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CONTAMINAZIONI REGGAE

MISHKA  MISHKA

Sarà capitato un po’ a tutti di chiedersi, ascoltando l’immensa “Redemption Song” di Bob Marley , come sarebbe stato un intero album del grande Bob realizzato in quello stesso stile acustico dall’aroma folk.

Ce ne facciamo un po’ l’idea ascoltando questo bel disco di Mishka, giovane singer/songwriter di nazionalità canadese.

E’ evidente già da queste prime note che ci troviamo di fronte ad un artista ed un disco particolari, passato un po’ inosservato qui da noi, ma che ha riscosso consensi in ambito internazionale.

L’aggettivo “solare” puo’ suonare scontato e banale per un disco di reggae ma non ci viene in mente migliore definizione  per descrivere il “mood” in cui è immerso questo album costituito quasi per intero da basi acustiche sulle quali si esibisce dolcissimo, con una voce “marleyana” da brivido, Mishka  giovane cantante rasta dai dreadlocks biondissimi.

A voler essere pignoli, un solo  brano è cantato su una vera e propria base reggae , “Lonely”, ma in un disco del genere, ricchissimo di atmosfere e suoni caraibici (che si sposano alla perfezione anche alle influenze stile Bob Dylan presenti nel disco),  il reggae feeling si respira forte dal primo all’ultimo brano.

Mishka, che è nato nelle Bermuda e che fino all’età di 15 anni ha in pratica vissuto su un’imbarcazione spostandosi da un paese caraibico all’altro, ha metabolizzato ed amato talmente il Bob Marley di “Redemption Song” e “Time will Tell” da realizzare un intero album in quello stile, con grande efficacia e passione, avvalendosi di un stile vocale  che ricorda moltissimo quello del Re del Reggae.

Ascoltando il disco si ha proprio la sensazione di vedere questo giovane rastaman seduto su una spiaggia dei Caraibi ad intonare melodie con la sua chitarra.

I temi del disco sono per lo piu’ di carattere sentimentale, ma Mishka non si astiene dal toccare temi che riguardano il sociale, come in “Bring a man Down” in cui il nostro prega con accoramento Jah perché venga presto il giorno dell’amore e dell’unità tra gli uomini.

Dopo questo disco Mishka è sparito così come era apparso…a noi non ci resta che attendere un altro suo album di questo genere reggae/folk , meditativo e solare al contempo. 

Note sul disco : Mishka “Mishka” – 1999 – Creation Records 

RasWalter  

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