Mister Blender è tornato, piu' in forma che mai. A due anni di distanza dal suo ultimo album in studio, il grande vocalist rasta dallo sguardo triste torna a deliziare le nostre orecchie con le sue dolci melodie conscious. Oggi forse solo lui e Cocoa Tea riescono a conciliare così bene la musica di cultura con l'esercizio melodico e di sicuro, pochi sono quelli che possono vantare una voce come quella di Everton. Questo suo "Visionary" uscito per la Heartbeat, seppur meno suonato e molto piu' dancehall del precedente "Rootsman Credential" risulta un lavoro decisamente riuscito e molto piacevole da ascoltare, sicuramente di piu' del già citato e pur valido predecessore, che magari aveva richiesto piu' tempo nella realizzazione , ma che ci mostrava un Blender poco convinto. Ma Blender è così, piu' a suo agio col dancehall cultural piu' che con il roots puro, e per questo molto piu' heartical quando anche il suono è piu' "easy". Per quanto riguarda i brani presenti nel disco, oltre ai già noti (e bellissimi) "Kanta" e "Warmonger Man" , sono da citare "Leonard Howell" (incentrata sulla figura del noto leader rastafariano), "Jah Vibes", gioiosa celebrazione delle vibrazioni ispirate da Jah, e "Love in my heart" anch'essa come la precedente caratterizzata da una base dancehall accattivante. Di rilevanza sono anche le combinatons presenti nell'album come "Slackness" con Beenie Man e "Brain Food" una defense della marijuana con un Anthony B ispirato. Conclude l'album la furba "Kanta Combination" frutto del mix fra il brano di Blender e il pezzo di Tony Rebel ("Jah call You") cantato sullo stesso ritmo. Avanti così, Mistah Blenda!       

RasWalter

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