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MICHAEL FRANTI & SPEARHEAD

   'Yell Fire!'


Nella musica, questo si sa, devi essere bravo per poterti guadagnare certi paragoni con altri artisti illustri. Spesso, però, per poterti affermare, devi essere anche in grado di liberarti di quegli stessi paragoni.Michael Franti,  poliedrico artista stat6unitense di ‘black music’, è da sempre imprigionato nella verità racchiusa nel contraddittorio di cui sopra. Quando era dedito all’hip hop tout-court con i suoi Disposable Heroes of HipHoprisy, molti lo consideravano l’erede di Public Enemy.Oggi che la sua musica si è molto imbastardita e che il suo messaggio sociale si è fatto più chiaro (nonché i suoi dreadlocks più lunghi) molti lo considerano il vero erede di Bob Marley.Altri ancora, però, lo considerano un’eterna incompiuta.In ogni caso, di Michael Franti e dei suoi Spearhead si parla davvero molto. Il loro ultimo album, ‘Yell Fire!’, forse è uno dei migliori esempi di urban music, o ‘musica ribelle’, usciti negli ultimi tempi. Con una peculiarità. Michael ha voluto che il suo nuovo album –in pratica la colonna sonora di un suo film-documentario girato fra le truppe in Irak, ‘I Know I’m Not Alone’- fosse in bella parte registrato in Giamaica, con l’aiuto di Sly & Robbie. Il disco, che si conclude con un duetto con Gentleman, rappresenta forse quello che Franti avrebbe sempre voluto fare ma a cui spesso ha dovuto rinunciare per evitare accuse di ovvietà. Un bell’album di reggae. Certo, questo ‘Yell Fire!’ non è un lavoro reggae in senso stretto, ma il contagio del levare è onnipresente e poi si sa, da sempre, la musica che inneggia alla libertà, alla pace e all’autodeterminazione ha i colori rosso-verde-oro.Forti di tutto ciò, Michael Franti & Spearhead hanno mescolato alla lezione giamaicana tutto quanto hanno maturato in campo hip hop, soul, r’n’b e rock. Eh, sì che una volta, altro maledetto paragone, Michael Franti veniva considerato il nuovo Gil Scott-Heron, per la sua ‘ghetto poetry’ e per l’abilità di manipolare tutti i suoni della black music.Certo è, che l’essere sempre considerato l’erede di qualcun altro non ha giovato al lancio definitivo di questo grande artista un po’ rapper, un po’ crooner e un po’ cantante.In ogni caso, i tantissimi fans degli Spearhead (gruppo che ha suonato di tutto –dall’Hip Hop alla musica acustica) sanno che il loro idolo è un personaggio indefinibile, troppo fedele a se stesso in realtà, e per questo, anche molto scomodo.

RasWalter

Label  ANTI

Produzione  SPEARHEAD
Genere      ROCK/REGGAE
Note

Registrato in parte in Giamaica con Sly & Robbie.

Ospite Gentleman