HOME NEW RELEASES INTERNATIONAL REGGAE INTERVISTE APPROFONDIMENTI MOMENTI DEL REGGAE CONTAMINAZIONI REVIEWS: ARCHIVE GROOVES & SOUNDS RADIO SHOW

CHRISTAFARI 'WORD, SOUND & POWER' LION OF ZION ENTERTAINMENT

Sempre piu’ spesso in giro si sente parlare di Gospel Reggae o di Christian Reggae – in riferimento, per esempio, ad artisti quali Papa San o Judy Mowatt -  spessissimo anche sul fronte delle controversie e delle polemiche. Cerchiamo di toccare, pertanto, questo, interessantissimo tema che rappresenta una realtà del reggae molto forte e in continua crescita. Qualcuno dirà che il reggae cristiano non è una novità, considerando che Yabby You, il noto ‘Jesus Dread’, opera sin dagli anni Settanta; certamente, ma il fenomeno di cui stiamo parlando ha connotazioni molto diverse; ma procediamo con ordine. Il Gospel reggae è la musica (o meglio, una delle musiche) espressione dei cosiddetti Cristiani Rinati, cioè di coloro che ad un certo punto della loro vita si sono convertiti alla fede cristiana ed hanno così cambiato tutte le prospettive della loro esistenza. Il piu’ famoso esponente di questo genere musicale, che ancor piu’ del reggae rastafariano è quasi inscindibile dal percorso religioso, è senz’altro il gruppo americano Christafari, notissimo negli USA e conosciuto a livello mondiale. Il gruppo fu fondato 13 anni fa da Mark Mohr - figura intorno  alla quale s’incentra tutt’ora - un ragazzo di buona famiglia che dopo aver passato fin troppo tempo nella dissoluzione dovuta alle droghe e, parole sue, ‘alla religione rastafari’,  ritrovo’ la luce nella fede in Gesu’ e si dedico’ anima, corpo e musica alla diffusione del suo verbo e all’evangelizzazione delle masse. Non sto esagerando: Mark Mohr è stato difatti ordinato pastore e tutto quanto e il suo principale obiettivo sembra essere in particolare far convertire i rasta alla fede cristiana. Già, proprio così, oltre a battezzare e catechizzare gente comune un po’ ovunque negli USA il buon Mark sembra avere un occhio di riguardo per i suoi ex confratelli rastafariani, tanto da formare un’organizzazione denominata ‘Jamaica for Jesus’ in virtu’ della quale il reverendo Mark ogni anni si reca in Giamaica per convertire gente; molto spesso è stato visto distribuire Bibbie al Reggae Sunsplash, della cui versione internazionale, tra l’altro, è stato uno dei piu’ apprezzati artisti partecipanti. Così facendo Mark (anche grazie al ‘nuovo’ Lt. Stitchie, che fa ora parte della sua scuderia) si è assicurato un suo pubblico anche in Giamaica, e tutto cio’ nella terra del Reggae dei Rasta, non è poco. Va detto che il discorso riguardante Mark e il suo gruppo (che, dopo varie vicissitudini, si è stabilizzato sulla formazione che prevede Mohr ai lead vocals, la moglie Vanessa ai cori e la Soul Fire Crew per tutto il resto) è abbastanza complicato ed è facile cadere in confusione. Innanzitutto va spiegato che il nome Christafari non ha nulla a che vedere con Rastafari ma in greco antico sta ad indicare una congrega di persone che rappresentano Cristo. Se all’equivoco nome aggiungiamo il fatto che Mark fa uso di tutta l’iconografia Rasta quali i dreadlocks (che sfoggia con malcelato orgoglio), i colori verde rosso e oro, il patwa con tutti i termini quali ‘Jah’, ‘I & I’, ‘Bredrin’ ‘Sistren’ e tutto il resto si capisce perché il popolare cantante  cristiano non è ben visto né dai rasta, né da certi cristiani e nè tantomeno da tutti coloro che non ci hanno capito un cazzo. Facciamo chiarezza pertanto. I Cristiani come lui NON riconoscono la deità di Haile Selassie I, anzi, la combattono fortemente; NON riconoscono l’Etiopia come la terra promessa etc. ect.; NON fanno uso di Ganja ma la condannano aspramente. Mark si acconcia come un rasta per poter essere accettato dai rasta e per poi poterli convertire; questa è la spiegazione che egli dà di certi suoi atteggiamenti. Ed è questo il motivo di tante polemiche con gli artisti reggae seguaci di Haile Selassie I e nonostante Mark continui ad affermare che lui ama tutti i rasta e che prega per loro, la pubblicazione di un suo libro in cui in pratica li prende in giro non ha certo giovato a stemperare i toni delle polemiche. Anzi, pare proprio che durante un tour , Buju Banton, nel corso di un litigio con lui, abbia tentato di accoltellarlo e che in seguito non sia stato denunciato solo perché Mark lo ha cristianamente perdonato. Fatta questa doverosa prefazione è possibile quindi analizzare l’album di maggior successo di Christafari, vale a dire ‘Word Sound & Power’. Questo lavoro, uscito nel 1999 per la Lion of Zion d cui Mohr è presidente, ha ottenuto tale successo di critica e pubblico (è stato a lungo nella classifica di Billboard dedicata ai migliori album reggae) che il cantante/pastore/produttore Mark ne ha prodotto una versione Dub e un’edizione in spagnolo intitolata ‘Palabra, Sonido y Poder’, il cui singolo portante ‘El amor de mi vida’ (versione di ‘Love of my life’ presente nell’album originale) è stata un successo incredibile nell’America Latina. Musicalmente parlando, tutto questo successo è senz’altro meritatissimo, dato che ‘Word Sound & Power’ è senza dubbio uno degli album reggae piu’ intensi, avvincenti e originali degli ultimi anni. Un album particolare con una struttura ricca di intro e outro che precedono e seguono i brani ma soprattutto con un’altissima qualità nei ritmi, sempre originali, sempre vari, sempre ricchi di effetti. Moltissimi sono i musicisti che hanno lavorato su questo disco e su tutti si erge la professionalità di Mark Mohr la cui passione per il Reggae, al di là delle controversie religiose, lo rende un cantante, un deejay ed un songwriter eccezionalmente capace e trascinante. Efficacissimo sia nel cantato che nel deejay style, Mark dà alla luce con questo album una serie di brani uno meglio dell’altro tanto che è difficile citarne i migliori; citero’ pertanto soltanto ‘Love of my life’ l’unica canzone d’amore che abbia mai scritto e che è dedicata alla moglie Vanessa e ‘Wehy you ago look’ (preceduta dall’intro ‘Sealssie Say’) in cui Mark spiega perché Selassiè non è Dio e invita a seguire invece Gesu’; credo che sia la prima e ultima volta che compaia nella Reggae Music un brano come questo. Concludo dicendo che il Reggae Cristiano non è certamente cosa da snobbare e consiglio quindi agli scettici di provarlo, cominciando magari da quello che molti considerano come il capolavoro del genere, e cioè questo album.

RasWalter