Il
Reggae a volte sa essere una pianta le cui radici attecchiscono su
qualsiasi tipo di terreno; una dimostrazione di tutto ciò è
senz’altro il gruppo canadese degli Ibadan. Difatti ascoltando il loro
album di debutto intitolato “Do it” sembra di trovarsi di fronte ad
una band rub a dub degli anni ottanta invece che ad una band proveniente
da un paese come il Canada, luogo quanto mai lontano dalle atmosfere
immaginifiche del reggae. Ma tant’è. La band, senz'altro la
piu' importante della scena reggae canadese, costruita intorno
alle carismatiche figure del lead singer Mark Knyne Swaby (vi ricorda
niente questo cognome?) e del bassista Peter “Burner” Holung,
rappresenta senz’altro una delle nuove realtà del reggae, da un punto
di vista internazionale, da tenere
d’occhio per il futuro. Riteniamo
in particolare che la forza di questo gruppo, che ha suonato in
compagnia di gente
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come Gregory Isaacs,
Luciano e Tony Rebel, risieda
principalmente nell’attitudine molto melodica del cantante che
sa avvalersi molto bene dei ritmi per così dire easy della band per dar
vita in questo modo ad una serie di brani dolci e morbidi
che ricordano non poco lo
stile del reggae giamaicano di bands dei primi anni ottanta come Chalice
e Third World. Tra i pezzi dell’album si segnala il caldo Show Dem
che sintetizza meglio di tutt il mood dell’album:un
riddim very soft con una linea melodica accattivante. Cio’ che
manca al gruppo è forse una maggiore incisività a livello stumentale
ma riteniamo che una volta raggiunta la maturità necessaria gli Ibadan
sapranno imporsi come una realtà affermata della musica in levare,
mantenendo l’interessante promessa che ci fanno con quest’album.
RasWalter
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