelli.

            LIGURIA: Imperia-Savona.

            LOMBARDIA: Milano-Monza-Brianza, Mantova-Cremona-Lodi, Varese-Como-Lecco.

            VENETO: Verona-Rovigo, Padova-Treviso.

            EMILIA ROMAGNA: Piacenza-Parma, Reggio Emilia-Modena, Ravenna-Forlì-Cesena-Rimini.

            TOSCANA: Firenze-Pistoia-Prato, Siena-Grosseto, Massa Carrara-Lucca-Pisa-Livorno.

            MARCHE: Macerata-Fermo-Ascoli Piceno.

            UMBRIA: Perugia-Terni.

            LAZIO: Viterbo-Rieti, Latina-Frosinone.

            ABRUZZO: L'Aquila-Teramo, Pescara-Chieti.

            MOLISE: Campobasso-Isernia.

            PUGLIA: Foggia-Andria-Barletta-Trani, Taranto-Brindisi-Lecce.

            CAMPANIA: Benevento-Avellino.

            BASILICATA: Potenza-Matera.

            CALABRIA: Crotone-Catanzaro-Vibo Valentia.

 

La regione SICILIA ha approvato un disegno di legge per abolire le 9 province esistenti che nel 2014 verranno sostituite da liberi consorzi di comuni - se funziona

è un modello da seguire per le altre regioni - pertanto le province italiane si ridurranno ulteriormente a 61.

 

Inoltre 10 grandi città saliranno al rango di città metropolitana:

            Torino, Genova, Milano, Venezia, Bologna, Firenze, Roma, Bari, Napoli, Reggio Calabria.

N O T E

  • L'attuale suddivisione amministrativa dell'Italia prevede 20 Regioni, 5 delle quali a Statuto Speciale, e 110 Province.

 

  • La concessione dell'autonomia a 5 Regioni è avvenuta nell'immediato dopoguerra quando il presidente francese De Gaulle voleva che il confine tra Italia e Francia venisse posto tra Rivoli e Torino e quindi l'intera Valle d'Aosta sarebbe divenuta francese; in Trentino Alto Adige movimenti filoaustriaci pretendevano l'annessione al Tirolo; le truppe comuniste del maresciallo Tito premevano per annettere l'intero Friuli Venezia Giulia alla Jugoslavia; in Sicilia ed in Sardegna esistevano forti movimenti separatisti che puntavano all'autonomia. Già una ventina d'anni dopo i privilegi concessi a queste 5 Regioni non avevano più ragione d'essere ed oggi ancora meno, ma dal momento che togliere i privilegi sarebbe un passo indietro, l'unica soluzione ragionevole è quella di concedere lo Statuto Speciale anche alle altre 15 Regioni.

 

  • Mentre da un lato sono state create nuove province di recente e alcune città premono a tutt'oggi per ottenere il rango di provincia, dal lato opposto il governo è indeciso tra l'abolizione di quelle con meno di 300.000 abitanti e l'eliminazione del livello provincia in favore di quello diretto regione-comuni. Occorre anche tener conto del fatto che una regione non può materialmente avere contatti regolari e diretti con magari 400-500 comuni dipendenti e sarebbe costretta a formare nuovi enti demoltiplicatori annullando così il risparmio ottenuto in precedenza; quindi, in parallelo con un'eventuale abolizione delle province è necessario creare pochi e grandi comuni con un minimo di 10.000 abitanti.

 

  • Curiosità: in Italia esistono 2 enclaves straniere, la Repubblica di San Marino al confine tra Emilia Romagna e Marche e la Città del Vaticano, all'interno della città di Roma, mentre il Comune di Campione d'Italia, appartenente alla provincia di Como, è un'enclave italiana in Svizzera e perciò i dipendenti del suddetto ricevono notevoli indennità economiche.