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SHERWIN GARDNER 'Leaning'
Sherwin Gardner è il
DJ numero uno di Trinidad e Tobago ed un best seller nella scena reggae/hip
hop/soca del suo Paese e pertanto era prevedibile che prima o poi qualche
etichetta importante lo mettesse sotto contratto, considerando che il
nostro è un vero fenomeno. E siccome Sherwin è un artista Gospel (un
artista reggae cristiano) se lo è sapientemente accalappiato Mark
‘Christafari’ Mohr che con la sua etichetta Lion of Zion promuove
artisti che come lui officiano il ‘ministry’ di Gesu’. La Lion of
Zion - che, benché auto
relegatasi nel mercato della musica cristiana, cerca da un po’ di
diventare una presenza importante di tutto il mercato reggae in generale -
fa le cose davvero in grande con produzioni ricche e una scelta
indovinata ed accurata degli artisti da presentare. Come ho già detto altrove,
inoltre, le altre isole dei Carabi stanno sfornando a ripetizione artisti
davvero interessanti e Sherwin ha un appeal incredibile che se ben
incanalato potrebbe fare di lui la nuova reggae sensation di inizio
Millennio. Il suo stile è molto simile a quello di Sizzla
e Turbulence, ma sopportato da una ricchezza
vocale forse maggiore dato che Gardner sa alternare momenti di selvaggio e
infuocato singjaying a delicati vocalismi stile soul senza sforzo
apparentemente. I suoi testi sono sia rabbiosi che meditativi ma la
passione incredibile che li supporta è sempre caldissima, passione che
porta Sherwin ora a dedicare dolcissimi inni salmodici a Gesu’, ora a
‘bacchettare’ coloro che deviano dalla corretta via. Per questo motivo
non mancano piu’ o meno velate invettive indirizzate ai rasta, come nel
brano ‘Can’t Serve Two Masters’ (‘Non si possono servire due
padroni’) . Il background musicale del disco è molto vario, con il
reggae dancehall in prima linea, ma sono molto presenti anche l’Hip Hop,
l’RB e, ovviamente, la Soca. Sherwin cavalca con trasporto tutti gli
stili succitati dando vita a momenti eccezionali come nell’entusiasmante
‘Joy’ (dal sottotitolo ‘Sizzla vatti a nascondere’), ‘I Worship
You’ ‘Obstacles’ (cantata sullo ‘Stalag’ riddim) e ‘More
Love’. Va detto che qualche brano fiacco putroppo c’è e rimane la
sensazione che il disco sia annacquato leggermente dalla presenza di
troppi stili differenti e dalla lunga scaletta (17 brani). Se i brani
(tutti prodotti dallo stesso Sherwin) fossero stati di meno con meno
incursioni negli altri generi forse avremmo avuto a che fare con un
capitolo imprescindibile del reggae, ma ‘Leaning’ rimane comunque un
album molto bello e forse, ma dico forse, è nata una stella.
RasWalter
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