IL
DECALOGO (nella Regia Marina)
- Stai zitto - E' indispensabile
mantenere il segreto anche nei minimi particolari e con
chiunque, anche con i parenti e gli amici più cari.
Ogni indiscrezione è un tradimento perchè compromette
la nostra opera e può costare la vita a molti dei nostri
compagni.
- Sii serio e modesto
- Hai promesso di comportarti da ardito. Ti abbiamo creduto.
Basta così. E' inutile far mostra della tua decisione con
parenti, amici, superiori e compagni. Non si fa, di una
promessa così bella, lo sgabello della vanità personale.
Solo i fatti parleranno.
- Non sollecitare
ricompense
- La più bella ricompensa è la coscienza di aver portato
a termine la missione che ci è affidata. Le medaglie, gli
elogi, gli onori rendono fieri chi li riceve per lo spontaneo
riconoscimento di chi giudica, non chi li sollecita o li
mendica.
- Sii disciplinato -
Prima del coraggio e dell'abilità ti è richiesta la disciplina
più profondamente sentita: dello spirito e del corpo. Se
non saluti, se non sei educato, se non obbedisci nelle piccole
cose di ogni giorno, se il servizio di caserma ti pesa e
ti sembra indegno di te, se non sai adattarti a mangiare
male e dormire peggio: non fai per noi.
- Non avere fretta di
operare, non raccontare a tutti che non vedi l'ora di
partire - Potrai operare solo quando il tuo cuore, il tuo cervello
e il tuo corpo saranno pronti. Se sei impaziente, non sei
pronto. Devi imparare a conoscere perfettamente la tua arma
ed a impegarla in ogni contingenza in maniera perfetta.
L'addestramento non è mai eccessivo. Devi appassionarti
ad esso. Devi migliorarti ogni giorno. Solo chi ti comanda
è giudice insindacabile delle tue possibilità.
- Devi avere il coraggio
dei forti, non quello dei disperati - Ti sarà richiesto
uno sforzo enorme, solo al di là del quale sta il successo.
Per compierlo, hai bisogno di tutte le tue energie fisiche
e morali. La tua determinazione di riuscire ad ogni costo
deve perciò nascere dal profondo del tuo cuore, espressione
purissima del tuo amore per la Patria, e non deve essere
il gesto disperato di un mancato e di un disillluso. La
tua vita militare e privata deve essere perciò onesta, semplice
e serena.
- La tua vita è
preziosa, ma l'obiettivo è più prezioso - Devi ricordartelo nel
momento dell'azione. Ripetilo a te stesso cento volte al
giorno e giura che non fallirai la prova.
- Non dare informazioni
al nemico - Non devi far catturare le armi e il materiale
a te affidato. Se dopo aver operato cadi prigioniero, ricordati
che al nemico devi comunicare solo le tue generalità e il
tuo grado.
- Se prigioniero, sii
sempre fiero di essere italiano, sii dignitoso - Non ostentare
la tua appartenenza ai Mezzi d'Assalto. Cerca, nelle lettere
ai familiari, di comunicare come meglio potrai e saprai
tutto quanto conosci sull'azione a cui hai partecipato e
sul nemico in genere. Cerca sempre, se possibile, di fuggire.
- Se cadrai mille
altri ti seguiranno: da gregario diventerai un capo, una
guida, un esempio.
IL
DECALOGO (nella Marina Nazionale Repubblicana)
- Dio - Patria -
Famiglia siano i principi della tua esistenza.
- Se dai una parola, sia essa
come Vangelo. Non accettare compromessi e non sarai
compromesso.
- Difendi la Patria contro
qualsiasi invasore. I suoi confini sono intangibili e per
essa lotta fino all'estremo sacrificio.
- In pace e in guerra sii leale e
laborioso per sentirti fiero di essere italiano.
- Rispetta te stesso, rispetta
gli altri, sarai rispettato.
- Non mancare di parola e non
tradire. Non assalire alle spalle: morte e nemico si
guardano in faccia.
- La disciplina ti sia di guida:
saper ubbidire è saper comandare.
- La tua parola vola, il tuo
esempio trascina.
- Il tuo pensiero, la tua azione,
la tua volontà siano coerenti alla difesa della dignità e
dell'onore della Patria.
- L'appartenenza alla Decima sia
con fierezza il tuo orgoglio.
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