JAH CURE “
Free Jah’s Cure”
- J&D Records -
Già
da una prima occhiata ci accorgiamo di trovarci di fronte ad un album cruciale :
Jah Cure ci guarda dritto negli occhi con aria indagatrice dalla copertina del
suo cd e su di lui campeggia la scritta “THE ALBUM”, a sottolineare
l’importanza del documento che stringiamo in mano. Sì, ecco finalmente
L’ALBUM per questo cantante che finora ci aveva emozionato con i suoi intensi
singoli - due fra tutti, “Love The Solution” e
“My People Calling” , prodotti dai Morgan Heritage – e che
rappresenta un po’ l’altra faccia del reggae di matrice Bobo Dread. Difatti
non ci troviamo di fronte a concitate invettive in singjay style ma bensi’ a
dolcissimi inni melodici e solari che si sposano alla perfezione con i ritmi new
roots presenti nel disco. Amici, questo è uno di quegli album che brillano al
buio, uno di quelli verso il quale inevitabilmente volge il nostro sguardo,
quando siamo in vena di reggae positivo e guardiamo assorti la nostra collezione
di dischi in attesa di scegliere. Questo
notevole imput di emozioni positive ci proviene da un cantante il cui nome
d’arte è quantomai indovinato ; Jah Cure proviene dalla schiera dei cantanti
conscious inspirati dal mai troppo compianto Garnett Silk, ma, a differenza di
molti dei suoi colleghi, il nostro non è un mero clone dell’Arcangelo. Jah
Cure possiede un calore e un’energia vocale tutti suoi, accompagnati da una
notevole destrezza nell’impostare le melodie che fanno sì che ogni suo pezzo
abbia un sapore ed un momento emozionale diverso. Per questo motivo in questo cd
(frutto della produzione di diverse etichette, fra le quali la Fire House ) non
si avverte un solo momento di stanchezza o di ripetitività: tutti i pezzi, come
si dice in gergo , sono dei killer. Autentiche gemme infatti sono “Sunny
Day”, “Jah Bless Me”, “Praises”, “Move on” e tutti gli altri
tunes non sono da meno. Notevoli difatti sono anche le combinations di
Jah Cure con i singjay Spectacular e Jah Mason le cui performances nei pezzi
“Chant” e “Working so Hard” seppur intense, risultano sovrastate dalla
voce del grande cantante rasta. Che
artisti come Jah Cure possano essere veramente la “cura” per le insulsità
che spesso caratterizzano il dancehall giamaicano? Noi pensiamo di sì. E noi speriamo inoltre
che le vibes positive trasmesse da questo album possano essere di buon auspicio
per Jah Cure che sta attraversando un momento nerissimo: è stato difatti
recentemente protagonista di una tremenda vicenda giudiziaria che lo ha visto
infine condannato a 15 anni di carcere per rapina a mano armata e tentato
omicidio. Si dice che questo fiero fustigatore delle corruzioni del governo
giamaicano sia stato "incastrato" e quindi messo a tacere: noi non
possiamo che augurarci che the "Truth", la Verità, come recita la
cover del disco, venga a galla e
che questo grande cantante possa continuare la sua opera di "cura"
delle anime.
RasWalter
H
O M E P A G E
|